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Adiconsum alla Fiera “Maker Faire Rome”: quiz, laboratori, talk e tanto altro

11 Ottobre 2024

Adiconsum è da sempre impegnata nell’educazione all’uso responsabile e consapevole della tecnologia, convinta che gestita in modo corretto possa offrire indubbi vantaggi ai consumatori, in tema di risparmio sia di tempo che di denaro, e come valido strumento per l’attuazione della transizione ecologica.

La presenza di Adiconsum al “Maker Faire Rome” di quest’anno è legata al progetto “DICO Sì– Diritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. 06/05/2022, articolo 5,  che ci vede impegnati proprio nell’educazione al digitale e alle nuove tecnologie verso tutti, ed in particolare verso quelle categorie di persone con più difficoltà, vuoi per l’età, vuoi per la mancanza di istruzione, vuoi per il gap digitale di genere.

Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di diventare “fan partner” della Fiera e far conoscere ai cittadini-consumatori che cosa stiamo portando avanti con il progetto “DICO Sì”.

Quiz, laboratori, talk e tanto altro allo stand Adiconsum

Numerose sono le iniziative che attendono i visitatori dello stand Adiconsum a “Maker Faire Rome”:

  • il quiz sull’intelligenza artificiale “Sai che brAIn sei?” (25-27 ottobre 2024, ore 10.00-19.00)
  • i laboratori su educazione finanziaria e gestione del bilancio familiare (26 ottobre 2024, ore 10.00-13.00) e su intelligenza artificiale, etica e impatto sociale
  • il talk di presentazione del Position Paper di Adiconsum per una casa sostenibile e digitale ”Che vantaggi avrai se il digital building farai?” (25 ottobre 2024, ore 12.00)
  • il materiale informativo “I Quaderni del Consumatore”.

Inoltre, gadget, photoboot, ecc..

Vi aspettiamo numerosi!

25-27 ottobre 2024 ore 10.00-19.00
Gazometro Ostiense
Roma – Via del Commercio 9/11
Stand Adiconsum – Edificio G4

L’Eco-tour di “Ricomincio da tRe” fa tappa in Calabria

9 Ottobre 2024

Si terrà in Calabria, l’ultima tappa dell’Eco-tour del progetto “Ricomincio da tRe”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. del 6 maggio 2022 art. 5, curata da Adiconsum. Promosso da 12 Associazioni dei Consumatori del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti), inclusa Adiconsum,  l’Eco-tour ha avuto inizio a dicembre 2023, con la prima tappa del suo eco-bus che è partito dalla cittadina di Portici, in provincia di Napoli, durante la Manifestazione-evento presso il Museo nazionale delle Ferrovie, nell’ambito del quale si è svolto il lancio di “Ricomincio da tRe”, nonché la II edizione del “Villaggio della Sostenibilità” di Adiconsum.

La tappa di “Ricomincio da tRe” a Cosenza

La tappa dell’eco-bus in Calabria si terrà a Cosenza, presso il Liceo Scientifico Fermi – Polo tecnico Brutium, Plesso Pezzullo, in via Popilia, con un percorso didattico, animato da Adiconsum Calabria,  fatto di attività ludico/ricreative/formative sui temi del progetto: ridurre, riusare, riciclare.

Ai lavori saranno presenti oltre al presidente di ADICONSUM Calabria Michele Gigliotti, il segretario della CISL di Cosenza Giuseppe Lavia, la dirigente scolastica del liceo prof.ssa Rosita Paradiso, il presidente Adiconsum Cosenza Carlo Forlano, il consigliere comunale Aldo Trecroci e il responsabile azienda Ecologia Oggi Giuseppe Ferraro.

I giovani consumatori riceveranno il materiale informativo del progetto: dall’economia circolare all’educazione finanziaria e digitale, sino al risparmio e all’efficienza energetica.

Venerdì 11 ottobre 2024, ore 9.00-13.00
Plesso Pezzullo – Liceo Scientifico Fermi – Polo Tecnico Brutium
Cosenza – Via Popilia

Gas: in diminuzione il costo del mese di settembre per i “vulnerabili”

6 Ottobre 2024

In diminuzione il costo del gas del mese di settembre per i consumatori che rientrano nella categoria dei “vulnerabili” . Lo ha comunicato L’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Vediamo nel dettaglio.

Costo del gas del mese di settembre 2024 per i consumatori “vulnerabili”*

  • Per i consumatori che rientrano nel “Servizio di Tutela della Vulnerabilità”, il costo del gas viene aggiornato mensilmente dall’ARERA. Per la tariffa del mese di settembre, l’Autorità ha annunciato un -1,9% rispetto al mese di agosto che aveva visto un aumento del 6%.
  • Pertanto, per il mese di settembre il prezzo di riferimento è di 110,93 per metro cubo contro i 113.10 di agosto.

Composizione della bolletta del gas del mese di settembre

La bolletta risulta così composta:

  • Spesa per la materia gas naturale: 51,24 centesimi di euro (46,1% del totale della bolletta
  • Spesa per le imposte: 32,21 centesimi di euro (29% del totale della bolletta)
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 24,53 centesimi di euro (22,2% del totale della bolletta)
  • Spesa per oneri di sistema: 2,95 centesimi di euro (2,7% del totale della bolletta).

 

*over 75 anni o percettori di bonus sociale o disabili (L. 104/92) o residenti in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

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  • Protezione dei dati: Adiconsum partecipa al GDPR Day 2024, l’evento di riferimento sulla Data Protection

Protezione dei dati: Adiconsum partecipa al GDPR Day 2024, l’evento di riferimento sulla Data Protection

6 Ottobre 2024

La protezione dei dati: un diritto dei consumatori! ADICONSUM patrocina e partecipa, con uno stand insieme a NeXt, alla Conferenza nazionale GDPR Day 2024, evento dedicato alla Data Protection.

La tutela dei dati è un argomento molto importante e delicato. I nostri dati, infatti, sono fondamentali sia per le grandi aziende informatiche per la profilazione dei propri utenti sia per il mercato illegale che li rivende per alimentare il proprio business. Secondo le stime della Polizia postale, i nostri dati valgono da 2 a 18 euro.

Ad avviso di Adiconsum, per salvaguardarli, è necessario che le Associazioni Consumatori siano sempre più coinvolte e continuino nella loro attività di prevenzione e tutela. Il consumatore dal canto suo è sempre tenuto a formarsi e informarsi.

Parola d’ordine per evitare o ridurre al minimo i rischi sul web è la CONSAPEVOLEZZA, che deriva dalla CONOSCENZA.

QUANDO E DOVE?

L’evento avrà luogo il 24 ottobre al Grand Tour Italia, ex-FICO Eataly World di Bologna.
La conferenza sarà preceduta da una cena di networking il 23 ottobre, occasione unica per connettersi con i principali esperti del settore, gli speaker e gli ospiti istituzionali.

 

CHE COS’E’ IL GDPR DAY?

L’evento punta a fornire chiari e pratici contenuti formativi per offrire ai suoi partecipanti gli strumenti giusti per interpretare correttamente, e applicare al meglio, i processi e gli asset delle proprie aziende con il regolamento GDPR.

Il GDPR Day nasce per offrire un tour di giornate dove, finalmente, imprese, professionisti e consumatori possano trovare risposta a tante domande pratiche, non solo teoriche, rispetto al regolamento GDPR.

Come? Grazie ai migliori esperti italiani in materia.

 

IL PROGRAMMA 2024

Agenda ricca di interventi e panel di alto livello, intervallati da tanti momenti di networking, pause strategiche utili per conoscere gli Speaker e gli altri partecipanti.
Saranno affrontate le tematiche più rilevanti e attuali nel campo della protezione dei dati e della Cyber Security, come il caldissimo tema della NIS2, recentissimamente recepito con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Non mancheranno temi attuali legati alle implicazioni giuridiche dell’innovazione, come i risvolti pratici e giuridici sull’Intelligenza Artificiale, AI, blockchain e web3.0, come gestire un attacco ransomware oppure come tutelarsi dall’impatto di una cattiva gestione dei “sinistri reputazionali” riversati online, come vicende giudiziarie, fake news e recensioni, data breach.

Durante il laboratorio teatrale sulla Valutazione d’Impatto, sarà condotta una DPIA in tempo reale.

Tra i relatori, saranno presenti Guido Scorza dell’Autorità Garante Privacy, il Prof. Francesco Pizzetti, ex Presidente della stessa Autorità, la Guardia di Finanza, nonché avvocati ed altri esperti di data protection che affronteranno le tematiche più attuali nel panorama della privacy e della cybersecurity, come l’impatto dell’intelligenza artificiale, le nuove normative europee e le sfide poste dai data breach.

COME PARTECIPARE?

Riserva il tuo posto e aggiungiti ai già tanti iscritti. Incontrerai tanti professionisti da tutta Italia, tra cui DPO, Privacy Officer, Avvocati, Responsabili Ufficio Legale, Marketing Manager, IT Consultant, Digital Solutions Architect, Security Manager, Titolari di aziende, Privacy Specialist, IT Manager, CTO, Responsabili Servizio Privacy, ICT Manager, Consulenti
informatici, Consulenti Privacy.

 

Scopri di più sul sito www.gdprday.it

 

 

 

 

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  • Sovraindebitamento: più sportelli e più assistenza per consumatori/piccole imprese

Sovraindebitamento: più sportelli e più assistenza per consumatori/piccole imprese

5 Ottobre 2024

Prosegue il percorso avviato nella prima edizione dal progetto “RIPARTO – Rete di consulenza sul debito per la prevenzione, la gestione e la soluzione delle situazioni di sovraindebitamento e per la ripartenza” con l’ampliamento della sua rete nazionale. Vediamo nel dettaglio.

Il progetto RIPARTO

Scopo del progetto è il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030:

  • Goal 1 “Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo”
  • Goal 10 “Ridurre le disuguaglianze”
  • Goal 12 “Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo”.

Si tratta di un progetto di inclusione finanziaria. Nel nostro Paese assistiamo ad un aumento crescente di cittadini a rischio povertà o che oscilla tra la vulnerabilità e il sovraindebitamento e che non ha l’effettivo esercizio dei suoi diritti di cittadinanza sociale ed economica.

Il progetto si rivolge agli adulti sovraindebitati e usciti dal sovraindebitamento e alle micro-piccole aziende non soggette a fallimento, mentre destinatari indiretti, saranno le famiglie, gli addetti ai lavori (sportellisti e personale del Terzo settore, assistenti sociali), il mondo accademico e la società civile.

Il progetto, promosso nella prima edizione da Movimento Consumatori e da Lega Acli, nella sua seconda edizione vede il coinvolgimento anche di Adiconsum APS, che dal 1998, gestisce su incarico del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Fondo di prevenzione del sovraindebitamento e dell’usura, rivolto alle famiglie e alle imprese familiari in situazioni di difficoltà economica.

Con l’entrata di Adiconsum, la Rete per la gestione GRATUITA delle necessità di cittadini/consumatori e microimprese si consolida e si espande arrivando a numero 32 sportelli sul territorio per le attività di prevenzione e percorsi per affrontare le situazioni di sovraindebitamento. È attivo anche un helpdesk gratuito da rete fissa e mobile collegato ad uno sportello virtuale per offrire un primo sostegno a chi è in difficoltà al numero unico nazionale 06 94807041.

Tutte queste attività permetteranno di alimentare un Tavolo di confronto permanente sul sovraindebitamento, strumento di analisi e di approfondimento trasversale e strategico, anche alla luce della nuova direttiva europea sul credito al consumo, che consentirà un monitoraggio del contesto italiano ed europeo e delle sue evoluzioni.

L’Eco-tour di “Ricomincio da tRe” fa tappa in Toscana

4 Ottobre 2024

Farà tappa anche in Toscana e precisamente a Scandicci, l’Eco-tour del progetto “Ricomincio da tRe”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. del 6 maggio 2022 art. 5, e promosso da 12 Associazioni dei Consumatori, inclusa Adiconsum. L’Eco-tour ha avuto inizio a dicembre 2023, con la prima tappa del suo eco-bus che è partito dalla cittadina di Portici, in provincia di Napoli, durante la Manifestazione-evento presso il Museo nazionale delle Ferrovie, nell’ambito del quale si è svolto il lancio di “Ricomincio da tRe”, nonché la II edizione del “Villaggio della Sostenibilità” di Adiconsum.

La tappa di “Ricomincio da tRe” a Scandicci

La tappa dell’eco-bus in Toscana si terrà a Scandicci, in provincia di Firenze, nell’ambito della Scandicci Fiera, da cui è anche patrocinata.

Vi aspettiamo per un pomeriggio all’insegna della sostenibilità e dell’economia circolare.
Porta con te la plastica da riciclare!

Mercoledì 9 ottobre 2024
Scandicci Fiera
Scandicci – Via Rialdoli
dalle ore 16.00

Allo stand di Adiconsum per “Ricomincio da tRe”, inoltre, i consumatori riceveranno il materiale informativo del progetto: dall’economia circolare all’educazione finanziaria e digitale, sino al risparmio e all’efficienza energetica.

Le prossime tappe di “Ricomincio da tRe” curate da Adiconsum

Il prossimo appuntamento di Adiconsum per l’Eco-tour di “Ricomincio da tRe” sarà:

  • 11 ottobre 2024 – Cosenza.
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  • Adiconsum “fan partner” della Fiera “Maker Faire Rome”. Dal 25 al 27 ottobre ci saremo anche noi col nostro stand!

Adiconsum “fan partner” della Fiera “Maker Faire Rome”. Dal 25 al 27 ottobre ci saremo anche noi col nostro stand!

1 Ottobre 2024

Se sei un appassionato di innovazione, nuove tecnologie, ecc., non puoi non visitare “Maker Faire Rome”, la Fiera dedicata all’innovazione, alla tecnologia e alla creatività. Quest’anno per la prima volta ci sarà anche lo stand di Adiconsum, “fan partner” dell’evento, nell’ambito del progetto “DICO Sì”.

Perché Adiconsum a Maker Faire Rome”

Adiconsum è da sempre impegnata nell’educazione all’uso responsabile e consapevole della tecnologia, convinta che gestita in modo corretto possa offrire indubbi vantaggi ai consumatori, in tema di risparmio sia di tempo che di denaro, e come valido strumento per l’attuazione della transizione ecologica.

La presenza di Adiconsum al Maker Faire Rome di quest’anno è legata al progetto “DICO Sì- Diritti Consapevolezza Opportunità Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. 06/05/2022, articolo 5,  che ci vede impegnati proprio nell’educazione al digitale e alle nuove tecnologie verso tutti, ed in particolare verso quelle categorie di persone con più difficoltà, vuoi per l’età, vuoi per la mancanza di istruzione.

Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di diventare “fan partner” della Fiera e far conoscere ai cittadini-consumatori che cosa stiamo portando avanti con il progetto DICO Sì.

Lo stand di Adiconsum a “Maker Faire Rome”

Se Vi piace metterVi in gioco, lo stand di Adiconsum è il posto giusto! Potrete infatti partecipare ad un QUIZ sull’intelligenza artificiale per testare le vostre conoscenze in materia.

A tutti i partecipanti verrà consegnato un gadget con la possibilità di lasciare una traccia della propria partecipazione con una foto presso il nostro Photoboot.

Tra le attività previste dal progetto abbiamo realizzato una serie di Quaderni dedicati al consumatore in cui trattiamo sia temi legati strettamente legati all’innovazione, come quelli intitolati “Cos’è il 5G” e “Intelligenza artificiale: salvezza o dannazione?”, che alla sostenibilità: “Viaggiare sostenibile”, La sostenibilità a tavola”, “La fine del mercato tutelato”, “Le Comunità Energetiche e la figura del prosumer”.

Aderendo anche alla filosofia di Maker Faire, per promuovere la digitalizzazione e compiere un passo in più verso la sostenibilità, abbiamo scelto di stampare lo stretto necessario.

Per visionare quindi i materiali del progetto “Dico Sì”, basterà inquadrare il QR Code che riceverai allo stand.

Il Talk

Inoltre, Venerdì 25 ottobre, giorno dell’apertura della Fiera, dalle ore 12, nell’Edificio 41 del Gazometro Ostiense, abbiamo organizzato il Talk “Che vantaggi avrai se il digital building farai?”, con la presentazione del nostro Position Paper per una casa sostenibile e digitale.

Quando e dove trovarci

Vi aspettiamo numerosi a Maker Faire Rome!

 25 – 27 ottobre 2024
Ore 10.00 – 19.00

Gazometro Ostiense
Roma – Via del Commercio 9/11
Stand Adiconsum – Edificio G4

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  • Al via il Sondaggio “Mobilità sostenibile: cosa ne pensi?”. Partecipa anche tu!

Al via il Sondaggio “Mobilità sostenibile: cosa ne pensi?”. Partecipa anche tu!

23 Settembre 2024

Adiconsum, insieme ad altre 9 Associazioni Consumatori* del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, di cui fa parte, lancia  il Sondaggio “Mobilità sostenibile: cosa ne pensi?”. Non a caso, è stata scelta come data di lancio dell’iniziativa la Settimana europea della Mobilità sostenibile urbana,  la Campagna di sensibilizzazione per promuovere un cambio di comportamento in favore di una mobilità attiva, del trasporto pubblico e di altre soluzioni di trasporto intelligenti e pulite, voluta dalla Commissione europea che si tiene dal 16 al 22 settembre. Ecco di cosa si tratta.

Il Sondaggio “Mobilità sostenibile: cosa ne pensi?”

Il Sondaggio mira ad individuare criticità e opportunità per una diffusione sempre maggiore di forme di mobilità più sostenibile.

Tempi di compilazione: solo 5 minuti

Il tuo contributo è importante! Clicca qui per partecipare

 

L’impegno di Adiconsum per la mobilità sostenibile

Adiconsum, da sempre sensibile alle tematiche ambientali, è stata la prima Associazione Consumatori ad occuparsi e a dotarsi di un settore interamente dedicato alla mobilità sostenibile, con una pagina Facebook dedicata (clicca qui ).

Adiconsum è socia di Motus-E e di e_mob ed ha realizzato e condotto molte iniziative sulla mobilità sostenibile.

Tanto per citare la più recente, nell’ultimo progetto “Green Circle” per il quale, nell’ambito della collana “I quaderni del Consumatore” abbiamo realizzato una pubblicazione dedicata alla Mobilità sostenibile

Occuparsi di mobilità sostenibile non è, come erroneamente si pensa, un’incentivazione all’uso della macchina con altri carburanti meno inquinanti o con tecnologie a emissioni zero, ma è un cambio di mentalità; significa intendere la mobilità utilizzando altre forme che, se funzionanti, dovrebbero soppiantare l’uso della macchina e relegarlo solo a determinate circostanze.

Ecco perché nell’ambito del progetto “Green Circle”, per la collana “I quaderni del consumatore”, abbiamo scelto di dedicare la prima uscita proprio al tema della mobilità sostenibile, che non è, come erroneamente si pensa, un’incentivazione all’uso della macchina con altri carburanti meno inquinanti o con tecnologie a emissioni zero, ma è un cambio di mentalità; significa intendere la mobilità utilizzando altre forme che, se funzionanti, dovrebbero soppiantare l’uso della macchina e relegarlo solo a determinate circostanze.

* Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Federconsumatori, MC, MDC, U.Di.Con., UNC.

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  • Energia: le temperature elevate di Agosto portano a consumi elettrici record (+8,1%). Le rinnovabili al 40,5%

Energia: le temperature elevate di Agosto portano a consumi elettrici record (+8,1%). Le rinnovabili al 40,5%

20 Settembre 2024

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, fabbisogno mensile pari a 27,5 miliardi di kWh; rispetto ad agosto 2023 crescono la produzione idrica (+9,4%) e fotovoltaica (+15,1%); prosegue la crescita dell’installato rinnovabile: la capacità in esercizio aumenta del 34% rispetto ai primi otto mesi del 2023.

Le energie rinnovabili sono fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e non si esauriscono. Sono una delle parti  più importanti della transizione verso un sistema energetico che abbandoni i combustibili fossili, contrastando così il riscaldamento globale.

Quali sono le principali fonti rinnovabili

  • Idroelettrico
  • Eolico
  • Fotovoltaico
  • Geotermico
  • Biomasse.

I dati di Agosto 2024

Lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86,6% dalla produzione nazionale e per la quota restante (13,4%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,7 TWh, l’11,4% in più rispetto ad agosto 2023. A livello progressivo, da gennaio ad agosto 2024, l’import netto è in aumento del 3,9% rispetto ai primi otto mesi del 2023.

In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 23,9 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 40,5% della domanda elettrica (era 43,7% ad agosto 2023). In crescita la fonte termica (+12,8%), essenzialmente per la crescita della generazione a gas dovuta all’aumento di  fabbisogno. Continua a essere in riduzione la quota di produzione a carbone, -63,7% rispetto allo stesso mese del 2023. In crescita anche la fonte idrica (+9,4%) e fotovoltaica (+15,1%); l’incremento della produzione del fotovoltaico (+564 GWh) è dovuto al contributo positivo dell’aumento di capacità in esercizio (+848 GWh) che ha compensato il minor irraggiamento (-284 GWh). In diminuzione la fonte eolica (-47,7%, causata da scarsità di vento) e geotermica (-2,3%).

Nei primi otto mesi del 2024 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 4.825 MW (di cui 4.350 MW di fotovoltaico). Tale valore è superiore di 1.237 MW (+34%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Dati da Gennaio a Agosto 2024

La produzione da rinnovabili nei primi 8 mesi continua a dare ottime notizie. La copertura della domanda nei 8 mesi con le rinnovabili elettriche è record: 43,63%

Così suddivisa per il 2024:

  • Gennaio 33,7%
  • Febbraio 32,7%
  • Marzo 41,8%
  • Aprile 51,2%
  • Maggio 52,5%.
  • Giugno 52,5%
  • Luglio 44,2%
  • Agosto 40,5%

Direttiva Case green: Adiconsum ne parla a RemTech Expo

19 Settembre 2024

Adiconsum a RemTech Expo, l’unico Hub Tecnologico Ambientale, specializzato sui temi del risanamento, della rigenerazione e dello sviluppo sostenibile dei territori.

La Direttiva Europea Casa Green che punta a migliorare la prestazione energetica degli edifici e delle singole abitazioni pone dei chiari obiettivi di efficientamento da raggiungere in tempi definiti.

Il recepimento della Direttiva deve essere l’occasione per realizzare finalmente un Piano nazionale di ristrutturazione dell’edilizia del Paese, rendendo le città a misura d’uomo, attraverso il miglioramento dell’abitare sia delle case nuove che di quelle datate, sia private che pubbliche, ponendo la massima attenzione al risparmio energetico legato alla sicurezza degli impianti e all’innovazione delle case e dei fabbricati.

Lo Stato  deve, attraverso i Ministeri competenti, mettere in campo strumenti idonei per assistere nel tempo e strutturalmente i cittadini/consumatori sia economicamente, con particolare attenzione alle fasce deboli, ma anche praticamente, accompagnandoli nella scelta delle migliorie da compiere e nella garanzia della correttezza delle aziende che eseguiranno i lavori di efficientamento.

Trasformare la propria casa in una casa “green” è quindi un’esigenza sociale. Sempre più consumatori stanno comprendendo che qualsiasi azione negativa del singolo impatta fortemente anche sulla collettività, sui territori e quindi sul bene comune. Anche il come e quanto consuma la propria casa, luogo privatissimo, ora diventa una problematica sociale che può danneggiare irreparabilmente l’ambiente, il territorio e i suoi abitanti. 

Nel Convegno si vogliono far emergere le tantissime problematiche esistenti espresse dai cittadini/consumatori e tentare di formulare le soluzioni che garantiranno il raggiungimento degli obiettivi indicati dalla Direttiva Casa Green.

MODALITA’ DI ACCESSO AL CONVEGNO

Per partecipare al Convegno è necessaria la registrazione cliccando qui o compilando il modulo in fondo a questa pagina

IMPORTANTE: Per accedere gratuitamente alla fiera è necessario registrarsi al seguente LINK https://ticket.remtechexpo.com/ticket/register

VISUALIZZA IL PROGRAMMA E I RELATORI

 

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  • Trenitalia: niente più check-in per i biglietti digitali dei treni regionali

Trenitalia: niente più check-in per i biglietti digitali dei treni regionali

18 Settembre 2024

Novità per i biglietti digitali dei treni regionali di Trenitalia. Le criticità erano state al centro dell’incontro dello scorso giugno fra Adiconsum e le altre Associazioni Consumatori del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) e Trenitalia, in particolare quella relativa all’obbligo di effettuare il check-in 5 minuti prima della partenza programmata del treno, pena il pagamento, a seguito del controllore, di una sanzione di 5 euro. Ora la svolta.

Biglietto Digitale Regionale e check-in

Grazie anche all’interlocuzione di Adiconsum e delle Associazioni Consumatori del CNCU, dal 21 settembre 2024 non sarà più necessario effettuare il check-in del biglietto digitale regionale. Il biglietto si validerà automaticamente alla partenza programmata del treno scelto.

Con il biglietto digitale regionale, è possibile:

  • nel giorno precedente il viaggio per cui si è acquistato il biglietto: effettuare un numero illimitato di cambi di data ed ora fino alle 23.59
  • nel giorno del viaggio: effettuare un numero illimitato di cambi ora.
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  • Rottamazione-quater: quand’è l’ultimo giorno utile per pagare la V rata

Rottamazione-quater: quand’è l’ultimo giorno utile per pagare la V rata

18 Settembre 2024

Fissato in un primo tempo al 31 luglio, il pagamento della V rata è stato prorogato al 15 settembre, ma in verità, grazie ai cinque giorni di tolleranza, è possibile effettuare il versamento entro il 23 settembre prossimo. Vediamo quali sono le modalità di pagamento.

Modalità di pagamento

È possibile pagare il Modulo pagoPA online oppure presso gli sportelli abilitati. In un caso o nell’altro è importante avere con sé il Modulo di pagamento, inviato tramite la Comunicazione delle somme dovute, perché vi è riportato il “Codice modulo di pagamento”.

Pagamento online attraverso il servizio “Paga online” disponibile:

  • sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione
  • sull’app Equiclick.

È possibile pagare online anche attraverso:

Guarda il video realizzato da Agenzia delle Entrate Riscossione

Pagamento in presenza tramite:

  • gli sportelli bancari o postali
  • le tabaccherie e ricevitorie abilitate.
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  • L’Eco-tour di “Ricomincio da tRe” ha fatto tappa in Friuli Venezia Giulia

L’Eco-tour di “Ricomincio da tRe” ha fatto tappa in Friuli Venezia Giulia

17 Settembre 2024

Ha fatto tappa in quel di Codroipo, in provincia di Udine, l’Eco-tour del progetto “Ricomincio da tRe”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. del 6 maggio 2022 art. 5, e promosso da 12 Associazioni dei Consumatori, inclusa Adiconsum. L’Eco-tour ha avuto inizio a dicembre 2023, con la prima tappa del suo eco-bus che è partito dalla cittadina di Portici, in provincia di Napoli, durante la Manifestazione-evento presso il Museo nazionale delle Ferrovie, nell’ambito del quale si è svolto il lancio di “Ricomincio da tRe” nonché la II edizione del “Villaggio della Sostenibilità” di Adiconsum.

La tappa di “Ricomincio da tRe” a Codroipo (Udine)

La tappa dell’eco-bus si è tenuta in Piazza Garibaldi ed è stata patrocinata dal Comune di Codroipo. Allo stand di Adiconsum per “Ricomincio da tRe” i consumatori hanno ricevuto il materiale informativo del progetto: dall’economia circolare all’educazione finanziaria e digitale, sino al risparmio e all’efficienza energetica.

Le prossime tappe di “Ricomincio da tRe” curate da Adiconsum

I prossimi appuntamenti di Adiconsum per l’Eco-tour di “Ricomincio da tRe” sono i seguenti:

  • 9 ottobre 2024 – Scandicci
  • 11 ottobre 2024 – Cosenza.

 

Sondaggio sul 5G: hai tempo fino al 27 settembre per dire la tua

16 Settembre 2024

Non hai ancora risposto al Sondaggio sul 5G? Hai ancora un po’ di tempo per rispondere e dire la tua. Infatti, la scadenza prevista per il 31 agosto è stata prorogata al 27 settembre. Quindi, se non l’hai ancora fatto, rispondi al Sondaggio promosso dall’Istituto per la Competitività (I-COM) per conoscere qual è la reale situazione della connettività nel nostro Paese, quanto la riteniamo importante per il lavoro, le relazioni sociali, il tempo libero e soprattutto per scoprire  qual è la domanda di connettività dei cittadini-consumatori.

Bastano solo 5 minuti per dare il tuo contributo!

Per partecipare al Sondaggio, clicca qui

Grazie per la disponibilità!

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  • Acquisti tramite i videogiochi: denuncia del Beuc e di Adiconsum per pratiche commerciali sleali

Acquisti tramite i videogiochi: denuncia del Beuc e di Adiconsum per pratiche commerciali sleali

12 Settembre 2024

Il BEUC, l’Organizzazione europea dei Consumatori (BEUC), a cui aderisce Adiconsum, ha presentato una denuncia alle Autorità dell’UE sulle pratiche commerciali sleali messe in campo dalle principali società di videogiochi come Fortnite, EA Sports FC 24, Minecraft e Clash of Clans. Vediamo perché.

Il Report “Getting played”

Negli ultimi anni, le aziende di videogiochi hanno sviluppato modelli di business che si basano sempre di più sugli acquisti in-game, incluse le valute di gioco premium. Dal Report “Getting played – The true cost of virtual currency” realizzato da Forbrukerrådet, mostra che 21 dei 50 videogiochi più giocati nel 2023 (il 42%) includono valute premium, ossia valute virtuali

sotto diverse forme (gemme, punti, monete, ecc.), acquistate nel gioco direttamente o in un app store con denaro reale. Di questi 21 giochi, 8 hanno una classificazione per età di 12 anni o inferiore. Sono, infatti, i bambini giocano di più, con l’84% di quelli di età compresa tra gli 11 e i 14 anni.

Le osservazioni del BEUC

Il BEUC ha rilevato che:

  • i consumatori non riescono a vedere il costo reale degli articoli digitali, il che porta a spese eccessive in maniera inconsapevole. Tra l’altro la mancanza di trasparenza dei prezzi delle valute di gioco premium e la necessità di acquistare valuta extra in pacchetti spingono i consumatori a spendere di più
  • ai consumatori vengono spesso negati i loro diritti quando utilizzano valute di gioco premium, legate a condizioni inique che favoriscono gli sviluppatori di giochi
  • non è vero, come sostengono le aziende che i giocatori preferiscono le valute premium in-game: molti di loro, infatti, trovano questo passaggio inutile e fuorviante e preferiscono acquistare oggetti direttamente con denaro reale
  • i bambini sono ancora più vulnerabili a queste tattiche manipolative. I dati mostrano che i bambini in Europa spendono in media 39 euro al mese per gli acquisti in-game.

Di qui la denuncia.

Le richieste del BEUC

Il BEUC ha presentato una denuncia sia alla Commissione europea che alla Rete europea delle Autorità per la tutela dei consumatori (CPC-Network) chiedendo che le imprese del ramo rispettino le regole e forniscano ai consumatori ambienti di gioco sicuri, che non inducano alla spesa inconsapevole. Gli acquisti in-game dovrebbero sempre essere visualizzati in denaro reale (ad esempio: Euro), o almeno dovrebbero mostrare l’equivalenza nella valuta del mondo reale.

Le problematiche segnalate vanno oltre i videogiochi e si applicano anche alle piattaforme di social media e ad altri marketplace. Il BEUC chiede migliore applicazione del quadro normativo in materia di tutela dei consumatori nel settore dei videogiochi e un’ulteriore regolamentazione nei prossimi anni.

  • Per il Report integrale (in inglese), clicca qui
  • Per l’Abstract del Report (in italiano), clicca qui
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  • Attenzione: stanno arrivando false telefonate che citano Adiconsum. Non siamo noi!

Attenzione: stanno arrivando false telefonate che citano Adiconsum. Non siamo noi!

12 Settembre 2024

Ai nostri sportelli territoriali stanno arrivando alcune segnalazioni di consumatori che stanno ricevendo telefonate da fantomatici operatori di Tim che, nel comunicare degli aumenti in bolletta, tirano in ballo il nome di Adiconsum, dicendo che hanno avuto il consenso dalla nostra Associazione. Si tratta di bugie e di truffe! La definizione dei prezzi è di appannaggio delle imprese e non delle Associazioni Consumatori!

Istruzioni per i consumatori

Invitiamo i consumatori a procedere nel seguente modo:

  • prendete nota del numero di telefono che vi sta contattando per nome di Adiconsum
  • non aderite a nessuna delle offerte che vi vengono proposte e non comunicate alcun dato che vi viene richiesto
  • segnalate i numeri alle sedi territoriali Adiconsum.
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  • Biglietti aerei: nessun costo extra per l’assegnazione dei posti degli accompagnatori di minori e disabili

Biglietti aerei: nessun costo extra per l’assegnazione dei posti degli accompagnatori di minori e disabili

10 Settembre 2024

Un altro importante passo nella direzione di una maggiore tutela dei consumatori nel trasporto aereo, soprattutto delle persone disabili e dei minori. Il Consiglio di Stato ha infatti rigettato il ricorso della low-cost Ryanair ed ha dato ragione all’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Vediamo nel dettaglio la querelle che ha visto le due parti contrapposte.

La querelle

La disputa è sorta a seguito del provvedimento emesso dall’Enac riguardo al divieto, per motivi di sicurezza, di richiedere costi extra ai genitori e/o accompagnatori di minori di 12 anni o disabili per il posto contiguo.

Ryanair ricorreva contro tale provvedimento richiamando la normativa comunitaria secondo la quale tutto ciò che riguarda le tariffe è rimandato alla libera scelta dell’imprenditore e non prevederebbe alcun obbligo di gratuità dei posti vicini tra minori/disabili e accompagnatori. Già nel giudizio di I grado, il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) rigettava il ricorso della low-cost, che il Consiglio di Stato confermava nel II grado di giudizio.

La pronuncia del Consiglio di Stato

Come giustamente sostenuto dall’Enac, e come riconosciuto dal Consiglio di Stato, gli obblighi della sicurezza del volo sono a carico del vettore aereo e tra questi rientra anche l’assegnazione gratuita dei posti a sedere vicino dei genitori e/o accompagnatori di minori di 12 anni e dei passeggeri a mobilità ridotta (PRM). Quindi la compagnia aerea può chiedere il pagamento del biglietto, ma non dell’assegnazione del posto vicino. La safety assicurata dalla vicinitas non può essere considerata un servizio extra di cui poter beneficiare solo previo pagamento di un costo aggiuntivo.

Gas: in aumento il costo del gas ad agosto per i vulnerabili

6 Settembre 2024

Aumento in vista del costo del gas per i consumatori “vulnerabili”. L’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha, infatti,  comunicato il costo del gas del mese di agosto per gli utenti del Servizio di Vulnerabilità. Vediamo nel dettaglio.

Costo del gas del mese di luglio 2024 per i consumatori “vulnerabili”*

  • Per i consumatori che rientrano nel “Servizio di Tutela della Vulnerabilità”, il costo del gas viene aggiornato mensilmente dall’ARERA. Per la tariffa del mese di agosto, l’Autorità ha annunciato un +6%  rispetto al mese di luglio che aveva visto una diminuzione del -8%.
  • Pertanto, per il mese di luglio, il prezzo di riferimento è di 113,10 centesimi di euro per metro cubo, contro i 106,60 di luglio.

