Bollette: luce e gas alle stelle anche nel 2022
5 Gennaio 2022
Una vera e propria mannaia si è abbattuta sulle famiglie italiane. L’Autorità di Regolazione per Reti Energia e Ambiente (ARERA) ha infatti reso note le tariffe di luce e gas in vigore nel I trimestre dell’anno 2022: +55% per la luce e +41,8% per il gas. Un vero e proprio salasso che andrà certamente ad aumentare il numero delle famiglie in povertà energetica. Per alleviare il problema del caro-bollette, in più occasioni e in più sedi Adiconsum ha presentato le proprie proposte. Eccole.
Caro-bollette: perché nuovi aumenti
ARERA ha comunicato che gli aumenti sono dovuti al rialzo dei prezzi dei prodotti energetici all’ingrosso e dei permessi di emissione della CO2.
Importo degli aumenti
L’intervento tampone del Governo ha contenuto gli aumenti che sarebbero stati del +65% per la luce e +59,2% per il gas, riducendoli a +55% e +41,8% rispettivamente.
La riduzione si è concretizzata annullando gli oneri generali di sistema, potenziando il bonus sociale e riducendo l’IVA del gas al 5%. Tutti interventi relativi al I trimestre 2022.
- La spesa per la luce della famiglia tipo rispetto al I trimestre 2021 sarà di 823 euro, circa 334 euro/anno in più (+68%).
- La spesa per il gas della famiglia tipo rispetto al I trimestre 2021 sarà di circa 1.560 euro, circa 610 euro/anno in più (+64%).
Le proposte di Adiconsum
Purtroppo finora inascoltate, abbiamo presentato più volte nelle varie sedi istituzionali (Camera, Senato, ARERA; Ministeri competenti) le nostre proposte che potrebbero essere adottate per dare un po’ di respiro alle famiglie prese nella morsa del caro-bollette. Si tratta di proposte che riguardano sia interventi strutturali che di contenimento delle tariffe.
Tra gli interventi strutturali che riteniamo debbano essere messi in campo citiamo:
- creazione di un mercato dell’energia a livello europeo
- la riforma della struttura tariffaria adeguandola alle scelte energetiche che il Paese si darà
- la piena diffusione dell’elettrificazione in tutte le aree geografiche
- la semplificazione delle procedure autorizzative per la massima diffusione delle energie rinnovabili
- la revisione del decreto Bersani.
Tra le misure di contenimento del caro-bollette nell’immediato, riteniamo sia utile:
- l’alleggerimento della bolletta eliminando le accise e tutte quelle voci non pertinenti al consumo delle famiglie
- il trasferimento di alcuni oneri generali di sistema sulla fiscalità generale
- il contenimento dell’IVA e della tassazione
- l’aumento del bonus sociale e del tetto ISEE per accedervi
- l’adozione di interventi per assicurare apparecchiature più efficienti per i disagiati economicamente
- la creazione di un Fondo sociale per i consumatori vulnerabili
- un Albo dei Venditori per il mercato libero con accesso consentito solo dietro garanzie fidejussorie.
Da tempo e più volte abbiamo anche chiesto ai Ministeri competenti l’apertura di un Tavolo con tutti gli stakeholder, comprese le Associazioni Consumatori aderenti al CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti), come Adiconsum, per affrontare in maniera strutturale il problema del caro-bollette che ormai incide fortemente, insieme alla pandemia, sulla tenuta delle famiglie e delle imprese. A quando un incontro?