Rc auto: quanto sono costate le polizze sottoscritte a novembre 2024

17 Gennaio 2025

Resta uguale al mese di ottobre il costo medio delle polizze rc auto stipulate nel mese di novembre 2024. Vediamo nel dettaglio.

Il prezzo medio

Nessuna variazione del prezzo medio dell’Rc auto che si attesta anche per il mese di novembre a quota 416 euro anche per il mese di novembre, con un aumento su base annua in termini nominali del +6,6% e del +5,3% in termini reali.

Differenze di prezzo tra le varie città

Gli incrementi di prezzo fra le varie province sono compresi tra il +2,3% di Crotone e il +10,5% di Roma.

La differenza tra il prezzo del premio assicurativo pagato a Napoli rispetto ad Aosta è di 258 euro, in aumento del +4,2% su base annua.

Assicurati nella prima classe di merito

L’incremento di prezzo medio è del 6.0% su base annua. Per quelli nelle classi di merito peggiori, l’aumento è del +9%.

 

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  • Con Dicembre si chiude un 2024 con consumi elettrici in aumento e record per le fonti rinnovabili

Con Dicembre si chiude un 2024 con consumi elettrici in aumento e record per le fonti rinnovabili

16 Gennaio 2025

Secondo le rilevazioni di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia, nel 2024 i consumi elettrici italiani sono aumentati del 2,2% rispetto al 2023, attestandosi a 312,3 miliardi di kWh (con punta oraria massima di 57,5 GW registrata il 18 luglio dalle 15 alle 16). Lo scorso anno le fonti rinnovabili hanno registrato il dato più alto di sempre di copertura della domanda, pari al 41,2% (rispetto al 37,1% del 2023). Il valore è in aumento grazie al contributo positivo, in particolare, della produzione idroelettrica e fotovoltaica.

 

Le energie rinnovabili sono fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e non si esauriscono. Sono una delle parti  più importanti della transizione verso un sistema energetico che abbandoni i combustibili fossili, contrastando così il riscaldamento globale.

Quali sono le principali fonti rinnovabili

  • Idroelettrico
  • Eolico
  • Fotovoltaico
  • Geotermico
  • Biomasse.

I dati di Dicembre 2024

La domanda elettrica ha registrato una variazione positiva (+2,8%) grazie alla presenza di due giorni lavorativi in più (20 invece di 18) e una temperatura media mensile inferiore di 1,6°C rispetto a dicembre del 2023. Positiva anche la variazione con il dato destagionalizzato e corretto dall’effetto della temperatura e del calendario (+1,3%). Sostanzialmente stabile la variazione in termini congiunturali (+0,1% rispetto a novembre).

A livello territoriale, la variazione a dicembre 2024 è risultata ovunque positiva: +1,9% al Nord, +3,5% al Centro e +4,4% al Sud e Isole. La domanda è stata soddisfatta per l’83% con produzione nazionale e per la quota restante (17%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 31,7% del fabbisogno mensile (34,3% a dicembre 2023).

La produzione nazionale netta (21,5 miliardi di kWh) è risultata in aumento del 4,5% rispetto a dicembre 2023 con la seguente articolazione per fonti: fotovoltaico (+35,3%), termico (+11,2%) eolico (+8,2%), idrico (-35,4%) e geotermico (-1,5%).  Il dato del saldo import-export è in diminuzione del 3,6% per effetto di un aumento dell’export (+12,9%) e una diminuzione dell’import (-2,2%).

Dati da Gennaio a Dicembre 2024

Nuova capacità installata nel 2024 pari a 7,5 gw: raggiunti i 50 gw di rinnovabili tra solare ed eolico; le fonti rinnovabili per la prima volta superano il 40% di copertura del fabbisogno, pareggiando il contributo delle fonti fossili; record storico di produzione fotovoltaica (36,1 TWh) e aumento a doppia cifra per la produzione da fonte idrica (+30,4%); nel 2024 entrati in esercizio quasi 1.000 MW di nuova capacità di accumulo di grande taglia.

Nel 2024 si è registrata una crescita rilevante della produzione rinnovabile (+13,4%) e una lieve flessione del saldo netto con l’estero (-0,5%), come conseguenza di un forte aumento dell’export (+47,9% rispetto al 2023) e di uno più modesto dell’import (+2,4%). Nel mese di dicembre, per la prima volta, in alcune ore l’export elettrico italiano ha superato quota 4.000 MW, confermando il ruolo chiave delle interconnessioni non solo per importare energia a prezzi convenienti ma anche, e sempre più in futuro, per fornire un fondamentale strumento di flessibilità per condividere risorse di generazione e capacità di accumulo a fronte di una variabilità sempre più marcata della generazione rinnovabile.

Più nel dettaglio, la domanda di energia elettrica italiana nel 2024 è stata soddisfatta per l’83,7% con produzione nazionale e per la quota restante (16,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta (264 miliardi di kWh) è in aumento del 2,7% rispetto al 2023 con la seguente articolazione per fonti: crescita a due cifre della produzione idroelettrica (+30,4%) e fotovoltaica (+19,3%), che nel 2024 ha raggiunto il record storico arrivando a superare i 36 TWh. In flessione la fonte eolica (-5,6%) e geotermica (-0,8%). In calo rispetto al 2023 anche la fonte termica (-6,2%): in tale contesto si distingue la forte riduzione della produzione a carbone (-71%), ormai sostanzialmente azzerata a eccezione della Sardegna, cui corrisponde una riduzione delle emissioni di CO2 stimabile in oltre 8 Mt.

La produzione da rinnovabili in 11 mesi continua a dare ottime notizie. La copertura della domanda negli 12 mesi mesi con le rinnovabili elettriche è: una media del 40,32% del fabbisogno, rispetto al 37,1% dei primi dodici mesi del 2023.

Così suddivisa per il 2024:

  1. Gennaio 33,7%
  2. Febbraio 32,7%
  3. Marzo 41,8%
  4. Aprile 51,2%
  5. Maggio 52,5%.
  6. Giugno 52,5%
  7. Luglio 44,2%
  8. Agosto 40,5%
  9. Settembre 40,1%
  10. Ottobre 41,2%
  11. Novembre 33,9%
  12. Dicembre 31,7%

Come Adiconsum riteniamo importante far comprendere a tutti i consumatori, in modo semplice, come il nostro Paese genera l’energia, sfatando anche i falsi miti che girano spesso online. Ogni mese pubblicheremo notizie aggiornate sulla produzione mensile e sull’andamento annuale. Ogni mese la nostra energia è sempre più verde, sempre più pulita!