Composizione della bolletta del gas del mese di agosto

La bolletta risulta così composta:

  • Spesa per la materia gas naturale: 46,94 centesimi di euro (41,5% del totale della bolletta)
  • Spesa per le imposte: 32,53 centesimi di euro (28,8% del totale della bolletta)
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 24,53 centesimi di euro (21,7% del totale della bolletta)
  • Spesa per oneri di sistema: 2,95 centesimi di euro (2,6% del totale della bolletta).
  •  

*over 75 anni o percettori di bonus sociale o disabili (L. 104/92)residenti in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

Truffa bancaria: Adiconsum Matera fa recuperare quasi 1.000 euro

5 Settembre 2024

Un’altra vittoria conseguita da uno dei nostri sportelli territoriali nel far recuperare soldi sottratti da spregevoli truffatori. Stavolta è stato il nostro sportello di Matera ad assistere e a far recuperare il denaro ad un ignaro e anziano consumatore. Ecco com’è andata.

Il fatto

La truffa si svolge a Montalbano Jonico ai danni di un consumatore di 77 anni e riguarda la sottrazione di 921,64 euro prelevati con il bancomat collegato al conto corrente dell’anziano signore. Una volta resosi conto dell’ammanco, questi denunciava l’accaduto alla polizia sporgendo regolare denuncia e si rivolgeva per assistenza all’Adiconsum di Matera, la quale si metteva subito in contatto con l’Istituto bancario chiedendo la restituzione delle somme prelevate senza l’autorizzazione del loro cliente. Restituzione che veniva negata dalla banca. All’Adiconsum di Matera non è rimasto quindi altro che portare l’accaduto all’attenzione dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) per veder riconosciuti i diritti del proprio assistito. L’ABF dava ragione al consumatore e condannava l’istituto di credito a corrispondere al proprio cliente l’importo di 922 euro, di versare la somma di 200 euro alla Banca d’Italia quale contributo delle spese della procedura e riconoscere al ricorrente la somma di 20 euro quale rimborso per la presentazione del ricorso all’Arbitro.

Seggiolini auto: cambia la normativa

2 Settembre 2024

I seggiolini auto per i bambini sono dispositivi molto importanti per trasportare i piccoli passeggeri in sicurezza.  Dal 1° settembre c’è un’importante novità. Vediamo di che si tratta.

La normativa UNECE R129

Nonostante sia stata introdotta nel 2013, è entrata in vigore solo il 1° settembre scorso. Parliamo della normativa UNECE R129, conosciuta anche come “i-Size”. Tale normativa modifica la precedente classificazione dei vai modelli di seggiolini auto basata sul peso del bambino, prendendo come riferimento l’altezza.

Quanti modelli di seggiolini auto

La UNECE R129 prevede solo due tipologie di seggiolini:

  • i-Size inferiore a 100 cm ex under 18 kg)
  • i-Size tra 100 e 150 cm (ex 15-36 kg)

Posizionamento del seggiolino

Novità anche per il posizionamento del seggiolino: dovrà obbligatoriamente essere posizionato nel senso contrario di marcia fino ai 15 mesi di età o a 76 cm di altezza (non più quindi fino ai 9 kg di peso).

Fino a quando si possono utilizzare i vecchi seggiolini

È consentito ancora per 8 anni. La data del 1° settembre riguarda la vendita. Pertanto, se si è in procinto di acquistare un seggiolino auto, verificare che si tratti di quello rispondente alla nuova normativa UNECE R129.

Quali sanzioni se si trasportano i bambini in auto senza utilizzare i seggiolini

Ci sono più tipi di sanzioni:

  • pecuniarie da 80 a 323 euro
  • decurtazione di 5 punti dalla patente in caso di infrazione ripetuta per due volte in due anni
  • sospensione della patente per un minimo di 15 gg fino ad un massimo di 2 mesi.

Settembre: tutte le date da ricordare

2 Settembre 2024

Il mese di settembre è il mese della ripresa dell’Anno scolastico per antonomasia, ma è un mese importante anche per altre scadenze. Vediamo quali sono.

1 settembre 2024

  • Entrata in vigore della portabilità della scatola nera
  • Reintrodotto il divieto di portare a bordo degli aerei contenitori con liquidi superiori a 100 ml, anche in quegli aeroporti che si erano dotati degli scanner di ultima generazione

2 settembre 2024

  • Pagamento pensioni su conto corrente postale e bancario. Per ritiro agli sportelli postali, il calendario

9 settembre 2024

  • Inizio Anno scolastico 2024-2025 in Trentino

11 settembre 2024

  • Inizio Anno scolastico 2024-2025 nelle seguenti regioni: Valle d’Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Marche, Umbria

12 settembre 2024

  • Inizio Anno scolastico 2024-2025 nelle seguenti regioni: Lombardia, Campania, Sicilia, Sardegna

16 settembre 2024

Inizio Anno scolastico 2024-2025 nelle seguenti regioni: Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Lazio, Basilicata, Puglia, Calabria

23 settembre 2024

Ultimo giorno per il pagamento della V rata della rottamazione-quater, pena la decadenza dal beneficio della definizione agevolata

30 settembre 2024

Ultimo giorno per l’invio del 730 precompilato e non.

Rc auto: quanto sono costate le polizze sottoscritte a luglio 2024

29 Agosto 2024

Aumentano le polizze Rc auto stipulate nel mese di luglio 2024. Lo rivela l’indagine IPER (Indagine Prezzi Effettivi Rc auto) condotta dall’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Vediamo com’è andata nel dettaglio.

Il prezzo medio

  • Sale a 416 euro, rispetto ai 400 euro nel mese di giugno con un aumento del +7,4% in termini nominali  (era +6,2% a giugno) e +6,1% in termini reali (era 5,4% a giugno).

Differenze di prezzo tra le varie città

  • Anche nel mese di luglio si registrano incrementi di prezzo in tutte le province italiane con un range che va dal +3,1% di Pesaro e Urbino all’11,0% di Roma.
  • La differenza tra il premio assicurativo pagato a Napoli e ad Aosta è di 270 euro, in aumento rispetto allo scorso mese (era 260 euro), e in aumento del +7,8% su base annua.

Assicurati di classi di merito superiori alla prima

  • L’incremento di prezzo medio è del +11,5% contro il +9,6% dello scorso mese e del +6,6% rispetto agli assicurati in prima classe.

Per saperne di più, clicca qui

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  • Tv: al via il nuovo digitale terrestre (DVB-T2). Come scoprire se il tuo televisore riceve il DVB-T2

Tv: al via il nuovo digitale terrestre (DVB-T2). Come scoprire se il tuo televisore riceve il DVB-T2

28 Agosto 2024

Ancora un aggiornamento tecnologico per la visione dei programmi televisivi. Stavolta è il turno del passaggio dallo standard DVB a DVB-T2. Che cosa succederà e da quando? Come scoprire se il tuo televisore è in grado di vedere il nuovo DVB-T2?

Vantaggi dello standard DVB-T2

Questo nuovo standard permette una migliore ricezione dei segnali televisivi digitali terrestri sia da apparecchi fissi che portatili e una qualità delle immagini più alta. Inoltre, consente un trasporto di dati maggiore ed un uso più efficiente delle frequenze disponibili. Ricordiamo, infatti, che il passaggio dal DVB al DVB-T2 è anche legato alla liberazione della banda 700 Mhz del DVB-T1 per le necessità del 5G. 

Da quando

Dal 28 agosto 2024, verranno trasmessi col nuovo standard i seguenti canali Rai: Rai Storia, Rai Scuola e Rai Radio 2 Visual. Rai 1 HD, Rai 2 HD e Rai 3 HD verranno trasmessi sia attraverso la vecchia che la nuova codifica.

Che cosa cambia per i consumatori

Se hai un apparecchio televisivo compatibile con il DVB-T2/HEVC, non ti cambia nulla. Di solito i televisori compatibili sono quelli acquistati a partire dal 22 dicembre 2018, a seguito dell’entrata in vigore della normativa che obbligava i commercianti a vendere solo apparecchi col nuovo standard. Se il tuo televisore non è compatibile, dovrai acquistare o un nuovo decoder o un nuovo apparecchio.

Come scoprire se il proprio televisore supporta il DVB-T2/HEVC?

  • Verifica le caratteristiche tecniche dell’apparato televisivo riportate nel manuale d’istruzioni
  • Collegati col canale 200 e visualizza il cartello “Test HEVC Mail 10”
  • Fino al 28 agosto 2024, vai sul canale sperimentale 558 di Rai Sport HD Test HEVC
  • Dopo il 28 agosto, collegati, ai seguenti canali: 501 (Rai 1 HD), 502 (Rai 2 HD), 503 (Rai 3 HD), 54 (Rai Storia HD), 202 (Rai Radio 2 Visual HD)

Se i canali indicati sono visibili, non devi cambiare il decoder o il televisore; se non sono visibili dovrai affrontare una nuova spesa.

Nel caso visualizzi solo il canale 57 di Rai Scuola HD, questo vuol dire che il tuo televisore è in grado di ricevere le trasmissioni in DVB-T2, ma non è compatibile con la codifica HEVC, che devono viaggiare necessariamente insieme.

Cosa succede a chi non usa il digitale terrestre per ricevere i canali Rai

Se usi l’app di RaiPlay o Tivùsat non avrai alcun problema nella ricezione dei canali Rai.

Adiconsum Venezia fa recuperare più di 26mila euro ad una propria iscritta

27 Agosto 2024

Fortunatamente si tratta di una storia a lieto fine, ma c’è voluto l’intervento di Adiconsum Venezia per trovare il bandolo della matassa di una truffa bancaria ordita telefonicamente  alle spalle di un’ignara consumatrice di 34 anni. Ecco che cosa è successo.

Il fatto

Il 23 dicembre scorso, la consumatrice riceveva un messaggio dalla ING Italia, l’istituto di credito con cui ha un conto abbinato alla sua azienda per ricevere pagamenti ed effettuare quelli relativi ai dipendenti. Il messaggio l’avverte dell’avvenuta sospensione della sua carta di credito per motivi di sicurezza, invitandola a chiamare un numero di telefono con il prefisso di Milano. Il 27 dicembre viene contattata da questo numero dove una voce di uomo si presenta come un operatore della Banca Ing, comunicandole che, a causa del passaggio dal vecchio al nuovo cellulare della vittima, si erano verificati dei problemi nell’autorizzazione dei pagamenti online, leggendole anche parte delle cifre componenti il numero della carta di credito. Tutte informazioni vere. Su richiesta del truffatore, la consumatrice forniva quindi i dati della carta di credito e di debito e rispondeva a due delle tre domande di sicurezza per l’impostazione del nuovo PIN. Sempre su richiesta del malfattore, la ragazza disinstallava l’applicazione della banca dal telefonino. La mattina del 3 gennaio, la vittima viene invece contattata da un’operatrice antifrode della banca ING per informarla di un centinaio di pagamenti sospetti effettuati in tabaccheria e supermercati, tra cui anche un bonifico intestato ad un’azienda edile campana di 19.800 euro per un totale di quasi 37mila euro sottratti, che la consumatrice nega naturalmente di aver fatto. Di qui la denuncia alla polizia e l’intervento di Adiconsum Venezia con la conciliazione presso la banca per il recupero di una parte dei soldi.

Cosa fare se siete vittime di truffa

Denunciare subito l’accaduto alla polizia, alla propria banca e allo sportello territoriale Adiconsum più vicino.

I consigli di Adiconsum

È da tenere ben presente che:

  • né la polizia
  • né le banche
  • né gli operatori di servizi

verranno mai a chiedervi informazioni personali via telefono o via mail.

Nel caso doveste ricevere una chiamata o una mail di questo tipo:

  • non fornite mai le credenziali di accesso alla vostra banca via internet, né gli estremi della tua carta di debito e di credito
  • contattate subito la banca e fate presente quanto ricevuto.
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  • Energia: a Luglio aumento dei consumi elettrici ed energia rinnovabile nei primi 7 mesi dell’anno al 43,9%

Energia: a Luglio aumento dei consumi elettrici ed energia rinnovabile nei primi 7 mesi dell’anno al 43,9%

27 Agosto 2024

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, continua a scendere la quota di produzione energia del carbone (-74,8%), mentre cresce a due cifre l’idrico (+38,7%) e il fotovoltaico (+22,4%) rispetto a luglio 2023. Nei primi 7 mesi del 2024 la quota nazionale di energia rinnovabile è pari al 43,9%.

Le energie rinnovabili sono fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e non si esauriscono. Sono una delle parti  più importanti della transizione verso un sistema energetico che abbandoni i combustibili fossili, contrastando così il riscaldamento globale.

Quali sono le principali fonti rinnovabili

  • Idroelettrico
  • Eolico
  • Fotovoltaico
  • Geotermico
  • Biomasse.

I dati di Luglio 2024

Non si registrava una così forte richiesta di energia elettrica in un singolo mese dal luglio 2015. Dopo nove anni, luglio 2024 è in assoluto il mese con la maggiore domanda di elettricità in Italia (31,3 TWh).

Le elevate temperature hanno fatto aumentare la domanda del 4,5% rispetto a luglio 2023; nell’ultima settimana del mese, la temperatura media ha superato addirittura di 3 gradi quella dello stesso periodo dello scorso anno.

Dopo gli elevati apporti delle rinnovabili negli ultimi tre mesi (aprile, maggio e giugno), sempre al di sopra del 50%, a luglio queste fonti sono riuscite a coprire il 44,2% della richiesta di elettricità (il 50,9% della produzione nazionale).

Molto positivo il contributo dell’idroelettrico (+38,7% sullo stesso mese del 2023) e quello del fotovoltaico (+22,4%). In diminuzione la generazione eolica.

 

Dati da Gennaio a Luglio 2024

La produzione da rinnovabili nei primi 7 mesi continua a dare ottime notizie. La copertura della domanda nei 7 mesi con le rinnovabili elettriche è record: 43,9% (contro il 35,4% del 2023).

Così suddivisa per il 2024:

  • Gennaio 33,7%
  • Febbraio 32,7%
  • Marzo 41,8%
  • Aprile 51,2%
  • Maggio 52,5%.
  • Giugno 52,5%
  • Luglio 44,2%

Come Adiconsum riteniamo importante far comprendere a tutti i consumatori, in modo semplice, come il nostro Paese genera l’energia, sfatando anche i falsi miti che girano spesso online. Ogni mese pubblicheremo notizie aggiornate sulla produzione mensile e sull’andamento annuale. Ogni mese la nostra energia è sempre più verde, sempre più pulita!

Fonti dati: Terna.it e qualenergia.it

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  • Case green: Adiconsum redige un Position Paper con alcune proposte di soluzione delle varie problematiche. Governo e Parlamento facciano la loro parte

Case green: Adiconsum redige un Position Paper con alcune proposte di soluzione delle varie problematiche. Governo e Parlamento facciano la loro parte

9 Agosto 2024

La nuova normativa europea Case green prevede che dal 2030 tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere costruiti a emissioni zero ed entro il 2050 dovrà esserlo tutto il patrimonio edilizio dei 27 Paesi dell’Unione europea. Ciò ha generato una serie di notizie allarmistiche su stime di costi esponenziali da affrontare per rispettare la nuova normativa e rendere la propria abitazione green.  In un proprio Position Paper, Adiconsum ha affrontato le varie problematiche legate alla rigenerazione edilizia.

Il Position  Paper di Adiconsum

Il Position Paper di Adiconsum è frutto dell’ascolto diretto dei consumatori grazie a vari progetti realizzati come il Tour “La Casa SI Cura” condotto da Adiconsum in 20 città da nord a sud della nostra penisola e promosso da Prosiel, e la Survey del progetto “Green Circle”, tanto per citarne alcuni.

Con il Position Paper, Adiconsum chiede a Governo e a Parlamento di fare la propria parte e indica una serie di proposte di soluzione per affrontare le varie problematiche legate al recepimento della Direttiva europea Case Green.

Adiconsum chiede a Governo e Parlamento di:

  • elaborare un Piano Nazionale di Ristrutturazione dell’Edilizia, con riferimento anche al Decreto Salva-Casa
  • costituire un Osservatorio permanente composto da tutti gli attori interessati
  • creare dei Centri Territoriali di Assistenza per la Rigenerazione della Casa, per aiutare i cittadini/proprietari di immobili che devono ristrutturare i propri appartamenti.

In merito al problema delle risorse per gli interventi necessari alla rigenerazione edilizia per adempiere alle disposizioni  contenute nella Direttiva europea “Case Green”, Adiconsum propone di:

  • rendere strutturali gli incentivi esistenti sulle ristrutturazioni e sull’efficientamento energetico
  • anticipare il costo degli interventi necessari da parte delle aziende fornitrici di energia elettrica, recuperandolo negli anni in bolletta con il risparmio che si genera
  • reintrodurre lo sconto in fattura limitato alle aziende qualificate che aderiranno al Piano nazionale di ristrutturazione dell’edilizia
  • creare un Fondo sociale solo a beneficio degli incapienti e di coloro che sono in povertà energetica.

Tutto ciò in considerazione dei vantaggi derivanti dalla rigenerazione edilizia in termini di: vivibilità, salubrità, miglioramento della classe energetica, messa in sicurezza degli impianti elettrici, oltreché sul piano generale in termini ambientali e sociali.

Ad avviso di Adiconsum, il recepimento della Direttiva europea è un’occasione da non perdere, indispensabile per innalzare la qualità del vivere di tutti i  cittadini, rigenerando le abitazioni private  e gli edifici pubblici per renderli salubri, sicuri e non inquinanti, ovvero sostenibili. 

Per il Position Paper di Adiconsum, clicca qui

Rc auto: ora c’è la “portabilità” della scatola nera

9 Agosto 2024

Il Disegno di legge annuale per il Mercato e la Concorrenza, approvato nel Consiglio dei Ministri dello scorso 26 luglio, ha introdotto, tra le tante, anche una novità sulle scatole nere. Vediamo di che si tratta.

Che tipo di dati sono contenuti nella scatola nera

La scatola nera è un dispositivo per monitorare i dati sul tipo di attività connessa alla circolazione di un veicolo, quali:

  • la percorrenza complessiva
  • la percorrenza differenziata a seconda delle varie tipologia di strade percorse
  • orario di percorrenza, se diurno o notturno, degli ultimi 12 mesi.

Le novità del DDL concorrenza in fatto di scatola nera: la portabilità

Il DDL Concorrenza appena approvato ha sancito la portabilità della scatola nera, ovvero la possibilità di trasportare i dati contenuti nel dispositivo da una compagnia all’altra.

Se, infatti, da una parte, la richiesta o l’accettazione da parte del consumatore dell’installazione di tale dispositivo sulla propria auto permetteva di ottenere uno sconto sull’assicurazione rc auto, dall’altra, in  mancanza della portabilità, lo costringeva a rimanere vincolato a quell’impresa, limitandogli la possibilità di poter usufruire di offerte più convenienti.

La portabilità favorisce la mobilità da una compagnia all’altra, riduce la fidelizzazione forzata, aumenta la concorrenza, riducendo i costi delle polizze.

Costi e penali

Il DDL Concorrenza sancisce il diritto dell’assicurato di disinstallare il dispositivo senza costi né penali in caso di restituzione della scatola nera dopo la scadenza. È vietato alle compagnie assicurative di prevedere delle clausole contrattuali che impediscano o limitino tale diritto.

Come funziona il meccanismo della portabilità

Il consumatore potrà richiedere tali dati, che dovranno essere forniti in modalità da uso comune e leggibile da dispositivo automatico, tramite la compagnia assicurativa, all’impresa che gestisce la scatola nera. Per poter utilizzare tali dati, la nuova assicurazione dovrà pagare un’una tantum al gestore dei dati.

Telefonia: nuove regole per il servizio di Assistenza clienti

8 Agosto 2024

L’AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha messo a punto un provvedimento con nuove regole per migliorare l’assistenza clienti nelle comunicazioni elettroniche. Vediamo di che si tratta.

Le nuove regole

La Delibera dell’AGCOM 255/24/CONS stabilisce che:

  • il servizio di assistenza clienti sia gratuito
  • il servizio telefonico con un operatore umano venga erogato almeno nei giorni feriali dalle 8.30 alle 21.30 (fino alle 19.30 per l’assistenza clienti affari)
  • l’opzione “per parlare con un operatore” sia esplicita, trasparente e comprensibile, in modo da permettere al consumatore di essere assistito e presentare un reclamo nel minor tempo possibile
  • l’opzione “per presentare un reclamo” sia posizionata al primo livello di interazione dell’IVR, la tecnologia che fornisce agli utenti il menù con le scelte automatiche da selezionare
  • il consumatore ha il diritto di presentare il reclamo tramite il canale telefonico, la raccomandata A.R. e il contatto digitale
  • la gestione dei reclami sia di 45 giorni e non più di 60
  • l’operatore, una volta preso in carico il reclamo, è obbligato a comunicare al cliente il codice identificativo della pratica.

Da quando

  • Gli operatori hanno 12 mesi di tempo dalla pubblicazione del provvedimento per recepire e attuare le nuove regole.

Rc auto: quanto sono costate le polizze sottoscritte a giugno 2024

7 Agosto 2024

Lieve aumento delle polizze Rc auto stipulate nel mese di giugno 2024. Lo rivela l’indagine IPER (Indagine Prezzi Effettivi Rc auto) condotta dall’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Vediamo com’è andata nel dettaglio.

Il prezzo medio

  • Il prezzo medio di una polizza r.c. auto sottoscritta a maggio è stato di 403 euro, contro il 400 euro del mese di giugno, con un aumento in termini nominali del +6,2% (era +6,8% a maggio) e in termini reali del +5,4%.

Differenze di prezzo tra le varie città

  • Incrementi di prezzo si sono registrati in questo mese in tutte le province italiane con un range che va da +1,3% di Isernia e Catanzaro al + 9,3% di Roma.
  • La differenza tra il premio assicurativo pagato a Napoli e ad Aosta è rimasto pari a 264 euro, come nel mese di maggio 2024, con un aumento del 5,5% rispetto al 2023.

Assicurati di classi di merito superiori alla prima

  • L’aumento per questa categoria di assicurati è stato del +9,6% (contro l’11% dello scorso mese).

Per saperne di più, clicca qui

Fisco: non è in programma una riapertura della rottamazione

5 Agosto 2024

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 182 del 5 agosto 2024, il Decreto legislativo n. 108 sugli adempimenti tributari e il concordato preventivo approvato nel Consiglio dei Ministri del 26 luglio scorso.

Proroga della scadenza della V rata della rottamazione-quater

Il Decreto ha approvato il rinvio della scadenza della V rata della rottamazione-quater, spostandola dal 31 luglio al 15 settembre 2024. Come per le altre scadenze della definizione agevolata, si applicano i 5 giorni di tolleranza e si considerano tempestivi i pagamenti effettuati entro il 23 settembre 2024.

Non è invece previsto, come ha sottolineato in un comunicato stampa il Ministero dell’Economia e delle Finanze, alcuna riapertura dei termini per una rottamazione quinquies. (ndr. Per ora).

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  • Gas: quanto pagheranno i consumatori “vulnerabili” per il mese di luglio

Gas: quanto pagheranno i consumatori “vulnerabili” per il mese di luglio

5 Agosto 2024

L’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha comunicato il costo del gas del mese di luglio dei consumatori “vulnerabili”. Vediamo nel dettaglio.

Costo del gas del mese di luglio 2024 per i consumatori “vulnerabili”*

Per i consumatori che rientrano nel “Servizio di Tutela della Vulnerabilità”, il costo del gas viene aggiornato mensilmente dall’ARERA. Per la tariffa del mese di luglio, l’Autorità ha annunciato un -8% rispetto al mese di giugno, che ricordiamo aveva visto un aumento del +12%.

  • Pertanto, per il mese di luglio, il prezzo di riferimento è di 106, 69 centesimi a metro cubo contro i 107, 55 di giugno.

La diminuzione è dovuta ad una diminuzione dei prezzi all’ingrosso.

Composizione della bolletta del gas del mese di luglio

La bolletta risulta così composta:

  • Spesa per la materia gas naturale: 47,6 centesimi di euro (44,6% del totale della bolletta)
  • Spesa per le imposte: 24,53 centesimi di euro (23,0% del totale della bolletta)
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 2,95 centesimi di euro (2,8% del totale della bolletta)
  • Spesa per oneri di sistema: 31,61 centesimi di euro (29,6% del totale della bolletta).

 

*over 75 anni, percettori di bonus sociale, disabile (L. 104/92)residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

Il Ruolo dei Consumatori nella Transizione verso un’Economia Circolare

5 Agosto 2024

L’economia circolare rappresenta un modello economico innovativo che mira a  eliminare il concetto di rifiuto attraverso il riutilizzo, la riparazione, il riciclo e la  condivisione delle risorse. In questo contesto, i consumatori svolgono un ruolo  cruciale nella transizione da un’economia lineare a una circolare. Questo articolo esplorerà il ruolo dei consumatori, i meccanismi di incentivazione e il Green Public  Procurement (GPP) come strumenti per promuovere comportamenti sostenibili. 

 

Il Ruolo del Consumatore 

Tradizionalmente, l’economia circolare era guidata dalla necessità e dalla scarsità di  risorse. Tuttavia, nelle società dell’abbondanza, sono necessari ulteriori incentivi per  spingere verso una transizione circolare. Questi incentivi includono la motivazione  personale e la legislazione che incoraggia la conservazione del valore massimo degli  oggetti e dei materiali 

Uno degli strumenti più importanti per incentivare i consumatori è quello formativo.  Educare i consumatori sull’impatto delle loro scelte di acquisto e sul valore della  sostenibilità è fondamentale per promuovere comportamenti responsabili. Questo  può essere raggiunto attraverso: 

Consapevolezza: Rafforzare la consapevolezza sulle conseguenze economiche,  sociali e ambientali delle scelte di consumo. 

Informazione: Informare sui benefici delle scelte sostenibili. 

Condivisione: Promuovere la condivisione di beni e servizi per ridurre gli sprechi. 

Pubblicità ingannevole: Contrastare la pubblicità ingannevole che potrebbe  influenzare negativamente i comportamenti di consumo 

L’Economia Circolare 

L’economia circolare si contrappone al modello economico lineare di “prendere,  fare, smaltire”. Invece, cerca di mantenere i prodotti, i materiali e le risorse in uso il  più a lungo possibile. Ciò avviene attraverso cicli di vita prolungati, riutilizzo,  riparazione, riciclo e condivisione

Uno dei pilastri dell’economia circolare è la progettazione dei prodotti per la  durabilità, la riparabilità e la riciclabilità. I consumatori giocano un ruolo chiave in  questo processo scegliendo prodotti che rispecchiano questi criteri. Inoltre, il  comportamento dei consumatori può influenzare il mercato, spingendo le aziende a  adottare pratiche più sostenibili 

Green Public Procurement (GPP) 

Il Green Public Procurement (GPP) è uno strumento di politica ambientale che  utilizza il potere di acquisto degli enti pubblici per promuovere prodotti e servizi a  basso impatto ambientale. Nato come strumento volontario, il GPP mira a  sviluppare un mercato di prodotti e servizi sostenibili attraverso la domanda  pubblica 

I prodotti ambientalmente preferibili sono quelli che consumano meno energia,  sono costituiti da materiali riciclati, sono privi di sostanze nocive, facilmente  riciclabili e di lunga durata. Considerando che la spesa pubblica rappresenta circa il  19% del PIL dei paesi europei, il GPP ha un grande potenziale per favorire la  diffusione di modelli di produzione e consumo sostenibili 

Legislazione e Direttive Europee 

L’importanza del GPP è stata riconosciuta dalla Commissione Europea già dal 2003.  La Comunicazione COM 2003/302 invitava gli Stati membri ad adottare piani  d’azione nazionali sul GPP per assicurarne la massima diffusione. Inoltre, le direttive  europee sugli appalti pubblici del 2004 e del 2014 hanno fornito un significativo  supporto giuridico al GPP, integrando criteri di sostenibilità nelle procedure di  appalto 

In Italia, il GPP è stato formalizzato con il Decreto Interministeriale dell’11 Aprile  2008 e ulteriormente rafforzato dal Codice dei Contratti Pubblici del 2023. Questo  quadro normativo richiede che le stazioni appaltanti applichino le specifiche  tecniche e le clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi (CAM) per  l’intero valore dell’importo della garanzia. 

Il ruolo delle Associazioni dei Consumatori

Le associazioni dei consumatori svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere la  sostenibilità, educando e informando i consumatori sull’impatto delle loro scelte e  incentivandoli a compiere azioni responsabili

Ecco alcuni modi in cui le associazioni dei consumatori possono contribuire: 

Sviluppare e diffondere informazioni: Le associazioni dei consumatori possono  creare guide, opuscoli, animare social network e siti web che forniscono  informazioni sui prodotti sostenibili, sulle pratiche di consumo sostenibile e sulle  aziende che operano in modo sostenibile. Possono anche organizzare seminari,  conferenze e altri eventi per educare i consumatori su questi temi. 

Fare pressioni sulle aziende: Le associazioni dei consumatori possono fare pressioni  sulle aziende affinché adottino pratiche più sostenibili, ad esempio utilizzando  materiali riciclati, riducendo gli imballaggi e producendo beni durevoli. Possono  anche boicottare le aziende che si comportano in modo irresponsabile dal punto di  vista ambientale o sociale. 

Promuovere prodotti e servizi sostenibili: Le associazioni dei consumatori possono  promuovere prodotti e servizi sostenibili attraverso etichette, premi e altre  iniziative. Possono anche collaborare con le aziende per sviluppare nuovi prodotti e  servizi che soddisfino le esigenze dei consumatori attenti all’ambiente. 

Difendere i diritti dei consumatori: Le associazioni dei consumatori possono  difendere i diritti dei consumatori in materia di sostenibilità, ad esempio  assicurandosi che le aziende non facciano pubblicità ingannevole sui loro prodotti  ecocompatibili o che i governi non adottino politiche che ostacolano le scelte  sostenibili dei consumatori. 

Le associazioni dei consumatori, quindi, possono svolgere un ruolo importante nel  guidare la transizione verso un futuro più sostenibile. Educando e informando i  consumatori, facendo pressioni sulle aziende e promuovendo prodotti e servizi  sostenibili, le associazioni dei consumatori possono aiutare a creare un mercato in  cui le scelte sostenibili sono la norma. 

I consumatori hanno un ruolo strategico nella transizione verso un’economia  circolare. Attraverso scelte consapevoli, possono influenzare il mercato,  promuovere la sostenibilità e contribuire alla conservazione delle risorse. La  formazione, l’informazione e il contrasto alla pubblicità ingannevole sono essenziali  per incentivare comportamenti responsabili. Inoltre, strumenti come il Green Public  Procurement possono amplificare l’impatto positivo delle scelte di consumo 

sostenibili, facendo leva sul potere di acquisto degli enti pubblici per promuovere  prodotti e servizi a basso impatto ambientale. 

 Sei interessato a scoprire di più sull’economia circolare e il ruolo dei  consumatori nella sostenibilità? Contatta Adiconsum, il nostro partner per la  sostenibilità! Insieme possiamo fare la differenza. 

Scrivici oggi stesso a ufficiostampa@adiconsum.it oppure visita il nostro sito web per  maggiori informazioni. Unisciti a noi nel percorso verso un futuro più sostenibile!  

 

Fonti 

Commissione Europea. “Comunicazione COM 2003/302 sulla Politica Integrata dei  Prodotti.” 

Decreto Legislativo 31 marzo 2023, n. 36 “Codice dei contratti pubblici.” Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. “CAM vigenti.” CAM vigenti.

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  • Bollette luce e gas: come sapere il costo per i clienti “vulnerabili” e i “non vulnerabili”

Bollette luce e gas: come sapere il costo per i clienti “vulnerabili” e i “non vulnerabili”

4 Agosto 2024

L’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha reso note la cadenza delle comunicazioni relative sia al costo della bolletta di luce e gas per i consumatori “vulnerabili” che per i “non vulnerabili” relativamente solo alla luce. Vediamo nel dettaglio.

Costo del gas per i consumatori “vulnerabili”

Per i consumatori “vulnerabili”*, cioè coloro che rientrano nel Servizio di Tutela della Vulnerabilità, il costo del gas è riportato MENSILMENTE con un comunicato sul sito dell’ARERA.

Costo dell’energia elettrica per i consumatori “vulnerabili”

Per i consumatori “vulnerabili”*, il costo della luce è riportato TRIMESTRALMENTE con un comunicato sul sito dell’ARERA.

Costo dell’energia elettrica per i consumatori “non vulnerabili”

Per i consumatori “non vulnerabili” che non hanno scelto il mercato libero e quindi dal 1° luglio automaticamente sono stati passati al servizio a Tutele Graduali, sarà possibile conoscere i corrispettivi da pagare alla pagina dedicata:  www.arera.it/aggiornamento-prezzi che sarà aggiornata MENSILMENTE.

*Sono considerati consumatori “vulnerabili” coloro che sono in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti: over 75 anni, percettore di bonus sociale, disabile (L. 104/92)residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

Bagagli: torna il limite dei 100ml per i liquidi

3 Agosto 2024

Incredibile dietrofont dell’Unione europea in merito al trasporto dei liquidi nel bagaglio a mano da portare a bordo di un aereo. Da quando e con quali motivazioni? Vediamo nel dettaglio.

Da quando

Dall’1 settembre, in tutti gli aeroporti, compresi quelli che si erano dotati degli scanner di ultima generazione (EDSCB-Explosive Detection Systems for Cabin Baggage), muniti di marchio UE o in attesa del suddetto marchio prima del 1° agosto 2024, con un investimento importante,  non si potranno più portare a bordo degli aerei contenitori con quantità di liquidi superiori a 100 ml.

La motivazione

La motivazione alla base della revisione fatta dall’Unione europea è che si tratta di un provvedimento preso per garantire la sicurezza a bordo, perché i sistemi di rilevamento degli esplosivi non sarebbero in possesso delle prestazioni richieste per lo screening dei liquidi, gel e aerosol. Tutto questo contrariamente a quanto precedentemente deciso.

 

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  • Connessione a internet: come la vorresti? Che ne pensi del 5G? Rispondi al Sondaggio!

Connessione a internet: come la vorresti? Che ne pensi del 5G? Rispondi al Sondaggio!

1 Agosto 2024

Quant’è importante la connessione ad internet nel tuo lavoro, nelle tue relazioni sociali, nel tuo tempo libero? Hai già una connessione 5G?  Il Sondaggio promosso da I-COM, l’Istituto per la competitività, vuole appurare proprie questo, per conoscere qual è la realtà nel nostro paese e cercare di capire qual è la domanda di connettività dei cittadini-consumatori.

Per partecipare al Sondaggio, clicca qui

Bastano solo 5 minuti!

Grazie per la disponibilità!

PS: Non aspettare all’ultimo per partecipare! Fai sentire la tua opinione! Il Sondaggio scade il 31 agosto 2024!

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  • Vuoi sapere tutto sul 5G? Leggi il “Quaderno del Consumatore” del progetto “DICO Sì”

Vuoi sapere tutto sul 5G? Leggi il “Quaderno del Consumatore” del progetto “DICO Sì”

31 Luglio 2024

Il 5G è il tema scelto per la quinta uscita della collana “I Quaderni del Consumatore” del progetto “DICO Sì– Diritti Consapevolezza Opportunità Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. 06/05/2022, articolo 5. Un tema questo, come quello dell’intelligenza artificiale, molto dibattuto tra i consumatori.

Cos’è il 5G?

Sull’importanza della rete internet e sulla necessità di rimanere connessi in un mondo in continua evoluzione siamo tutti d’accordo, ma come sempre tutte le nuove tecnologie generano paure e timori, il più delle volte dovuti soprattutto alla scarsa conoscenza dei nuovi mezzi. Sul 5G viene in aiuto il quinto Quaderno del Consumatore in ordine di tempo, che spiega che cos’è il 5G e dà anche qualche anticipazione sul 6G.

 

LEGGI IL QUADERNO DEL CONSUMATORE – CHE COS’È IL 5G

Per scaricare il PDF clicca qui

 

 

Per saperne di più sul progetto “DICO Sì”, clicca qui

Rottamazione-quater: più tempo per pagare la V rata

30 Luglio 2024

È stata prorogata la scadenza per il pagamento della V rata della rottamazione-quater, senza il quale decadono tutti i benefici previsti dalla definizione agevolata. Vediamo le date.

La scadenza per il pagamento della V rata

Era prevista entro il 31 luglio, ma il Consiglio dei Ministri del 26 luglio scorso ne ha decretato la proroga a settembre. La nuova scadenza è fissata al 15 settembre prossimo.

Modalità di pagamento

È possibile pagare il Modulo pagoPA online oppure presso gli sportelli abilitati. In un caso o nell’altro è importante avere con sé il Modulo di pagamento, inviato tramite la Comunicazione delle somme dovute, perché vi è riportato il “Codice modulo di pagamento”.

Pagamento online attraverso il servizio “Paga online” disponibile:

  • sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione
  • sull’app Equiclick.

È possibile pagare online anche attraverso:

Guarda il video realizzato da Agenzia delle Entrate Riscossione

Pagamento in presenza tramite:

  • gli sportelli bancari o postali
  • le tabaccherie e ricevitorie abilitate.

Quando pagare la VI ed ultima rata del 2024

Entro il 30 novembre 2024.

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  • Estate 2024: Adiconsum aderisce alla Campagna di Autostrade e Polizia di Stato sulla sicurezza stradale

Estate 2024: Adiconsum aderisce alla Campagna di Autostrade e Polizia di Stato sulla sicurezza stradale

29 Luglio 2024

All’approssimarsi dell’esodo estivo, che vede migliaia di veicoli percorrere le strade e le autostrade del nostro Paese, il richiamo al rispetto delle norme del codice della strada è più che mai opportuno. Da sempre sensibile al tema della sicurezza stradale, Adiconsum  aderisce alla Campagna lanciata da Autostrade per l’Italia e la Polizia di Stato per l’estate 2024. Vediamo nel dettaglio.

La Campagna 2024 di Autostrade e Polizia

Quest’anno la Campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale, promossa da Autostrade per l’Italia e dalla Polizia di Stato, ha scelto come testimonial d’eccezione la campionessa paralimpica, Ambra Sabatini, a testimonianza di come il rispetto delle regole sia la chiave per raggiungere gli obiettivi desiderati, così come i comportamenti corretti alla guida siano determinanti per il raggiungimento della destinazione prescelta dal viaggiatore. Nello spot è forte il richiamo alle più elementari regole del Codice della Strada che, se non rispettate sono causa di incidenti, anche mortali, tra i quali: l’uso non corretto del cellulare alla guida, il mancato uso delle cinture di sicurezza, l’eccesso di velocità, la guida sotto effetto di alcol e sostanze stupefacenti, ecc..

Non a caso il messaggio scelto dalla Campagna è: “La strada è il filo che ci lega a ciò che amiamo”

Altri testimonial della Campagna 2024 sono la conduttrice radiofonica Laura Antonini, e il cantautore, Daniele De Gregori.

L’attività di controllo della Polizia

Sempre in ottica di sicurezza stradale, dal 31 luglio al 4 settembre, si intensificherà sulla rete stradale e autostradale della nostra Penisola, l’attività di controllo della Polizia stradale che vedrà l’impiego di laboratori mobili per la verifica delle condizioni psico-fisiche dei conducenti. In particolare, nei fine settimana di agosto, sarà possibile nelle seguenti aree di servizio (A14-la Pioppa Ovest (BO); A1-Prenestina Ovest (RM); A1-Casilina Est (FR); A1-Secchia Est (MO)), effettuare un check-up sanitario. In dette aree,  saranno posizionati il pullman e il  camper della Polizia di Stato, le moto della Polizia di Stato, un gazebo con personale di Autostrade per l’Italia e personale paramedico.

Le regole per viaggiare in sicurezza

Autostrade e Polizia ricordano le regole per viaggiare in sicurezza.

Prima di mettersi in viaggio:

  • verificare l’efficienza del veicolo prima della partenza
  • sistemare razionalmente i bagagli equilibrando i pesi, non sovraccaricando l’autovettura
  • individuare una corretta posizione per il trasporto degli animali, che non interferisca con la guida
  • evitare pasti abbondanti e alcool
  • essere riposati prima del viaggio e fare soste frequenti
  • tenersi costantemente aggiornati sulle condizioni del traffico.

Durante il viaggio:

  • moderare la velocità
  • tenere allacciate le cinture di sicurezza, anche posteriori
  • utilizzare per i bambini gli appositi “seggiolini”
  • non distrarsi durante la guida (con il telefonino, la radio, la sigaretta, ecc.)
  • mantenere la distanza di sicurezza
  • non impegnare mai la corsia di emergenza
  • sulle autostrade a tre o più corsie, viaggiare comunque sulla prima corsia di marcia, a destra.

Rc auto: quanto sono costate le polizze sottoscritte a maggio 2024

26 Luglio 2024

Ancora aumenti per le polizze Rc auto stipulate nel mese di maggio 2024. Lo rivela l’indagine IPER (Indagine Prezzi Effettivi Rc auto) condotta dall’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Vediamo com’è andata nel dettaglio.

Il prezzo medio

  • Il prezzo medio di una polizza r.c. auto sottoscritta a maggio è stato di 400 euro, con un aumento in termini nominali del +6,8% (era +7,9% ad aprile) e in termini reali del +6.0%.

Differenze di prezzo tra le varie città

  • Incrementi di prezzo si sono registrati in questo mese in tutte le province italiane con un range che va da +1,7% di Vibo Valentia a + 10,0% di Prato e Roma.
  • La differenza tra il premio assicurativo pagato a Napoli e ad Aosta è stato di 264 euro, con un aumento dell’8,1% rispetto a maggio 2023.

Assicurati di classi di merito superiori alla prima

  • L’aumento per questa categoria di assicurati è stata del +11%.

Per saperne di più, clicca qui

TV: come ottenere il bonus decoder

25 Luglio 2024

A seguito del passaggio dallo standard DVB a DVB-T2, che avverrà il prossimo 28 agosto, saranno molte le persone che, per poter vedere la tv, dovranno dotarsi di un nuovo decoder. Grazie ad una convenzione stipulata tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e Poste italiane, per alcune di queste persone sarà possibile ricevere il decoder per la nuova tecnologia DVB-T2/HEVC direttamente a casa. Vediamo quali sono i requisiti per ottenere il bonus decoder.

Requisiti del bonus decoder

Possono riceverlo coloro che:

  • hanno un’età pari/superiore a 70 anni
  • hanno una pensione non superiore a 20.000 euro/anno
  • hanno un abbonamento di radiodiffusione.

3 sono le modalità per richiederlo:

  • chiamare l’800 776 883 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18 (festivi esclusi)

oppure

  • recarsi presso un ufficio postale

oppure

Il bonus rimarrà in funzione fino al 31 ottobre 2024, salvo esaurimento scorte.

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  • Tv: in arrivo il nuovo digitale terrestre. Come scoprire se il proprio apparecchio riceve il DVB-T2

Tv: in arrivo il nuovo digitale terrestre. Come scoprire se il proprio apparecchio riceve il DVB-T2

24 Luglio 2024

Ancora un aggiornamento tecnologico per la visione dei programmi televisivi. Stavolta è il turno del passaggio dallo standard DVB a DVB-T2. Che cosa succederà e da quando? Come scoprire se il proprio televisore è in grado di vedere il nuovo DVB-T2?

Lo standard DVB-T2

Questo nuovo standard permette una migliore ricezione dei segnali televisivi digitali terrestri sia da apparecchi fissi che portatili e una qualità delle immagini più alta. Inoltre, consente un trasporto di dati maggiore ed un uso più efficiente delle frequenze disponibili. Ricordiamo, infatti, che il passaggio dal DVB al DVB-T2 è anche legato alla liberazione della banda 700 Mhz del DVB-T1 per le necessità del 5G.

Da quando

Dal 28 agosto 2024, verranno trasmessi col nuovo standard i seguenti canali Rai: Rai Storia, Rai Scuola e Rai Radio 2 Visual. Rai 1 HD, Rai 2 HD e Rai 3 HD verranno trasmessi sia attraverso la vecchia che la nuova codifica.

Che cosa cambia per i consumatori

Per i consumatori che hanno un apparecchio televisivo compatibile con il DVB-T2/HEVC, non cambia nulla. Di solito i televisori compatibili sono quelli acquistati a partire dal 22 dicembre 2018, a seguito dell’entrata in vigore della normativa che obbligava i commercianti a vendere solo apparecchi col nuovo standard. Per chi non ha un televisore compatibile, sarà necessario acquistare o un nuovo decoder o un nuovo apparecchio.

Come scoprire se il proprio televisore supporta il DVB-T2/HEVC? 

  • Verificando le caratteristiche tecniche dell’apparato televisivo riportate nel manuale d’istruzioni
  • Collegandosi col canale 200 e visualizzando il cartello “Test HEVC Mail 10”
  • Andando, fino al 28 agosto 2024, sul canale sperimentale 558 di Rai Sport HD Test HEVC
  • Collegandosi, dopo il 28 agosto ai seguenti canali: 501 (Rai 1 HD), 502 (Rai 2 HD), 503 (Rai 3 HD), 54 (Rai Storia HD), 202 (Rai Radio 2 Visual HD)

Se i canali indicati sono visibile, non c’è bisogno di cambiare il decoder o il televisore; se non è visibile bisognerà affrontare una nuova spesa.

Nel caso si visualizzi solo il canale 57 di Rai Scuola HD, significa che il televisore è in grado di ricevere le trasmissioni in DVB-T2, ma non è compatibile con la codifica HEVC, che devono viaggiare necessariamente insieme. 

Bonus decoder

Grazie ad una convenzione stipulata tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e Poste italiane, è possibile ricevere il decoder per la nuova tecnologia DVB-T2/HEVC, direttamente a casa.

Possono riceverlo coloro che:

  • hanno un’età pari/superiore a 70 anni
  • hanno una pensione non superiore a 20.000 euro/anno
  • hanno un abbonamento di radiodiffusione.

Per richiederlo occorre:

Il bonus rimarrà in funzione fino al 31 ottobre 2024, salvo esaurimento scorte.

Cosa succede a chi non usa il digitale terrestre per ricevere i canali Rai

Chi usa l’app di RaiPlay o Tivùsat non avrà alcun problema nella ricezione dei canali Rai.

La prova di Adiconsum con TivùSat

Esiste una soluzione molto semplice per vedere i canali televisivi del digitale terrestre senza preoccuparsi dei continui e prossimi adeguamenti tecnologici necessari per guadagnare spazio fra le frequenze che poi saranno cedute all’evoluzione tecnologica della telefonia mobile. 

È TIVÙSAT la piattaforma SATELLITARE GRATUITA che permette di vedere tutti i canali del digitale terrestre e tanti altri canali nella migliore qualità che la tecnologia oggi permette (170 canali, 70 in HD e 7 in 4K) senza aspettare altro tempo e quindi sfruttare subito al meglio i nuovi televisori.

Noi di Adiconsum l’abbiamo provata e vi raccontiamo come funziona.

Per prima cosa è utile sapere che ormai tutti i televisori in vendita, oltre ad avere incorporato il sintonizzatore dei canali per il collegamento all’antenna terrestre, hanno anche il sintonizzatore dei canali per la parabola, quindi nessun problema.

Altra cosa utile da sapere è che tutti i nuovi televisori hanno lo slot per inserire la CAM necessaria a decriptare i canali criptati, quindi non servono strani collegamenti a scatolotti o decoder, ma ci si sposta fra i canali con il semplice telecomando del televisore.

Per la nostra prova abbiamo utilizzato una CAM Tivù SAT 4K per sfruttare al meglio la tecnologia visiva e un tv  65” 4K predisposto alla visione dei canali Tivùsat che permette l’ordinamento automatico dei canali (tutte le principali marche in commercio hanno il bollino Tivùsat verificabile al link https://www.lativu.tv/).

Il televisore era già collegato alla parabola quindi abbiamo inserito la CAM nell’apposito slot, posizionato lateralmente nel retro del televisore e immediatamente a video è apparsa la scritta CAM INSERITA. Siamo andati fra le funzioni di sintonia del televisore che, ovviamente, richiede di specificare il tipo di antenna che si vuole sintonizzare e che, nel caso del satellite, chiede se deve utilizzare l’ordinamento Tivùsat. 

Abbiano pigiato Ok sul telecomando e velocemente il televisore ha effettuato la sintonizzazione dei canali partendo da RAI1 sul numero 1 e via in avanti. Si usano le solite modalità previste dall’uso del televisore, quindi i canali si cercano nel solito modo avendo l’accortezza di specificare se si vuole utilizzare l’antenna terrestre, Tivùsat, Satellite, Fibra, fonte esterna (se il televisore utilizzato ha molteplici connessioni). Tutto veramente semplice, ci posizioniamo, quindi, con il telecomando del televisore su TivùSat e cominciamo la prova, muovendoci fra i vari canali.

Ci rendiamo subito conto che la qualità visiva è nettamente superiore a quella alla quale siamo abituati con il collegamento all’antenna terrestre. Inoltre, tutti i canali nazionali sono in HD e non solo alcuni, come avviene nella connessione terrestre.

Tutto ciò è possibile perché da satellite non ci sono le problematiche di spazio per i segnali digitali da trasmettere; infatti la compressione è già garantita dal DVB/S2 (quella che in questo anno dovrà attivarsi anche sul terrestre definita DVB/T2 impedendo la visione ai tv e decoder non predisposti) e quindi si può tramettere con la massima qualità prevista dalla tecnologia. Stesso discorso vale per i canali in 4K che sono visibili al massimo del loro splendore, casa impossibile dal terrestre o dalla rete internet.

Quindi puntiamo subito sul canale RAI 4K che ci colpisce molto per bellezza, nitidezza, dettaglio dell’immagine e saturazione dei colori. Durante la prova è trasmessa un’opera teatrale e sembra veramente di essere in prima fila dal vivo. Oltre la Rai 4K, possiamo visionare  addirittura anche altri 6 canali in 4K dedicati alla moda, alla scienza e alla cultura.

Altra positiva scoperta è che TivùSat è compatibile anche con il sistema HBBtv ; quindi se il televisore è connesso alla rete permette di utilizzare i servizi di interattività trasmessi dalla varie emittenti (il restart, vedere i programmi sulle piattaforme on line, il video on demand, le guide interattive, ecc).

Oltre alle emittenti nazionali, tutte in qualità HD, ci sono anche moltissime emittenti locali. Poi si trovano tantissime emittenti straniere per avere una visione sul mondo. È, inoltre, da tenere presente anche l’altissima qualità audio e la presenza di tantissime trasmissioni radio.

Dopo la prova non troviamo difetti; semplicità e alta tecnologia sono a disposizione del consumatore, senza cavi e cavetti o scatolotti esterni e tanti telecomandi. Soprattutto, grazie a TivùSat, si sfruttano pienamente le dotazioni tecnologiche di cui dispongono ormai tutti i televisori in vendita.

Un piccolo neo ovviamente esiste, non possiamo negarlo. Il costo d’ingresso, infatti, a visione di tutti i canali di TivùSat è completamente gratuita e lo rimarrà per sempre, ma la CAM da acquistare (o il decoder TivùSat per i televisori più vecchi) ha un costo non molto basso che, se è da aggiungere  all’installazione di una parabola, può pesare sul portafoglio.

Con tale sistema, però, non si avranno nel futuro più problemi né di ricezione né di nuovi switch off e quindi può essere un’opportunità da sfruttare soprattutto per chi vive in zone con scarsa ricezione terrestre o che vuole godere al massimo della migliore visione. 

 

Innovazione e Sostenibilità: Un binomio vincente per le Aziende del Futuro

23 Luglio 2024

In un mondo in continua evoluzione, dove le sfide ambientali e sociali diventano sempre più pressanti, in  cui è in atto una vera e propria riforma della sostenibilità, le aziende che desiderano prosperare nel lungo  termine devono abbracciare un nuovo paradigma: l’innovazione sostenibile. Si tratta di un approccio  olistico che integra la ricerca di soluzioni innovative con i fattori ESG e la creazione di valore condiviso per  tutti gli stakeholder. 

 

Perché l’innovazione è sostenibile? 

L’innovazione sostenibile non è solo un dovere etico, ma rappresenta anche un’enorme opportunità di  crescita e sviluppo per le imprese. Le aziende che investono in soluzioni innovative e sostenibili possono: 

Riducono i costi: l’adozione di tecnologie eco-compatibili e di processi efficienti permette di ottimizzare le  risorse e generare risparmi significativi. 

Migliorano la propria reputazione: i consumatori e gli investitori premiano sempre di più le aziende che  si impegnano per la sostenibilità. 

Accedono a nuovi mercati: l’innovazione sostenibile apre le porte a nuovi segmenti di mercato e a nuove  opportunità di business. 

Motivano i dipendenti: lavorare in un’azienda che si impegna per la sostenibilità è fonte di orgoglio e  motivazione per i dipendenti. 

 

Come valorizzare il capitale relazionale per l’innovazione sostenibile 

Adiconsum, da sempre al fianco dei consumatori, sostiene le aziende nel loro percorso verso l’innovazione  sostenibile. In particolare, Adiconsum promuove l’adozione di una metodologia che valorizza il capitale  relazionale, ovvero la rete di relazioni che un’azienda costruisce con i propri stakeholder.  

La metodologia di valorizzazione del capitale relazionale per l’innovazione sostenibile 

La metodologia di valorizzazione del capitale relazionale per l’innovazione sostenibile si basa sull’idea che le  reti di relazioni che un’azienda costruisce con i propri stakeholder rappresentano una risorsa preziosa per  generare nuove idee, sviluppare soluzioni innovative e creare valore condiviso. 

 

I principi chiave della metodologia sono: 

Centralità degli stakeholder: riconoscere che gli stakeholder, come fornitori, clienti, dipendenti e comunità  locali, sono attori chiave nel processo di innovazione. 

Collaborazione: coinvolgere attivamente gli stakeholder nel processo di innovazione, valorizzando le loro  competenze, esperienze e conoscenze. 

Condivisione della conoscenza: creare un ecosistema aperto e collaborativo dove le informazioni e le idee  possano fluire liberamente tra gli stakeholder.

Co-creazione: sviluppare soluzioni innovative insieme agli stakeholder, attraverso un processo di  partecipazione e condivisione. 

Diverse aziende stanno già adottando con successo la metodologia basata sul capitale relazionale per  l’innovazione sostenibile.  

Nel libro “Innovationship: L’innovazione guidata dal capitale relazionale” di Federico Frattini e Benedetto  Buono viene spiegato molto bene il concetto dell’innovazione basato sulla valorizzazione del capitale  relazionale. Solitamente si pensa che per innovare servano principalmente capitale finanziario e  tecnologico, ma oggi queste risorse sono facilmente disponibili. Il vero elemento cruciale per il successo è il  capitale relazionale di chi guida l’innovazione. Ogni fase dell’innovazione, dalla creazione del concept alla  sua realizzazione, può essere resa più rapida ed efficiente grazie a una gestione efficace delle relazioni. Le  relazioni utili a fare innovazione sono quelle con tutti gli Stakeholder rilevanti per l’Azienda. 

Il libro analizza approfonditamente le ricerche di management sulle connessioni tra capitale relazionale e  innovazione, esaminando numerosi casi di successo, italiani e internazionali, dove le relazioni hanno avuto  un ruolo chiave. 

 

La metodologia di valorizzazione del capitale relazionale può apportare diversi  benefici alle aziende, tra cui: 

Aumento della creatività e dell’innovazione: la collaborazione con gli stakeholder può generare nuove idee  e soluzioni innovative che l’azienda può mettere in atto per migliorare le caratteristiche della curva del  valore. 

Miglioramento della qualità dei prodotti e servizi: gli stakeholder possono fornire feedback prezioso che  può essere utilizzato per migliorare la qualità dei prodotti e servizi dell’azienda. 

Rafforzamento delle relazioni con gli stakeholder: il coinvolgimento degli stakeholder nel processo di  innovazione può rafforzare le relazioni con loro e aumentare la loro fiducia e lealtà verso l’azienda. 

Sviluppo di soluzioni più sostenibili: gli stakeholder possono fornire informazioni e competenze che  possono essere utili per sviluppare soluzioni più sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale. 

 

Adiconsum: il tuo partner per l’innovazione sostenibile 

Adiconsum offre alle aziende una serie di servizi per supportarle nel loro percorso verso l’innovazione  sostenibile.  

Tra questi: 

Organizzazione di eventi e workshop per favorire l’incontro e la collaborazione tra gli stakeholder. Formazione: corsi e workshop per sensibilizzare i dipendenti sui temi della sostenibilità e dell’innovazione. 

Consulenza: affiancamento di esperti nella definizione e implementazione di strategie di innovazione  sostenibile. 

Networking: creazione di reti di contatti tra aziende, enti di ricerca e università per favorire la  collaborazione e la condivisione di buone pratiche.

In un mondo che cambia, l’innovazione sostenibile è la chiave per il successo delle aziende del futuro.  Adiconsum è al tuo fianco per aiutarti a cogliere questa opportunità e a costruire un futuro migliore per te,  per il tuo business e per il pianeta. 

Insieme, possiamo fare la differenza!

Greenwashing: le bugie hanno le gambe corte

23 Luglio 2024

Il greenwashing, letteralmente “lavaggio verde”, è una pratica ingannevole utilizzata da aziende e  organizzazioni per presentare i propri prodotti, servizi o attività come più sostenibili di quanto siano in  realtà. Si tratta di una forma di marketing e comunicazione che sfrutta la crescente domanda di prodotti  sostenibili da parte dei consumatori, spesso utilizzando immagini, slogan e affermazioni vaghe, non  veritiere o fuorvianti. Infatti un’immagine “verde” può attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli già esistenti,  disposti a spendere di più per prodotti che percepiscono come più sostenibili. Inoltre è un mezzo per  migliorare la propria reputazione, associando il proprio brand a valori più etici. 

 

Come riconoscere il greenwashing? 

Ci sono diversi segnali che possono indicare se un’azienda sta praticando il greenwashing, tra i più comuni  l’utilizzo di termini vaghi come “naturale”, “eco”, “bio” senza specifiche certificazioni, oppure creare  campagne pubblicitarie che suggeriscono un impegno per la sostenibilità non supportato da dati concreti 

Cosa possiamo fare contro il greenwashing? 

Come consumatori consapevoli, possiamo adottare diverse strategie per contrastare il greenwashing: 

Informarsi e ricercare informazioni: Prima di acquistare un prodotto, dedichiamo del tempo a ricercare  informazioni sulla sua reale ecocompatibilità. Consultiamo siti web di organizzazioni ambientaliste,  leggiamo recensioni e confrontiamo le caratteristiche di prodotti simili. 

Cercare certificazioni di terze parti: Diamo priorità a prodotti che recano certificazioni di terze parti  riconosciute e che attestino in modo indipendente la loro conformità a standard rigorosi di sostenibilità. 

Scegliere aziende trasparenti: Favoriamo aziende che comunicano in modo chiaro e trasparente le loro  pratiche ambientali, fornendo dati concreti e misurabili a supporto delle loro affermazioni. 

Segnalare pratiche di greenwashing: Se ci imbattiamo in casi di greenwashing, denunciamoli alle autorità  competenti o alle associazioni di consumatori per contribuire a contrastare questa pratica ingannevole. 

Come l’Unione Europea contrasta il greenwashing: 

Riconoscendo la serietà del problema e la necessità di tutelare i consumatori, l’Unione Europea sta  adottando diverse misure per contrastare il greenwashing. Infatti l’esigenza di una normativa uniforme a  livello Europeo in tema di comunicazione green è condivisa e ormai improrogabile. Un primo passo in tal  senso è già stato fatto dalla Direttiva UE (UE) 2024/825 per quanto riguarda la responsabilizzazione dei  consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e  dell’informazione, così detta “Empowering Consumers Directive” 

La Direttiva sulle pratiche commerciali scorrette: tutela dei consumatori  

La Direttiva Europea sulle pratiche commerciali scorrette, ufficialmente Direttiva 2005/29/CE, ha  rappresentato un punto di partenza importante nella tutela dei consumatori e nella promozione di un  mercato più trasparente e corretto. Emanata nel 2005 ha avuto l’obiettivo di contrastare le pratiche  commerciali sleali che ledono i diritti dei consumatori e ostacolano la concorrenza leale tra le imprese. 

Oggi è stata sostituita dalla Direttiva (UE) 2024/825 del 28 febbraio 2024, che modifica le direttive  2005/29/CE e 2011/83/UE relative alle pratiche commerciali sleali e alle vendite a distanza e alle vendite  fuori sede.

Essa rappresenta un passo avanti significativo nella tutela dei consumatori e nella promozione di un  mercato più sostenibile, introducendo nuove disposizioni volte a: 

  1. Contrastare il greenwashing: 
  • Vieta le dichiarazioni ambientali vaghe, non veritiere o non supportate da prove scientifiche. Ad  esempio stabilisce criteri chiari e definiti per l’utilizzo di termini come “biologico”, “riciclato”,  “compostabile” e altri termini ecologici, garantendone un uso corretto e non fuorviante 
  • Richiede alle aziende di utilizzare dati concreti e verificabili per avvalorare le loro affermazioni  ecocompatibili. 
  • Introduce un sistema di etichettatura armonizzata per i prodotti con caratteristiche di durabilità,  facilitando la scelta consapevole dei consumatori. 
  1. Migliorare la trasparenza e l’informazione: 
  • Obbliga le aziende a fornire ai consumatori informazioni chiare, complete e facilmente accessibili su  prodotti e servizi, comprese le loro caratteristiche ambientali e sociali. 
  • Introduce nuovi obblighi informativi specifici per i prodotti con impatti ambientali significativi. 3. Rafforzare la tutela dei consumatori contro le pratiche commerciali scorrette: 
  • Amplia l’elenco delle pratiche considerate sempre sleali, includendo ad esempio l’obsolescenza  programmata e la pubblicità ingannevole su prodotti non sostenibili. 
  • Introduce nuove norme per contrastare le vendite aggressive e le pratiche commerciali scorrette  che sfruttano la vulnerabilità dei consumatori. 
  • Riforma il sistema di sanzioni per le imprese che violano la Direttiva, prevedendo sanzioni più  severe e dissuasive. 
  1. Promuovere il consumo sostenibile: 
  • Incoraggia la concorrenza, chiedendo alle aziende di sviluppare prodotti e servizi più sostenibili,  fornendo loro strumenti e incentivi adeguati. 
  • Sostiene l’adozione di pratiche di produzione e consumo più rispettose dell’ambiente. • Sensibilizza i consumatori sull’importanza di fare scelte di consumo consapevoli e sostenibili. Entrata in vigore: 

La Direttiva 2024/825 è stata adottata il 28 febbraio 2024 e gli Stati membri dovranno recepirla entro il 27  marzo 2026. Le disposizioni di recepimento dovranno essere applicate a partire dal 27 settembre 2026. 

Implicazioni per le imprese: 

Le imprese dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni della Direttiva entro la data di scadenza del  recepimento. In particolare, dovranno: 

  • Rivedere le loro pratiche di marketing e comunicazione per garantire che siano conformi ai nuovi  requisiti di trasparenza e veridicità delle dichiarazioni ambientali. 
  • Riformare le loro politiche aziendali per contrastare le pratiche commerciali sleali e promuovere il  consumo sostenibile.

In conclusione, la Direttiva 2024/825 rappresenta un cambiamento significativo nel panorama normativo  relativo alle pratiche commerciali e al consumo sostenibile, rafforzando la tutela dei consumatori,  contrastando il greenwashing e promuovendo un mercato più trasparente, corretto e rispettoso  dell’ambiente. Le imprese dovranno adeguarsi tempestivamente alle nuove disposizioni per evitare sanzioni  e per cogliere le opportunità offerte dalla transizione verso un’economia più sostenibile. 

Tuttavia il livello di omogeneità delle normative applicabili ai green claim negli Stati membri sarà ancora più  elevato con l’entrata in vigore della tanto attesa Direttiva Green Claims, giudicata dai più come un passo  avanti davvero coraggioso nella lotta contro il fenomeno del greenwashing. Questa proposta di Direttiva è  stata approvata in data 12 marzo 2024, dal Parlamento Europeo in prima lettura, mentre si attende  l’approvazione da parte del Consiglio.  

L’ambito di applicazione della proposta di Direttiva è piuttosto ampio in quanto copre qualsiasi “ asserzione  ambientale esplicita“ adottata volontariamente da un’impresa in relazione a un prodotto, a un servizio o  all’impresa medesima nel contesto della sua comunicazione commerciale. Attendiamo la approvazione  definitiva e poi ne riparleremo. 

In conclusione, il greenwashing rappresenta un ostacolo significativo alla transizione verso un’economia più  sostenibile. Le azioni intraprese dall’Unione Europea dimostrano un impegno concreto nel contrastare  questa pratica e nel tutelare i consumatori, promuovendo una maggiore trasparenza e responsabilità da  parte delle aziende. Tuttavia, è importante che anche i cittadini siano informati e consapevoli per non  cadere vittime di inganni e fare scelte di consumo realmente sostenibili.  

Adiconsum è da sempre molto attenta alla comunicazione delle aziende ed è ovviamente pronta a tutelare i  consumatori nel caso in cui le informazioni diffuse andassero a detrimento della capacità di valutare  consapevolmente una scelta o un acquisto. 

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  • ENERGIA: nei primi sei mesi dell’anno, la produzione da fonti rinnovabili ha superato quella da fonti fossili

ENERGIA: nei primi sei mesi dell’anno, la produzione da fonti rinnovabili ha superato quella da fonti fossili

18 Luglio 2024

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia, nei primi sei mesi dell’anno la produzione da fonti rinnovabili (+27,3% rispetto al primo semestre 2023) ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, che ha registrato una flessione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone (-77,3%).

Le energie rinnovabili sono fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e non si esauriscono. Sono una delle parti  più importante della transizione verso un sistema energetico che abbandoni i combustibili fossili, contrastando così il riscaldamento globale.

Quali sono le principali fonti rinnovabili

  • Idroelettrico
  • Eolico
  • Fotovoltaico
  • Geotermico
  • Biomasse.

I dati di Giugno 2024

Ogni mese TERNA, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, pubblica i dati relativi ai fabbisogni di energia elettrica, le quote percentuali di produzione, i consumi industriali e la quota di produzione nazionale e quella scambiata con l’estero.

Le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica italiana a giugno 2024, insieme a maggio 2024 è il dato mensile più alto di sempre.

Le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica (era 43,8% a giugno 2023). In aumento la fonte idrica (+29,4%), grazie essenzialmente al contributo degli impianti del Nord Italia, la fonte eolica (+29,2%) e fotovoltaica (+18,2%); l’incremento del fotovoltaico (+638 GWh) è dovuto alla maggior produzione per l’aumento della capacità in esercizio (+803 GWh) che ha compensato la minore producibilità legata all’irraggiamento (-165 GWh). In diminuzione la fonte geotermica (-2,8%) e termica (-13,7%) come diretta conseguenza della crescita di rinnovabili.

Nella giornata del 22 giugno, nel periodo 13:00-14:00, si è registrato il massimo storico di produzione oraria da fonti energetiche rinnovabili, pari a 33,2 GW.

Tra giugno 2023 e giugno 2024 la capacità installata di fotovoltaico ed eolico è aumentata di 6.831 MW (+17,3%), raggiungendo i 46.321 MW complessivi.

Dati da Gennaio a Giugno 2024 (Dati semestrali)

RECORD SU RECORD! Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, nei primi sei mesi dell’anno la produzione da fonti rinnovabili (+27,3% rispetto al primo semestre 2023) ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, che ha registrato una flessione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone (-77,3%).

La produzione da rinnovabili nei primi 6 mesi raggiunge il suo massimo di sempre. La copertura della domanda nei 6 mesi con le rinnovabili elettriche è record: 43,8% (contro il 34,9% dei primi sei mesi del 2023). Si tratta del record storico su base semestrale. 

Così suddivisa per il 2024:

  • Gennaio 33,7%
  • Febbraio 32,7%
  • Marzo 41,8%
  • Aprile 51,2%
  • Maggio 52,5%.
  • Giugno 52,5%

Come Adiconsum riteniamo importante far comprendere a tutti i consumatori, in modo semplice, come il nostro Paese genera l’energia, sfatando anche i falsi miti che girano spesso online. Ogni mese pubblicheremo notizie aggiornate sulla produzione mensile e sull’andamento annuale. Ogni mese la nostra energia è sempre più verde, sempre più pulita!

Fonti dati: Terna.it e qualenergia.it

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  • Veicoli M1: al via gli incentivi per l’installazione di nuovi impianti GPL e metano

Veicoli M1: al via gli incentivi per l’installazione di nuovi impianti GPL e metano

15 Luglio 2024

L’ecobonus auto riguarda anche l’acquisto e l’installazione dei retrofit ossia degli impianti di alimentazione a GPL e a metano. Vediamo quali sono le risorse stanziate, l’ammontare del bonus e quali requisiti bisogna rispettare per poterne usufruire.

A quanto ammonta il bonus

Il bonus ammonta a:

  • 400 euro per gli impianti a GPL
  • 800 euro per gli impianti a metano.

Requisiti

Ecco i requisiti per ottenere il bonus:

  • l’installazione dell’impianto deve avvenire tra il 25 maggio 2024 e il 31 dicembre 2024
  • il veicolo su cui va installato l’impianto non deve essere omologato come alimentato a GPL, metano o a doppia alimentazione
  • il veicolo oggetto di installazione deve essere nuovo di fabbrica, con classe ambientale non inferiore a Euro 4
  • nella fattura di acquisto e installazione dell’impianto di alimentazione a gas, emessa in data successiva a quella del 25 maggio 2024, deve essere indicato lo sconto praticato in ragione del contributo statale

Risorse stanziate

Le risorse stanziate ammontano a 9.992.463, 21 euro, di cui:

  • il 60% è destinato all’installazione di impianti a metano
  • il 40% agli impianti a GPL.

Per essere sempre aggiornati sui fondi rimasti, clicca qui

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  • Bonus colonnine domestiche di ricarica di auto elettriche: al via la richiesta del contributo per le spese sostenute

Bonus colonnine domestiche di ricarica di auto elettriche: al via la richiesta del contributo per le spese sostenute

10 Luglio 2024

Hai un’auto elettrica e hai installato una colonnina domestica di ricarica? Puoi recuperare una parte delle spese sostenute grazie al contributo previsto per le colonnine installate nel 2024. Vediamo come.

Chi può presentare la domanda

Il bonus può essere richiesto da una persona fisica o da un condominio.

Quando presentare la domanda

Dalle ore 12.00 dell’8 luglio 2024 alle ore 12.00 del 22 novembre 2024. In caso di indisponibilità delle risorse stanziate dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che per il 2024 ammontano a 20 milioni di euro (circa la metà rispetto alle precedenti edizioni), la comunicazione comparirà sul sito di Invitalia che gestisce l’incentivo.

Come presentare la domanda

  • La domanda può essere presentata sull’apposita piattaforma online alla quale si accede grazie a SPID, CIE, CNS
  • Una volta entrati si può scegliere l’incentivo sul quale presentare la richiesta, in questo caso il bonus colonnine domestiche
  • Compilare la domanda in ogni sua parte e lasciare il proprio indirizzo PEC.

L’importo del bonus

  • L’incentivo ammonta fino ad un massimo di 1.500 euro a installazione se richiesto da una persona fisica; fino a 8.000 euro se richiesto da un condominio.
  • L’erogazione del bonus avviene entro 90 giorni dall’ultimo giorno di presentazione delle domande.