Fonti dati: Terna.it

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  • Estinzione anticipata del finanziamento: Adiconsum Alessandria fa ottenere ad una propria associata tutti gli oneri spettanti

Estinzione anticipata del finanziamento: Adiconsum Alessandria fa ottenere ad una propria associata tutti gli oneri spettanti

13 Gennaio 2025

Il rimborso degli oneri in caso di estinzione anticipata di un mutuo o di un finanziamento è una tematica ancora molto critica. Adiconsum Alessandria è riuscita comunque a far ottenere ad una propria associata il rimborso di tutte le spese spettanti. Vediamo nel dettaglio.

La normativa

In caso di estinzione anticipata di un mutuo/finanziamento, la Direttiva CE 2008/48 dispone che il consumatore ha diritto alla restituzione, proporzionale alla vita residua del credito, degli interessi e di tutti i costi posti a suo carico, compresi nel costo totale del credito, escluse le imposte. Peccato che il D.Lgs. n. 141/2010 e la legge n106/2021 di recepimento di tale direttiva, non l’abbiano accolta in toto, generando l’emissione di una serie di sentenze di merito discordanti. Nonostante il giudizio di incostituzionalità emesso dalla Corte Costituzionale, permangono ancora criticità nella corretta adozione della normativa comunitaria.

I fatti

È quello che è capitato ad una consumatrice iscritta ad Adiconsum Alessandria che, assistita dal legale dell’Associazione, è stata costretta a rivolgersi al Giudice di Pace per far valere i propri diritti.

Il giudice ha  condannato la finanziaria a rimborsarle pro-quota, oltre agli interessi, tutti gli altri oneri, spese e commissioni  corrisposti al momento della stipula del  contratto di finanziamento, maggiorati di interessi e spese.

 

IMPORTANTE: Nel caso Vi trovaste in una situazione simile, rivolgetevi alle sedi territoriali Adiconsum per veder tutelati i vostri diritti di consumatori.

Autostrade: tutti gli aumenti dei pedaggi

9 Gennaio 2025

Ormai, purtroppo, è consuetudine che l’anno nuovo sia foriero di aumenti nei vari settori che impattano sulle tasche dei cittadini-consumatori: uno di questi è quello dei pedaggi autostradali. Vediamo nel dettaglio.

Aumenti in  vigore dal 1° gennaio

Nonostante il blocco dei rincari da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nei confronti di 22 concessionarie, gli aumenti invece non sono stati evitati per le tratte gestite da Autostrade per l’Italia e dall’Autostrada Napoli-Pompei-Salerno che a ben vedere sono tante e tra le più percorse e trafficate del nostro Paese.

Gli aumenti sono:

  • +1,80% per la rete Autostrade per l’Italia
  • +1,677% per l’Autostrada Napoli-Pompei-Salerno.

Tratte interessate dagli aumenti di Autostrade per l’Italia

A1 Milano-Napoli, A3 Salerno-Reggio Calabria, A4 Torino-Trieste, A7 Milano-Genova, A8 Milano-Varese, A9 Lainate-Como-Chiasso, A10 Genova-Ventimiglia, A11 Firenze-Pisa Nord, A12 Genova-Rosignano, A13 Bologna-Padova, A14 Bologna-Taranto, A16 Napoli-Canosa, A18 Messina-Catania, A19 Palermo-Catania, A20 Messina-Palermo, A21 Torino-Piacenza-Brescia, A22 Modena-Brennero, A23 Palmanova-Udine, A24 Roma-Teramo, A25 Torre de’ Passeri-Pescara, A26 Voltri-Gravellona Toce, A27 Treviso-Belluno, A29 Palermo-Mazara del Vallo, A31 Valdastico, A32 Torino-Bardonecchia, A33 Cuneo-Alessandria, A34 Trieste-Villesse, A35 Brebemi (Milano-Brescia).

Auto: al via i risarcimenti per i difetti dei serbatoi AdBlue Stellantis

8 Gennaio 2025

Sono centinaia di migliaia gli automobilisti, proprietari di alcuni modelli di Peugeot, Citroen, DS e Opel, che sono stati costretti tra gennaio 2014 e agosto 2020 a sostenere costose riparazioni/sostituzioni dovute al malfunzionamento del serbatoio dell’urea che utilizza l’additivo AdBlue. Finalmente potranno ottenere il giusto risarcimento. Ma vediamo che cos’ha portato a questa positiva soluzione della vicenda a livello nazionale ed europeo.

Il lavoro dell’Antitrust

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato su segnalazione dei consumatori aveva avviato un’istruttoria nei confronti della Group PSA Italia S.p.A. e Citroen Automobiles SA..

L’intervento dell’Authority ha permesso di ottenere:

  • il rafforzamento del programma di assistenza alla clientela (Special Coverage “4UA+4UB”), beneficiando di sconti e di contributi per oltre 6 milioni di euro
  • i ristori sotto forma di voucher o rimborsi per complessivi per le riparazioni/sostituzioni che hanno dovuto sostenere prima dell’avvio dell’istruttoria
  • il nuovo programma di assistenza (Special Coverage “4UD”) per la sostituzione dei serbatoi AdBlue nei casi di recidiva del difetto.

Il lavoro del BEUC

Nel luglio 2023, l’Ufficio Europeo delle Unioni dei Consumatori (BEUC), di cui fa parte anche Adiconsum, aveva chiesto, alla rete CPC (Consumer Protection Cooperation), a seguito delle segnalazioni delle Associazioni Consumatori di Italia e Spagna, di avviare un’indagine a livello europeo. A seguito del dialogo intrapreso tra la Commissione europea e il CPC, Stellantis si è impegnata ad estendere a tutti i consumatori dell’Unione europea e dello Spazio Economico Europeo (SEE) il risarcimento per i problemi derivanti dai serbatoi AdBlue dei veicoli diesel. Sarà compito della rete CPC monitorare che Stellantis attui gli impegni assunti. Nel caso non vengano rispettati entro il termine concordato, le Autorità nazionali per la tutela dei consumatori, (per l’Italia l’Antitrust), possono adottare misure per garantirne la corretta adozione.

Bonifici istantanei: novità dal 9 gennaio

8 Gennaio 2025

Il 9 gennaio entra in vigore un’importante novità sui bonifici istantanei a cui devono attenersi tutte le banche dell’area euro. Vediamo nel dettaglio.

Che cos’è il bonifico istantaneo

  • Rappresenta l’ultima frontiera nell’ambito degli instant payments. Si tratta della possibilità di far accreditare un bonifico sul conto corrente del beneficiario in soli 10 secondi, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con disponibilità immediata delle somme ricevute.
  • Il bonifico istantaneo è un tipo di pagamento che in Europa è disponibile dal 2017, da quando è operativo lo schema SEPA Instant Credit Transfer, che permette l’esecuzione di bonifici istantanei in euro tra clienti dei prestatori di servizi di pagamento (PSP) che sono nell’Area Unica dei pagamenti in euro (SEPA).
  • I bonifici istantanei rappresentano il 19,67% dei bonifici fatti in Europa (III trimestre 2024).

Che cosa cambia dal 9 gennaio 2025

  • Dal 9 gennaio 2025, tutte le banche dell’area euro dovranno garantire che i conti su cui si ricevono i bonifici ordinari, ricevano anche quelli istantanei in euro e che le commissioni applicate non superino quelle dei bonifici ordinari per il medesimo dispositivo.
  • Cioè, se si utilizza l’home banking, si devono applicare ai bonifici istantanei quelli previsti per i bonifici ordinari per questo canale. E così via per il mobile banking, gli sportelli automatici, i terminali self-service, le filiali o il telefono.
  • Inoltre, i Prestatori dei servizi di pagamento hanno l’obbligo di mettere a disposizione dei consumatori il servizio di verifica per sapere se a un dato codice IBAN corrisponda effettivamente il beneficiario a cui sono destinati i fondi. Questo per evitare raggiri e per correggere eventuali errori.

Le richieste di Adiconsum

Dal 2017, Adiconsum ha chiesto la diminuzione dei costi dei bonifici ordinari

Bollette gas: in aumento a dicembre per i “vulnerabili”

7 Gennaio 2025

Ancora aumenti per i consumatori “vulnerabili”: stavolta per la bolletta del gas, dopo quelli annunciati per l’energia elettrica (+18,2%) per il I trimestre del nuovo anno. Vediamo nel dettaglio.

Costo del gas del mese di dicembre 2024 per i consumatori “vulnerabili”*

  • Per i consumatori che rientrano nel “Servizio di Tutela della Vulnerabilità”, i c.d. “vulnerabili”* il costo del gas viene aggiornato mensilmente dall’ARERA. Per la tariffa del mese di dicembre 2024, l’Autorità ha annunciato un aumento del +2,5% rispetto al mese di novembre.
  • Pertanto, per il mese di dicembre, l prezzo di riferimento è di 125,22 centesimi di euro per metro cubo, contro i 122,15 del mese di novembre.

Composizione della bolletta del gas del mese di dicembre 2024

La bolletta risulta così composta:

  • Spesa per la materia gas naturale: 57,35 centesimi di euro (46,95% del totale della bolletta)
  • Spesa per le imposte: 33,82 centesimi di euro (27,69% del totale della bolletta)
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 28,03 centesimi di euro (22,95% del totale della bolletta)
  • Spesa per oneri di sistema: 2,95 centesimi di euro (2,41% del totale della bolletta)

 

*Sono clienti “vulnerabili” coloro che si trovano in una delle seguenti condizioni:

  • over 75 anni
  • percettore del bonus sociale
  • disabile (L. 104/92)
  • residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

Contratti luce e gas: nuove regole a garanzia dei consumatori

3 Gennaio 2025

Più tutele per i consumatori dal 1° gennaio 2025. Lo ha reso noto l’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Vediamo di che si tratta.

La delibera ARERA 395/2024/R/com

L’ARERA ha presentato alle Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge, nell’ambito del Tavolo di confronto sul superamento delle tutele di prezzo, la delibera 395/2024/R/com, con nuove regole per i contratti di luce e gas. L’obiettivo della delibera è quello di offrire maggiori garanzie e trasparenza:

  • sia in fase di sottoscrizione dei contratti fuori dai locali commerciali o a distanza (via telefono)
  • sia in caso di variazioni contrattuali da parte dell’azienda energetica.

Di seguito le nuove regole.

Contratti conclusi fuori dai locali commerciali oppure a distanza

Obbligo in capo al venditore di fornire  se disponibili, le informazioni sui mezzi di comunicazione elettronica che consentano lo scambio di messaggi scritti su un supporto durevole*, in grado di riportare data e ora della comunicazione.

Contratti via telefono

Per i contratti sottoscritti via telefono, sarà necessario inoltre che, ai fini della validità del consenso per la stipula del contratto, il cliente confermi di aver ricevuto il documento scritto con tutte le condizioni contrattuali, trasmesso su supporto cartaceo o su un altro supporto durevole disponibile e accessibile.

Contratti stipulati “porta a porta” o in sede di gite organizzate

Il diritto di recesso dal contratto viene esteso da 14 a 30 giorni.

Comunicazione delle modifiche delle condizioni contrattuali (variazioni unilaterali, evoluzioni automatiche, rinnovi)

La comunicazione delle variazioni unilaterali e rinnovi dovrà avvenire con un preavviso non inferiore a 3 mesi, ridotto a 1 mese solo nel caso in cui la variazione unilaterale comporti una riduzione dei corrispettivi determinati dal venditore. In caso di mancato rispetto del termine di preavviso, il venditore deve corrispondere un indennizzo automatico al cliente finale.

Inoltre, la comunicazione delle variazioni unilaterali e rinnovi dovrà:

  • essere fornita dai venditori su un supporto durevole, preventivamente accettato dal cliente
  • avere un contenuto vincolato alle specifiche previsioni regolatorie
  • essere separata da comunicazioni di altra natura.

Nel caso di comunicazioni telematiche, l’intestazione della comunicazione deve coincidere con l’eventuale oggetto del messaggio di trasmissione.

Varie

È stata inoltre confermata, anche ai fini del rispetto delle tempistiche di preavviso per le comunicazioni delle modifiche contrattuali disciplinate dall’Autorità, l’applicazione degli articoli 1334 e 1335 del Codice civile che, da un lato, correlano la produzione degli effetti giuridici degli atti unilaterali al momento in cui pervengono a conoscenza del destinatario e, dall’altro lato, presumono che il destinatario abbia avuto conoscenza dell’atto nel momento in cui lo stesso atto sia pervenuto al suo indirizzo.
Nel caso di controversie legate all’efficacia della variazione unilaterale e del rinnovo delle condizioni economiche, a seguito di una eventuale contestazione sulla ricezione dell’atto da parte del cliente, grava sul venditore l’onere della prova dell’invio e del recapito degli atti.

Telemarketing e teleselling

La delibera ha ribadito la responsabilità dei venditori per quanto riguarda il rispetto del Codice di condotta commerciale e dei diritti dei clienti anche con riferimento ai servizi telemarketing e teleselling affidati a terzi, indipendentemente dalla tecnologia o dalle modalità organizzative adottate per promuovere e concludere i contratti.

 

Che cos’è il “supporto durevole”

*Il supporto durevole è lo strumento che permette al cliente di conservare le informazioni per un lasso di tempo adeguato alle finalità della comunicazione e di riprodurle esattamente come sono state trasmesse (requisiti di integrità e conservabilità). Esempi sono la comunicazione cartacea (tramite posta) e la comunicazione elettronica, come file inviato tramite e-mail o testo sul sito internet o sull’app del venditore (in questo caso, il venditore deve aver informato il cliente della presenza di tali comunicazioni, ad esempio via SMS o tramite notifica).