 

Per ulteriori approfondimenti, clicca qui

 

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  • Al via il progetto “In Sinergia” per far conoscere a tutti il valore della sostenibilità

Al via il progetto “In Sinergia” per far conoscere a tutti il valore della sostenibilità

4 Luglio 2024

Si rivolgerà a tutte le 20 regioni del territorio nazionale e si concluderà ad agosto 2025, il progetto “IN SINERGIA” – Percorsi multigenerazionali e multistakeholders per lo sviluppo INclusivo e Sostenibile del Paese”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali*, coordinato da Adiconsum, in partnerariato con Anteas – Associazione Nazionale tutte le età Attive per la Solidarietà APS, Movimento Consumatori APS, NeXt Nuova Economia per Tutti APS ETS, Adiconsum Regionale Lombardia APS, Adiconsum Marche APS, Adiconsum Veneto APS, Anteas Lazio ODV, Anteas Lombardia ODV, Movimento Consumatori Ravenna APS, Tutelattiva APS. Ecco obiettivo e attività nel dettaglio.

L’obiettivo di “In Sinergia”

Obiettivo di “In Sinergia” è promuovere una sostenibilità concreta attraverso azioni su tutto il territorio nazionale:

sensibilizzando:

  • i giovani alla sostenibilità integrale con incontri nelle scuole/università/centri di aggregazione
  • la popolazione anziana sui vantaggi della sostenibilità con incontri di prossimità coinvolgendo centri anziani/circoli ricreativi

sostenendo:

  • le fasce più deboli della popolazione affinché traggano vantaggi dalla sostenibilità

coinvolgendo:

  • aziende e consumatori per una produzione ed un consumo più sostenibili ed inclusivi coinvolgendo Organizzazioni di impresa, Camere di Commercio, ecc..

Nonostante, infatti, il mondo stia lavorando e si stia impegnando per raggiungere gli obiettivi previsti dall’Agenda ONU 2030 (17 ESG), c’è ancora la convinzione che la sostenibilità sia qualcosa per pochi, quando è il concetto di sostenibilità stesso a dirci che essa crea valore per tutti.

In questo periodo dominato dagli scenari di conflitto internazionale, dalla crisi climatica, dalla scarsa coesione sociale e dalle diffuse incertezze del sistema economico-finanziario, l’unica certezza è che la sostenibilità può e deve essere il motore trainante dello sviluppo equo e pacifico per tutta l’umanità.

Le attività di “In Sinergia”

Le attività di “In Sinergia” sono le seguenti:

  • incontri con i vari target del progetto (giovani, anziani, ecc.) anche in collaborazione con imprese virtuose, istituzioni, enti e associazioni della società civile
  • istituzione di un help desk dedicato e chat/call center
  • organizzazione del “Villaggio della Sostenibilità” ed iniziative satelliti a livello territoriale.

Per saperne di più, clicca qui

*Progetto realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Anno 2023 – Avviso 2/2023,  a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i.

Gas: costo di giugno in aumento per i consumatori “vulnerabili”

3 Luglio 2024

Altro aumento dell’energia per i consumatori “vulnerabili”. Dopo quello del +12% della bolletta della luce, annunciato dall’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, per il III trimestre 2024, è ora la volta di quello del gas. Vediamo nel dettaglio.

Costo del gas del mese di giugno 2024 per i “vulnerabili”

Per i consumatori che rientrano nella categoria dei “vulnerabili”*, che, a seguito della completa liberalizzazione del mercato del gas, rientrano nel Servizio di tutela della Vulnerabilità, il costo del gas è ancora aggiornato mensilmente dall’Arera. Per la tariffa del mese di giugno, l’Autorità ha annunciato un incremento del +3,8% rispetto a maggio scorso.

L’incremento è dovuto all’aumento delle quotazioni all’ingrosso.

Pertanto:

  • il prezzo di riferimento è di 107,55 centesimi di euro per metro cubo di gas.

Composizione della bolletta del gas del mese di giugno

La bolletta risulta così composta:

  • spesa per la materia gas naturale: 44,95%
  • spesa per imposte: 29,5%
  • spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 22,81%
  • spesa per oneri di sistema: 2,74%.

*over 75 anni, percettori di bonus sociale, disabile (L. 104/92), residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

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  • Elettricità e fine del mercato tutelato: il “Quaderno del Consumatore” del progetto “DICO Sì” spiega che cosa succede

Elettricità e fine del mercato tutelato: il “Quaderno del Consumatore” del progetto “DICO Sì” spiega che cosa succede

1 Luglio 2024

Dal 1° luglio nel nostro Paese, non esiste più, con i dovuti distinguo, il mercato tutelato dell’energia, almeno così come è stato per tanti anni. Quali ripercussioni ha questo cambiamento per i consumatori? Dopo il Quaderno “Viaggiare sostenibilmente”, il progetto “DICO Sì – Diritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D. M. 06/05/2022, articolo 5, ha realizzato un quaderno dedicato alla fine del mercato tutelato. Vediamo di cosa tratta nel dettaglio.

Fine del mercato tutelato

Il Quaderno sulla fine del mercato tutelato dell’elettricità del progetto “DICO Sì” è articolato in una serie di domande, che sono quelle che poi si fa effettivamente il consumatore, e una serie di schede informative su come leggere la bolletta della luce, che cos’è il tanto famigerato PUN, come si accede al Portale dei consumi.

Tra le domande più gettonate ci sono quella su come scegliere un operatore del mercato libero, anche per non incorrere in brutte sorprese e ritrovarsi con delle bollette pazze, se è possibile passare dal Servizio a Tutele Graduali al mercato libero, che cosa succede ai consumatori c.d. “vulnerabili”*, quali sono e come funzionano i bonus sociali di luce e gas.

LEGGI IL QUADERNO DEL CONSUMATORE – FINE DEL MERCATO TUTELATO

Per scaricare il pdf, clicca qui

Per saperne di più sul progetto “DICO Sì”, clicca qui

*over 75 anni, percettore del bonus sociale, disabile (L. 104/92), residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

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  • Energia elettrica: dal 1° luglio fine del Mercato Tutelato. Per i “non vulnerabili” Servizio a Tutele Graduali o Mercato Libero. Mercato Tutelato solo per i “vulnerabili”

Energia elettrica: dal 1° luglio fine del Mercato Tutelato. Per i “non vulnerabili” Servizio a Tutele Graduali o Mercato Libero. Mercato Tutelato solo per i “vulnerabili”

1 Luglio 2024

Dal 1° luglio 2024, il mercato tutelato dell’energia elettrica non esiste più, o meglio rimane riservato solo ai consumatori c.d. “vulnerabili”. Tutti gli altri, cioè i “non vulnerabili” usufruiranno o del Servizio a Tutele Graduali o degli operatori che operano nel Mercato Libero. Ecco che cosa c’è da sapere.

Consumatori “non vulnerabili”: Servizio a Tutele Graduali o Mercato Libero

  • Il Servizio a Tutele Graduali (STG) è il servizio di cui usufruiranno i consumatori “non vulnerabili” che fino all’ultimo sono rimasti nel mercato tutelato. Dal 1° luglio i consumatori riceveranno l’energia elettrica dall’operatore che si è aggiudicato l’asta per il territorio in cui risiedono (per conoscere qual è quello della tua zona, clicca qui Ciò significa che i prezzi, fissi o variabili, li deciderà il fornitore assegnato. L’ARERA, cioè l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, deciderà invece le solo condizioni contrattuali.
  • Il Mercato Libero è un mercato in cui sono presenti centinaia di venditori, che per vendere l’energia devono essersi iscritti in un apposito elenco. Nel Mercato Libero, sia le tariffe che le condizioni economico-contrattuali sono decide dall’operatore. Essere riforniti da un operatore del mercato libero è una scelta libera e individuale. In qualsiasi momento, in presenza di un’eventuale tariffa ritenuta conveniente dal consumatore, è possibile effettuare il cambio, sia per passare da un operatore del Mercato Libero ad un altro del Mercato Libero che dal Servizio a Tutele Graduali ad un operatore del Mercato Libero.

Consumatori “vulnerabili”: Mercato Tutelato

I consumatori c.d. “vulnerabili”* continueranno ad essere serviti in modalità tutelata, ossia le condizioni economico-contrattuali delle loro bollette saranno gestite dall’ARERA ed aggiornate ogni tre mesi. Per conoscere l’ultimo aggiornamento, clicca qui

* over 75 anni, percettore del bonus sociale, disabile (L. 104/92), residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

Per saperne di più, leggi il Quaderno del Consumatore “Fine del mercato Tutelato” del progetto “DICO Sì

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  • Bollette della luce: per i “vulnerabili”, dal 1° luglio 2024 il costo aumenta

Bollette della luce: per i “vulnerabili”, dal 1° luglio 2024 il costo aumenta

28 Giugno 2024

Mentre dal 1° luglio, saranno 3,7 milioni i consumatori “non vulnerabili” del Mercato Tutelato dell’energia elettrica che verranno passati automaticamente al Servizio a Tutele Graduali (STG), i consumatori “vulnerabili” continueranno ad essere serviti dalla Maggior Tutela. Ciò significa che le condizioni economiche delle loro bollette continueranno ad essere aggiornate dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ogni 3 mesi. Vediamo nel dettaglio.

Il costo della bolletta dal 1° luglio 2024

L’ARERA ha reso noto che nel III trimestre 2024, ossia dal 1° luglio al 30 settembre 2024, la bolletta della luce per i consumatori “vulnerabili”* costerà un +12% in più.

  • L’aumento è stato determinato dalla fine dei ribassi dei costi del gas naturale e dell’energia elettrica e dal conseguente aumento della spesa per la materia energia.
  • Il prezzo dell’energia (PUN) per il prossimo trimestre sarà quindi pari a 109 euro per MWh.
  • Il prezzo finale per il cliente tipo (consumi di energia elettrica pari a 2.000 kWh) sarà di 24,32 centesimi di euro al kWh, comprese le imposte, contro i 21,71 centesimi di euro/kWh del II trimestre.
  • La spesa per il consumatore tipo dal 1° ottobre 2023 al 30 settembre 2024 sarà di circa 514 euro, un -41,1% rispetto al periodo precedente 1° ottobre 20222 – 30 settembre 2023.

 

*Sono clienti “vulnerabili” coloro che si trovano in una delle seguenti condizioni:

  • over 75 anni
  • percettore del bonus sociale
  • disabile (L. 104/92)
  • residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.
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  • Telepass: un protocollo d’intesa con 10 Associazioni Consumatori per rafforzare l’ascolto e il dialogo

Telepass: un protocollo d’intesa con 10 Associazioni Consumatori per rafforzare l’ascolto e il dialogo

27 Giugno 2024

È stato firmato ed è entrato in vigore il 19 giugno scorso, il Protocollo d’intesa tra 10 Associazioni Consumatori del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, compresa Adiconsum, e Telepass. Ecco che cosa prevede.

Il perché del Protocollo

Il Protocollo vuole migliorare e consolidare la relazione già esistente, tra Telepass e i propri clienti, implementando l’ascolto delle esigenze di questi ultimi, anche attraverso un dialogo costante con le Associazioni Consumatori firmatarie riconosciute dalla legge.

Con questo protocollo, le parti vogliono stabilire un rapporto di collaborazione continua con degli incontri periodici per condividere informazioni, dialogare e condividere le esigenze collettive legate ai servizi offerti e alle attività condotte da Telepass.

Le parti condividono gli obiettivi della sostenibilità consumeristica per raggiungere i quali ritengono necessario stabilire una virtuosa  interazione tra consumatore e impresa nell’assumersi le reciproche responsabilità verso un mercato sostenibile.

Per tradurre tutto ciò in azioni concrete per una fattiva collaborazione, il Protocollo prevede:

  • la creazione di un canale da parte di telepass dedicato alle Associazioni Consumatori per migliorare e aumentare la comprensione delle attività e dei servizi offerti da Telepass e condividere informazioni utili ad individuare esigenze legate all’offerta aziendale per garantire trasparenza verso i consumatori e migliorare così l’assistenza offerta dalle Associazioni rispetto alle casistiche di si possono verificare , anche per prevenire e gestire eventuali controversie in maniera più efficiente e con minor aggravio per i consumatori
  • l’analisi di eventuali approfondimenti condotti dalle Associazioni Consumatori per individuare le esigenze dei consumatori e fare in modo che l’Azienda, per quanto possibile, individui attività efficaci e coerenti con le esigenze dell’utenza
  • lo svolgimento di attività di studio e di approfondimento sui teli della sostenibilità, nello specifico sulla mobilità urbana a sui pagamenti digitali
  • la valutazione di iniziative congiunte di comunicazione e promozione della sostenibilità in ambito ambientale, sociale ed economico.

Il Tavolo permanente di consultazione

Altra novità del Protocollo è l’istituzione di un Tavolo permanente di consultazione per il perseguimento dei suddetti obiettivi e impegni. Il Tavolo svolgerà le funzioni di indirizzo e di coordinamento delle attività di collaborazione e potrà avvalersi, a seconda delle necessità, anche di gruppi di lavoro specifici a seconda dell’area di competenza.

Il Tavolo si riunirà con cadenza semestrale, ma ulteriori convocazioni potranno essere fatte in caso di criticità significative.

Energia elettrica: ultimi giorni per rientrare nel mercato tutelato

25 Giugno 2024

Nell’attesa di sapere se la richiesta di proroga del mercato tutelato fino al 31 dicembre 2024 verrà accolta o meno, dal 1° luglio 2024, il mercato tutelato del mercato dell’energia elettrica dovrebbe cessare di esistere. Coloro che si trovano nel mercato tutelato passeranno direttamente al Servizio a Tutele Graduali (STG) senza dover fare niente. Chi si trova invece nel mercato libero, può rientrare nel mercato tutelato entro il 30 giugno 2024 e venire passati automaticamente all’STG dal 1° luglio 2024. Ecco come fare.

Come fare per rientrare nel mercato tutelato dell’energia elettrica

  • Entra nel motore di ricerca realizzato dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, cliccando qui
  • Accetta i cookies (per farlo vai in fondo alla pagina e clicca su “Gestione Cookies”)
  • Inserisci il nome del Comune nell’apposito spazio
  • Clicca sul link del fornitore che esercita la Maggior Tutela in quel Comune
  • Segui le indicazioni riportate nella pagina del fornitore.

Per fare la richiesta di rientro, alcuni fornitori mettono a disposizione più canali di contatto (telefono, chat, ecc.), altri rendono disponibile un Modulo da compilare.

IMPORTANTE: Per assistenza rivolgersi agli sportelli territoriali Adiconsum.

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Viaggiare sostenibilmente si può! Leggi il Quaderno del Consumatore di Adiconsum del progetto “DICO Sì”

25 Giugno 2024

Se vi chiedete se è possibile viaggiare sostenibilmente, la risposta è sì. Il concetto di sostenibilità è integrale e non c’è ambito in cui non si possa attuare. Se quindi state pensando che vi piacerebbe fare un viaggio con un occhio ai principi della sostenibilità, dovete assolutamente leggere “Viaggiare sostenibilmente”, il Quaderno realizzato da Adiconsum, nell’ambito del progetto “DICO Sì – Diritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D. M. 06/05/2022, articolo 5.

“Viaggiare sostenibilmente”

Viaggiare sostenibilmente è una pubblicazione che fa parte della collana “I Quaderni del Consumatore”, del progetto ““DICO Sì – Diritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione”, avviato già nel 2022, nell’ambito delle iniziative a vantaggio dei consumatori. Il progetto si pone l’obiettivo di avvicinare i consumatori al consumo sostenibile in tutte le sue sfaccettature, ivi compresa quella del turismo e dei viaggi.

Il Quaderno si compone di 7 capitoli che trattano tutti gli step necessari alla pianificazione di un viaggio:

  • la scelta della meta e l’itinerario
  • la scelta del mezzo di trasporto
  • la scelta dell’alloggio.

E poi di una serie di altre tematiche che è necessario conoscere: che cos’è l’ecolabel; quali sono i diritti e le tutele per il consumatore-viaggiatore; esempi di esperienze sostenibili; alcuni suggerimenti per risparmiare.

LEGGI IL QUADERNO DEL CONSUMATORE – VIAGGIARE SOSTENIBILMENTE

 

Scarica PDF

Per saperne di più sul progetto “DICO Sì”, clicca qui

 

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  • Record per l’energia verde degli italiani. A Maggio il 52,5% della domanda di energia è da fonti rinnovabili

Record per l’energia verde degli italiani. A Maggio il 52,5% della domanda di energia è da fonti rinnovabili

24 Giugno 2024

Nuovo record! Il 52,5% dei consumi elettrici italiani è stato coperto a maggio 2024 da fonti rinnovabili. Solo l’1% dal carbone. Ce lo dice TERNA, il Gestore italiano della Rete Elettrica Nazionale.

Le energie rinnovabili sono fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e non si esauriscono. Sono una delle parti  più importante della transizione verso un sistema energetico che abbandoni i combustibili fossili, contrastando così il riscaldamento globale.

Quali sono le principali fonti rinnovabili

  • Idroelettrico
  • Eolico
  • Fotovoltaico
  • Geotermico
  • Biomasse.

I dati di Maggio 2024

Ogni mese TERNA, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, pubblica i dati relativi ai fabbisogni di energia elettrica, le quote percentuali di produzione, i consumi industriali e la quota di produzione nazionale e quella scambiata con l’estero.

Le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica italiana a maggio 2024 (era 42,3% a maggio 2023): è il dato mensile più alto di sempre.

Lo comunica Terna nel suo report mensile, evidenziando la crescita della produzione energetica da fonti rinnovabili, in primis idroelettrico e fotovoltaico con incrementi superiori al 30% rispetto a maggio 2023 (idroelettrico +34,7%, solare +36,3%). L’eolico ha invece segnato un +10,5% di generazione in confronto allo stesso mese di un anno fa.

Il fotovoltaico ha prodotto 1.062 GWh in più, grazie all’effetto combinato – spiega Terna – dell’aumento di capacità in esercizio (+669 GWh) e del maggior irraggiamento (+393 GWh). (qui le statistiche di aprile 2024)

Si segnala poi il calo del termoelettrico (-14,6%); in particolare, il carbone a maggio ha coperto solo circa l’1% della richiesta elettrica nazionale.

La domanda è stata soddisfatta per l’84,7% dalla produzione nazionale e per la quota restante (15,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,8 TWh, mentre a livello progressivo, da gennaio a maggio 2024, l’import netto è in aumento del 5,6%.

 

Dati da Gennaio a Maggio 2024

Da segnalare, inoltre, che prosegue l’accelerazione della penetrazione delle energie rinnovabili. Infatti, la capacità rinnovabile in esercizio, nei primi cinque mesi del 2024, è in aumento del 42% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La produzione da rinnovabili nei primi 5 mesi raggiunge il suo massimo di sempre. La copertura della domanda nei 5 mesi con le rinnovabili elettriche è record: 42,4%, così suddivisa per il 2024:

  • Gennaio 33,7%
  • Febbraio 32,7%
  • Marzo 41,8%
  • Aprile 51,2%
  • Maggio 52,5%.

Come Adiconsum riteniamo importante far comprendere a tutti i consumatori, in modo semplice, come il nostro Paese genera l’energia, sfatando anche i falsi miti che girano spesso online. Ogni mese pubblicheremo notizie aggiornate sulla produzione mensile e sull’andamento annuale. Ogni mese la nostra energia è sempre più verde, sempre più pulita!

Fonti dati: Terna.it e qualenergia.it

ARTIFICIAL INTELLIGENCE, THE CREA 2 PROJECT EXPERIENCE

24 Giugno 2024

ENGLISH VERSION

 

Artificial Intelligence (AI) can become a powerful tool for resolving inheritance and asset division disputes. By leveraging advanced algorithms and machine learning techniques, AI can offer unprecedented efficiency and accuracy in addressing these complex issues.

The CREA 2 – CONFLICT RESOLUTION WITH EQUITATIVE ALGORITHMS project has been at the forefront of pioneering research in this area, seeking innovative solutions that can assist consumers and legal professionals in resolving these issues through algorithms based on game theory.

The potential of AI in this context is immense, as shown in the preview video. However, addressing and mitigating biases and ensuring inclusivity in these approaches is crucial. Due to these complexities, the project results are not yet ready for public use and will undergo further development in the coming years. You can view the discussions and presentations from the project’s final conference through this link.

The CREA 2 project is the natural successor to the original CREA initiative and is implemented through a European partnership. The consortium includes Vrije Universiteit Brussel (BE) as the lead partner, along with University of Naples Federico II (IT), University of Ljubljana (SI), University of Vilnius (LT), University of Zagreb (HR), Tallinn University of Technology (EE), Seraphin Innovation (FR), Adiconsum (IT) and the Fédération des Barreaux d’Europe (FR). 

Funded by the European program Justice 2021-2027 under the call for “Action grants to support National or Transnational e-Justice projects JUST-2021-EJUSTICE,” the CREA 2 – CONFLICT RESOLUTION WITH EQUITATIVE ALGORITHMS project continues to push the boundaries of how AI can be utilized in the legal domain, aiming to create equitable and effective solutions for dispute resolution.

Versione Italiana

L’intelligenza Artificiale (AI) può diventare un potente strumento per risolvere le dispute relative ad eredità e divisioni dei beni. Attraverso l’utilizzo di algoritmi avanzati e tecniche di machine learning, l’AI può offrire efficienza e accuratezza nell’affrontare queste problematiche complesse.

Il progetto CREA 2 – CONFLICT RESOLUTION WITH EQUITATIVE ALGORITHMS

Il progetto europeo CREA 2 è stato in prima linea nella pionieristica ricerca riguardante questo tema, ricercando soluzioni innovative in grado di assistere consumatori e professionisti legali nel risolvere questi problemi attraverso l’uso di algoritmi basati sulla teoria dei giochi.

Il potenziale dell’AI in questo contesto è immenso, come dimostrato in questo video.

Tuttavia, affrontare e mitigare i bias e assicurare l’inclusività in questi approcci è un fattore cruciale. Per via di queste complessità, i risultati del progetto non sono ancora pronti per essere di utilizzo pubblico e verranno ulteriormente sviluppati nei prossimi anni. 

Guarda la discussione e presentazione della conferenza di fine progetto a questo link.

Il progetto CREA 2 è la naturale prosecuzione dell’iniziativa CREA ed è stato implementato attraverso una partnership europea.

Il Consorzio include Vrije Universiteit Brussel (BE) Capofila, insieme a Università Federico II di Napoli (IT), University of Ljubljana (SI), University of Vilnius (LT), University of Zagreb (HR), Tallinn University of Technology (EE), Seraphin Innovation (FR), Adiconsum (IT) e la Fédération des Barreaux d’Europe (FR).

Finanziato dal programma Europeo Justice 2021-2027 call “Action grants to support National or Transnational e-Justice projects JUST-2021-EJUSTICE,” Il progetto CREA 2 – CONFLICT RESOLUTION WITH EQUITATIVE ALGORITHMS continua ad ampliare i confini di utilizzo dell’AI in ambito legale, con l’obiettivo di creare soluzioni eque ed efficaci per la risoluzione delle dispute.

Nuovo Accordo quadro tra Associazioni Consumatori e Intesa Sanpaolo

20 Giugno 2024

In continuità con i precedenti accordi del 2019 e del 2021, nei giorni scorsi è stato siglato un nuovo Accordo Quadro tra le maggiori Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge, come Adiconsum, e l’istituto Intesa Sanpaolo. Vediamo nel dettaglio i contenuti del nuovo Accordo Quadro.

Nuovo Accordo Quadro Associazioni Consumatori-Intesa Sanpaolo

Il nuovo Accordo Quadro, che sarà in vigore per il periodo 2024-2026, conferma l’impegno reciproco ad un dialogo aperto e costruttivo per una maggiore tutela dei consumatori e un maggior soddisfacimento dei clienti. Il nuovo Accordo intende rafforzare la relazione e la collaborazione sulle tematiche bancarie, finanziarie e assicurative per migliorare la qualità dei servizi sia dal punto di vista dell’informazione che di trasparenza dei prodotti e servizi, attraverso progetti a favore della comunità.

Sono 4 le aree di lavoro e collaborazione condivisa dell’Accordo:

Area 1: Prodotti e servizi/Educazione bancaria-assicurativa/Rapporti territoriali

  • Ascolto delle necessità dei consumatori per migliorare la qualità dell’offerta di prodotti e servizi; sviluppo e prosecuzione dei progetti condivisi sull’educazione finanziaria; intensificazione delle relazioni tra gli sportelli territoriali delle Associazioni Consumatori e Intesa Sanpaolo

Area 2: Normativa Authority- Assistenza clienti/Conciliazione

  • Creazione di un canale strutturato per incontri di dialogo e confronto sulle tendenze normative e i risvolti per i consumatori; analisi congiunta delle segnalazioni dei consumatori nell’ambito dei reclami e delle conciliazioni

Area 3: ESG-Impact/Training condiviso/Digitale e Intelligenza artificiale

  • Approfondimento degli ESG (Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030) legati a educazione, informazione, inclusione e cultura finanziario-assicurativa per accrescere il livello di conoscenza e consapevolezza dei comportamenti dei consumatori; confronto sui temi dell’innovazione, del digitale e dell’intelligenza artificiale per garantire la qualità dei servizio offerto e la tutela dei consumatori

Area 4: Macro trend e scenari economico-sociali

  • Analisi e riflessioni sui principali trend e scenari economico-sociali nazionali ed internazionali che possono condizionare nuovi comportamenti nei consumatori; creazione di un Tavolo di lavoro per un confronto sull’evoluzione dell’economia e individuare proposte per uno sviluppo condiviso e sostenibile.
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  • Tribunale di Cagliari sentenzia: Adiconsum Sardegna non ha arrecato alcun danno d’immagine ad Abbanoa. L’Azienda risarcisca le spese legali dell’Associazione (oltre 18mila euro)

Tribunale di Cagliari sentenzia: Adiconsum Sardegna non ha arrecato alcun danno d’immagine ad Abbanoa. L’Azienda risarcisca le spese legali dell’Associazione (oltre 18mila euro)

18 Giugno 2024

La sentenza del Tribunale di Cagliari non dà adito a dubbi: Adiconsum Sardegna non ha arrecato alcun danno d’immagine ad Abbanoa e quindi non deve alcun risarcimento come invece richiesto dall’Azienda. Ecco com’è andata.

I fatti

Nel 2017, Abbanoa, il gestore unico del servizio idrico integrato della Sardegna, intentava una causa contro Adiconsum Sardegna, rea, a suo dire, di aver arrecato danni di immagine all’azienda, chiedendo per questo un risarcimento di 5,4 milioni di euro. 7 anni dopo, tanto è durato il procedimento, il Tribunale di Cagliari ha accertato che in realtà le accuse mosse nei confronti di Adiconsum Sardegna erano infondate. Infatti, nei documenti presentati da Abbanoa a supporto delle sue richieste non vi è traccia di diffamazione da parte dell’Associazione. Le affermazioni riportate sulla stampa avevano infatti mero scopo informativo.

La sentenza del Tribunale di Cagliari

Il Tribunale ha quindi respinto tutte le accuse e soprattutto la richiesta di risarcimento per danni d’immagine avanzata da Abbanoa quantificate in 5,4 milioni di euro. Il Tribunale ha poi condannato l’Azienda a risarcire le spese legali sostenute dall’Associazione: oltre 18mila euro.

Le dichiarazioni di Adiconsum Sardegna

Adiconsum Sardegna, nella persona del suo Presidente, Giorgio Vargiu, così commenta la vicenda: Con questa sentenza il Tribunale sconfessa e punisce il tentativo di Abbanoa di zittire gli utenti sardi e le proteste contro disservizi e mala-gestione del servizio idrico. Una sonora sconfitta che rappresenta anche un costo non indifferente per la società, che dovrà risarcire la nostra associazione con oltre 18mila euro di spese processuali. Soldi dei cittadini che avrebbero potuto essere utilizzati meglio se l’azienda non si fosse avventurata in una causa legale temeraria che peraltro, con l’Accordo sottoscritto con Adiconsum il 17 settembre 2019, aveva preso l’impegno di abbandonare, impegno non mantenuto. Per tale motivo stiamo valutando la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti affinché si accertino possibili responsabilità per danni erariali derivanti dalla condotta dell’allora management di Abbanoa che ha avviato l’azione legale sonoramente bocciata dal Tribunale.

Ci aspettiamo ora le scuse formali della Società e ci aspettiamo un cambio radicale di atteggiamento nei confronti degli oltre 700mila utenti e nei confronti delle Associazioni che li rappresentano, ci aspettiamo il rispetto dei diritti dei consumatori e il rispetto verso il ruolo delle Associazioni dei Consumatori.  Come sempre Adiconsum è disponibile ad aprire un dialogo nell’interesse dei cittadini sardi e del miglioramento del servizio idrico in favore di tutta la collettività e, in quest’ottica, come già fatto più volte, lanciamo la palma della pace e l’appello al negoziato. L’auspicio è che nell’attuale management ci sia la volontà di confrontarsi con le Associazioni per risolvere i tanti problemi ancora esistenti tra Azienda e consumatori, Azienda che in quasi 25 anni di attività non è mai riuscita a costruire un rapporto di reciproca fiducia con l’utenza e che, al momento, è di gran lunga in fondo alla classifica nel gradimento dei Sardi che la percepiscono come un problema e non come un servizio pubblico efficace ed efficiente.

Inoltre, l’Associazione lancia un appello anche alla Giunta regionale affinché si apra con urgenza un tavolo di lavoro in vista della scadenza della concessione al 2025 e dei rischi conseguenti all’obbligo di effettuare una gara internazionale per l’assegnazione del servizio idrico integrato della Sardegna. Un tavolo che dovrà necessariamente vedere anche come riequilibrare la reputazione aziendale fortemente compromessa in passato e come conquistare la fiducia da parte degli utenti.

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  • Sostenibilità: Adiconsum presenta 13 proposte e un Manifesto per superare gli ostacoli indicati dai consumatori nel Sondaggio del progetto “Green Circle”

Sostenibilità: Adiconsum presenta 13 proposte e un Manifesto per superare gli ostacoli indicati dai consumatori nel Sondaggio del progetto “Green Circle”

17 Giugno 2024

Tanti gli interrogativi emersi dal Sondaggio Adiconsum “Sei più Green di quello che pensi?, lanciato nell’ambito del progetto europeo “Green Circle” promosso dalla European Climate Foundation, a cui hanno risposto più di 1.000 consumatori, in particolare in merito all’adozione di stili di vita e comportamenti più sostenibili: Io mi sforzo, ma servirà a qualcosa? Io faccio la mia parte, ma anche gli altri? Non sarà un nuovo grande business questa transizione verde? A questi interrogativi, legittimi, Adiconsum ha risposto con 13 proposte e un “Manifesto del consumo sostenibile & inclusivo”. Vediamoli nel dettaglio

Le 13 proposte di Adiconsum

1) Campagne informative e sportelli di assistenza e consulenza ai consumatori, energy auditor: finanziare le Associazioni dei Consumatori e organizzare corsi di formazione per i loro consulenti

2) Energy communities: favorire la creazione e sostenere l’autoconsumo collettivo, tutelare i consumatori da iniziative imprenditoriali poco trasparenti o scorrette

3) Isolamento ed efficienza energetica degli edifici: individuare e sanzionare gli abusi (il 110% ha finanziato molti interventi di altra natura), concedere gli incentivi solo a chi ha basso reddito

4) Sistemi solari individuali e sistemi off-grid: standardizzare le informazioni obbligatorie da offrire al consumatore perché possa comparare le offerte

) Tutela consumatori: contrastare le speculazioni e le pratiche commerciali sleali, rendere obbligatoria la conciliazione per le controversie dei consumatori verso i fornitori di beni e servizi legati all’ambito dell’efficientamento energetico

6) Elettrodomestici: incentivare la sostituzione degli apparecchi con oltre 10 anni, escludendo gli elettrodomestici che offrono grandi prestazioni ma hanno grandi consumi

7) Auto elettrica: incentivare l’acquisto con vincolo alla rottamazione di veicoli con classificazione Euro 4 e precedenti (benzina) Euro 6 e precedenti (diesel)

8) Rifiuti: realizzare una sorveglianza efficace sulla corretta esecuzione della raccolta differenziata sia da parte dei cittadini che degli operatori ecologici delle aziende municipalizzate; standardizzare il più possibile le regole di separazione; istituire un centro di raccolta delle segnalazioni dei materiali/packaging problematici da separare, delle inadempienze nella raccolta dei RU o di altre problematiche nel conferimento, dei venditori di apparecchi elettrici ed elettronici che ostacolano il conferimento dei RAEE (sia SHOP online che negozi fisici)

9) Rifiuti: istituire incentivi e misure generalizzate o sconto sulla tariffa per i consumatori virtuosi; favorire lo sviluppo del commercio di prodotti sfusi, dei contenitori riutilizzabili (vuoto a rendere), dei punti di raccolta automatizzati

10) Informazioni di sostenibilità, certificazioni ed etichette: implementare le norme europee sul green washing con rigore; scoraggiare il proliferare di marchi di qualità di scarso valore; istituire un centro di informazione sul significato e le garanzie delle varie forme di certificazione e attestazione; raccogliere e gestire le segnalazioni

11) Green Deal: implementare con la massima celerità le nuove norme europee senza attendere la scadenza per gli atti di recepimento delle direttive; diffondere informazione semplice e chiara ai cittadini, sfatare falsi miti e fake news, concertare con la società civile le opportune misure di accompagnamento

12) Creare un hub informativo dove i cittadini possano accedere a dati sul risparmio conseguibile con varie tecnologie e dotazioni, sui costi medi di adozione e sui tempi di ammortamento, nonché richiedere un consulto per valutare la scelta giusta o un preventivo già acquisito

13) Consultare sistematicamente le Associazioni dei Consumatori ed altre organizzazioni della società civile, portatrici di conoscenza sul campo delle problematiche concrete istituendo un Tavolo di lavoro permanente.

 

Il Manifesto del consumo sostenibile & inclusivo”

Art. 1 – La sostenibilità deve essere per tutti

La sostenibilità non può essere uno status symbol, che identifica come meritevoli i soli consumatori che possono permettersi le nuove tecnologie ad elevata efficienza e basso impatto ambientale, o prodotti più ecologici, escludendo gli altri. Il contrasto alle disuguaglianze sociali ed alle discriminazioni da sempre impatta positivamente sulla società nel suo complesso: oggi, ha anche determinanti effetti di sostegno

alla transizione ecologica ed a quella digitale. È necessario individuare e rimuovere il più possibile queste disuguaglianze in ogni ambito del consumo e degli stili di vita, per neutralizzarne le implicazioni culturali e pratiche in termini di minore sostenibilità e responsabilità sociale.

Art. 2 – Valutazione di impatto partecipata

Le nuove norme che supportano la transizione ecologica e la limitazione dell’impatto ambientale o delle emissioni di CO2, mediante divieti o imposizioni che comportano oneri rilevanti, necessitano di una valutazione di impatto preventiva e successiva, accuratamente progettata per rilevare le specifiche difficoltà di adeguamento della fasce sociali più deboli, o per qualche aspetto svantaggiate, anche mediante l’apporto di critica e proposta delle organizzazioni della società civile che rappresentano i consumatori e i gruppi di cittadini più vulnerabili.

Art. 3 – Prima le donne

La dimensione di genere non può essere trascurata nelle politiche di sostenibilità: occorrono misure specifiche di sostegno alla partecipazione femminile nel cambiamento, capaci di realizzare un vero e proprio empowerment femminile nella sostenibilità. Questo passa attraverso il rinnovamento delle politiche per il lavoro, che deve riformare modi, spazi e tempi delle prestazioni, mentre si progetta la produzione a basse emissioni, tenendo conto anche della dimensione di genere.

Art. 4 – Accompagnare gli anziani nel cambiamento

Gli anziani hanno da sempre una certa difficoltà a seguire l’evoluzione sociale, culturale e tecnologica: oggi la vita si è allungata, le trasformazioni si sono velocizzate esponenzialmente e questa difficoltà può diventare un muro insormontabile. La quota di anziani nella nostra società cresce costantemente, con il risultato che nessun progetto di trasformazione dell’economia e del mercato può avvenire senza includere una così importante fetta della popolazione. L’intreccio tra alfabetizzazione digitale, educazione ambientale e istruzione al consumo consapevole va declinato in forme accessibili specificamente pensate per le esigenze degli over 65.