Bollette luce: per i “vulnerabili” più care nel I trimestre 2025

3 Gennaio 2025

Un inizio d’anno, purtroppo, all’insegna dell’aumento delle bollette della luce per i consumatori “vulnerabili” che sono nella Maggior Tutela. Vediamo a quanto ammonta la maggiore spesa.

Il costo della bolletta della luce dal 1° gennaio al 31 marzo 2025

L’ARERA ha reso noto che nel 1° trimestre 2025, ossia dal 1° gennaio al 31 marzo 2025, la bolletta della luce per i consumatori “vulnerabili” costerà +18,2% rispetto al trimestre precedente.

  • L’aumento è dovuto all’aumento dei costi di acquisto dell’energia elettrica e delle relative perequazioni e ai costi di dispacciamento.
  • Il prezzo di riferimento per il cliente tipo (consumi di energia elettrica pari a 2.000 kWh) sarà di 31,28 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse.

I costi della bolletta in percentuale saranno  così suddivisi:

  • il 59,8% per l’approvvigionamento e per la commercializzazione al dettaglio
  • il 20,1% per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e della distribuzione, qualità
  • il 10,3% per gli oneri di sistema
  • il 9,8% per IVA e accise.

 

*Sono clienti “vulnerabili” coloro che si trovano in una delle seguenti condizioni:

  • over 75 anni
  • percettore del bonus sociale
  • disabile (L. 104/92)
  • residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

Manifesto “Uniti per l’idroelettrico italiano”

27 Dicembre 2024

La produzione di energia idroelettrica, vera e propria eccellenza italiana, è una delle più importanti fonti di energia rinnovabile e programmabile, in grado di contribuire all’indipendenza e alla sicurezza energetica italiana, al contenimento dei costi dell’energia elettrica per cittadini e imprese, alla tutela del territorio, al lavoro nonché al benessere e allo sviluppo delle nostre Comunità.

Nel 2023, i 4.800 impianti italiani hanno infatti prodotto energia elettrica verde pari al fabbisogno di oltre 15 milioni di famiglie, generando valore per circa 2 miliardi di euro/anno e impiegando circa 12.000 lavoratori altamente specializzati, in forma diretta e nell’indotto.

Gli impianti idroelettrici sono dunque una risorsa essenziale per decarbonizzare il Paese ed esercitano inoltre, attraverso una loro corretta gestione, una funzione fondamentale nell’ambito delle azioni di adattamento ai cambiamenti climatici e mitigazione dei loro effetti, preservando la risorsa idrica e consentendone una regimazione attenta ai diversi usi complementarmente alla tutela della biodiversità.

In un contesto in cui non sussiste, nemmeno a livello europeo, chiarezza sui principi normativi da seguire nell’assegnazione delle concessioni e la stessa Corte costituzionale ha chiesto in merito l’intervento della Corte di Giustizia europea, l’Italia ha avviato procedure concorrenziali che hanno stimolato, e stimoleranno, l’interesse e la partecipazione di operatori europei e non europei, con grandi incertezze sulle prospettive del settore e sugli investimenti negli impianti e, da ultimo, rallentando il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e di sviluppo sostenibile del sistema elettrico nazionale.

Gli operatori nazionali rischiano di perdere i propri asset senza avere la possibilità di investire in altri Paesi che non consentono alle aziende italiane di competere per le loro concessioni. Non sussiste inoltre alcuna garanzia che i livelli occupazionali attuali, diretti e indiretti, vengano mantenuti, con il concreto rischio di perdita di posti di lavoro, competenze e professionalità.

 

C i ò  p r e m e s s o

rivolgiamo un appello al Governo italiano per salvaguardare la risorsa, gli interessi pubblici e i relativi comparti industriali per:

– tutelare il comparto adottando con effetto immediato gli opportuni provvedimenti normativi;

– mettere il settore in condizione di sviluppare un potenziale di investimenti per circa 15 miliardi di euro che, anche attraverso il confronto e la collaborazione con le comunità locali, assicuri all’Italia un settore energetico fondamentale, sempre più efficiente, tecnologicamente avanzato e fortemente sinergico con il territorio;

– prevedere meccanismi di assegnazione delle concessioni che non consentano la partecipazione degli operatori di Paesi che non presentano reali condizioni di apertura e di accesso al mercato paragonabili a quelle italiane, salvaguardando la produzione di energia elettrica rinnovabile nazionale e il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e di sviluppo sostenibile del Paese;

– permettere alle imprese di disporre di energia rinnovabile per accompagnare la decarbonizzazione dei processi industriali a prezzi competitivi.

 

ADICONSUM ADOC AIEE AMICI DELLA TERRA ANCI ANIE ASS.IMPREND.IDROELETTRICI FVG CITTADINANZATTIVA CODACONS CONFAGRICOLTURA COORDINAMENTO FREE ELETTRICITÁ FUTURA FAREAMBIENTE FEDERBIM FEDERCONSUMATORI FEDERIDROELETTRICA FEDERMANAGER FILTCEM-CGIL FLAEI-CISL FONDAZIONE SVILUPPO SOSTENIBILE FONDAZIONE SYMBOLA KYOTO CLUB LEGA CONSUMATORI MAREVIVO MOVIMENTO CONSUMATORI MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO UILTEC-UIL UTILITALIA

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Energia di Novembre 2024: consumi stazionari e le fonti rinnovabili hanno coperto il 33,9% della domanda elettrica

20 Dicembre 2024

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia, nel mese di novembre il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 25,1 miliardi di kWh, valore stazionario rispetto a novembre 2023 (+0,2%).

 

Le energie rinnovabili sono fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e non si esauriscono. Sono una delle parti  più importanti della transizione verso un sistema energetico che abbandoni i combustibili fossili, contrastando così il riscaldamento globale.

Quali sono le principali fonti rinnovabili

  • Idroelettrico
  • Eolico
  • Fotovoltaico
  • Geotermico
  • Biomasse.

I dati di Novembre 2024

Lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’84,9% dalla produzione nazionale e per la quota restante (15,1%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,8 TWh, il 16,6% in meno rispetto a novembre 2023. A livello progressivo, da gennaio a novembre 2024, l’import netto è stazionario (-0,2%) rispetto ai primi undici mesi del 2023.

In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 21,5 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 33,9% della domanda elettrica (era 40,8% a novembre 2023). Inoltre, da gennaio a novembre di quest’anno le fonti rinnovabili hanno coperto il 42% del fabbisogno, rispetto al 37,3% dei primi undici mesi del 2023.

In aumento la produzione della fonte termica (+23,2%) e fotovoltaica (+30,6%); continua tuttavia ad essere in riduzione la quota di produzione a carbone, -55,8% rispetto allo stesso mese del 2023. In diminuzione la fonte idrica (-25,9%), eolica (-40,8%) e geotermica (-2,9%). L’incremento della produzione del fotovoltaico è dovuto al contributo positivo sia dell’aumento di capacità in esercizio (+353 GWh) che del maggiore irraggiamento (+117 GWh).

Nel 2024 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 6.714 MW (di cui 6.108 MW di fotovoltaico). Tale valore è superiore di 1.658 MW (+33%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al 30 novembre in Italia si registrano 75,8 GW di potenza installata da fonti rinnovabili, di cui, nel dettaglio, 36,4 GW di solare e 12,9 GW di eolico. Tra gennaio 2021 e novembre 2024 sono stati istallati complessivamente 16.934 MW di capacità rinnovabile, superando così di 826 MW il traguardo di fine anno delineato dal Burden Sharing.

Dati da Gennaio a Novembre 2024

Da gennaio a novembre 2024, la potenza nominale degli accumuli in esercizio è aumentata di 1.882 MW. Al 30 novembre 2024 si registrano in Italia circa 720.000 installazioni che corrispondono a circa 12.186 MWh di capacità e 5.331 MW di potenza nominale, di cui 927 MW utility scale contrattualizzati tramite il capacity market. Nel dettaglio, da inizio anno la potenza nominale dei sistemi di accumulo in alta e altissima tensione è aumentata di 679 MW.

La produzione da rinnovabili in 11 mesi continua a dare ottime notizie. La copertura della domanda negli 11 mesi mesi con le rinnovabili elettriche è: 42% del fabbisogno, rispetto al 37,3% dei primi undici mesi del 2023.

Così suddivisa per il 2024:

  1. Gennaio 33,7%
  2. Febbraio 32,7%
  3. Marzo 41,8%
  4. Aprile 51,2%
  5. Maggio 52,5%.
  6. Giugno 52,5%
  7. Luglio 44,2%
  8. Agosto 40,5%
  9. Settembre 40,1%
  10. Ottobre 41,2%
  11. Novembre 33,9

Come Adiconsum riteniamo importante far comprendere a tutti i consumatori, in modo semplice, come il nostro Paese genera l’energia, sfatando anche i falsi miti che girano spesso online. Ogni mese pubblicheremo notizie aggiornate sulla produzione mensile e sull’andamento annuale. Ogni mese la nostra energia è sempre più verde, sempre più pulita!

Fonti dati: Terna.it

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  • Telemarketing: combattere le chiamate da call center illegali si può. Ecco le proposte che Adiconsum ha presentato alla Camera e all’Agcom

Telemarketing: combattere le chiamate da call center illegali si può. Ecco le proposte che Adiconsum ha presentato alla Camera e all’Agcom

18 Dicembre 2024

Dopo anni di telemarketing selvaggio a danno dei consumatori, con telefonate ingannevoli provenienti da call center illegali, è necessaria una soluzione definitiva. Il Parlamento sta nuovamente esaminando, attraverso audizioni informali indette dai Presidenti delle Commissioni IX e X della Camera dei Deputati, delle proposte di legge in materia di organizzazione e funzionamento dei call center e di protezione dei consumatori e anche l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Adiconsum ha partecipato ad entrambe le audizioni e ha espresso la propria posizione. Vediamo nel dettaglio.

Le proposte di legge

Le proposte all’esame del Parlamento, purtroppo, ripropongono vecchie soluzioni, prevedono nuovi codici di autoregolamentazione, una riformulazione del Registro delle opposizioni, l’utilizzo di tecnologie per filtrare il maggior numero di telefonate e impedire le chiamate dei call center che utilizzano numeri finti. Tutti metodi lodevoli che, però, non funzionano con i call center ILLEGALI, che continueranno a tartassare i consumatori.

Le proposte di Adiconsum

Il telemarketing è una problematica particolarmente sentita dai cittadini-consumatori, che non solo ricevono telefonate a tutte le ore, ma si ritrovano con l’attivazione di nuovi contratti non richiesti di  energia, telefonia, ecc..

Ad avviso di Adiconsum occorre valorizzare i call center LEGALI, che rispettano i codici a tutela dei consumatori.

Deve essere il consumatore a richiedere il contratto e non viceversa. In tal modo si salvaguarderebbe anche il diritto di libera scelta del consumatore.

L’attività dei call center verso il consumatore dovrà essere esclusivamente di tipo informativo e divulgativo. Fornendo informazioni corrette, il call center svolgerebbe un ruolo importante anche per lo sviluppo di una corretta concorrenza sul mercato.

La proposta di Adiconsum è quindi quella di vietare ai call center di concludere contratti telefonici, tranne quando la chiamata è avviata o richiesta dal consumatore stesso.

Altra proposta e richiesta di Adiconsum è quella di introdurre una certificazione che preveda dei requisiti, individuati anche dal contributo delle Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge, per potersi accreditare come call center legali, al quale il consumatore può rivolgersi in sicurezza.

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  • Truffe bancarie con l’Intelligenza artificiale: segui l’evento in streaming sui canali Adiconsum e scopri come difenderti!

Truffe bancarie con l’Intelligenza artificiale: segui l’evento in streaming sui canali Adiconsum e scopri come difenderti!

17 Dicembre 2024

A causa di un malfunzionamento di Streamyard, un software che gestisce le dirette streaming, il previsto webinar “Le truffe bancarie attraverso l’intelligenza artificiale”, dello scorso 10 dicembre, è stato rinviato a mercoledì 18 dicembre dalle ore 10.30.

Essere vittima di una truffa è un’evenienza che può capitare a chiunque, ma ora, con l’intelligenza artificiale, tale evenienza è più concreta. Il novero delle truffe bancarie, infatti, si è ulteriormente allungato e ha fatto la sua comparsa un nuovo tipo di truffa, denominata “spear phishing”, una forma di phishing altamente mirata che, sfruttando gli algoritmi di apprendimento automatico, permette agli aggressori di analizzare grandi quantità di dati per creare messaggi personalizzati e convincenti che aggirano le misure di sicurezza tradizionali.

Ma come difendersi? Scopritelo seguendo l’incontro con la cittadinanza promosso da Adiconsum nazionale e FEduF (Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio) e realizzato in collaborazione con Adiconsum Piemonte e Anteas Piemonte, trasmesso in diretta streaming sui canali Facebook e YouTube di Adiconsum.

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  • Diversity & Inclusion: L’Importanza della Neurodiversità nelle Aziende di Oggi

Diversity & Inclusion: L’Importanza della Neurodiversità nelle Aziende di Oggi

16 Dicembre 2024

Negli ultimi anni, il tema della Diversity & Inclusion (D&I) ha guadagnato una crescente attenzione nel panorama aziendale, spingendo molte imprese, sia grandi che piccole, a ridefinire le proprie politiche per abbracciare tutte le forme di diversità.