Art. 5 – Incoraggiare e guidare più che sanzionare

Le resistenze e il difetto di compliance dei cittadini, in relazione ai nascenti obblighi o restrizioni derivanti dalle norme del Green Deal, devono essere valutati dallo Stato e dalle amministrazioni in relazione alle condizioni della famiglia, all’entità dello sforzo richiesto in termini di acquisizione delle informazioni e delle competenze necessarie ad adeguarsi, effettiva disponibilità ed accessibilità dei mezzi tecnici e delle  soluzioni tecnologiche, assenza di fattori ostativi o comunque deterrenti (come la diffusa presenza di pratiche commerciali scorrette), sanzionando solo i comportamenti determinati da un difetto di volontà.

Art. 6 – La trasparenza è una necessità

La battaglia per la trasparenza verso il consumatore è una battaglia di civiltà e maturità del mercato, ma anche una scelta strategicamente orientata alla competizione sulla qualità, intesa anche in termini di valore sociale e sostenibilità ambientale, piuttosto che sul prezzo: in essa si sostanzia il rifiuto verso la produzione senza scrupoli per la salute, l’ambiente e i consumatori. Occorre imporre a chi produce e commercializza beni e servizi la maggiore trasparenza e correttezza informativa possibile, in ogni ambito, combattendo con strumenti efficaci le pratiche di green washing.

Art. 7 – Riconoscere il ruolo delle Associazioni

Le Associazioni dei Consumatori e le organizzazioni della società civile impegnate nel sociale e nella tutela ambientale hanno una capacità di ascolto, osservazione e mediazione assolutamente fondamentali nel dialogo tra domanda e offerta, ponendosi come punto di riferimento per la rappresentanza di bisogni ed aspettative; hanno anche un enorme potenziale di penetrazione, con la loro comunicazione sociale diretta all’educazione ed alla sensibilizzazione del pubblico, verso forme di consumo e stili di vita orientati alla qualità e alla sostenibilità. Occorre sostenere questi corpi intermedi perché possano accompagnare la transizione ecologica, garantendo il suo ancoraggio ad un sistema di valori condiviso.

Art. 8 – Monitorare, ascoltare e correggere

L’entità e la rapidità dei cambiamenti economici, sociali ed organizzativi che la transizione verde richiede è senza precedenti nella storia: inevitabilmente, si creeranno difficoltà di applicazione delle norme, disfunzioni del mercato, rischi per i cittadini consumatori (truffe, pratiche commerciali scorrette, scelte non idonee, problematiche di accessibilità del necessario credito, scarsezza dell’offerta, alti costi non giustificati dal ritorno degli investimenti), generando insicurezza, resistenza e inadempienza. È necessario ascoltare i cittadini e trattare accuratamente le segnalazioni, sia individuali che degli enti rappresentativi, al fine di individuare tempestivamente misure correttive. È auspicabile che l’adozione di comportamenti sostenibili sia agevole, praticabile e capace di produrre nei cittadini sentimenti di soddisfazione e partecipazione alla creazione di valore aggiunto sociale. È utile programmare sondaggi mirati, su specifici aspetti o rivolti a specifiche categorie vulnerabili, tesi a rilevare la percezione dei cittadini e le loro preoccupazioni riguardo l’adozione delle nuove tecnologie, la conoscenza e l’apprezzamento riguardo le buone prassi ecc.: uno strumento al servizio delle strategie di mercato e della stessa attività istituzionale.

Art. 9 – Un tavolo di lavoro multistakeholder

Sulla base delle più qualificate esperienze nel campo della bilateralità, che hanno consentito la stipula di accordi assolutamente innovativi, è auspicabile la costituzione di un tavolo di lavoro per la sostenibilità a 360 gradi della produzione e del consumo nel settore della mobilità e in quello dell’efficienza energetica degli edifici civili, per la promozione di uno sviluppo sano del mercato, orientato all’economia circolare. I decision makers a livello nazionale e comunitario devono essere assistiti nel raccogliere le istanze dei cittadini e delle imprese, così che possano tracciare percorsi di graduale crescita della consapevolezza, della normazione e della buona prassi, con opportune strategie di incentivazione e misure di accompagnamento. È auspicabile una riflessione congiunta sulle criticità delle diverse filiere produttive e distributive, incluse quelle del mercato digitale, dal punto di vista della protezione dei consumatori ma anche dello sviluppo economico, incoraggiando gli attori chiave ad un esercizio di reciproco ascolto e concertazione, da cui solamente può risultare l’individuazione di percorsi comuni di conoscenza e di intervento, tesi ad incontrare e sposare le esigenze di sostenibilità economica, qualità e compatibilità ambientale. La valorizzazione delle buone pratiche osservate in ambito nazionale ed europeo è analogamente un possibile portato di questa attività concertativa.

Art. 10 Informare, educare, accompagnare nel cambiamento

È utile promuovere campagne educative congiunte tra istituzioni, imprese e società civile, che mettano insieme le competenze e sollecitino la sensibilità del pubblico ai temi del consumo sostenibile e la preferenza verso le produzioni socialmente ed ecologicamente responsabili. I consumatori oggi hanno più marcata attitudine all’informazione, alla consultazione di più fonti, all’approccio critico: devono essere tuttavia aiutati a conoscere i principi di base del consumo consapevole, imparando a costruire il proprio modello di scelta e di acquisto, sulla base di parametri oggettivi e di criteri razionali e non già delle pervasive sollecitazioni del marketing e dell’informazione distorta presente sul Web. Devono inoltre conoscere gli accorgimenti tesi a farne un uso appropriato e rispettoso dell’ambiente, sia per quanto concerne il consumo di risorse (acqua, energia) che lo smaltimento a fine vita dei prodotti. Sono molto valide le forme di peer education, che oggi si realizzano con facilità e capillarità attraverso la condivisione di esperienze e testimonianze sulle piattaforme dei Social Media.

GreenCircle Manifesto

Sport e contraffazione: al via la Campagna “Play Fair” dell’EUIPO

13 Giugno 2024

La contraffazione è purtroppo un fenomeno che colpisce tutti i settori nessuno escluso. Fra questi rientra anche lo sport. Sono milioni i cittadini europei che guardano eventi sportivi illegalmente e comprano abbigliamento e attrezzature sportive contraffatte, ancor di più poi quando come quest’anno si disputano più eventi sportivi importanti: dal campionato UEFA EURO 2024, al Tour de France, ai Giochi olimpici e paralimpici di Parigi. Dove ci sono grandi eventi, soldi e milioni di spettatori/consumatori, purtroppo, ci sono anche grandi opportunità per i truffatori di mettere a segno le loro frodi. Ecco alcuni dati sul fenomeno e il lancio della Spring Campaign 2024 dell’EUIPO, l’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà intellettuale.

Un po’ di dati

• Il 12% dei cittadini dell’UE ha avuto accesso o ha guardato in streaming contenuti provenienti da fonti online illegali per guardare eventi sportivi, di cui il 27% tra i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni

• In tutta l’UE, le attrezzature sportive contraffatte costano ai produttori 850 milioni di euro all’anno, pari all’11% delle mancate vendite

• Il 10% dei giovani europei di età compresa tra i 15 e i 24 anni ha acquistato consapevolmente attrezzature sportive false online

• Le autorità di Polizia di tutta Europa hanno individuato e sequestrato 8 milioni di articoli sportivi contraffatti per un valore al dettaglio stimato di 120 milioni di euro.

Le forme di contraffazione in ambito sportivo e i suoi danni

Per quanto riguarda gli eventi sportivi, vari sono i comportamenti illegali che i consumatori mettono in atto:

  • lo streaming illegale
  • l’acquisto di attrezzature sportive contraffatte
  • l’acquisto di abbigliamento sportivo contraffatto.

Streaming illegale

Lo streaming online illegale colpisce tutti i tipi di contenuti, compresi gli eventi sportivi, e l’EUIPO, l’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà intellettuale, stima che la pirateria su tutti i media generi 1 miliardo di euro di entrate illegali all’anno, sottraendoli al finanziamento dello sport.

La Bulgaria è il paese in cui lo streaming illegale è più comune nell’UE, con il 21% degli intervistati totali che ammette di aver utilizzato fonti online illegali per guardare eventi sportivi, seguita da Grecia (20%), Irlanda (19%), Spagna (19%) e Lussemburgo ( 18%).

Secondo lo studio dell’EUIPO sulla violazione del diritto d’autore online, lo streaming è il metodo più diffuso per accedere a contenuti televisivi illeciti: il 58% della pirateria nell’UE avviene tramite streaming e il 32% tramite download.

Per combattere la pirateria degli eventi online, l’EUIPO ha messo in campo “Agorateka”, uno strumento per aiutare gli spettatori ad identificare le offerte legali per contenuti online, compresi gli eventi sportivi.

Acquisto di attrezzature sportive contraffatte

Oltre alle trasmissioni sportive, secondo l’EUIPO, il settore delle attrezzature sportive dell’UE rappresenta un’altra piaga, con una perdita totale stimata nell’UE  di 851 milioni di euro di mancate vendite all’anno (pari all’11% delle vendite totali del settore), senza contare l’abbigliamento sportivo contraffatto.

Francia, Austria e Paesi Bassi registrano le perdite monetarie più elevate, pari a centinaia di milioni di euro ciascuna. In termini di impatto proporzionale, Romania, Lituania e Ungheria sono i paesi più colpiti, con attrezzature sportive contraffatte che rappresentano fino al 20% delle vendite perse totali in ciascun paese.

Acquisto di abbigliamento sportivo contraffatto

L’EUIPO ha reso noti, inoltre, anche i dati relativi all’operazione  Fake Star, un’iniziativa contro articoli contraffatti che violano marchi noti, condotta dalle autorità di Polizia di tutta Europa, con il sequestro di 8 milioni di articoli sportivi e di lusso contraffatti per un valore al dettaglio stimato in 120 milioni di euro.

I danni della contraffazione

In generale, i danni della contraffazione riguardano sia i Consumatori che le PMI (Piccole e Medie Imprese).

  • Per i consumatori: rischi per la salute e la sicurezza per l’esposizione l’esposizione a sostanze chimiche pericolose e anche perdite finanziarie
  • Per le PMI: perdita di fatturato, di reputazione, di competitività.

La Spring Campaign di EUIPO: “Play Fair”

A fronte di questi dati, quest’anno l’EUIPO ha incentrato la sua annuale campagna di sensibilizzazione contro i rischi derivanti dalla contraffazione e dalla pirateria, in particolare all’ambito sportivo, intitolandola “Play Fair”.

Con tale Campagna, l’EUIPO invita gli spettatori a non violare il diritto d’autore online attraverso lo streaming illegale e la pirateria degli eventi live e a guardare le trasmissioni ufficiali e ad acquistare prodotti autorizzati.

Adiconsum e la lotta alla contraffazione

Adiconsum supporta la Campagna “Play Fair” dell’EUIPO. Da tempo, infatti, l’Associazione è in prima linea nella lotta alla contraffazione e alla pirateria e per la tutela della proprietà intellettuale, con numerose iniziative, sia a livello nazionale ( v. Io sono originale promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy), che europeo (attualmente Adiconsum è impegnata nel progetto finanziato dall’Euipo stesso “We All Say NO 2 Fakes”, proseguimento delle precedenti iniziative “Peers Say No”, “Peers2Peers Say NO” e “We All Say NO”.

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Mutui: di quanto si riduce la rata con l’ultimo taglio del quarto di punto

12 Giugno 2024

Questo nuovo, seppur minimo, taglio dei tassi di interesse da parte della BCE, rappresenta un buon punto di partenza soprattutto per coloro che hanno in essere contratti di mutuo e di credito al consumo. Ma vediamo a quanto ammonta il risparmio e chi ne beneficerà.

Ipotesi di risparmio

Con il taglio di ¼ di punto deciso dalla Banca Centrale Europea (BCE) si avrà un, seppur minimo, beneficio. Chi ad esempio ha acceso un mutuo di 120 mila euro a vent’anni vedrà ridursi la rata di circa 60 euro al mese, scendendo da 765 a 700 euro mensili.

I target dei beneficiari

Il taglio riguarderà principalmente coloro che si apprestano a chiedere una surroga, ossia una rinegoziazione del proprio mutuo e coloro che invece stanno per chiedere l’accensione di un mutuo. Nel caso della surroga, il ribasso dei tassi aumenterà la concorrenza tra i vari istituti di credito e quindi sarà possibile rinegoziare a condizioni più convenienti. Per chi invece deve chiedere un nuovo mutuo, la diminuzione dei tassi che dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi, fanno propendere per un mutuo a tasso variabile.

Le richieste di Adiconsum

Adiconsum ritiene che ci siano le condizioni per ulteriori ribassi significativi; in tal senso auspica che la BCE sia più coraggiosa e che proceda sulla strada dei tagli per aiutare famiglie e imprese.

L’impronta di carbonio : capire il nostro impatto sul clima

11 Giugno 2024

L’impronta di carbonio (carbon footprint) è un indicatore ambientale che quantifica la  quantità di gas serra, principalmente anidride carbonica (CO2), emessi da un individuo,  un’azienda, un evento o un prodotto, espressi generalmente in tonnellate di CO2  equivalente (CO2e). In parole semplici, rappresenta l’impatto climatico delle nostre azioni. 

Calcolare la propria impronta di carbonio è un primo passo fondamentale per  comprendere la responsabilità individuale e collettiva nel contrastare i cambiamenti  climatici. Conoscere le fonti che contribuiscono maggiormente alle nostre emissioni  permette di individuare strategie per ridurle e adottare uno stile di vita più sostenibile. 

L’impronta di carbonio: dalle origini agli impatti su aziende e stakeholder 

L’impronta di carbonio assume un ruolo centrale nel dibattito sui cambiamenti climatici, tema che ha avuto il suo punto di partenza in importanti accordi internazionali come l’Accordo di Parigi del 2015. In questo contesto, il World Economic Forum ha svolto un ruolo cruciale nel sensibilizzare le aziende e gli stakeholder sull’urgenza di agire per contrastare la crisi climatica. 

Le componenti dell’impronta di carbonio 

L’impronta di carbonio di un individuo o di un’azienda è composta da diverse fonti di  emissioni, che possiamo raggruppare in tre categorie principali: 

  1. Emissioni dirette: 

Trasporti: Sono la principale fonte di emissioni per la maggior parte delle persone, dovute  all’utilizzo di automobili, motociclette, aerei e altri mezzi di trasporto privati e pubblici. Riscaldamento e raffrescamento: Il consumo di energia per riscaldare le case e  raffrescarle in estate genera emissioni di gas serra, soprattutto se derivante da  combustibili fossili come gas naturale, carbone e petrolio. 

Alimentazione: La produzione di cibo, in particolare di carne, ha un impatto significativo  sull’ambiente, rilasciando metano e altri gas serra. 

Rifiuti: La gestione dei rifiuti, soprattutto se prevede lo smaltimento in discarica, produce  metano, un potente gas serra.

  1. Emissioni indirette: 

Acquisti di beni e servizi: L’intera filiera produttiva di beni e servizi, dall’estrazione delle  materie prime alla produzione, al trasporto e allo smaltimento, genera emissioni di gas  serra che ricadono indirettamente sul consumatore finale. 

Abitazioni: La costruzione e la manutenzione degli edifici, così come il loro consumo  energetico, contribuiscono all’impronta di carbonio indiretta degli individui. 

  1. Emissioni da filiera produttiva: 

Aziende: Le attività produttive delle aziende generano emissioni di gas serra dirette e  indirette, legate al consumo di energia, ai processi industriali, alla gestione dei rifiuti e alla  catena di approvvigionamento. 

Le aziende e l’impronta di carbonio: responsabilità, fenomeni, misure e opportunità 

Le aziende, in quanto attori chiave dell’economia globale, svolgono un ruolo determinante nella generazione di emissioni di gas serra, principalmente anidride carbonica (CO2), che contribuiscono ai cambiamenti climatici. 

Fenomeni ad alto impatto per le aziende 

Diversi fattori concorrono all’impatto climatico delle aziende, tra cui: 

Produzione: I processi produttivi, soprattutto in settori come l’industria manifatturiera, la siderurgia e la produzione di cemento, generano ingenti quantità di emissioni di CO2 a causa dell’utilizzo di combustibili fossili e di processi energeticamente intensivi. 

Trasporti e logistica: La movimentazione di merci e persone, sia all’interno che all’esterno dell’azienda, contribuisce significativamente alle emissioni di gas serra, soprattutto se si fa uso di mezzi di trasporto alimentati a combustibili fossili. 

Catena di approvvigionamento: Le emissioni indirette generate dai fornitori, dai partner logistici e da altre aziende coinvolte nella catena di approvvigionamento rappresentano una quota considerevole dell’impronta di carbonio di un’azienda. 

Consumo energetico: Il funzionamento degli edifici aziendali generano emissioni di CO2, soprattutto se l’energia utilizzata proviene da fonti fossili. 

Gestione dei rifiuti: Lo smaltimento inadeguato dei rifiuti aziendali, in particolare in discarica, può portare alla produzione di metano, un potente gas serra.

Impatti su aziende e stakeholder: 

Le conseguenze dei cambiamenti climatici si traducono in impatti significativi per le aziende e gli stakeholder: 

Rischi finanziari: Aumento dei costi energetici, interruzioni della catena di approvvigionamento, eventi climatici estremi che danneggiano le infrastrutture e la produzione, e modifiche nei modelli di consumo che influenzano la domanda di prodotti e servizi. 

Danni reputazionali: I consumatori e gli investitori sono sempre più attenti all’impegno delle aziende in materia di sostenibilità. Un’immagine negativa legata all’impatto ambientale può danneggiare la reputazione e le vendite. 

Nuove opportunità: La transizione verso un’economia a basso impatto di carbonio crea anche nuove opportunità di business per le aziende che sviluppano soluzioni innovative e sostenibili. 

Misurare e mitigare l’impatto: azioni concrete per le aziende 

Per contrastare i cambiamenti climatici, le aziende possono intraprendere diverse azioni per misurare e ridurre la propria impronta di carbonio: 

Calcolo dell’impronta di carbonio: Il primo passo è quantificare le emissioni di gas serra generate dall’azienda, sia dirette che indirette. Esistono strumenti e metodologie specifiche per il calcolo dell’impronta di carbonio, come il GHG Protocol. 

Definizione di obiettivi di riduzione: Sulla base della valutazione dell’impronta di carbonio, l’azienda può definire obiettivi concreti di riduzione delle emissioni, fissando scadenze e strategie per raggiungerli. 

Investimenti in efficienza energetica: Migliorare l’efficienza energetica degli edifici, degli impianti e dei processi produttivi permette di ridurre i consumi energetici e, di conseguenza, le emissioni di CO2. 

Adozione di fonti energetiche rinnovabili: Investire in fonti energetiche rinnovabili come l’energia solare, eolica o idroelettrica permette di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e generare energia pulita.

Gestione sostenibile della catena di approvvigionamento: Collaborare con fornitori che adottano pratiche sostenibili e che riducono il loro impatto ambientale può contribuire a diminuire l’impronta di carbonio indiretta dell’azienda. 

Riduzione degli sprechi: Adottare pratiche di riduzione degli sprechi in tutte le fasi del processo produttivo, dalla produzione al consumo, permette di ottimizzare le risorse e diminuire l’impatto ambientale. 

Comunicazione e coinvolgimento: Informare i dipendenti, i clienti e gli altri stakeholder sulle azioni intraprese per la riduzione dell’impronta di carbonio aumenta la trasparenza e favorisce il coinvolgimento di tutti gli attori. 

Opportunità per migliorare l’impatto climatico 

Oltre a ridurre il proprio impatto climatico, le aziende possono cogliere diverse opportunità per migliorare la loro performance in termini di sostenibilità: 

Accesso a nuovi mercati: I consumatori e gli investitori sono sempre più attenti all’impegno delle aziende in materia di sostenibilità. Un’immagine positiva legata alla tutela dell’ambiente può aprire nuove opportunità di mercato e attrarre nuovi clienti e investitori. 

Riduzione dei costi: Investire in efficienza energetica, adozione di fonti rinnovabili e riduzione degli sprechi può portare a significativi risparmi sui costi operativi nel lungo periodo. 

Miglioramento del brand: Un impegno concreto per la sostenibilità e la lotta ai cambiamenti climatici migliora la reputazione del brand e rafforza la fiducia dei consumatori e degli stakeholder. 

Innovazione e competitività: La transizione verso un’economia a basso impatto di carbonio stimola l’innovazione e lo sviluppo di nuove risorse. 

Normative di riferimento nell’Unione Europea: 

L’Unione Europea ha introdotto diverse normative per promuovere la riduzione delle emissioni di gas serra e la transizione verso un’economia più sostenibile, tra cui: Green Deal Europeo: Un piano ambizioso per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

Tassonomia UE: Un sistema di classificazione per le attività economiche sostenibili, che aiuta gli investitori a identificare investimenti che contribuiscono agli obiettivi climatici. 

Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese (CSRD): Obbliga le grandi aziende a presentare report dettagliati sul loro impatto ambientale, sociale e di governance. 

Impatto delle aziende sul clima e reporting di sostenibilità: 

Le aziende hanno un ruolo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici. La CSR Directive (Corporate Sustainability Reporting Directive) impone alle grandi aziende di presentare un report di sostenibilità che includa, tra gli altri, la loro impronta di carbonio. Questo report permette di: 

Misurare l’impatto climatico: La quantificazione dell’impronta di carbonio è il primo passo per individuare le aree di miglioramento e definire strategie di riduzione delle emissioni. 

Comunicare la trasparenza: La pubblicazione del report di sostenibilità dimostra l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità e la trasparenza nei confronti di stakeholder e investitori. 

Accedere a finanziamenti agevolati: Alcune istituzioni finanziarie offrono condizioni di credito più favorevoli alle aziende che dimostrano un impegno concreto nella sostenibilità. 

L’impatto lungo la catena di fornitura: 

L’impronta di carbonio di un’azienda non si limita alle sue emissioni dirette, ma comprende anche le emissioni indirette generate lungo la sua catena di approvvigionamento, ovvero dai suoi fornitori, dai trasporti e dalle altre attività coinvolte nella produzione dei suoi prodotti o servizi. Per una valutazione completa dell’impatto climatico, è quindi importante considerare anche le emissioni indirette. 

In conclusione, l’impronta di carbonio è un tema di fondamentale importanza per le aziende, che devono assumersi la responsabilità del proprio impatto sul clima e adottare strategie concrete per ridurlo. La normativa europea e strumenti come il reporting di sostenibilità forniscono un quadro di riferimento per le aziende per misurare, comunicare e ridurre le loro emissioni di gas serra, contribuendo così alla lotta ai cambiamenti climatici e creando valore per tutti gli stakeholder.

Lo scenario che va delineandosi è sicuramente sfidante e complesso. Non solo per le  aziende di grandi dimensioni che da tempo misurano e rendicontano la loro impronta di  carbonio, ma anche per le piccole medie aziende che, con l’obiettivo di diventare partner  di filiera adeguati, devono procedere nella stessa direzione.  

Adiconsum si propone di affiancare le aziende in questo percorso che vede, da un lato, il  raggiungimento di un livello superiore e di maggior trasparenza da parte delle aziende,  dall’altro, benefici per il consumatore che con un livello di consapevolezza superiore  sceglierà responsabilmente aziende e prodotti.

La Sostenibilità nel Settore dell’Olio: una sfida importante

11 Giugno 2024

In questa sezione dedicata alla sostenibilità, con frequenza regolare, tratteremo il tema della sostenibilità  associato a prodotti che ogni consumatore mette nel carrello della spesa. L’obiettivo di questa scelta  editoriale è duplice. Da un lato vogliamo monitorare con costanza i progressi delle industry di riferimento,  nell’ambito della sostenibilità, dall’altro continuare ad educare il consumatore su questa nuova dimensione  che nel tempo porterà una evoluzione in ogni settore. Quindi sarà importante che il consumatore disponga  di tutte le informazioni per capire se un prodotto, è effettivamente sostenibile.  

Il settore dell’olio, in particolare l’olio d’oliva, rappresenta un elemento fondamentale dell’agricoltura e  della cultura alimentare in molte regioni del mondo, specialmente nel bacino del Mediterraneo. Tuttavia,  come molte altre industrie agricole, è sottoposto a pressioni ambientali e sociali che richiedono l’adozione  di pratiche sostenibili per garantire la longevità e la qualità del prodotto, oltre a proteggere i diritti dei  consumatori. Questo articolo esplora in profondità i diversi aspetti della sostenibilità nel settore dell’olio,  mettendo in luce le migliori pratiche e le sfide da affrontare. 

L’Importanza della Sostenibilità nel Settore dell’Olio 

La sostenibilità nel settore dell’olio riguarda la gestione efficiente delle risorse naturali, la riduzione  dell’impatto ambientale, il rispetto dei diritti dei lavoratori e la trasparenza verso i consumatori. Gli obiettivi  principali includono: 

  1. Conservazione dell’Ambiente: Minimizzare l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, preservare la  biodiversità e gestire in modo sostenibile l’uso del suolo e delle risorse idriche. 
  2. Equità Sociale: Assicurare condizioni di lavoro dignitose, proteggere i diritti dei lavoratori e delle  comunità locali, e promuovere la giustizia sociale. 
  3. Economia Circolare: Ridurre gli sprechi e promuovere il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali lungo  tutta la filiera produttiva. 
  4. Protezione dei Consumatori: Garantire la qualità e la sicurezza del prodotto, fornire informazioni  trasparenti e tracciare l’origine del prodotto. 

Pratiche Agronomiche Sostenibili 

Una delle chiavi per la sostenibilità nel settore dell’olio è l’adozione di pratiche agronomiche sostenibili.  Queste includono: 

  1. Agricoltura Biologica: L’uso di tecniche di coltivazione biologica riduce l’impiego di sostanze  chimiche nocive e favorisce la biodiversità. L’agricoltura biologica migliora la salute del suolo e la  resilienza delle colture contro le malattie e i parassiti. 
  2. Tecniche di Coltivazione Conservativa: Pratiche come la rotazione delle colture, il sovescio e l’uso  di coperture vegetali aiutano a mantenere la fertilità del suolo e a prevenire l’erosione. 
  3. Gestione Integrata dei Parassiti (IPM): Questo approccio combina diverse strategie per il controllo  dei parassiti, riducendo la dipendenza dai pesticidi chimici. Include l’uso di insetti benefici, trappole,  e pratiche colturali che rendono l’ambiente meno favorevole ai parassiti.

Gestione Sostenibile delle Risorse Idriche 

L’irrigazione è cruciale per la produzione di olio d’oliva, ma l’uso inefficiente dell’acqua può portare a  sprechi e stress idrico. Le tecniche di irrigazione sostenibile includono: 

  1. Irrigazione a Goccia: Questo metodo fornisce acqua direttamente alle radici delle piante, riducendo  al minimo le perdite per evaporazione e migliorando l’efficienza dell’uso dell’acqua. 
  2. Raccolta delle Acque Piovane: La raccolta e lo stoccaggio delle acque piovane possono essere  utilizzati per irrigare gli oliveti, riducendo la dipendenza dalle risorse idriche sotterranee. 
  3. Tecnologie di Monitoraggio: L’uso di sensori e sistemi di gestione intelligente dell’acqua aiuta a  monitorare e ottimizzare l’uso delle risorse idriche in tempo reale. 

Impatti Ambientali e Soluzioni 

La produzione di olio d’oliva può avere impatti significativi sull’ambiente, inclusa la deforestazione, la  perdita di biodiversità e l’emissione di gas serra. Per mitigare questi impatti, è essenziale adottare pratiche  sostenibili, come: 

  1. Riduzione delle Emissioni di Carbonio: Utilizzare energie rinnovabili e migliorare l’efficienza  energetica nelle fasi di produzione e trasformazione dell’olio può ridurre l’impronta di carbonio del  settore. 
  2. Protezione della Biodiversità: Conservare e restaurare gli habitat naturali attorno agli oliveti  favorisce la biodiversità e gli ecosistemi locali. 
  3. Gestione dei Rifiuti: Implementare sistemi per il riciclaggio dei sottoprodotti della lavorazione  dell’olio, come le sanse, per produrre biogas o fertilizzanti organici. 

Equità e Giustizia Sociale 

La sostenibilità sociale è altrettanto importante. Le buone pratiche nel settore dell’olio devono includere: 

  1. Diritti dei Lavoratori: Garantire salari equi, condizioni di lavoro sicure e rispettose, e protezione  contro lo sfruttamento. 
  2. Coinvolgimento delle Comunità Locali: Collaborare con le comunità locali per promuovere lo  sviluppo economico e sociale, e per preservare le tradizioni culturali legate alla produzione di olio  d’oliva. 
  3. Certificazioni Etiche: L’adozione di certificazioni come Fair Trade può assicurare che i prodotti siano  ottenuti in condizioni di lavoro giuste e che i produttori ricevano un giusto compenso. 

Trasparenza e Protezione dei Consumatori 

I consumatori sono sempre più consapevoli e interessati alla sostenibilità dei prodotti che acquistano. La  trasparenza è cruciale per guadagnare e mantenere la fiducia dei consumatori. Le pratiche che aiutano in  questo includono: 

  1. Tracciabilità del Prodotto: Fornire informazioni dettagliate sull’origine del prodotto, i metodi di  produzione e le pratiche sostenibili utilizzate. L’uso di tecnologie come blockchain può migliorare la  tracciabilità e la trasparenza. 
  2. Etichettatura Chiara: Le etichette dovrebbero indicare chiaramente se il prodotto è biologico, se  possiede certificazioni di sostenibilità, e altre informazioni rilevanti per il consumatore.
  3. Educazione del Consumatore: Informare i consumatori sui benefici ambientali e sociali dei prodotti  sostenibili può influenzare positivamente le loro scelte di acquisto. 

La sostenibilità nel settore dell’olio è un obiettivo complesso ma cruciale, che richiede l’impegno concertato  di produttori, distributori, governi e consumatori. Attraverso l’adozione di pratiche agronomiche sostenibili,  una gestione oculata delle risorse naturali, l’impegno per l’equità sociale e la trasparenza verso i  consumatori, l’industria dell’olio può diventare un modello di sostenibilità. 

I produttori di olio che abbracciano la sostenibilità non solo contribuiscono alla conservazione  dell’ambiente e al miglioramento delle condizioni sociali, ma rispondono anche a una crescente domanda di  mercato per prodotti etici e sostenibili. I consumatori, a loro volta, possono svolgere un ruolo chiave  sostenendo con le loro scelte i produttori che adottano buone pratiche. In questo modo, insieme, possiamo  costruire un futuro più sostenibile per l’industria dell’olio e per il nostro pianeta.

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  • È uscito il Quaderno del Consumatore sui RAEE del progetto “Green Circle”

È uscito il Quaderno del Consumatore sui RAEE del progetto “Green Circle”

11 Giugno 2024

Quarta uscita della Collana “I Quaderni del Consumatore” nell’ambito del progetto europeo “Green Circle”, promosso dalla European Climate Foundation. Dopo i Quaderni sulla mobilità sostenibile, lo spreco alimentare e su come ristrutturare la propria casa, stavolta il tema scelto è quello dei RAEE, i rifiuti che provengono dalla fine vita degli apparecchi elettrici ed elettronici che utilizziamo quotidianamente nella nostra vita. Quante volte ci siamo chiesti, dove buttarli nel momento in cui smettono di funzionare? Per saperlo, basta leggere il Quaderno del Consumatore sui RAEE.

Il Quaderno del Consumatore “RAEE: istruzioni per smaltire i rifiuti elettrici ed elettronici”

Il Quaderno vuole essere un manuale d’uso per i consumatori riguardo allo smaltimento degli apparecchi elettrici ed elettronici che non sono più funzionanti e che da quel momento quindi diventano rifiuti. Poiché però i loro componenti non sono fatti di materiale comune, ma molto spesso da una combinazione di più materiali, il loro smaltimento assume un’importanza non indifferente rispetto sia alla tutela dell’ambiente, ma anche alla tutela di tutti gli organismi viventi. Ecco perché il loro conferimento deve essere fatto con attenzione e scrupolosamente.

 

LEGGI IL QUADERNO DEL CONSUMATORE – RAEE

 

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Cosa pensano i consumatori italiani della sostenibilità e quali sono gli ostacoli che incontrano?

Clicca qui per scoprire i risultati, analisi e commenti dell’indagine di Adiconsum

 

Giugno: tutte le date da ricordare

7 Giugno 2024

Il mese di giugno è come sempre un mese ricco di scadenze da ricordare e anche questo giugno 2024 non fa eccezione. Quest’anno oltre al pagamento dell’acconto IMU per la casa che è il protagonista del mese di giugno, la fanno da padrone alcune importanti novità nel campo dell’energia con la fine del mercato tutelato dell’energia elettrica e la possibilità nello stesso tempo di poter fare richiesta di rientro ancora nel mercato tutelato entro il 30 giugno per vedersi passare in questo modo dal 1° luglio 2024 al Servizio Tutele Graduali (STG). Vediamo le date da tenere assolutamente presenti.

1 giugno 2024

  • Pagamento delle pensioni presso gli uffici postali secondo il calendario predisposto (cognomi dalla A alla B)

3 giugno 2024

  • Pagamento pensioni su conti correnti bancari e postali. Prosecuzione dei pagamenti presso gli uffici postali secondo il calendario previsto

17 giugno 2024

  • Pagamento acconto IMU 2024

30 giugno 2024

  • Fine del mercato tutelato dell’elettricità
  • Ultimo giorno per presentare la richiesta di rientro nel mercato tutelato dell’energia elettrica
  • Ultimo giorno per presentare la domanda di esenzione dal pagamento del canone tv per il secondo semestre 2024
  • Ultimo giorno per il pagamento della II rata del ravvedimento speciale per la sanatoria delle violazioni della Dichiarazione dei redditi dell’anno d’imposta 2022.
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  • Incentivi auto: già esauriti i fondi per l’acquisto di auto elettriche. Le richieste di Adiconsum al Governo

Incentivi auto: già esauriti i fondi per l’acquisto di auto elettriche. Le richieste di Adiconsum al Governo

5 Giugno 2024

Per la prima volta dall’istituzione dell’ecobonus auto risalente al 2019,  i fondi messi a disposizione per l’acquisto delle auto ad emissioni di CO2 da 0 g a 20 g, destinati alle  auto elettriche al 100%, si sono tutti esauriti in poche ore, un segnale forte da parte degli automobilisti italiani che scelgono l’elettrico, quando il prezzo è più basso delle auto termiche.

La situazione

A sorpresa, contrariamente a quanto accaduto nei precedenti anni, l’elettrico ha battuto il termico. È il segnale di un cambio di paradigma dell’automobilista italiano che sta manifestando, a dispetto delle tante fake news circolanti, un forte interesse verso acquisti sostenibili e anche per le full elettriche, maturando sempre più la consapevolezza che le auto a bassissime emissioni  nel campo della mobilità sostenibile possono svolgere un ruolo chiave nella lotta all’inquinamento e per un mondo più sostenibile.

Le richieste di Adiconsum al Governo

A fronte dell’esaurimento dei fondi, molti consumatori non potranno usufruire degli sconti, Adiconsum chiede non solo di dirottare i fondi rimasti dedicati ai veicoli plug-in/ibridi/inquinanti alle auto con emissioni da 0 a 20 g/km, ma di renderli non discriminanti, strutturali e permanenti. È indubbio che a fronte dello stesso prezzo gli italiani preferiscano acquistare un’auto elettrica piuttosto che un’auto termica. In un nostro articolo, tra l’altro, abbiamo messo in evidenza come, grazie agli incentivi, i costi delle auto elettriche si avvicinano a quelli delle auto termiche

L’impegno di Adiconsum sulla mobilità sostenibile

Da 10 anni, Adiconsum, unica Associazione Consumatori, è dotata di un dipartimento dedicato alla mobilità sostenibile e partecipa alle varie realtà che nel corso degli anni si sono accreditate su questo tema (Motus-e, e_mob, ecc.), nonché a vari gruppi di lavoro e a numerosi progetti sia in ambito nazionale che europeo. Da ultimo, in ordine cronologico, la realizzazione, nell’ambito del progetto europeo “Green Circle”, per la Collana “I Quaderni del Consumatore”,  di una pubblicazione GRATUITA tutta dedicata alla “Mobilità sostenibile”, che è disponibile sul sito dell’Associazione.