Tra queste, la neurodiversità è emersa come una dimensione cruciale, a spesso trascurata. Includere persone con disturbi dello spettro autistico, ADHD, dislessia e altre condizioni neurodivergenti non è solo una questione di giustizia sociale, ma rappresenta un vero e proprio vantaggio competitivo per le aziende.

Cos’è la Neurodiversità?

La neurodiversità è un concetto che riconosce e valorizza le differenze neurologiche come parte della diversità umana. Condizioni come l’autismo, il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), la dislessia e il disturbo ossessivo-compulsivo (OCD) non vengono viste come disabilità, ma come variazioni naturali del cervello umano, con punti di forza e sfide specifiche.

Per esempio:

  • Le persone con autismo spesso eccellono in attività che richiedono attenzione ai dettagli, memoria eccellente e abilità logiche.
  • Chi vive con l’ADHD può portare creatività, energia e capacità di pensare fuori dagli schemi
  • I dislessici spesso hanno una visione spaziale sviluppata e una capacità di problem solving superiore alla media.

Perché le Aziende Dovrebbero Investire nella Neurodiversità

1.  Diversità di Pensiero

Le persone neurodivergenti portano prospettive uniche e approcci innovativi alla risoluzione dei problemi. Questa diversità di pensiero aiuta le aziende a sviluppare soluzioni più creative e inclusive, migliorando i risultati finali.

2.  Accesso a Talenti Unici

Secondo uno studio di Harvard Business Review, le aziende che assumono persone neurodivergenti spesso riscontrano un miglioramento significativo in termini di produttività, qualità del lavoro e innovazione nei team.

3.  Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR)

Promuovere l’inclusione delle persone neurodivergenti rafforza l’immagine aziendale, dimostrando un impegno concreto verso la responsabilità sociale e la sostenibilità.

4.  Benefici Economici

Una ricerca della McKinsey & Company ha evidenziato che le aziende con alti livelli di diversità hanno una probabilità del 35% maggiore di superare la performance media del settore.

Esempi di Best Practices Internazionali

In questa sezione, presentiamo alcuni esempi di aziende che hanno ideato programmi di inclusione all’estero, poiché in Italia tali iniziative sono ancora poco diffuse o ancora poco valorizzate.

1.  Microsoft

Il programma “Autism Hiring Program” di Microsoft si concentra sull’assunzione di persone nello spettro autistico. L’azienda ha sviluppato un processo di selezione personalizzato che elimina colloqui tradizionali, favorendo invece workshop pratici per valutare le competenze tecniche e sociali dei candidati.

2.  SAP

SAP è stata una delle prime multinazionali a lanciare un programma specifico per la neurodiversità, con l’obiettivo di assumere e supportare persone autistiche. Il programma ha migliorato la produttività e la qualità dei prodotti, dimostrando che l’inclusione è una strategia vincente.

3.  EY (Ernst & Young)

EY ha sviluppato un “Neuro-Diverse Center of Excellence” per creare team neurodivergenti dedicati a progetti di analisi dati, cybersecurity e intelligenza artificiale. La società offre formazione specifica ai manager per garantire un ambiente di lavoro inclusivo.

4.  Specialisterne

Specialisterne è un’organizzazione danese che collabora con aziende di tutto il mondo per assumere persone nello spettro autistico in ruoli tecnologici e analitici. L’obiettivo è aiutare le imprese a valorizzare i talenti neurodivergenti.

Come le Piccole e Medie Imprese Possono Favorire la Neurodiversità

Le grandi aziende non sono le uniche a poter beneficiare della neurodiversità. Anche le PMI possono implementare iniziative di successo con investimenti ridotti. Ecco alcune idee pratiche:

  • Adattamento del processo di selezione: Creare colloqui flessibili, magari includendo prove pratiche o simulazioni.
  • Formazione del personale: Sensibilizzare i team sui vantaggi della neurodiversità e sull’importanza dell’inclusione.
  • Flessibilità lavorativa: Offrire orari flessibili e ambienti di lavoro silenziosi per ridurre stress e sovraccarico sensoriale.
  • Mentorship: Assegnare mentori che possano supportare i dipendenti neurodivergenti nel processo di integrazione.

Investire nella neurodiversità è una scelta etica, strategica e vantaggiosa per qualsiasi azienda. L’inclusione di persone neurodivergenti non solo arricchisce il capitale umano, ma contribuisce anche a creare un ambiente di lavoro più innovativo, creativo e resiliente.

Adiconsum è impegnata a promuovere l’inclusione e a sensibilizzare le aziende sull’importanza di adottare politiche inclusive che possano fare la differenza non solo per i singoli lavoratori, ma per l’intero ecosistema aziendale.

Fonti:

  • Harvard Business Review: “Neurodiversity as a Competitive Advantage”
  • McKinsey & Company: “Delivering Through Diversity”
  • Sito ufficiale di Microsoft: Autism Hiring Program
  • EY: Neuro-Diverse Center of Excellence
  • SAP: Autism at Work.

16 dicembre 2024: ultimo giorno per attivare la “Carta Dedicata a te”

16 Dicembre 2024

Importante!!! Lunedì 16 dicembre è l’ultimo giorno per attivare e non perdere i benefici derivanti dalla misura di sostegno per i nuclei familiari in stato di bisogno, denominata “Carta Dedicata a te”. Riepiloghiamo di cosa si tratta.

I requisiti

Carta Dedicata a Te spetta a coloro che alla data del 24 giugno 2024 siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • iscrizione di tutti i componenti del nucleo familiare all’nell’Anagrafe comunale
  • ISEE ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000,00 euro annui.

Non spetta ai percettori di:

  • Assegno di inclusione, Reddito di cittadinanza, Carta acquisti o di qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà che preveda l’erogazione di un sussidio economico di livello nazionale, regionale o locale

E ai nuclei familiari con almeno un componente che sia percettore di:

  • NASPI
  • DIS-COLL
  • Indennità di mobilità
  • Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito
  • CIG
  • qualsivoglia differente forma di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Importo della “Carta Dedicata a Te”

Il beneficio per nucleo familiare è di 500 euro, sotto forma di carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, tramite il circuito “Postepay” di Poste italiane.

Tipologia di acquisti

Tramite la “Carta Dedicata a Te” è possibile acquistare:

  • beni di prima necessità
  • carburanti o abbonamenti al trasporto pubblico locale.

Quando fare il primo acquisto

  • Entro il 16 dicembre 2024, pena la decadenza dalla misura di sostegno.