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  • Treni: il futuro del biglietto digitale regionale nell’incontro fra Trenitalia e le Associazioni Consumatori del CNCU

Treni: il futuro del biglietto digitale regionale nell’incontro fra Trenitalia e le Associazioni Consumatori del CNCU

3 Giugno 2024

Chi viaggia per lavoro o per piacere sui treni regionali ha già sentito parlare o ha già avuto modo di utilizzare il biglietto digitale regionale per i propri spostamenti. Ebbene, proprio il biglietto digitale regionale, e soprattutto il suo futuro, è stato al centro dell’incontro che si è tenuto fra Trenitalia e le Associazioni Consumatori del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) nei giorni scorsi. Vediamo di capire come funziona il biglietto digitale regionale, quali sono le attuali criticità e quali sono le implementazioni presentate dall’Azienda del gruppo Ferrovie dello Stato alle Associazioni.

Il Biglietto Digitale Regionale

Può essere acquistato sul sito di Trenitalia, tramite l’omonima app, presso le agenzie di viaggio o il sito di Trenitalia Tper.

La novità è che una volta arrivato l’sms o la mail sul proprio smartphone è possibile fare il check-in direttamente dal cellulare. Tale check-in va effettuato 5 minuti prima della partenza PROGRAMMATA del treno, pena, a seguito del controllo svolto dal capotreno, del pagamento di una sanzione, che attualmente è di 5 euro.

Per saperne di più, clicca qui

Attuali criticità

L’informativa relativa a quando fare il check-in, ossia 5 minuti prima dell’orario di partenza programmato del treno (e quindi non quella effettiva, se il treno cioè arriva in ritardo) rientra tra gli annunci che vengono dati a bordo, ma, ad avviso di Adiconsum, sarebbe il caso di darne comunicazione ai viaggiatori anche mentre sono sulle banchine in attesa dell’arrivo del treno, inserendola tra gli annunci sugli arrivi, le partenze, i ritardi e le cancellazioni.

Un’altra criticità riguarda l’impossibilità, al momento, di aggiungerlo al wallet al pari di altri biglietti di viaggio. Il wallet è un servizio di raccolta di vari titoli, una sorta di “contenitore”, che diminuisce il rischio di perderlo e permette il reperimento dei biglietti  con più facilità e in minor tempo rispetto alle numerose mail ed sms che di solito si hanno nel proprio cellulare.

Le novità illustrate da Trenitalia

Nell’incontro con le Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge, Trenitalia ha reso noto che l’introduzione del biglietto digitale regionale permetterà ai viaggiatori di usufruire, in un futuro prossimo molto breve, di informazioni dedicate  in corso di viaggio, assistenza personalizzata e più in là anche dell’indennità per ritardo. Entro ottobre, invece, dovrebbe attivarsi il check-in del biglietto in automatico alla partenza del treno.

Il commento di Adiconsum

A fronte delle criticità su descritte, Adiconsum ha comunque accolto positivamente le novità che intende porre in atto l’Azienda. Non possiamo, infatti, sottrarci all’evoluzione tecnologica; il punto è però rendere il più semplici e accessibili possibile le nuove tecnologie affinché tutti possano usufruirne e per questo è fondamentale il dialogo tra le Associazioni Consumatori del CNCU e le Aziende. Purtroppo, il nostro è un Paese con un’alta percentuale di analfabeti digitali. Adiconsum si è spesa e si spende molto sul tema dell’alfabetizzazione digitale, grazie anche a numerosi progetti rivolti soprattutto alle fasce più deboli socialmente e culturalmente della popolazione (v. progetto DICO Sì), perché la digitalizzazione sia più inclusiva possibile, in un’ottica anche di sviluppo verso un mondo più sostenibile. La digitalizzazione, infatti, costituisce la trama trasversale di alcuni dei 17 goals dell’Agenda 2030 dell’Onu, come i goals 3, 4, 8 e 11.

Naturalmente, monitoreremo l’evoluzione del biglietto digitale regionale sempre in un’ottica di tutela dei consumatori.

 

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  • È uscito il Quaderno “Ridurre lo spreco mangiando meglio” del progetto “Green Circle”

È uscito il Quaderno “Ridurre lo spreco mangiando meglio” del progetto “Green Circle”

3 Giugno 2024

Ridurre lo spreco alimentare mangiando meglio è possibile, anzi è doveroso, tanto più in termini di sostenibilità. La riduzione dello spreco alimentare è infatti uno dei goal dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo di un mondo più sostenibile. Ridurre lo spreco non significa mangiare di meno, ma mangiare in modo corretto e nelle giuste proporzioni, in modo da ridurre i rifiuti e quindi l’impatto sull’ambiente.  Ecco perché nell’ambito del progetto “Green Circle” abbiamo dedicato una pubblicazione della collana “I quaderni del consumatore” proprio a come ridurre lo spreco alimentare, con un occhio anche a come le nuove tecnologie possono aiutarci a raggiungere tale obiettivo.

Il Quaderno dal titolo “Ridurre lo spreco mangiando meglio

Il Quaderno si compone di 6 capitoli. Dopo un’introduzione con i dati sull’entità del fenomeno dello spreco alimentare, propone un percorso con una serie di tappe da seguire dall’acquisto fino a casa: dalla scelta del prodotto alla dispensa, dal modo di cucinare all’ausilio fornito dalle nuove tecnologie nel ridurre lo spreco.

LEGGI IL QUADERNO DEL CONSUMATORE – RIDURRE LO SPRECO MANGIANDO MEGLIO

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Cosa pensano i consumatori italiani della sostenibilità e quali sono gli ostacoli che incontrano?

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  • Eredità: il servizio di CHATBOT realizzato dal progetto CREA 2 per la divisione dei beni ereditari

Eredità: il servizio di CHATBOT realizzato dal progetto CREA 2 per la divisione dei beni ereditari

30 Maggio 2024

Grazie al lavoro svolto dai partecipanti al progetto CREA 2, la divisione dei beni ereditari potrebbe non essere più un problema. La Conferenza finale del progetto CREA 2, svoltasi a Bruxelles lo scorso 23 e 24 maggio con la partecipazione dei numerosi stakeholder, tra cui Adiconsum, si è chiusa la seconda edizione di questa iniziativa finanziata dal programma europeo Justice 2021-2027, nella quale è stato presentato il servizio di CHATBOT Quali gli obiettivi e i risultati raggiunti.

Obiettivi di CREA 2

Il progetto nasce per rendere più efficiente la risoluzione delle controversie insorte per la divisione di beni ereditari integrando le nuove tecnologie oggi esistenti, come ad esempio l’ Intelligenza artificiale, nella piattaforma di risoluzione delle controversie online (ODR) già esistente. Il risultato è stata la creazione di un CHATBOT.

Il servizio di CHATBOT

Il CHATBOT è un meccanismo di Intelligenza artificiale generativa creato grazie al lavoro di avvocati, notai, mediatori, che hanno raccolto sentenze, atti giuridici, normative in vigore in tutti gli Stati membri con riferimento alla divisione di un patrimonio ereditario.

Per vedere come funziona il CHATBOT realizzato dal progetto CREA 2:

  • Versione in inglese, clicca qui

Per osservazioni, dubbi, domande, lascia un commento al video su YouTube!

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  • Rottamazione-quater: a giorni la scadenza per il pagamento della quarta rata 2024

Rottamazione-quater: a giorni la scadenza per il pagamento della quarta rata 2024

30 Maggio 2024

La scadenza della IV rata della rottamazione-quater si avvicina ed è bene attrezzarsi per il pagamento per non perdere le agevolazioni previste dalla definizione. Ecco le date di scadenza e le modalità di pagamento che si possono utilizzare.

Entro quando pagare

La data ufficiale per la scadenza del pagamento è quella del 31 maggio, ma sono previsti i famosi cinque giorni di tolleranza, per cui viene data ai contribuenti la possibilità di pagare entro mercoledì 5 giugno.

Come pagare

Varie sono le modalità di pagamento. Si può pagare presso:

  • gli sportelli bancomat ATM abilitati al pagamento Cbill
  • internet banking
  • gli sportelli bancari e postali
  • tabaccai
  • ricevitorie circuiti Sisal e Lottomatica
  • portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione
  • app Equiclick
  • servizio “Contitu”.

Scadenze delle successive rate

  • Per la V rata, la scadenza prevista è quella del 31 luglio 2024
  • Per la VI rata, la scadenza prevista è quella del 30 novembre 2024.
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  • È uscito il quaderno della Mobilità sostenibile del progetto “Green Circle”

È uscito il quaderno della Mobilità sostenibile del progetto “Green Circle”

28 Maggio 2024

Tra i tanti cambiamenti in atto ce n’è uno che interessa molto da vicino soprattutto i consumatori italiani, automobilisti per eccellenza: è quello della mobilità. Ormai tutti sappiamo che la mobilità del futuro sarà diversa da quella che abbiamo sempre vissuto, ma tanti sono ancora gli interrogativi che ci poniamo. Ecco perché nell’ambito del progetto “Green Circle”, per la collana “I quaderni del consumatore”, abbiamo scelto di dedicare la prima uscita proprio al tema della mobilità sostenibile, che non è, come erroneamente si pensa, un’incentivazione all’uso della macchina con altri carburanti meno inquinanti o con tecnologie a emissioni zero, ma è un cambio di mentalità; significa intendere la mobilità utilizzando altre forme che, se funzionanti, dovrebbero soppiantare l’uso della macchina e relegarlo solo a determinate circostanze.

 

Il quaderno si compone di due sezioni: una sezione sulle auto elettriche e un’altra sulle “Altre alternative”

La sezione “Auto elettriche”

Il quaderno Mobilità sostenibile del progetto “Green Circle” contiene un’ampia sezione dedicata alle auto elettriche. Si compone tra gli altri di approfondimenti relativi alle tecnologie di ricarica, alle componenti delle batterie, ai vantaggi del motore elettrico e su quanto costa ricaricare alla colonnina.

La sezione “Altre alternative”

Oltre ai due paragrafi sui carburanti a impatto zero e sull’auto a idrogeno, questa sezione indica una serie di alternative per una mobilità più sostenibile che esula dal possesso di un’auto come un maggiore uso dei mezzi pubblici e lo sharing.

LEGGI IL QUADERNO DEL CONSUMATORE – MOBILITA’ SOSTENIBILE

Scarica PDF

 

 

Cosa pensano i consumatori italiani della sostenibilità e quali sono gli ostacoli che incontrano?

Clicca qui per scoprire i risultati, analisi e commenti dell’indagine di Adiconsum

 

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  • È uscito il quaderno del consumatore “Rinnovare la casa dei tuoi sogni” del progetto “Green Circle”

È uscito il quaderno del consumatore “Rinnovare la casa dei tuoi sogni” del progetto “Green Circle”

27 Maggio 2024

Dopo il quaderno sulla mobilità sostenibile, proseguono le uscite della Collana “I quaderni del consumatore” del progetto “Green Circle” sempre con un occhio attento alle tematiche più vicine ai consumatori. La seconda uscita riguarda infatti come ristrutturare la propria casa in modo sostenibile risparmiando energia.

Il quaderno del consumatore: “Rinnovare la casa dei tuoi sogni”

Il Quaderno si compone di 3 capitoli: ristrutturazione sostenibile e risparmio energetico, sicurezza energetica e prevenzione degli incendi e una panoramica sui bonus fiscali.

Ristrutturazione sostenibile e risparmio energetico

Per una ristrutturazione sostenibile che permetta anche un risparmio energetico la prima cosa da fare è sicuramente quella di adottare tutti gli accorgimenti utili per isolare termicamente l’abitazione. Il Quaderno esamina le caratteristiche che devono avere i materiali isolanti, ma anche come devono essere gli infissi, i punti luce, i sistemi di riscaldamento/raffreddamento.

Sicurezza energetica e prevenzione degli incidenti

Questo capitolo è dedicato interamente alle misure da mettere in campo per rendere sicura la propria casa, approfittando della ristrutturazione dell’unità abitativa e non solo.

La sicurezza in casa è un tema molto importante e caro ad Adiconsum, in considerazione anche, purtroppo, dei tanti incidenti che avvengono tra le mura domestiche e che adottando alcune efficaci misure potrebbero essere evitati. Nel Quaderno sono riportate anche una serie di proposte formulate da Adiconsum, che, se accolte, potrebbero assicurare quella sicurezza, e soprattutto salvare vite, che attualmente manca.

Bonus fiscali

Questo capitolo è dedicato ai bonus che riguardano interventi di risparmio energetico in casa ed in particolare al bonus ristrutturazioni e all’ecobonus.

Buona lettura!

LEGGI IL QUADERNO DEL CONSUMATORE – RINNOVARE LA CASA DEI TUOI SOGNI

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  • Auto: con gli incentivi 2024 acquistare un’auto elettrica costa meno di una termica. Ecco alcuni esempi!

Auto: con gli incentivi 2024 acquistare un’auto elettrica costa meno di una termica. Ecco alcuni esempi!

27 Maggio 2024

Il 25 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM con le misure per il nuovo piano incentivi auto (Ecobonus 2024) che permette ai cittadini di acquistare auto sostenibili con un risparmio fino a 13.750€. Vediamo il risparmio nel dettaglio.

Ecobonus 2024

È stato pubblicato il 25 maggio in Gazzetta Ufficiale il DPCM e attivata, il 3 giugno, la piattaforma riguardante la rimodulazione degli incentivi 2024 per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti.

Tra le novità, previsti contributi proporzionali alla classe ambientale di appartenenza del veicolo da rottamare, incluse le vetture di classe Euro 5.

È agevolato l’acquisto di auto elettriche (prezzo massimo di 42.700 €), ibride plug-in (54.900€) e a motore termico (prezzo massimo di 42.700€) con un livello di emissioni di CO2 fino a 135 gr/km, nonché di motocicli e ciclomotori elettrici e non elettrici e di veicoli commerciali leggeri.

Il prezzo di listino non deve essere superiore a:

  • 42.700€ Iva inclusa per le autovetture delle fasce di CO2 0-20 gr/km (elettriche 100%)
  • 61-135 gr/km (termiche)
  • 54.900€ mila euro per la fascia 21-60 g/km di CO2 (ibride plug-in).

Il contributo massimo ottenibile per l’acquisto di un veicolo elettrico nuovo e termico, a fronte della rottamazione di un veicolo fino a Euro 2, salirà fino  ad un massimo di 13.750 euro per chi è in possesso di un Isee sotto 30mila euro.

Infine, il provvedimento introduce un contributo all’installazione di impianti nuovi a GPL o a metano per autotrazione su autoveicoli di classe fino a Euro 4: il contributo è pari a 400 euro per gli impianti a GPL e 800 euro per quelli a metano.

 

Fonte tabella: qualenergia.it

Il costo tra auto elettriche e auto termiche

Grazie ai nuovi incentivi il divario di prezzo tra auto elettriche e auto termiche si è sensibilmente ridotto, e in alcuni casi è addirittura inferiore. Gli incentivi auto elettriche 2024 triplicano quasi gli sconti previsti dalla versione 2023, aumentando tutti i contributi, portandone il massimo da 5.000 a 13.750 euro.

 

Ecco alcuni esempi a parità di modello base tra elettrico e modello termico più economico, utilizzando gli incentivi minimi e massimi.

Jeep Avenger Benzina allestimento Longitude 100 cv e 127 g/km di emissioni di CO2

Prezzo promo da 23.300 €  incentivo applicabile tra 1.500€ e 3.000€. Costo totale 21.800/20.300 €

Jeep Avenger Elettrica allestimento Longitude  156 cv e autonomia 400 km (batteria da 54 kWh)

Prezzo promo da 29.700 €  incentivo applicabile tra 6.000€ e 13.750 €. Costo totale 23.700/15.950 €
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Nuova Citroen C3  Benzina versione You 100 cv e 122,63-138,55 g/km di emissioni di CO2

Prezzo promo Da 14.990€ incentivo applicabile tra 1.500€ e 3.000€. Costo totale 13.490/11.990 €

Nuova Citroen E-C3  elettrica versione You 113 cv e autonomia 320 km (batteria da 45 kWh)

Prezzo promo Da 23.900 € incentivo applicabile tra 6.000€ e 13.750 €. Costo totale 17.900/10.150 €
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MINI Countryman C benzina versione Essential 170cv e 133−140 g/km di emissioni di CO2 

Prezzo Veicolo Da 34.900 € incentivo applicabile (solo per le versioni fino a 135 gr/km) tra 1.500€ e 3.000€. Costo totale 33.400/31.900 €

MINI Countryman E Elettrica versione Essential 204 cv e autonomia 465 km (batteria da 66.5 kWh)

Prezzo Veicolo Da 39.900 € incentivo applicabile tra 6.000€ e 13.750 €. Costo totale 33.900/26.150 €
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MG ZS Benzina versione Confort 106-112 cv e 149 g/km di emissioni di CO2 

Prezzo Veicolo da € 17.540  incentivo non applicabile. Costo totale 17.540 €

MG ZS EV versione standar range 156 cv e autonomia 320 km (batteria da 51.1 kWh)

Prezzo Veicolo da € 34.490  incentivo applicabile tra 6.000€ e 13.750 €. Costo totale 28.490/20.740 €

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Nuova Hyundai Kona benzina versione XLINE 120 cv e 131 g/km di emissioni di CO2

Prezzo Veicolo da 28.500 €  incentivo applicabile tra 1.500€ e 3.000€. Costo totale 27.000/25.500 €

Nuova Hyundai Kona elettrica versione EXCLUSIVE 135 cv e autonomia di 380 km (batteria da 48,6 kWh)

Prezzo Veicolo da € 38.300  incentivo applicabile tra 6.000€ e 13.750 €. Costo totale 32.300/24.550 €

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Ulteriori prezzi base di modelli concepiti solo elettrici e quindi non comparabili con le diverse motorizzazioni:

 

Dacia NUOVA SPRING Expression Electric 45cv e autonomia di 230 km (batteria da 25 kWh)

Prezzo Veicolo da 17.900€ incentivo applicabile tra 6.000€ e 13.750 €. Costo totale 11.900/4.150 €

MG 4 standard 170 cv e autonomia di 350 km (batteria da 51 kWh)

Prezzo Veicolo da 30.790€ incentivo applicabile tra 6.000€ e 13.750 €. Costo totale 24.790/17.040 €

Tesla Model 3 Standard Range 283 cv e autonomia di 513 km (batteria da 60 kWh)

Prezzo Veicolo da 40.490€incentivo applicabile tra 6.000€ e 13.750 €. Costo totale 34.490/26.740 €

 

I prezzi delle auto sono indicativi nella loro versione base senza aggiunta di nessun optional e sono elaborati secondo le tariffe espresse dai siti ufficiali della case automobilistiche alla data di pubblicazione. Ci sono in circolazione tantissime auto e tantissime case automobilistiche che propongono diversi modelli e quelli elencanti non sono da intendere come le migliori sul mercato.

Ai seguenti incentivi statali è possibile aggiungere gli incentivi regionali dove presenti e avere un prezzo ancora più competitivo.

Vuoi saperne di più sulla mobilità elettrica?

Leggi il nostro quaderno del consumatore sulla mobilità sostenibile

 

 

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  • Intelligenza artificiale: l’esperienza di Adiconsum per il progetto “CREA 2”

Intelligenza artificiale: l’esperienza di Adiconsum per il progetto “CREA 2”

24 Maggio 2024

Oggi l’intelligenza artificiale rappresenta un nodo centrale per lo sviluppo futuro del mondo, nonostante il concetto sia “nato” negli anni ‘50 con il famoso test di Turing, solamente oggi l’Artificial Intelligence (AI) è diventata veramente accessibile a tutti: dagli algoritmi che ci suggeriscono quali film guardare alle AI generative capaci di realizzare testi, immagini e video.

Se utilizzata con le dovute precauzioni e con l’opportuno buon senso, l’AI può diventare una risorsa preziosissima per semplificare la vita delle persone.

Da tempo Adiconsum si dedica allo studio e alla valutazione delle nuove tecnologie, partecipando a tavoli e progetti specifici al fine di fornire ai consumatori una corretta informazione e portare avanti il loro specifico punto di vista nei confronti di tali tecnologie al fine di renderle più etiche ed inclusive.

Le nuove tecnologie e in special modo l’AI, necessitano di un approccio multidisciplinare che tenga in elevata considerazione tutti gli attori coinvolti nella svolta digitale;

In questo scenario i consumatori rappresentano gli elementi più vulnerabili ed è per questo che necessitano di maggior tutela e protezione.

Con questo spirito Adiconsum ha aderito al progetto CREA 2 – CONFLICT RESOLUTION WITH EQUITATIVE ALGORITHMS, successore del precedente progetto CREA, e realizzato attraverso una partnership europea che ha coinvolto Vrije Universiteit Brussel (BE) Capofila, Adiconsum (IT), Università degli Studi di Napoli Federico II – CeSMA (IT), Università di Ljubljana (SI), Università di Vilnius (LT), Università di Zagabria – Facoltà di giurisprudenza (HR), Università di Tecnologia di Tallin (EE), Seraphin Innovation (FR), Unione Europea Avvocati (LU).

Lo scopo del progetto è quello di applicare strumenti come intelligenza artificiale (AI) e Blockchain per facilitare l’accesso degli utenti ai meccanismi di risoluzione delle controversie online (ODR) e, di conseguenza, evitare l’impossibilità o difficoltà strutturali nell’accesso alla giustizia.

Il progetto è finanziato dal programma europeo Justice 2021-2027, nell’ambito del bando “Action grants to support National or Transnational e-Justice projects JUST-2021- EJUSTICE”.

Che cos’è l’intelligenza artificiale generativa?

24 Maggio 2024

In questo articolo parleremo di un tipo specifico di Intelligenze Artificiale (AI) generative, quelle in grado di produrre immagini.

Da dove vengono fuori queste immagini?

Attraverso il Machine Learning, una sottobranca dell’intelligenza artificiale, è possibile generare immagini a partire da grandi moli di dati (in questo caso di immagini).

Nello specifico le AI generative sfruttano un particolare sottotipo di machine learning chiamato deep learning o apprendimento profondo, una tecnica che imita il funzionamento del cervello umano nell’apprendimento dei dati.

Da dove provengono le immagini del dataset

Questo è un punto molto importante perché molte delle immagini utilizzate per realizzare questi dataset di immagini vengono prese dal web senza permesso, cosa che ha causato il malcontento di molti artisti che si sono ritrovati a dover fare i conti con AI che imitavano il loro stile alla perfezione.

C’è da dire che già da adesso le cose stanno incominciando a cambiare attraverso contratti che permettono agli artisti di concedere l’utilizzo delle proprie opere per realizzare dataset con cui allenare le AI in cambio di un’equa retribuzione.

Come faccio a sapere se le mie immagini sono state utilizzate per addestrare l’AI?

Esistono molti tipi di Dataset per l’allenamento (Training) delle AI e alcuni di questi sono privati ovvero non sono accessibili al pubblico, quindi non possiamo avere la certezza assoluta che le nostre immagini non siano state utilizzate.

Per quanto riguarda i Dataset pubblici, invece, è possibile utilizzare questo strumento: https://haveibeentrained.com/

Questo strumento fa da motore di ricerca all’interno dei dataset pubblici e  che vengono utilizzati dagli strumenti AI e permette di capire se le nostre immagini sono state utilizzate.

  • Inserisci il titolo di un’immagine che hai caricato sul web o l’indirizzo del tuo sito web personale e premi invio
  • Ti saranno mostrate le immagini relative a quel criterio di ricerca
  • Ci sono delle immagini di una tua opera originale? puoi segnalarle
  • Gli sviluppatori che accedono all’ API del progetto potranno eliminare la tua opera dal dataset

L’impegno di Adiconsum

Adiconsum gestisce numerosi progetti per educare i consumatori ad un uso responsabile dell’AI:

Il progetto CREA 2,  finanziato dal programma europeo Justice 2021-2027, nell’ambito del bando “Action grants to support National or Transnational e-Justice projects JUST-2021- EJUSTICE”, che applica strumenti come intelligenza artificiale (AI) e Blockchain per facilitare l’accesso degli utenti ai meccanismi di risoluzione delle controversie https://www.adiconsum.it/al-tuo-fianco/iniziative/crea-2-conflict-resolution-with-equitative-algorithms/ .

Il progetto DICO Sì, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nell’ambito delle Iniziative a vantaggio dei consumatori, di cui all’articolo 148, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388. (DM 6/5/2022 articolo 5), che affronta la tematica dell’AI spiegandone il funzionamento ai consumatori al fine di promuovere una visione obiettiva e consapevole di questo strumento.

Il progetto WE All Say No 2 Fakes, finanziato da EUIPO Ufficio Europeo Marchi e Brevetti, che affronta il tema dell’intelligenza artificiale nel contesto della proprietà intellettuale con eventi e corsi didattici dedicati ai giovani e ai loro insegnanti.

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  • Mancata ricezione di alcuni canali del digitale terrestre col decoder Sky Q? Segui le istruzioni per l’uso di Adiconsum

Mancata ricezione di alcuni canali del digitale terrestre col decoder Sky Q? Segui le istruzioni per l’uso di Adiconsum

23 Maggio 2024

Molti sono stati i consumatori che hanno contattato le nostre sedi territoriali denunciando che non riuscivano più a vedere tantissimi canali del digitale terrestre, soprattutto canali locali, con il decoder SKY Q. Ecco che cosa ha scoperto Adiconsum e le istruzioni d’uso che ha preparato per i consumatori che hanno subito tale disservizio.

Le cause della mancata ricezione

Adiconsum ha scoperto le cause del malfunzionamento erano da imputarsi alle modifiche apportate dai canali locali, durante gli ultimi ricollocamenti dei canali digitali nell’etere, di alcuni parametri tecnici che ne permettevano l’inserimento nella numerazione automatica di ricerca dei canali. A causa di tali modifiche, il decoder SKY Q non metteva più in un ordine corretto i canali, provocando il cambio di numerazione di alcuni. Grazie all’intervento di Adiconsum, che ha contattato anche Sky, ora il software del decoder SKY Q è aggiornato ed adeguato ad una corretta ricezione dei canali del digitale terrestre che sono di nuovo visionabili a partire dal canale 5001 in avanti.

Per ripristinare la corretta ricezione dei canali del digitale terrestre, basta seguire le Istruzioni per l’uso realizzate da Adiconsum, che riportiamo qui di seguito.

Istruzioni per l’uso di Adiconsum

Per ottenere l’aggiornamento del decoder SKY Q occorre seguire le seguenti istruzioni:

  • andare nel menù che appare all’accensione nella sezione “impostazioni”
  • premere OK sul telecomando
  • andare su “info”, poi su “versione software” e quindi su “aggiorna” 
  • seguire le successive indicazioni e scaricare l’aggiornamento senza spegnere il decoder. Una volta ricevuta l’informazione dell’avvenuto aggiornamento, spegnere e  riaccendere il decoder
  • rifare la sintonizzazione DEL DIGITALE TERRESTRE.

Al termine di questa procedura, tutto funzionerà correttamente.

Consiglio di Adiconsum

Consigliamo comunque di collegare l’antenna terrestre ad entrambi gli apparati, visto che ciò è possibile con un piccolo derivatore a basso costo.

Adiconsum a Sky

Sarebbe opportuno che SKY provveda, attraverso i propri canali informativi, ad avvertire i propri clienti di aggiornare il decoder in modo da ripristinare la corretta visione di tali canali a tutti.

Caos Citroën per airbag difettosi: cosa fare

23 Maggio 2024

È allarme per la vicenda degli airbag difettosi delle auto Citroën e Ds Automobiles. In tutto sono 599.772 i veicoli interessati, i cui proprietari sono stati raggiunti da una comunicazione della casa automobilistica che ha intimato loro di sospendere la guida dei veicoli. Ripercorriamo le tappe della vicenda e cosa sta facendo Adiconsum per tutelare gli automobilisti coinvolti.

Quali i modelli interessati

La raccomandata inviata dalla casa automobilistica riguarda i modelli Citroën C3 prodotte dal 9 aprile 2009 al 20 febbraio 2017 e Ds3 prodotte dal 26 giugno 2009 al 30 maggio 2019. Nella comunicazione la casa automobilistica intima i proprietari  di “SOSPENDERE IMMEDIATAMENTE LA GUIDA DEL VEICOLO, perché l’airbag di tipo Takata è difettoso e potrebbe esserci il pericolo di “gravi lesioni o morte” in caso di incidente.

I motivi della sospensione della guida

Il motivo del blocco è dovuto alle sostanze chimiche contenute negli airbag Takata dei modelli interessati che “potrebbero deteriorarsi nel tempo, esponendo il guidatore e il passeggero al rischio di rottura del dispositivo di gonfiaggio dell’Airbag con una forza eccessiva in caso di incidente, in grado di provocare gravi lesioni o morte”.

Il perché del caos

La raccomandata invitava anche gli automobilisti a recarsi nelle officine autorizzate presso le quali però i proprietari si sono trovati di fronte ad una situazione paradossale:

  • mancanza dei ricambi
  • nessuna data certa per la riparazione e la messa in sicurezza dell’auto
  • difficoltà nell’attivare un ristoro o la fornitura di un’auto sostitutiva.

Cosa fare

Adiconsum invita in questa fase a non utilizzare le auto intimate al fermo dalla Citroën.

  • In caso di incidente, anche se lieve e senza scoppio dell’airbag, infatti, alcune Compagnie Assicurative potrebbero rifiutarsi di intervenire per pagare i danni. Rimane il punto interrogativo di dove collocare la vettura, perché non è arrivata nessuna indicazione dalla casa automobilistica, se l’auto può essere lasciata in un parcheggio assolato o in un luogo riparato, come anche non è stata data nessuna garanzia sul fatto che i gas degli airbag possano causare uno scoppio del veicolo fermo.
  • In caso di noleggio di un’altra auto per sopperire alla mancanza della disponibilità della propria vettura, per evitare di perdere la possibilità di ottenere un risarcimento, è importante che chi affronta questo costo lo comunichi subito con una pec alla Citroën, spiegando che il noleggio è stato, di fatto, imposto dall’impossibilità di accedere in tempi rapidi al voucher o all’auto sostitutiva, forme di sostegno che molti utenti non riescono ad attivare o che addirittura non sono resi disponibili dal link messo a disposizione dalla casa automobilistica.

L’assistenza presso gli sportelli territoriali Adiconsum

Gli sportelli territoriali Adiconsum sono a disposizione per:

  • la compilazione e l’invio di un reclamo individuale per richiedere l’indennizzo e la fornitura di un’auto sostitutiva che Citroën e Ds devono garantire
  • l’attivazione delle procedure informatiche per ottenere la dovuta assistenza dalla casa automobilistica
  • l’assistenza nel caso di mancato rimborso a seguito del noleggio di una vettura.

Nel frattempo stiamo chiedendo alla Citroën l’apertura di un Tavolo con tutte le Associazioni Consumatori del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU) per trovare una soluzione condivisa e immediata alla vicenda.

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  • L’energia degli italiani è sempre più verde. Ad aprile il 51,2% della domanda di energia è da fonti rinnovabili

L’energia degli italiani è sempre più verde. Ad aprile il 51,2% della domanda di energia è da fonti rinnovabili

23 Maggio 2024

Oltre la metà dei consumi elettrici italiani è stata coperta in aprile 2024 da fonti rinnovabili e il trend degli ultimi 12 mesi lo conferma. Ce lo dice TERNA, il gestore italiano della Rete Elettrica Nazionale.

Le energie rinnovabili sono fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e non si esauriscono. Sono una delle parti  più importante della transizione verso un sistema energetico che abbandoni i combustibili fossili, contrastando così il riscaldamento globale.

Quali sono le principali fonti rinnovabili

  • Idroelettrico
  • Eolico
  • Fotovoltaico
  • Geotermico
  • Biomasse

I dati di Aprile 2024

Ogni mese TERNA, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, ogni mese pubblica i dati relativi i fabbisogni di energia elettrica, le quote percentuali di produzione, i consumi industriali e la quota di produzione nazionale e quella scambiata con l’estero.

Ad aprile i consumi di energia elettrica in Italia sono in aumento dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2023. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, il mese scorso il fabbisogno di energia elettrica è stato pari a 23,5 miliardi di kWh.

Lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’85,4% dalla produzione nazionale e per la quota restante (14,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,4 TWh, il 28,9% in meno rispetto ad aprile 2023. In particolare, il saldo import-export è il risultato dell’effetto combinato di un aumento dell’export (+114,7%) e di una diminuzione dell’import (-24,0%).

In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 20,4 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 51,2% della domanda elettrica (era 36% ad aprile 2023). In aumento la fonte idrica +197,5% e fotovoltaica +19,5%, principalmente per l’aumento della capacità installata in esercizio.

In diminuzione la fonte geotermica (-0,9%) ed eolica (-3,4%). In calo anche la fonte termica (-16,6%).

Nei primi quattro mesi del 2024 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 2.356 MW (di cui 2.167 MW di fotovoltaico). Tale valore è superiore di 736 MW (+45%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Ad aprile 2024 le rinnovabili hanno fatto numeri veramente interessanti: il massimo della generazione per il mese di aprile (12 TWh) e, soprattutto, una copertura del 51,2% della domanda elettrica del mese.

Si tratta della seconda volta in un mese dell’anno in cui le fonti rinnovabili superano il 50% del fabbisogno elettrico mensile. Il primato si era verificato nel maggio del 2020 con il 52,6%.

Ma il dato di aprile è il massimo di sempre se la generazione da rinnovabili la confrontiamo con la produzione nazionale di elettricità: 59,1%.

Ad aprile 16 giorni su 30 hanno superato la quota del 50% di rinnovabili sulla domanda di energia elettrica, di cui 7 erano giorni feriali. Domenica 21 aprile si è toccato il massimo con il 65,6% sulla domanda del giorno.

 

Dati da Gennaio 2024 ad Aprile 2024

Nei primi quattro mesi, la domanda di energia elettrica è sostanzialmente stabile (+0,8%) rispetto a gennaio-aprile 2023.

La produzione da rinnovabili nel primo quadrimestre raggiunge il suo massimo per il periodo, con 40 TWh, oltre 9 TWh in più di un anno fa. Anche la copertura della domanda con le rinnovabili elettriche è record: 39,6%.

 

Come Adiconsum riteniamo importante far comprendere a tutti i consumatori, in modo semplice, come il nostro paese genera l’energia, sfatando anche i falsi miti che girano spesso online. Ogni mese pubblicheremo notizie aggiornate sulla produzione mensile e sull’andamento annuale. Ogni mese la nostra energia è sempre più verde, sempre più pulita!

 

Fonti dati: Terna.it e qualenergia.it

 

Dichiarazione dei redditi 2023: come usufruire del Ravvedimento speciale

22 Maggio 2024

Ultimi giorni per usufruire della possibilità prevista dalle nuove norme sull’istituto del Ravvedimento speciale (Decreto Milleproroghe) di sanare anche le violazioni relative alla Dichiarazione dei redditi dell’anno di imposta 2022. Vediamo come.

In cosa consiste il Ravvedimento speciale per le Dichiarazioni dei redditi 2023 (anno d’imposta 2022)

  • Consiste nella possibilità di correggere le violazioni versando una sanzione ridotta e provvedendo nel contempo a sanare le irregolarità/omissioni.

A quanto ammonta la sanzione

  • A 1/18 del minimo edittale previsto dalla legge, più imposta e interessi.

Come pagare

  • In unica soluzione o a rate.