Casa: lunedì 16 dicembre, ultimo giorno per il saldo dell’IMU

16 Dicembre 2024

Anche quest’anno la data del 16 dicembre è riservata al pagamento dell’IMU. La scadenza, infatti, cadendo di lunedì, non è interessata da nessun rinvio. Ma chi la deve pagare e chi no? Vediamolo nel dettaglio.

Chi deve pagare l’IMU

Fino al 2013 tutti i proprietari di casa hanno dovuto pagare l’IMU sulla casa, anche se si trattava dell’abitazione principale.

Dal 2014, invece, sono tenuti al pagamento dell’IMU:

  • i possessori di abitazione principale accatastata come A/1, A/8 e A/9, fabbricati, aree fabbricabili, terreni agricoli.

Chi non deve pagare l’IMU

Tutti i possessori di abitazioni accatastate nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e loro relative pertinenze (C/2, C/6 e C/7); alloggi sociali, ecc..

Come pagare

Si può pagare in:

  • due rate: acconto entro il 16 giugno e saldo entro il 16 dicembre
  • unica soluzione, entro la data di scadenza di giugno.

L’importo da pagare

Per conoscere quello esatto contattare i Comuni o i CAF abilitati.

Modalità di pagamento

L’IMU può essere pagata tramite:

  • modello F24, anche attraverso la propria banca online
  • bollettini postali
  • PagoPa.

Benefici della mobilità sostenibile: tra presente e futuro

16 Dicembre 2024

La mobilità sostenibile ha a che fare sia con soluzioni di trasporto, sia con le abitudini di spostamento di tutti noi, ed è in grado di diminuire una serie di impatti ambientali, sociali ed economici, offrendo una serie di nuove opportunità. 

Da un punto di vista ambientale, è evidente come la diffusione di un nuovo modello di mobilità più sostenibile concorra a ridurre l’inquinamento atmosferico e i conseguenti cambiamenti climatici poiché propone l’utilizzo di mezzi che siano poco impattanti dalla fase di produzione, all’uso, fino alla dismissione; l’inquinamento acustico; la congestione stradale; il numero di incidenti; il degrado delle aree urbane (causato dallo spazio occupato dagli autoveicoli a discapito dei pedoni); il consumo di territorio (causato dalla realizzazione di strade e infrastrutture).

Avere un sistema di mobilità più sostenibile porta dei benefici concreti alle comunità perché prevede l’utilizzo di mezzi accessibili e praticabili da parte delle persone diversamente abili o a mobilità ridotta; scelte alternative (es. accesso facile e immediato – per via telefonica, telematica – alle informazioni riguardanti servizi pubblici e privati, possibilità di più agevoli spostamenti a piedi o in bicicletta, servizi pubblici locali di qualità); risolve la congestione del traffico e migliora la sicurezza e la tutela di chi viaggia; favorisce una più equa ripartizione degli spazi urbani.

Un modello di mobilità sostenibile, con le sue diverse opzioni, risulta anche economicamente accessibile.

Più in dettaglio mezzi quali il treno, l’autobus, la metro, combinati con le nuove forme di mobilità in condivisione, svolgono un ruolo strategico per dare impulso all’adozione di nuove abitudini di mobilità: è infatti possibile massimizzare risorse e tempo combinando tra loro i diversi mezzi disponibili, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2 e del traffico, con tutte le sue problematiche. 

La disponibilità di mezzi della mobilità condivisa incentiva i cittadini a valutare l’utilizzo del mezzo come prioritario rispetto al suo possesso, contribuendo in maniera significativa a ridurre la congestione stradale e l’occupazione di suolo. Utilizzare ad esempio il car sharing offre, oltre agli ovvi vantaggi per l’ambiente, una serie di vantaggi economici: non è infatti più necessario pagare bollo, assicurazione, permessi per accedere alle ZTL, parcheggio nelle strisce blu né il carburante o la manutenzione del veicolo.

La diffusione della mobilità condivisa, così come l’integrazione tra mezzi di trasporto diversi, è resa possibile grazie allo sviluppo di app e piattaforme tecnologiche che consentono di concretizzarsi ai vantaggi e benefici derivanti dall’integrazione multimodale, permettendo un notevole risparmio di tempo, di denaro e la possibilità di pianificare liberamente il proprio viaggio, nonché di gestire con facilità gli eventuali imprevisti, rendendo a portata di mano dell’utente, le diverse opzioni disponibili.

Guardando al futuro, è evidente che realizzare un mondo più sostenibile richiede l’impegno concreto di tutti. I cittadini devono essere protagonisti di questo cambiamento sperimentando nuove modalità di spostamento e individuando quelle che meglio si adattano alla propria quotidianità.

Questo richiede maggiore consapevolezza e responsabilità, soprattutto nell’utilizzo dei mezzi in sharing, rispettando le regole e mantenendo i veicoli in buone condizioni per garantire un servizio efficiente e accessibile a tutti. Significa anche prendersi cura degli spazi comuni, lasciando i mezzi nelle aree designate, utilizzandoli con attenzione e segnalando eventuali danni per evitare disagi agli altri utenti.

Il rispetto reciproco deve estendersi a tutte le persone che condividono strade e spazi urbani. Prestare attenzione a pedoni, ciclisti e altri conducenti è un segno di civiltà che contribuisce a creare un ambiente armonioso e sicuro per tutti. Solo con un approccio collaborativo e rispettoso possiamo trasformare la mobilità sostenibile in un valore condiviso e un beneficio per la collettività.

Anche le aziende di sharing devono fare la loro parte, investendo nella sicurezza e manutenzione dei mezzi e rispettando normative più rigorose. Allo stesso tempo, è indispensabile riqualificare gli spazi urbani e potenziare i servizi pubblici, progettando percorsi sicuri e accessibili per chi si muove a piedi, in bicicletta o con mezzi come i monopattini. Marciapiedi più ampi, piste ciclabili ben delineate e zone pedonali protette rendono gli spostamenti più agevoli e sicuri, riducendo il rischio di incidenti.

Questa attenzione non solo favorisce l’adozione di mezzi sostenibili, ma crea anche una maggiore armonia tra i diversi utenti della strada, promuovendo un modello più rispettoso e consapevole.

Infine, istituzioni e pubblica amministrazione hanno un ruolo chiave nel sostenere lo sviluppo della mobilità sostenibile. Attraverso politiche mirate e il supporto a progetti concreti, possono creare le condizioni necessarie per incentivare cittadini e aziende a fare scelte più responsabili. La pubblica amministrazione, in particolare, deve tradurre queste visioni in azioni concrete, come il miglioramento delle infrastrutture e l’offerta di servizi pubblici efficienti e inclusivi.

Solo con la collaborazione di tutti potremo integrare pienamente la mobilità sostenibile nelle nostre vite, trasformandola da aspirazione a realtà tangibile. Il risultato? Un futuro in cui i benefici della sostenibilità non saranno solo percepiti nel presente, ma amplificati per le generazioni a venire. È una sfida ambiziosa, ma raggiungibile, se ognuno farà la propria parte.