Entro quando

  • Il 31 maggio 2024 per pagare in un’unica soluzione o solo la prima rata. Entro tale data vanno sanate le irregolarità/omissioni presenti nella Dichiarazione.

Il pagamento rateale

Per chi sceglie il pagamento rateale, la scadenza delle rate successive è la seguente:

  • II rata: entro il 30 giugno
  • III rata: entro il 30 settembre
  • IV rata: entro il 20 dicembre 2024.

Il pagamento di queste rate prevede l’aggiunta degli interessi del 2% annuo.

Quali violazioni non rientrano nel Ravvedimento speciale

  • Non possono usufruire del Ravvedimento speciale le violazioni che sono già state contestate entro il 31 maggio e le comunicazioni inviate a seguito di controlli formali.

Per saperne di più, Circolare n. 11/E del 15 maggio 2024

Intelligenza artificiale: l’AI Act è legge

22 Maggio 2024

Mancava solo il via libero del Consiglio europeo e ora che è arrivato, l’AI Act, il Regolamento dell’Unione europea sull’intelligenza artificiale, non solo è diventato legge, ma ha anche il primato di essere la prima legge mondiale messa in campo su questo tema. Vediamo che cosa regola.

Che cos’è l’AI Act

L’AI Act è l’insieme di norme che regolano lo sviluppo, l’immissione sul mercato e l’uso dei sistemi di intelligenza artificiale in sicurezza nell’Unione europea, nel rispetto dei diritti  fondamentali dei cittadini. La stesura dell’Atto si è basata sul concetto del rischio: maggiore è il rischio ai danni della società, maggiori saranno le sanzioni. I fornitori e gli sviluppatori dei vari sistemi di intelligenza artificiale dovranno quindi attenersi alle disposizioni contenute nell’AI Act.

Quali gli ambiti di applicazione

La legge si applica solo ad ambiti soggetti al diritto dell’Unione europea; sono esenti gli ambiti militari/difesa e di ricerca.

Le norme dell’AI Act

Tra le norme spiccano alcuni divieti, tra i quali:

  • i sistemi AI che usano la manipolazione cognitivo comportamentale e il punteggio sociale
  • i sistemi di profilazione per categorizzare le persone in base a dati personali sensibili (credo religioso, orientamento politico/sessuale, razza, ecc. )

E alcune limitazioni, tra le quali:

  • l’uso dei sistemi di identificazione biometrica da parte della polizia. Il riconoscimento biometrico potrà essere utilizzato solo per la ricerca di persone scomparse o per prevenire attacchi terroristici.

L’adozione di sistemi di AI ad alto rischio da parte degli enti che forniscono servizi pubblici dovrà essere sottoposto a valutazioni dell’impatto sui diritti fondamentali. Inoltre i sistemi AI ad alto rischio così come gli utenti di tali sistemi (enti pubblici) dovranno essere registrati in una banca dati apposita dell’UE. In particolare poi coloro che utilizzano sistemi di riconoscimento delle emozioni dovranno avvertire le persone sulle quali li applicano.

Le sanzioni

Sono in percentuale del fatturato conseguito dall’azienda relativo all’anno precedente o in una misura predeterminata a seconda di quale sia il più elevato.

Nuovi organi per l’applicazione corretta dell’AI Act

Per la corretta applicazione della legge, l’Unione europea istituirà i seguenti  organi di governo:

  • un ufficio AI all’interno della Commissione per far rispettare le regole comuni in tutta l’UE
  • un panel scientifico di esperti indipendenti per supportare le attività di contrasto
  • un comitato per l’AI con rappresentanti degli Stati membri per consigliare e assistere la Commissione e gli Stati membri nell’applicazione coerente ed efficace della legge sull’AI
  • un forum consultivo per le parti interessate per fornire competenze tecniche al comitato AI e alla Commissione.

Entrata in vigore e applicazione dell’AI Act

L’entrata in vigore avverrà dopo 20 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE, mentre ci saranno due anni di tempo per la sua applicazione salvo disposizioni specifiche.

Adiconsum e l’Intelligenza artificiale

Adiconsum ha da sempre un faro acceso sullo sviluppo delle nuove tecnologie intravedendone le opportunità per il miglioramento nella gestione della vita di tutti i giorni dei consumatori cercando di educare ad un loro uso responsabile e consapevole più che demonizzarle.

Stesso approccio sta tenendo per una tematica così attuale come l’Intelligenza artificiale.

A livello europeo, ad esempio, ha partecipato, insieme a 16 organizzazioni dei consumatori europee, ad un’azione congiunta in cui chiedeva di: rafforzare le tutele dei consumatori per rendere la tecnologia sicura, affidabile ed equa in modo che i consumatori non siano usati come animali da laboratorio per le nuove tecnologie; definire una strategia globale di IA che tenga conto dei recenti sviluppi, incentrata sui diritti fondamentali e che offra linee guida rigorose per l’uso dell’IA generativa nel settore pubblico e privato; varare adeguate normative a prova di futuro nei casi in cui le leggi esistenti non siano strumenti efficaci.

Adiconsum si occupa di digitalizzazione a 360 gradi.  Nel campo dell’accesso alla giustizia ricordiamo, ad esempio, il progetto Crea2 appena concluso e SCAN 2 già terminato. Non dimentichiamo poi che la digitalizzazione svolge un ruolo chiave per un mondo più sostenibile.

Attualmente Adiconsum è impegnata con il progetto DICO Sì – DIritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (D. M. 6/5/2022, art. 5). Nell’ambito di “DICO Sì”, ha testato, grazie ad un’Indagine di opinione pubblica a livello nazionale tra i consumatori affidata all’Istituto Piepoli, la conoscenza dell’AI, il ruolo che già svolge e potrebbe svolgere nella propria vita e più in generale in quella dei cittadini-consumatori, l’ingerenza o meno nella sfera della privacy, come dovrebbe essere usata dalle aziende. Le risposte hanno rivelato, in alcuni casi,  un gap generazionale soprattutto in riferimento al ruolo dell’AI nella propria vita e in generale, mentre giudizi unanimi sono stati espressi per quanto riguarda l’uso che ne fanno le Aziende e che dovrebbe essere dichiarato in maniera trasparente, indicandone anche le modalità di utilizzo. Un altro dato comune a tutte le fasce d’età riguarda l’ingerenza dell’AI nella sfera della privacy, che sì è una preoccupazione, ma non rappresenta un timore predominante.

Per rivedere la presentazione dei risultati del Sondaggio, clicca qui

Per il Sondaggio integrale, clicca qui

Sempre nell’ambito del progetto “DICO Sì” ricordiamo anche la realizzazione di un quaderno del consumatore dal titolo “Intelligenza Artificiale: salvezza o dannazione?” disponibile anche nella sezione “Pubblicazioni” e  nella sezione “Iniziative e progetti” del sito adiconsum.it

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  • Adiconsum alla Convention annuale di Auxilia Finance: presentato il Protocollo per il Check-up creditizio gratuito

Adiconsum alla Convention annuale di Auxilia Finance: presentato il Protocollo per il Check-up creditizio gratuito

21 Maggio 2024

Nell’ambito della Convention annuale 2024 di Auxilia-Finance, Adiconsum è intervenuta presentando il Protocollo stipulato recentemente con la società di mediazione creditizia con l’obiettivo di aiutare la sostenibilità finanziaria delle famiglie. Vediamo i dettagli del Protocollo.

Perché un Protocollo Adiconsum -Auxilia Finance

Perché le famiglie italiane sono strette in una morsa di aumenti che le espone al rischio sovraindebitamento. Come aiutarle? Attraverso un servizio di CHECK-UP CREDITIZIO GRATUITO che fornirà loro un’adeguata educazione finanziaria e gli strumenti per poter scegliere tra le varie soluzioni finanziarie prospettate quella più consona alle proprie esigenze, ridimensionando il loro  rischio sovraindebitamento e sottraendole agli usurai.

Come accedere al servizio

  • Basta andare sul sito Adiconsum e dalla home page cliccare sul banner “CHECK-UP CREDITIZIO GRATUITO
  • A questo punto si verrà reindirizzati sul sito di Auxilia Finance da cui è possibile prenotare la prima data utile per il proprio CHECK-UP CREDITIZIO.

Il Check-up fornisce una consulenza super partes e competente per chi è in difficoltà.

 

Validità del Protocollo

Il Protocollo Adiconsum-Auxilia Finance al momento ha validità di 1 anno. Invitiamo gli iscritti Adiconsum ad approfittare di questa opportunità e di richiedere in cospicuo numero il CHECK-UP CREDITIZIO GRATUITO.

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  • IMPORTANTE: ENEL disattende tutte le richieste delle Associazioni Consumatori sulle bollette. Segnalateci tutti gli aumenti!

IMPORTANTE: ENEL disattende tutte le richieste delle Associazioni Consumatori sulle bollette. Segnalateci tutti gli aumenti!

20 Maggio 2024

A distanza di mesi dall’avvio del tavolo politico tra Enel e le Associazioni dei Consumatori, volto a trovare possibili soluzioni al problema delle modifiche tariffarie e delle conseguenti bollette insostenibili per migliaia di famiglie italiane, ENEL disattende tutte le richieste delle Associazioni dei Consumatori.

Cosa fare

Invitiamo tutti i consumatori a segnalare gli aumenti di tariffa ed a rivolgersi alle nostre sedi territoriali per unirsi alla voce di tutti coloro che non sanno più come pagare le bollette ENEL!

 

Adiconsum a Bruxelles per il progetto CREA 2

15 Maggio 2024

Il prossimo 24 maggio Adiconsum interverrà alla Conferenza finale del progetto CREA 2 – Conflict Resolution with Equitative Algorithms. Di cosa si tratta e il ruolo svolto da Adiconsum.

Il progetto CREA 2

È il proseguimento del progetto di ricerca europea CREA, realizzato nel biennio 2017-2019. CREA 2 è finanziato dal programma europeo Justice 2021-2027 nell’ambito del bando “Action grants to support National or Transnational e-Justice projects JUST-2021-EJustice” con l’obiettivo di facilitare l’accesso alla giustizia dei cittadini-consumatori e delle imprese grazie alla risoluzione on line delle loro controversie (ODR) in ambito civile attraverso l’apporto di regole e principi provenienti da discipline extra-giuridiche, come gli algoritmi e gli strumenti di intelligenza artificiale, velocizzando, quindi, anche i tempi della giustizia.  Questo nuovo approccio affronta anche il tema delle disparità esistenti tra gli ordinamenti giuridici dei vari Stati membri attraverso l’istituzione di un “Fondamento comune europeo dei diritti disponibili” (ECGAR-European Common Ground of Available Rights).

Oltre ad Adiconsum, il progetto ha visto la partecipazione di vari stakeholder tra cui avvocati, notai, mediatori, accademici, studenti, aziende di settore, policy maker.

Il ruolo di Adiconsum

In qualità di partner, Adiconsum partecipa al progetto allo scopo di promuovere e diffondere i risultati delle attività del progetto anche la fine di valutarne l’utilità per i cittadini-consumatori.

La Conferenza finale

La Conferenza finale del progetto CREA 2 si terrà nei giorni 23 e 24 maggio presso l’Hoeck 8, a Bruxelles, in Rue de Louvain 38.

Adiconsum, unica Associazione Consumatori, interverrà nella giornata di venerdì 24 maggio, nel Panel 4 “AI and Law” con un contributo dal titolo “What consumers think about AI” (Cosa pensano i consumatori dell’intelligenza artificiale).

 

 

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  • Cosa pensano gli italiani di Intelligenza artificiale, tecnologia agroalimentare, pagamenti digitali? Lo ha rivelato l’indagine Adiconsum per il progetto “Dico Sì”

Cosa pensano gli italiani di Intelligenza artificiale, tecnologia agroalimentare, pagamenti digitali? Lo ha rivelato l’indagine Adiconsum per il progetto “Dico Sì”

14 Maggio 2024

Conoscenza ed uso dell’intelligenza artificiale, tecnologia applicata all’agroalimentare, pagamenti digitali, sono stati questi i temi affrontati dall’indagine di Adiconsum, commissionata all’Istituto Piepoli, nell’ambito del progetto “DICO Sì-Diritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (D. M. 6/5/2022 art. 5), che sono stati presentati lo scorso 7 maggio.

Il campione esaminato

La ricerca è stata condotta su un campione rappresentativo di 1.000 persone dai 18 anni in su, segmentato per sesso ed età. La presentazione, affidata a Livio Gigliuto, Presidente dell’Istituto Piepoli, ha messo in evidenza su questi temi un  gap generazionale che riflette un Paese spaccato a metà.

I risultati più significativi

Intelligenza artificiale

  • Tra i risultati più significativi sull’intelligenza artificiale, oltre alla conoscenza dell’IA che è comune a tutte le fasce d’età, lo spaccato si evidenzia quando si affronta il ruolo dell’IA nella propria vita e nel misurare un miglioramento o peggioramento della vita dei cittadini-consumatori in generale; tutti d’accordo invece sul fatto che le aziende che usano l’IA devono dichiararlo e indicare le modalità di utilizzo. A sorpresa, invece, il dato comune a tutte le fasce d’età sull’ingerenza dell’IA sulla propria privacy. C’è preoccupazione sì, ma non è predominante.

Tecnologia applicata all’agroalimentare

  • Tra i risultati più significativi sulla tecnologia applicata all’agroalimentare, in merito al ruolo svolto dalle innovazioni tecnologiche e ai riflessi di tali applicazioni in termini di miglioramento della produzione e della qualità dei prodotti, anche in questo caso le fasce d’età più giovani ritengono che ci sia un miglioramento, diversamente da quanto esprimono le fasce successive già da quella 55-64 anni. Risultati più trasversali si trovano in merito ai riflessi della tecnologia e dell’IA sulla sostenibilità: in questo caso, infatti, nonostante il 54% ritenga che possano essere d’aiuto, il dato poco/nulla non è appannaggio solo della fascia over 64 (42%), ma anche delle fasce 25-34 e 55-64. Uniformità dei giudizi in tutte le fasce d’età anche relativamente alla questione della difesa del pianeta attraverso forme di agricoltura alternativa allo sfruttamento del terreno: la maggior parte non si sono espresse né positivamente né negativamente. Sui riflessi positivi in termini di miglioramento della qualità e sostenibilità ambientale dell’uso delle nuove tecnologie, ma senza il ricorso alla manipolazione genetica, il 54% si è dichiarato molto/abbastanza d’accordo, ma anche qui pesa il giudizio poco/nulla d’accordo espresso non solo tra gli over 64enni, ma anche tra le fasce 25-34 e 55-64 anni di età.

Pagamenti digitali

  • Tra i risultati più significativi sui pagamenti digitali, è emerso un aumento del loro uso, anche se un 10% dichiara di usare i contanti; in merito alle motivazioni sul loro uso/non uso, in controtendenza la fascia 25-34 che dichiara di non usarli perché non si fida.

Le conclusioni del Presidente di Adiconsum, Carlo De Masi

Nel concludere i lavori, il Presidente De Masi ha focalizzato l’attenzione su tre questioni fondamentali:

  • alfabetizzazione digitale di tutti i cittadini-consumatori
  • promozione all’utilizzo corretto delle tecnologie digitali
  • tutela ex ante per prevenire tutte  le  possibili deviazioni a danno dei consumatori.

L’intelligenza artificiale rappresenta una grande opportunità per il futuro, ma l’entusiasmo per le sue potenzialità non deve farci dimenticare l’etica o, come afferma Papa Francesco, l’elemento umano e, soprattutto, i decenni di lotte per i diritti, per la democrazia, per un mercato sano e concorrenziale, per la sicurezza e la tutela dei dati personali, per la protezione dei cittadini vulnerabili oppure discriminati.

Gli interventi dei relatori

Luca Raffaele, Direttore generale di NeXt Nuova Economia e CEO/Founder di Gioosto:

Il digitale non è fare un qualcosa in più, ma un cambio di paradigma nel nostro modo di fare. La scarsa consapevolezza del digitale nella fascia di età più alta della popolazione emersa dall’indagine Adiconsum deriva dalla mancata misurazione dei suoi benefici. È arrivato il momento di dare contezza dei vantaggi e dei miglioramenti che il digitale può portare nella vita di tutti i giorni.

Video intervista a Luca Raffaele

 Chiara Corbo, Direttrice dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano e dell’Università di Brescia: Come Osservatorio studiamo l’ impatto del digitale lungo la filiera agroalimentare. Tante sono le tecnologie digitali che apportano benefici nell’agrifood sulla sostenibilità ambientale e sociale, ma senza anche la sostenibilità economica per le aziende non c’è futuro.

Video intervista a Chiara Corbo

Davide Franzoni, Milk Quality manager Gruppo Lactalis Italia: La raccolta e la gestione dei dati provenienti dagli  imprenditori agricoli sono fondamentali per migliorare le capacità produttive. Il miglioramento della produzione significa fare la scelta giusta al momento giusto. Oggi tutto questo è possibile  grazie all’intelligenza artificiale che può essere definita come una “democrazia del dato”. Il consumatore chiede trasparenza e tracciabilità dei prodotti e quindi c’è bisogno di più dati possibili.

Video intervista a Davide Franzoni

Giuseppe Iacono, esperto di competenze digitali ed autore del libro “Le sfide della società onlife”, coordinatore dell’iniziativa Repubblica Digitale del Dipartimento per la trasformazione digitale: Da alcuni dati dell’indagine Adiconsum emerge  la realtà di un Paese di 24 milioni di persone tra i 16 e i 74 anni  che non hanno le competenze digitali di base (di cui 18 milioni, nonostante tutto, sono utenti internet), e questo perché nel nostro Paese manca un sistema di apprendimento permanente. Se non metteremo al centro delle politiche le competenze, ci ritroveremo a subire, e non a governare, come invece dovremmo fare, l’evoluzione tecnologica e la trasformazione che ne consegue e perderemmo una grande opportunità.

Video intervista a Giuseppe Iacono

Maurizio Pimpinella, Presidente di A.P.S.P.: Pagamenti e tecnologie sono due mondi che devono unirsi, perché sono completamente scollati. Serve un upgrade della scuola e delle competenze, perché se è vero che i giovani oggi nascono nativi digitali è anche vero che non  hanno una grande consapevolezza del digitale. Non c’è economia digitale se non c’è un pagamento. Conoscere i sistemi di pagamento significa risparmiare. Per farli conoscere serve un percorso congiunto tra esperti e Associazioni Consumatori come Adiconsum di alfabetizzazione dei giovani e una politica che investa per essere in grado di competere in un futuro molto prossimo.

Video intervista a Maurizio Pimpinella

Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic

In merito ai consumi delle famiglie italiane, emerge una situazione di stallo. Le intenzioni di acquisto a tre mesi  sono in costante calo. Il rinvio degli acquisti è predominante anche tra coloro che hanno disponibilità economica. Per sbloccare tale situazione serve una comunicazione pragmatica delle aziende, una comunicazione che illustri i vantaggi concreti dell’acquisto dei prodotti in termini di risparmio e di utilità.

Video intervista Claudio Bardazzi

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  • Cosa pensano i consumatori italiani della sostenibilità e quali sono gli ostacoli che incontrano? Risultati, analisi e commenti dell’indagine di Adiconsum per il progetto “Green Circle”

Cosa pensano i consumatori italiani della sostenibilità e quali sono gli ostacoli che incontrano? Risultati, analisi e commenti dell’indagine di Adiconsum per il progetto “Green Circle”

13 Maggio 2024

Sostenibilità generale, mobilità sostenibile, case green, rifiuti, alimentazione e elettrodomestici. Questi i temi a cui 1.014 consumatori hanno risposto all’importante indagine svolta da Adiconsum con il progetto Green Circle. Ecco cosa pensano i consumatori italiani di ciò che ostacola l’inclusività nel processo della transizione. All’interno del report completo ci sono analisi e commenti anche di diversi esperti dei settori.

 

Con il progetto di Adiconsum “Green Circle”, finanziato dall’European Climate Foundation, si vogliono comprendere le barriere che ostacolano l’inclusività nel processo della transizione verde, per meglio affrontarle e superarle. Per questo a gennaio è stato lanciato il sondaggio online “Sei più GREEN di quello che pensi?.

Fra gli obiettivi prioritari del progetto, c’è quello di indagare sul campo i vincoli, le opinioni gli atteggiamenti e i comportamenti, per comprendere le barriere che ostacolano le scelte di consumo più sostenibili e rimuoverle in vista della migliore l’accettazione sociale di possibili misure legislative della green transition.

Il sondaggio è stato completato da 1.014 persone, segmentato per regione, sesso ed età.  Il quadro degli ostacoli all’adozione di stili di vita e di consumo più sostenibili che emerge dall’indagine è decisamente articolato, ma complessivamente rassicurante: sembrano marginali le sacche di resistenza aprioristica al cambiamento e si intravedono ampie disponibilità a capire, conoscere meglio ed eventualmente apprezzare – o addirittura scegliere – le tecnologie green, mentre per i comportamenti già oggi relativamente semplici da adottare la grande questione è la fiducia: “Io mio sforzo servirà a qualcosa?”, “Io faccio la mia parte, ma anche gli altri?” e ancora “Per me ci sono oneri, ma non sarò solo io a pagare, mentre altri si avvantaggiano?” oppure “Non sarà un nuovo grande business questa transizione verde?” si chiedono i consumatori.

 

SCARICA IL REPORT COMPLETO DELL’INDAGINE

 

I partecipanti al sondaggio

Pur essendo un campione “casuale”, notiamo infatti un certo equilibrio fra i generi – il dato Istat dell’ultimo censimento è 51,3% di donne, molto vicino al dato del nostro campione – e nella distribuzione per tipologia familiare. Anche nella dimensione della città di residenza si osserva una discreta aderenza ai valori nazionali (sono presenti gli abitanti di comuni di grandi dimensioni in misura percentuale di qualche punto soltanto superiore alla distribuzione reale), mentre come abbiamo già detto la fascia d’età inferiore è poco rappresentata e le altre fasce d’età sono leggermente sopra la rappresentatività statistica.

I risultati del sondaggio: la sostenibilità in generale

 

La prima domanda, dopo la batteria di profilazione socio-demografica, esplorava in modo introduttivo il tema della sostenibilità nelle varie declinazioni, con una domanda “rompighiaccio” che chiedeva genericamente di dichiarare attenzione o meno in fase di acquisto: è evidente che, in assenza di specificazioni e distinzioni, fosse prevedibile una buona maggioranza di risposte affermative, in linea con il valore generalmente positivo assegnato al concetto di sostenibilità nella società attuale. Più articolata la seconda domanda, che ha chiesto di scegliere una priorità in relazione al benessere e al futuro della nostra società: il 61.4% degli intervistati ha scelto la sostenibilità integrale, seguito dal tema della salute e sicurezza, mentre solo al terzo posto troviamo il tema ambientale “puro”.

Circa la metà degli intervistati si autovaluta come “abbastanza” sostenibile, mentre circa un terzo si sente “sufficientemente” o “poco” sostenibile: il dato va letto, secondo noi, più alla luce di una frustrante difficoltà a mettere in pratica la scelta sostenibile, che a una mancata volontà. Fare scelte in linea con i criteri di sostenibilità in ben tre ambiti può essere difficoltoso, per una serie di ragioni che andiamo ora ad approfondire

Successivamente, abbiamo chiesto di indicare le principali fonti di informazione sulla sostenibilità dei beni e servizi utilizzate per supportare le scelte di acquisto. Spiccano, prevedibilmente, le etichette dei prodotti, che negli ultimi 5 anni hanno da questo punto di vista decisamente fatto grandi progressi, optando per ospitare con buona prominenza i “green claims” generici o informazioni più oggettive su caratteristiche, processi produttivi, origine delle materie prime, certificazioni aziendali, impegni e iniziative in favore dell’ambiente, limitazioni delle sostanze inquinanti e uso di materie prime riciclate

I risultati del sondaggio: la mobilità sostenibile

Per prima cosa, abbiamo posto una domanda sulla decisione delle case automobilistiche di virare decisamente in direzione dell’auto elettrica: molti costruttori hanno ormai una gamma elettrica che copre gran parte dei segmenti di mercato ed hanno annunciato ulteriori, sostanziosi investimenti (che tuttavia nei primi mesi del 2024 – dunque in un momento successivo alla conduzione della nostra indagine – sono stati già sottoposti a stand-by con una prudente logica del “wait and see” e saranno rivalutati per tempi, entità e dislocazione geografica, in funzione dell’effettivo andamento della domanda). Poco più di metà del campione (il 51,1%) sente di non avere una visione chiara delle dinamiche di mercato, non sembra convinto che la direzione del cambiamento sia effettivamente quella e considera l’avvento dell’auto elettrica una questione a tutt’oggi molto controversa. Poco più di un terzo, invece, la approva perché la considera espressione di progresso tecnologico o la vede come scelta sostenibile e strategica in vista degli obiettivi di salvaguardia ambientale e climatica. Il residuo 14,4% è critico: si tratta di una scelta “sbagliata”. A questo gruppo di intervistati abbiamo chiesto di precisare le motivazioni di un giudizio così nettamente negativo.

La domanda successiva focalizzava le intenzioni di acquisto di un’auto, in una prospettiva temporale di medio termine: due anni. Vediamo nel grafico che il gruppo delle auto “tradizionali” a benzina, diesel o gas (GPL/metano) è nettamente minoritario, raccogliendo appena il 26.9% delle scelte; decisamente più attraenti, per i nostri intervistati, le auto elettriche, le ibride plug-in e soprattutto le ibride, una categoria che sul mercato offre una vasta gamma di scelte e sembra in grado di accontentare quanti hanno riserve e incertezze sulla praticità di un’auto completamente elettrica.

Un altro incrocio interessante è tra chi possiede un impianto fotovoltaico e chi nei prossimi due anni acquisterebbe un’auto elettrica: la dotazione in questione si traduce abbastanza spesso nella possibilità di ricaricare l’auto mediante l’energia autoprodotta, con notevole risparmio economico rispetto alla colonnina in strada.

I risultati del sondaggio: la sostenibilità in casa

Appena il 40% degli intervistati ha un buon isolamento termico dell’involucro dell’edificio (pareti esterne e tetto) ed una quota simile ha infissi a taglio termico. Considerato il numero elevato di interventi finanziati negli ultimi anni dal cosiddetto “superbonus” 110% e dalle altre misure di consistente incentivazione, è un dato che fa pensare: se ne potrebbe desumere, sia pure con cautela, che la situazione di partenza fosse diffusamente piuttosto negativa e che comunque parte degli interventi abbiano inciso in modo marginale sulla prestazione energetica complessiva dell’edificio.

A proposito di impianti, notiamo che la quota di quanti hanno una caldaia a condensazione non raggiunge il 50% e che persino il termostato per la regolazione dei caloriferi è presente appena nel 54.14% dei casi.

Nell’indicare le condizioni a cui sarebbero disposti ad adottare una tecnologia “green” per il risparmio e l’efficientamento energetico, gli intervistati hanno fornito elementi di notevole interesse. Innanzitutto, emerge l’esigenza di informazione chiara, semplificata, indipendente e “personalizzata” (consulenza tecnica gratuita sulla migliore scelta da fare) in base alle specifiche condizioni della casa e della famiglia: infatti, le prime due risposte raccolgono un discreto numero di consensi. Altro problema evidenziato è quello della certezza di recupero in tempi ragionevoli dell’investimento (il 18% del campione ferma l’orizzonte temporale considerato accettabile a 5 anni) e la presenza di incentivi “forti”, come lo sconto in fattura al 60% (opzione scelta da oltre un terzo degli intervistati).

I risultati del sondaggio: alimentazione e rifiuti

Il nostro questionario ha intanto cercato di raccogliere le difficoltà lamentate dai cittadini nel fare la raccolta differenziata: osserviamo il grafico sottostante. Nella quota maggioritaria (59.5%) di quanti non percepiscono problemi, naturalmente dimorano due gruppi diversi: i realmente soddisfatti, che curano la raccolta differenziata e vivono in un comune virtuoso dove l’organizzazione del servizio non crea problemi, e gli indifferenti, quelli cioè che non incontrano problemi perché in realtà non la fanno.

Abbiamo chiesto anche della sostenibilità in fase di acquisto dei generi di largo consumo e soprattutto alimentari. Con una domanda introduttiva abbiamo indagato l’attitudine a fare attenzione a questi aspetti in fase di scelta: un rassicurante 58.1% degli intervistati dichiara di preoccuparsene “abbastanza” o “molto”; un discreto 7.9% ritiene di non essere in grado di valutare per via delle informazioni assenti o poco affidabili (perciò rinuncia), mentre il rimanente 14.5% non se ne vuole occupare perché già è impegnativo lo sforzo di scegliere in relazione alla qualità intrinseca del prodotto ed al prezzo.

I risultati del sondaggio: elettrodomestici

Il tema è affrontato sotto il profilo dei consumi (soprattutto di energia) e parte, dopo la domanda di rito “Sei tu che ti occupi prioritariamente delle scelte di acquisto sul tema?”, con una riflessione: perché non hai ancora cambiato quel vecchio elettrodomestico? Anche qui, volutamente, abbiamo scelto di prendere in considerazione la percezione del consumatore, senza indicare un termine di riferimento in anni, per poterci concentrare sulle motivazioni addotte da chi, pur avendo consapevolezza della vetustà e necessità di sostituire, è frenato da fattori esterni.

Non è trascurabile la quota di coloro che non possono permettersi l’acquisto di un nuovo apparecchio, neanche a rate: ben il 13.9%: a queste famiglie sarebbe necessario offrire in modo prioritario un sostegno economico, che invece di aiutare una tantum a pagare la bolletta elettrica, consenta di realizzare un risparmio apprezzabile per numerosi anni (vale lo stesso per l’installazione di un sistema fotovoltaico o la sostituzione di una vecchia caldaietta a gas)

I risultati del sondaggio: opinioni aggiuntive

Da ultimo, abbiamo chiesto agli intervistati di condividere liberamente, sempre in tema di consumi sostenibili, un’opinione, un’esperienza, una proposta di soluzione, una segnalazione di condizioni disfunzionali da correggere.

IMPORTANTE

All’interno del report completo, al termine di ogni capitolo, abbiamo chiesto un commento dei risultati da parte di esperti del settore.

  • MOBILITA’: Francesco Naso – Segretario Generale MOTUS-E
  • CASE GREEN: Marco Mari, Sustainability Advisor
  • RIFIUTI E ALIMENTAZIONE: Riccardo Ricci Curbastro – Presidente Equalitas
  • ELETTRODOMESTICI: Marco Imparato, Direttore Generale APPLiA Italia

All’interno del report  completo sono riportate anche 13 proposte di Adiconsum e un “Manifesto del consumo sostenibile & inclusivo”.

Nelle prossime settimane sono previste news dedicate per ogni settore per entrare nel dettaglio delle tematiche proposte.

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  • Energia elettrica: audizione alla X Commissione della Camera dei Deputati. Le proposte che abbiamo presentato

Energia elettrica: audizione alla X Commissione della Camera dei Deputati. Le proposte che abbiamo presentato

9 Maggio 2024

Si è svolta il 9 maggio presso la X Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati l’audizione di Adiconsum e delle altre Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge per parlare delle criticità del passaggio dal mercato tutelato a quello libero. Adiconsum ha condiviso un documento comune con le Associazioni, ma ha colto l’occasione per integrare tale documento con alcune sue proposte. Vediamo quali.

Le proposte di Adiconsum

Ad integrazione di tale documento, come Adiconsum abbiamo sottolineato alcune questioni di ordine politico, indispensabili, a nostro avviso, per gestire nel migliore dei modi la  transizione energetica, come la necessità di avviare Campagne informative/formative da realizzare col contributo delle Associazioni Consumatori per creare una cultura energetico-ambientale, educare i cittadini/consumatori al risparmio e all’efficienza energetica, orientare i cittadini/consumatori a scelte consapevoli e responsabili rispetto alla completa liberalizzazione del mercato del gas e dell’energia elettrica, sviluppare le comunità energetiche rinnovabili, soprattutto solidali (CERS) e la necessità di modificare l’attuale normativa che prevede il silenzio-assenso con l’introduzione dell’obbligo di accettazione palese da parte del consumatore come già disciplinato da altre Autorità (vedi Agcom nel settore delle telecomunicazioni elettroniche).

Per il contenimento del costo dell’energia, che è il vero problema che devono affrontare le famiglie, per i consumatori vulnerabili è necessario prevedere un’apposita asta con prezzi dell’energia elettrica al di sotto di tutte quelle assegnate; per i consumatori nel mercato libero, un prezzo vigilato dall’Arera, con un range, che va da un minimo ad un massimo, legato all’andamento del costo della commodity (in particolare del gas) per evitare speculazioni e abusi; slegare, come affermato dal Ministro Pichetto Fratin, il prezzo delle energie rinnovabili dal prezzo dell’elettricità prodotta con il gas;  utilizzare una media ponderata, per determinare il prezzo di produzione fra i costi delle varie fonti energetiche utilizzate.

Nel corso dell’audizione abbiamo segnalato anche due criticità, quella sulle concessioni idriche (scadute o in scadenza) per le quali il Governo dovrebbe accentrare le decisioni o, quanto meno, dare un indirizzo di unicità alle Regioni interessate rispetto ai rinnovi e la modifica del Decreto Bersani che prevede al 2025 la prequalificazione delle imprese interessate a gestire le concessioni,  in scadenza al 2030,  della rete di distribuzione, che  comporterebbe lo spezzettamento della rete di Media Tensione che, invece, a nostro avviso, dovrebbe rimanere verticalmente integrata come quella di Alta Tensione (rete di trasmissione) affidata a Terna.

Infine, abbiamo ribadito la necessità inderogabile di avviare un Tavolo permanente con tutti gli stakeholder (ivi compresa la rappresentanza delle Associazioni Consumatori del CNCU) di monitoraggio e controllo rispetto all’attuazione dei processi energetici relativi alla transizione in atto.

 

 

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  • Addio bonus cultura, arriva la Carta della Cultura Giovani e la Carta del Merito

Addio bonus cultura, arriva la Carta della Cultura Giovani e la Carta del Merito

24 Aprile 2024

Il 30 aprile 2024 sarà l’ultimo giorno spendibile del vecchio bonus cultura 2023 che nel 2024 viene sostituito da due Carte: la Carta della Cultura Giovani e la Carta del Merito. Vediamo come funzionano.

La Carta della Cultura Giovani

I requisiti per richiedere la Carta Cultura giovani sono:

  • essere nati nel 2005
  • residenza in Italia e ove previsto permesso di soggiorno in corso di validità
  • ISEE non superiore a 35.000 euro.

La carta è assegnata e utilizzabile l’anno successivo a quello del compimento del 18mo anno di età fino al 31 dicembre dell’anno di registrazione alla piattaforma pe richiederla.

La Carta del Merito

Per richiederla ed ottenerla servono i seguenti requisiti:

  • residenza in Italia e ove previsto permesso di soggiorno in corso di validità
  • aver conseguito entro e non oltre il 19mo anno di età la maturità con votazione di 100 o 100 e lode.

Come richiedere le Carte

  • Per accedere alla piattaforma per la richiesta di una o tutte e due le Carte è necessario essere in possesso di SPID.

Per la Carta della Cultura Giovani, clicca qui

Per la Carta del Merito, clicca qui

Quando richiedere le due Carte

  • L’ultimo giorno utile per richiedere le due Carte è il 30 giugno 2024.

Entro quando è possibile utilizzare le due Carte

  • L’ultimo giorno utile per il loro utilizzo è il 31 dicembre 2024.

A quanto ammonta il valore delle Carte

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Che cosa si può acquistare con le Carte

Con le Carte di possono acquistare:

  • Biglietti per rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche, spettacoli dal vivo
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  • accesso a musei, mostre, eventi culturali, aree archeologiche, parchi naturali
  • corsi di musica, teatro, danza e lingue straniere.

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  • videogiochi
  • abbonamenti per accesso a canali/piattaforme che offrono contenuti audiovisivi.

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  • Adiconsum Alessandria fa risarcire consumatore per danno da carburante sporco

Adiconsum Alessandria fa risarcire consumatore per danno da carburante sporco

23 Aprile 2024

Il danno da carburante sporco deve essere risarcito. È questo il risultato della sentenza del Tribunale di Alessandria sul ricorso presentato da Adiconsum Alessandria a tutela di un proprio assistito. Vediamo com’è andata.

 

La sentenza del Tribunale di Alessandria

Con la sentenza n. 115 del 2023, il Tribunale di Alessandria ha condannato una società petrolifera a risarcire integralmente i danni subiti da un consumatore a causa del gasolio misto ad acqua e fango immesso nel serbatoio della sua auto ad un rifornimento.

Il Tribunale ha condannato – nella causa proposta da un consumatore associato, assistito dall’avvocato di fiducia di Adiconsum – la Società Petrolifera presso la stazione di servizio della quale era stato effettuato il rifornimento di gasolio contaminato, a risarcire tutti i danni conseguenti, meccanici, di analisi e perizie, nonché a rifondere le spese di causa. 

 

La prova del danno causato dal carburante sporco

L’attore aveva provato che il gasolio sporco immesso nel serbatoio della sua auto era stato acquistato presso quella stazione di servizio, ove era stato pagato con carta di debito; il nesso di causalità era dimostrato da un malfunzionamento compatibile con le impurità del carburante manifestatosi in stretta continuità cronologica col rifornimento non conforme.  

È stato in tal modo confermato il principio secondo il quale, in caso di carburante sporco, l’attore deve dimostrare dove ha acquistato il carburante immesso nel serbatoio e che il veicolo ha subito danni a seguito del rifornimento. Nel caso in esame, il consumatore danneggiato aveva provato quanto sopra ed aveva denunciato l’adempimento inesatto che aveva provocato il sinistro, nel termine di 8 giorni dalla scoperta (fatta coincidere  con l’ispezione dell’auto in officina) previsto a pena di decadenza per l’azione risarcitoria generale dall’art. 1494 c.c.. 

Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia al Consumer Summit 2024

18 Aprile 2024

Lo European Consumer Summit è un evento molto importante per i cittadini-consumatori europei. Esso infatti riunisce tutti gli stakeholder che si occupano dei consumatori di tutti gli Stati membri dell’Unione europea: politici, Autorità nazionali di tutela dei consumatori, mondo accademico e rappresentanti della società civile, e le Associazioni Consumatori sia a livello comunitario che nazionale. Adiconsum partecipa ai lavori insieme al Centro Europeo Consumatori Italia.

Consumer Summit 2024: da chi è promosso e quali obiettivi si pone

Il Consumer Summit è promosso dal Direttorato-Generale per la giustizia e i consumatori ed è ospitato a Bruxelles dalla Commissione europea in collaborazione con la Presidenza belga del Consiglio europeo. Partendo dai risultati emersi dall’attuale Agenda dei Consumatori, l’obiettivo del Summit è quello di discutere ed elaborare proposte per le azioni future della politica dei consumatori.

Consumer Summit 2024: com’è articolato

Il Summit consiste in varie sessioni plenarie con la partecipazione del Commissario e del Segretario di Stato belga per la Protezione del Consumatore, relatori di alto livello  e sessioni per dibattiti su tematiche inerenti ai consumatori.

La partecipazione di Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia

Adiconsum e Centro Europeo Consumatori Italia sono topic owner del Gruppo di lavoro pomeridiano sulla “Sostenibilità nell’e-commerce“.

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  • Sostenibilità: appello alla Commissione europea per pasti pronti più salutari e sostenibili

Sostenibilità: appello alla Commissione europea per pasti pronti più salutari e sostenibili

17 Aprile 2024

Pasti e piatti pronti potrebbero far risparmiare miliardi e ridurre le emissioni dell’Unione europea. Sono i dati emersi da uno studio commissionato da varie organizzazioni europee, tra cui Adiconsum. Ecco i risultati.

Lo studio

Condotto da Systemiq, un’azienda che si occupa di cambiamenti di sistema, lo studio “Ready-made Meals”, rivela che l’Unione Europea potrebbe ridurre le proprie emissioni di gas serra di circa 48 milioni di tonnellate all’anno, pari all’eliminazione di 38 milioni di nuove auto dalla circolazione, semplicemente allineando i pasti pronti a nuovi standard sanitari e di sostenibilità.

I pasti e cibi pronti, infatti, sono ricchi di sale, zuccheri, grassi, proteine animali (soprattutto da carne rossa, in gran quantità) e calorie in eccesso e per questo motivo superano notevolmente i livelli salutari raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dalla Commissione EAT-Lancet. Circa un milione di morti all’anno sono attribuibili a diete non salutari nell’UE.

I pasti preparati alla luce dei nuovi standard ridurrebbero effettivamente i costi degli ingredienti, consentendo a supermercati e ristoranti di offrire opzioni di pasti e cibi pronti nutrienti a prezzi accessibili.

Non solo. L’adozione dei nuovi standard potrebbe contribuire a ridurre le principali malattie legate all’alimentazione nell’UE, come il cancro, le malattie cardiovascolari (comprese le malattie cardiache e l’ictus), le malattie del fegato e il diabete.  I pasti pronti costituiscono un sesto (17%) dell’apporto calorico totale dell’UE e il loro volume di vendita è in aumento.

L’appello alla Commissione europea

Adiconsum, insieme ad altre organizzazioni, alla luce di quanto emerso dal questo nuovo studio ha rivolto un appello alla Commissione europea, chiedendo l’allineamento dei pasti pronti alle linee guida sulla salute e sulla sostenibilità e l’adozione degli standard da parte dei grandi supermercati europei, delle società di catering e delle catene di ristoranti.

Per il Report “Ready-made Meals”, clicca qui

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  • Affrontare il Cambiamento Climatico: Garantire la Sicurezza Alimentare Attraverso la Sostenibilità

Affrontare il Cambiamento Climatico: Garantire la Sicurezza Alimentare Attraverso la Sostenibilità

15 Aprile 2024

Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più significative del nostro tempo, causando, tra  l’altro, ripercussioni rilevanti su settori cruciali come l’agricoltura e la sicurezza alimentare. In questo  contesto, l’adozione di pratiche sostenibili diventa imprescindibile per garantire la continuità e la qualità  dell’approvvigionamento alimentare.  

Il Cambiamento Climatico e le Sue Implicazioni sull’Agricoltura 

Il cambiamento climatico, caratterizzato da fenomeni estremi come siccità, inondazioni e ondate di calore,  ha un impatto diretto sull’agricoltura. Le variazioni climatiche alterano i modelli di crescita delle colture,  compromettendo la resa e la qualità dei raccolti. I cambiamenti a lungo termine di temperatura, umidità,  precipitazioni e frequenza degli eventi meteorologici estremi stanno già influenzando le pratiche agricole, la  produzione agricola, la qualità nutritiva delle colture alimentari e la disponibilità degli alimenti. È essenziale  comprendere come queste variazioni influenzino la produzione agricola per sviluppare strategie di  adattamento e mitigazione. 

Sicurezza Alimentare e Rischi Associati al Cambiamento Climatico 

La sicurezza alimentare, intesa come l’accesso costante e affidabile a cibo nutriente e sufficiente per una  vita sana, è fortemente minacciata dalle perturbazioni climatiche. Il cambiamento climatico aumenta la  vulnerabilità delle comunità agricole e, per l’appunto, mette a rischio la disponibilità e l’accessibilità degli  alimenti. Le variazioni climatiche possono portare a carestie, perdite di raccolti e aumento dei prezzi  alimentari, minacciando la sicurezza alimentare delle popolazioni più vulnerabili. 

Ruolo della Sostenibilità nell’Affrontare le Sfide del Cambiamento Climatico 

La sostenibilità rappresenta un pilastro fondamentale per affrontare le sfide del cambiamento climatico  nell’ambito dell’agricoltura e della sicurezza alimentare. Attraverso pratiche agricole sostenibili, è possibile  mitigare gli impatti ambientali e promuovere una produzione alimentare resiliente. 

Principi della Sostenibilità Agricola 

La sostenibilità agricola si basa su pratiche che rispettano l’ambiente, preservano le risorse naturali e  mantengono la produttività nel lungo termine. L’agricoltura sostenibile rappresenta una soluzione a tutte  queste problematiche. È necessario ridurre le emissioni di gas serra provenienti dall’agricoltura, adottando  pratiche agricole resilienti al clima, come l’irrigazione efficiente, la rotazione delle colture e l’utilizzo di  varietà resistenti al caldo e alla siccità. Promuovere la biodiversità e la salute del suolo è fondamentale per  migliorare la fertilità e la capacità di resilienza degli ecosistemi agricoli. Investire in ricerca e innovazione è  fondamentale per sviluppare nuove tecnologie e soluzioni per l’agricoltura sostenibile. In questo contesto,  le pratiche agricole sostenibili favoriscono la resilienza delle colture, riducono l’impatto ambientale e  promuovono la sicurezza alimentare a lungo termine. 

Il ruolo delle aziende 

Le aziende hanno la responsabilità di assumere un ruolo importante in questo contesto. È fondamentale  sviluppare piani di sostenibilità che includano la riduzione delle emissioni di gas serra, l’adozione di pratiche  agricole sostenibili e la promozione della biodiversità. La collaborazione con le organizzazioni no-profit e le  istituzioni è fondamentale per condividere conoscenze e best practices. La trasparenza e la comunicazione  sono essenziali per informare i consumatori sulle azioni intraprese e per coinvolgerli nella sfida della  sostenibilità.

Collaborazione tra Aziende e Associazioni per la Sostenibilità Alimentare 

La collaborazione tra aziende e associazioni consumeriste rappresenta un’opportunità per sviluppare  soluzioni innovative e sostenibili per affrontare le sfide del cambiamento climatico nell’ambito  dell’agricoltura e della sicurezza alimentare. 

Le associazioni, come Adiconsum, giocano un ruolo chiave nel sensibilizzare sulle questioni legate alla  sostenibilità e nel promuovere partnership strategiche per affrontare queste sfide. 

Prospettive Future 

Affrontare il cambiamento climatico e garantire la sicurezza alimentare richiede un impegno congiunto da  parte di governi, aziende, associazioni e consumatori. Attraverso l’adozione di pratiche sostenibili e la  promozione di partnership collaborative, è possibile mitigare gli impatti sull’agricoltura e assicurare un  approvvigionamento alimentare sicuro e sostenibile per le generazioni future. Solo attraverso una  collaborazione stretta e un impegno condiviso possiamo affrontare efficacemente le sfide che si  presentano. Concludendo, per affrontare queste sfide occorre un approccio olistico e la collaborazione di  tutte le parti interessate. Attraverso la sostenibilità e l’impegno congiunto, possiamo proteggere il nostro  ambiente e assicurare un futuro alimentare sicuro per le generazioni a venire. 

Il Ruolo di Adiconsum 

Se sei un’azienda che desidera avviare un piano di sostenibilità focalizzato sulla sicurezza alimentare, è  giunto il momento di agire. Investire nella sostenibilità non solo porta benefici ambientali, ma può anche  migliorare la reputazione aziendale e garantire una fornitura alimentare stabile e di alta qualità nel lungo  termine. 

Adiconsum si propone come partner per le aziende che desiderano avviare un piano di sostenibilità  sull’argomento sicurezza alimentare. Offriamo consulenza e formazione per aiutare le aziende a  comprendere le sfide del cambiamento climatico e a sviluppare strategie efficaci. Promuoviamo l’adozione  di modelli di consumo responsabile e sensibilizziamo i consumatori sull’importanza di questo tema. 

Contatta Adiconsum oggi stesso per: 

Consulenza Personalizzata: I nostri esperti saranno lieti di guidarti attraverso il processo di sviluppo e  implementazione di un piano di sostenibilità mirato alla sicurezza alimentare, adattato alle esigenze  specifiche della tua azienda. 

Partnership Strategiche: Collaboriamo con aziende di diversi settori per promuovere soluzioni sostenibili.  Unisciti a noi per creare partnership significative e promuovere l’innovazione sostenibile. 

Formazione e Sensibilizzazione: Offriamo programmi di formazione e sensibilizzazione per il tuo team, per  garantire una comprensione approfondita delle sfide e delle opportunità legate alla sostenibilità  alimentare. 

Monitoraggio e Valutazione: Seguiamo da vicino l’implementazione dei piani di sostenibilità e forniamo  supporto continuo attraverso monitoraggio e valutazione, per garantire il raggiungimento degli obiettivi  prefissati.

Non rimandare più a lungo. Contatta Adiconsum oggi stesso e unisciti a noi nell’affrontare le sfide del  cambiamento climatico e nella promozione di una sicurezza alimentare sostenibile per tutti. Il futuro della  tua azienda e del pianeta dipende dalle azioni che intraprendiamo oggi. 

Per saperne di più sui servizi offerti da Adiconsum per la sostenibilità aziendale, si invita a visitare il sito  web www.adiconsum.it o a contattare il numero verde 06 44170222.  

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  • Economia circolare e modelli di business rigenerativi: Adiconsum, partner per la sostenibilità aziendale

Economia circolare e modelli di business rigenerativi: Adiconsum, partner per la sostenibilità aziendale

15 Aprile 2024

Nell’attuale panorama globale, l’adozione dell’economia circolare emerge come un imperativo cruciale per  garantire la sostenibilità a lungo termine del pianeta. Rispetto al tradizionale modello lineare di “prendi produci-usa-getta”, l’economia circolare promuove un approccio che mira a massimizzare il valore delle  risorse nel tempo, minimizzando gli sprechi e riducendo l’impatto ambientale. 

In questa prospettiva, Adiconsum si distingue come un partner di prim’ordine per le aziende che intendono  avviare un percorso verso la sostenibilità. Grazie a un team di esperti qualificati e una conoscenza  approfondita del settore, Adiconsum offre un supporto completo per l’adozione di modelli di business  rigenerativi, contribuendo così a promuovere un’economia più circolare e sostenibile. 

 

I principi dell’economia circolare

L’economia circolare si basa su tre principi fondamentali: 

Riduzione 

Questo principio mira a minimizzare l’utilizzo di risorse e la produzione di rifiuti durante tutte le fasi del  ciclo di vita di un prodotto. Ciò include l’adozione di pratiche di progettazione eco-sostenibili,  l’ottimizzazione dei processi produttivi per ridurre gli sprechi e l’implementazione di strategie di consumo  consapevole. 

Riutilizzo 

L’obiettivo del riutilizzo è estendere la vita utile dei prodotti il più possibile. Questo può avvenire attraverso  la riparazione, il ricondizionamento o il riutilizzo dei prodotti stessi o delle loro componenti. In questo  modo, si riduce la necessità di nuove risorse e si evita che i materiali finiscano in discarica prematuramente. 

Riciclo 

Il riciclo è un processo chiave nell’economia circolare, in quanto consente di trasformare i rifiuti in nuove  risorse utili. Questo può avvenire attraverso il riciclo dei materiali, la valorizzazione energetica dei rifiuti o la  conversione dei rifiuti organici in compost o biogas. 

 

Modelli di business rigenerativi 

L’economia circolare offre una vasta gamma di modelli di business innovativi che le aziende possono  adottare per creare valore e ridurre l’impatto ambientale. Alcuni dei più significativi includono:

Economia della prestazione 

Questo modello si concentra sulla vendita dell’utilizzo o del servizio fornito dai prodotti anziché sulla  vendita dei prodotti stessi. Ad esempio, anziché acquistare un’auto, i consumatori possono aderire a servizi  di car sharing che forniscono l’accesso all’utilizzo dell’auto quando necessario, riducendo la necessità di  possedere un veicolo. 

Piattaforme di sharing economy 

Questi modelli facilitano lo scambio e il noleggio di beni e servizi tra individui o aziende. Piattaforme come  Airbnb per l’alloggio o Uber, solo a titolo esemplificativo, per i trasporti permettono alle persone di  condividere risorse esistenti, ottimizzando l’utilizzo e riducendo il consumo complessivo di risorse. 

Riciclo e rigenerazione 

Questo modello si concentra sulla trasformazione dei rifiuti in nuove risorse utili. Ad esempio, il concetto di  “upcycling” implica la creazione di prodotti di valore superiore utilizzando materiali di scarto, mentre il  riciclo dei materiali plastici può essere utilizzato per produrre nuovi prodotti, riducendo la dipendenza dalle  materie prime vergini. 

Bioeconomia 

Questo modello si basa sull’utilizzo di risorse biologiche rinnovabili per la produzione di beni e servizi.  Include pratiche come l’agricoltura biologica, che utilizza metodi sostenibili per la produzione alimentare, e  la produzione di biocarburanti, che sfrutta biomasse rinnovabili per la produzione di energia. 

Economia dell’accesso 

si concentra sull’offerta di accesso ai beni e ai servizi anziché sulla loro proprietà. Attraverso l’uso di  piattaforme digitali e servizi di abbonamento, le aziende possono fornire accesso a beni e servizi senza che i  consumatori debbano possederli fisicamente. Questo riduce la necessità di produzione eccessiva e  favorisce la condivisione delle risorse. 

Economia del servizio 

In questo modello, le aziende si concentrano sulla fornitura di servizi anziché sulla vendita di prodotti. Ad  esempio, anziché vendere lampade, un’azienda potrebbe offrire un servizio di illuminazione, assumendosi  la responsabilità della manutenzione e dell’aggiornamento delle lampade stesse. Ciò favorisce il  prolungamento della vita utile dei prodotti e incentiva la circolarità delle risorse. 

 

I vantaggi dell’economia circolare per le aziende 

L’adozione di modelli di business rigenerativi offre una serie di vantaggi alle aziende, tra cui: 

Riduzione dei costi: Attraverso la riduzione dei consumi di materie prime, energia e acqua, nonché la  diminuzione dei costi di smaltimento dei rifiuti, le aziende possono realizzare significativi risparmi finanziari.

Migliore efficienza: Ottimizzando i processi produttivi e riducendo gli sprechi, le aziende possono  migliorare la loro efficienza operativa e aumentare la loro redditività complessiva. 

Aumento della competitività: Posizionarsi sul mercato come azienda innovativa e sostenibile può conferire  un vantaggio competitivo significativo, attirando clienti sensibili alle questioni ambientali e distinguendosi  dalla concorrenza. 

Migliore reputazione: Investire nella sostenibilità e nell’adozione di pratiche commerciali responsabili può  migliorare la reputazione aziendale e rafforzare il rapporto con i clienti, i dipendenti e gli altri stakeholder. 

Accesso a nuovi mercati: L’adozione di modelli di business circolari può aprire nuove opportunità di  mercato in settori emergenti legati alla sostenibilità, consentendo alle aziende di diversificare le loro  attività e di accedere a nuovi segmenti di clientela. 

 

Adiconsum: partner per la sostenibilità aziendale 

Adiconsum si distingue come un partner affidabile per le aziende che desiderano intraprendere un percorso  verso la sostenibilità. Offrendo una vasta gamma di servizi che includono analisi del contesto aziendale,  sviluppo di strategie di sostenibilità, formazione del personale, ricerca e sviluppo e comunicazione e  marketing, Adiconsum fornisce un supporto completo per l’implementazione di modelli di business circolari  e la promozione di pratiche commerciali sostenibili. 

In conclusione, l’adozione dell’economia circolare e dei modelli di business rigenerativi rappresenta  un’opportunità fondamentale per le aziende che desiderano crescere in modo sostenibile e competitivo nel  lungo termine. Adiconsum, con la sua esperienza consolidata e la sua competenza nel settore, si pone come  il partner ideale per guidare le aziende attraverso questo percorso di transizione verso un futuro più  responsabile, circolare e rigenerativo. 

Per saperne di più sui servizi offerti da Adiconsum per la sostenibilità aziendale, si invita a visitare il sito  web www.adiconsum.it o a contattare il numero verde 06 44170222. L’economia circolare è il futuro, e  Adiconsum è qui per guidare le aziende verso una visione più sostenibile. 

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  • Case Green: con l’ok dell’Ecofin la direttiva è legge. Adiconsum al Governo: coinvolgere le Associazioni Consumatori nella fase di recepimento della normativa

Case Green: con l’ok dell’Ecofin la direttiva è legge. Adiconsum al Governo: coinvolgere le Associazioni Consumatori nella fase di recepimento della normativa

12 Aprile 2024

Dopo l’approvazione da parte da tutti gli Stati membri di un testo più “morbido”, rispetto alla prima stesura, della Direttiva “Case green” lo scorso 10 aprile, l’ok dell’Ecofin, il Consiglio dei Ministri dell’Economia e delle Finanze, del 12 aprile ha definitivamente sancito il varo della nuova legge. Adiconsum sul tema aveva scritto nei giorni antecedenti la votazione dei Paesi membri una lettera al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Pichetto Fratin. Ecco che cosa abbiamo chiesto.

La lettera di Adiconsum al ministro Pichetto Fratin

Il tema della casa un tema importante ed è molto sentito nel nostro Paese ed è all’attenzione di Adiconsum tant’è che in vista dell’ok definitivo della Direttiva “Case green” ci siamo fatti portavoce, presso il Ministro, delle preoccupazioni dei tanti consumatori proprietari di casa, in relazione agli oneri di cui si dovrebbero far carico per adeguare la propria abitazione ai nuovi standard energetici superiori a quelli attuali, stabiliti dalla nuova normativa.

Da sempre impegnata in Campagne di sensibilizzazione sull’uso razionale dell’energia e di attenzione all’ambiente, Adiconsum ritiene che per rendere operativo il testo approvato bisogna definire percorsi ed esenzioni per garantire la fattibilità della transizione,  proteggendo le famiglie da oneri eccessivi e prevenendo effetti distorsivi o speculazioni sul mercato di beni e servizi coinvolti negli interventi di efficientamento, a cui abbiamo assistito in occasione degli incentivi al 110%.

Le nostre richieste al Governo

Ecco perché Adiconsum chiede al Governo di coinvolgere, nella fase di recepimento della Direttiva, il coinvolgimento delle Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge che, hanno raccolto i reclami e le segnalazioni dei comportamenti scorretti in tema di incentivi, rispetto ai quali occorre fare prevenzione prima che repressione.

All’uopo chiediamo di prevedere una sezione specifica dedicata alle modalità di finanziamento, gettando le basi di soluzioni su misura per le famiglie relative ai progetti di ristrutturazione residenziale.

Il progetto “La Casa SI Cura”

In base all’esperienza maturata negli ultimi due anni con il Tour realizzato nell’ambito del progetto “La Casa SI Cura”, promosso da Prosiel, arrivato nelle piazze e nelle sedi delle istituzioni locali in 20 città dal nord al sud del Paese, comprese le isole, Adiconsum sottolinea, inoltre, la diffusa mancanza di sicurezza degli impianti elettrici nelle case, spesso teatro di eventi drammatici che potevano essere evitati. Tra le criticità riscontrate, oltre alla non conoscenza del proprio impianto, della sua gestione e manutenzione, i consumatori non sono in possesso degli strumenti per valutare le competenze degli impiantisti e la correttezza degli interventi proposti dalle imprese. Senza la messa in sicurezza delle nostre abitazioni, è difficile anche procedere a quell’efficientamento energetico richiesto dalla Direttiva “Case green”.

La Campagna di sensibilizzazione “La Casa SI Cura” è ancora attiva fino al 31 dicembre 2024. Tramite il portale https://www.lacasasicura.org/  è possibile richiedere il controllo GRATUITO dello stato del proprio impianto elettrico da parte di un tecnico abilitato.

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  • Energia elettrica: istruzioni per l’uso del motore di ricerca di ARERA per il rientro nel mercato tutelato

Energia elettrica: istruzioni per l’uso del motore di ricerca di ARERA per il rientro nel mercato tutelato

10 Aprile 2024

Per la tua fornitura di energia elettrica avevi scelto un fornitore del mercato libero, ma vuoi rientrare nel mercato tutelato e non sai come fare? Avevamo già comunicato questa possibilità nella nostra notizia dello scorso 20 marzo, nella quale avevamo anche indicato il link dove trovare tutte le informazioni riguardo alle società che erogano il servizio di Maggior Tutela inserendo la regione, la provincia e il comune, evidenziando anche le tempistiche incerte di questo passaggio, dovute ai tempi di lavorazione delle pratiche. Ora però l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, ha semplificato la ricerca del fornitore  organizzando un motore di ricerca specifico dove basta inserire il nome del Comune dove si trova la fornitura di energia elettrica.

Il nuovo motore di ricerca dell’ARERA

Per permettere a coloro che sono nel mercato libero dell’energia elettrica di esercitare il loro diritto a rientrare nel Mercato Tutelato, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) ha realizzato un motore di ricerca per aiutare i consumatori a conoscere quale fornitore eroga tale servizio nel Comune dove si trova l’abitazione oggetto della fornitura.

Come fare per chiedere di rientrare nel Mercato Tutelato

  • Entra nel motore di ricerca, cliccando qui
  • Accetta i cookies (per farlo vai in fondo alla pagina e clicca su “Gestione Cookies”)
  • Inserisci il nome del Comune nell’apposito spazio
  • Clicca sul link del fornitore che esercita la Maggior Tutela in quel Comune
  • Segui le indicazioni riportate nella pagina del fornitore.

Per fare la richiesta di rientro, alcuni fornitori mettono a disposizione più canali di contatto (telefono, chat, ecc.), altri rendono disponibile un Modulo da compilare.

IMPORTANTE: Per assistenza rivolgersi agli sportelli territoriali Adiconsum.

Casa: Adiconsum lancia l’allarme per i troppi incendi

9 Aprile 2024

Sono stati 4 gli incendi verificatisi nel weekend, appena trascorso, a Roma, per uno dei quali è stata già accertata la causa, individuata in un corto circuito. Adiconsum, anche in base all’esperienza acquisita grazie al Tour della Campagna “La Casa SI Cura” lancia l’allarme e pone il tema della sicurezza delle nostre abitazioni al centro dell’attenzione dei consumatori e delle istituzioni. Ecco quali sono le criticità rilevate e quali le possibili soluzioni.

L’esperienza del Tour  “La Casa SI Cura”

Come toccato con mano da Adiconsum nel Tour, nell’ambito della Campagna “La Casa SI Cura” (www.lacasasicura.org), promossa da Prosiel, che ha toccato nel 2022 e nel 2023 le piazze di 20 città dal nord al sud dell’Italia, isole comprese, incontrando cittadini e Istituzioni locali,  circa il 70% degli immobili risale a prima dell’emanazione della L. 46/90 sulla sicurezza degli impianti elettrici e i cittadini ignorano la necessità di manutenere periodicamente il proprio impianto. Tale carenza è sovente causa di eventi tragici che potevano essere evitati.

Le criticità

Tra le criticità emerse negli incontri del Tour segnaliamo:

  • la non conoscenza dello stato e della sicurezza del proprio impianto elettrico in casa
  • la necessità di una corretta informazione sulla gestione dell’impianto elettrico
  • la mancanza di strumenti per valutare le competenze degli impiantisti.

Le possibili soluzioni proposte da Adiconsum

Tra le possibili soluzioni, Adiconsum propone:

  • il censimento dello stato degli impianti elettrici negli appartamenti
  • la manutenzione periodica
  • l’aggiornamento obbligatorio della certificazione di conformità
  • l’aggiornamento obbligatorio del libretto di manutenzione.

Inoltre, Adiconsum  ritiene necessaria una Campagna di comunicazione, da realizzare con le Associazioni Consumatori del CNCU, per informare i cittadini sui comportamenti da seguire per garantire la massima sicurezza anche degli impianti elettrici.

Ciò permetterebbe anche di rispettare, per quanto riguarda la sicurezza, la Direttiva “Case green”.

La Campagna “La Casa SI Cura”

Ricordiamo che la la Campagna di sensibilizzazione, promossa da Prosiel e realizzata da Adiconsum, è attiva ancora  fino al 31 dicembre 2024, e consente di richiedere tramite il portale www.lacasasicura.org, la VISITA GRATUITA di un tecnico abilitato per il controllo dello stato dell’impianto elettrico di casa.

Bonus sociale luce: dal 1° aprile 2024 stop al contributo straordinario

3 Aprile 2024

Dal 1° gennaio scorso, come già reso noto nella nostra notizia del 4 gennaio, l’erogazione dei bonus sociali di luce e gas è ripresa con i pregressi requisiti di ISEE: fino a 9.530 euro e fino a 20.000 euro per le famiglie con più di 3 figli. Sul fronte bonus sociali, ed in particolare relativamente al bonus sociale dell’elettricità, c’è un’altra novità. Vediamo di che si tratta.

Cronistoria dei bonus sociali di luce e gas

I bonus sociali di luce e gas sono stati oggetto negli ultimi due anni di varie misure di potenziamento e di estensione della platea dei beneficiari. Dal II trimestre 2022, infatti, il valore dell’ISEE era stato innalzato fino a 12.000 euro (20.000 per le famiglie numerose) per poi passare dal I trimestre 2023 a 15.000 euro (20.000 euro per le famiglie numerose) e dal II trimestre 2023 a 30.000 euro per le famiglie con almeno 4 figli a carico e fino a 15.000 e 30.000 euro fino al IV trimestre 2023.

Il contributo straordinario: novità

Il IV trimestre 2023 ha visto l’introduzione di un contributo straordinario crescente con il numero dei componenti del nucleo familiare riservato a coloro che già ricevevano il bonus sociale elettrico (ISEE 15.000 e 30.000 per famiglie numerose).

Tale contributo, in vigore anche nel I trimestre 2024, non è stato invece riconfermato nel II trimestre 2024. Pertanto il bonus sarà più leggero.

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  • Bollette luce II trimestre 2024: forte calo delle tariffe per i consumatori non vulnerabili del mercato tutelato

Bollette luce II trimestre 2024: forte calo delle tariffe per i consumatori non vulnerabili del mercato tutelato

3 Aprile 2024

Lo scorso 28 marzo, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha comunicato le tariffe dell’energia elettrica valide dal 1° aprile al 30 giugno 2024 che saranno applicate alle bollette dei consumatori non vulnerabili che sono nel mercato tutelato. Si è trattato dell’ultimo aggiornamento prima della fine del mercato tutelato prevista proprio il 30 giugno. Dal 1° luglio, infatti, il mercato dell’elettricità sarà completamente libero. I consumatori non vulnerabili che a quella data non avranno scelto un operatore del mercato libero, verranno passati al Servizio a Tutele Graduali (STG). Ecco le novità dell’ultimo aggiornamento delle tariffe della luce comunicato dall’ARERA.

Costo della bolletta luce II e ultimo trimestre 2024 nel mercato tutelato

Per il II trimestre, il costo della bolletta elettrica per la famiglia tipo non vulnerabile, nel mercato tutelato, cioè con consumi medi di 2.700 kWh/anno e con un contattore di potenza pari a 3 kW, è del -19,8%. Il calo è dovuto ad una diminuzione del costo della spesa per la materia energia (-22,5%) compensata da un incremento del +2,72% degli oneri generali di sistema.

Il prezzo finale dell’energia elettrica per questo trimestre è quindi di 20,24 centesimi di euro al kWh, comprensivo di imposte.

La spesa per la famiglia tipo compresa dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024 sarà di 662 euro, segnando un -47,7% rispetto al costo del periodo 1° luglio 2022-30 giugno 2023.

Rientro nel mercato tutelato

Si ricorda la possibilità per i consumatori non vulnerabili che sono già nel mercato libero che fino al 30 giugno prossimo di rientrare nel mercato tutelato e nel caso vi rimangano, dal 1° luglio verranno automaticamente passati al Servizio a Tutele Graduali che verrà fornito dall’operatore che si è aggiudicato, tramite l’asta indetta dall’Arera, un determinato territorio.

  • Per scoprire quale sarà il futuro fornitore del Servizio a Tutele Graduali della tua zona, clicca qui
  • Per rientrare nel mercato tutelato, clicca qui
  • Per informazioni e assistenza, invitiamo i consumatori a rivolgersi presso gli sportelli territoriali Adiconsum sparsi sul territorio nazionale. Per scoprire dove sono, clicca qui

Adiconsum augura Buona Pasqua

29 Marzo 2024

Il presidente Nazionale Carlo De Masi e tutto il team dell’Adiconsum nazionale augura a tutte le famiglie italiane auguri di Buona Pasqua.

Gli uffici nazionali riapriranno Martedì 2 Aprile 2024.

 

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Mondo Convenienza: sanzionata da Antitrust su segnalazione di Adiconsum Sardegna

29 Marzo 2024

È stata sanzionata pesantemente dall’Antitrust, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, la Iris Mobili S.r.l., la società titolare del marchio Mondo Convenienza. L’istruttoria nei confronti dell’impresa era partita a seguito della segnalazione da parte di Adiconsum Sardegna e di altre Associazioni. Vediamo i motivi della decisione dell’Authority.

La segnalazione di Adiconsum Sardegna

  • Problemi nelle consegne dei prodotti acquistati
  • Mobili incompleti o difettosi
  • Mancato rispetto dei contratti
  • Difficoltà nell’assistenza post-vendita.

Queste le segnalazioni più frequenti pervenute all’Adiconsum Sardegna da numerosi consumatori che si è subito attivata per tutelarli presentando un esposto all’Antitrust.

Il provvedimento dell’Authority

L’istruttoria condotta dall’Antitrust ha rilevato condotte illecite da parte della società nella consegna e nel montaggio dei mobili e degli arredi e nell’assistenza post-vendita, ma fatto ancor più grave, ha riscontrato che l’azienda, pur consapevole dei problemi, non ha adottato i comportamenti necessari per alleviare le difficoltà subite dai consumatori, violando quindi anche l’obbligo di diligenza professionale previsto dal Codice del Consumo. Infine, ma non ultimo, ha ostacolato i consumatori nell’esercitare il loro diritto a presentare reclamo, prevedendo delle tempistiche molto strette, e ha adottato delle barriere anche all’esercizio della garanzia legale dei beni di consumo, limitando la libertà di scelta degli acquirenti.

La sanzione inflitta dall’Antitrust

Tutte queste violazioni non rispettano l’esecuzione corretta del contratto di compravendita e cioè:

  • la consegna completa e corretta del bene acquistato
  • l’attuazione del servizio post-assistenza
  • il rimborso in caso di recesso e di compensazioni per i disagi subiti.

La sanzione comminata dall’Autorità è di 3,2 milioni di euro.

Per il provvedimento integrale dell’Antitrust, clicca qui

Adiconsum invita i consumatori vittime dei comportamenti scorretti di Mondo Convenienza a chiedere l’assistenza presso le sue sedi territoriali.

Aprile 2024: tutte le date da ricordare

28 Marzo 2024

Quest’anno il mese di aprile non annovera come di consueto la festività della Pasqua, ma solo quella conosciuta come “Pasquetta” o meglio “Lunedì dell’Angelo”, ma sono sempre varie le scadenze da ricordare. Vediamo quali sono.

1 aprile 2024

  • Lunedì dell’Angelo (Pasquetta)
  • Al via il calo del 19,8% delle bollette dell’energia elettrica per coloro che sono nel mercato tutelato
  • Al via le domande per richiedere il bonus badanti

2 aprile 2024

  • Primo giorno utile per il pagamento delle pensioni sia alla posta che in banca

4 aprile 2024

  • Ultimo giorno utile per comunicare all’Agenzia delle Entrate le opzioni per lo sconto in fattura e la cessione del credito per gli interventi del superbonus e dei bonus edilizi minori relativi alle spese sostenute nel 2023 e per le rate residue non fruite relative alle spese del 2020, 2021 e 2022

7 aprile 2024

  • Chiusura riscaldamenti centralizzati delle zone D ed E

10 aprile 2024

  • Ultimo giorno per chiedere il rimborso delle polizze dormienti

15 aprile 2024

  • Prima giornata nazionale del Made in Italy

22 aprile 2024

  • Giornata mondiale della Terra

23 aprile 2024

  • Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore

25 aprile 2024

  • Festa della Liberazione.

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