 

Questo approfondimento è realizzato a cura di Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Udicon, Unione Nazionale Consumatori, nell’ambito del progetto SMUOVIAMOCI! 

Per saperne di più e per accedere ad altri contenuti, visita la pagina.

CASA: Adiconsum sottoscrive “Un patrimonio da salvare”

13 Dicembre 2024

Continua l’impegno di Adiconsum sul tema della casa. Dopo il Position Paper sulla Direttiva Case green, Adiconsum ha sottoscritto il documento “Un patrimonio da salvare” insieme ad altri 24* istituti per sollecitare il Governo ad avviare una decisa e mirata politica di riqualificazione edilizia. Vediamo nel dettaglio.

Il documento “Un Patrimonio da salvare”

“Un patrimonio da salvare” è un documento condiviso e programmatico, firmato dai principali operatori ed enti associativi della filiera del rinnovamento degli edifici, dei consumatori e della tutela ambientale, in tutto 25 soggetti tra cui Adiconsum, che coinvolge, oltre 430mila consumatori,150mila lavoratori, 600mila professionisti, 8mila imprese e 410 industrie di produzione.

Il documento è scaturito dalla considerazione che il 40% del consumo finale di energia nell’Unione Europea e il 36% delle sue emissioni di gas a effetto serra sono causati dagli edifici: un’evidenza che fa emergere l’improrogabile necessità di mettere l’efficienza energetica al centro della politica energetica in Italia, per coglierne tutti i vantaggi di tipo sociale, economico e ambientale.

Il documento è stato presentato lo scorso 27 novembre e sottoposto all’attenzione delle istituzioni per promuovere una politica strutturata ed efficace sulla riqualificazione edilizia.

Le richieste alla politica

  • Corretta ed esaustiva analisi, aperta al contributo della comunità scientifica e professionale, delle condizioni attuali del parco immobiliare italiano sul piano energetico e della sicurezza
  • Analisi approfondita dello stato dell’arte del patrimonio edilizio, che possa fornire dati certi sull’entità degli interventi necessari e definire quindi i dettagli del Piano nazionale di ristrutturazione degli edifici e il quadro delle misure di stimolo e accompagnamento necessarie
  • Provvedimento ponte, durante il tempo necessario alla definizione del Piano, tra la fine del presente anno e il momento in cui saranno attivate le nuove misure che, mantenendo alle condizioni vigenti l’Ecobonus e il Sismabonus, consenta di dare continuità alle attività di decarbonizzazione e messa in sicurezza senza compromettere il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla EPBD4 (Direttiva Case green)
  • Coinvolgimento degli esperti della filiera nei processi di consultazione e definizione delle politiche energetiche. Grazie all’esperienza specifica e applicata quotidianamente sul campo, infatti, gli operatori del settore potranno offrire un contributo significativo all’elaborazione del Piano Nazionale di ristrutturazione, che l’Italia dovrà mettere a punto entro il 2025, e al disegno delle nuove misure di sostegno e istituzione di un tavolo tecnico con tutti gli stakeholder coinvolti
  • Richiesta alle istituzioni comunitarie di risorse finanziarie dedicate, al minimo costo e in quantità adeguata, con l’obiettivo di assicurare la congrua ed efficace attivazione della finanza privata, con schemi semplici e prevedibili.

Per il testo integrale “Un patrimonio da salvare”, clicca qui

* Adiconsum, AEM – Associazione Energy Managers, AiCARR, AIPE, Altroconsumo, Anfit, ANING – Associazione Nazionale Ingegneri, Anit, Anpe, ARSE, Assocond CO.NA.FI, Assovernici, Gruppo pitture e vernici Federchimica-Avisa, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, Cortexa– Eccellenza nel Sistema a Cappotto, Federcomated, Federazione Filiera Legno, F.I.V.R.A., ISI Ingegneria Sismica Italiana, Legambiente, Kyoto Club, Rete Professioni Tecniche, Renovate Italy e Rete Irene.

Piattaforme digitali

11 Dicembre 2024

E’ impossibile parlare di mobilità sostenibile senza considerare l’importanza delle piattaforme digitali: con pochi tap sullo smartphone possiamo prenotare un monopattino elettrico, trovare un’auto in sharing o pianificare il percorso più veloce, combinando mezzi pubblici e servizi di micromobilità.

L’utilizzo delle app è fondamentale per rendere il servizio più comodo e veloce, ma non vanno sottovalutati i rischi sia per i propri dati che per il portafogli!

Unc e Udicon raccontano attraverso un episodio del podcast “Scontrini” di Massimiliano Dona e il reel Mobilità sostenibile, un mondo che va di pari passo col digitale, i vantaggi dell’utilizzo delle piattaforme digitali, dando anche alcuni consigli per l’utilizzo consapevole.

A questo link trovi il podcast Mobilità sostenibile, quo vadis?

A questo link il reel Mobilità sostenibile, un mondo che va di pari passo col digitale


Questo approfondimento è realizzato a cura di UNC e Udicon, nell’ambito del progetto SMUOVIAMOCI!.

Per saperne di più e per accedere ad altri contenutivisita la pagina.

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  • Caro voli: l’Antitrust non si pronuncia sugli algoritmi. Delusione di Adiconsum Sardegna

Caro voli: l’Antitrust non si pronuncia sugli algoritmi. Delusione di Adiconsum Sardegna

9 Dicembre 2024

Continua la battaglia di Adiconsum Sardegna nei confronti degli algoritmi utilizzati dalle compagnie aeree per definire i prezzi, che puntualmente, soprattutto per i voli da e per l’isola, aumentano all’approssimarsi delle feste e della stagione estiva. Purtroppo, al momento, il ricorso di Adiconsum Sardegna all’Antitrust non ha portato ad alcuna decisione in merito. Vediamo nel dettaglio.

I fatti

Esattamente un anno fa Adiconsum Sardegna aveva presentato un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sul caro voli da e per la Sardegna proprio in previsione delle festività natalizie. Di lì a poco, l’Antitrust apriva un’indagine conoscitiva “sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte di collegamento tra la penisola, la Sicilia e la Sardegna, caratterizzate da particolari esigenze di mobilità”.

I risultati dell’indagine dell’Antitrust

È di questi giorni la pubblicazione del Rapporto preliminare nell’ambito dell’indagine conoscitiva dell’Antitrust sugli algoritmi di prezzo, rimandando la chiusura del procedimento ancora di un anno.

Il commento di Adiconsum Sardegna

L’Antitrust, se da un lato rileva anomalie nella formazione dei prezzi dei voli per la Sardegna, con sensibili rialzi nel periodo estivo e durante le feste di Natale e Pasqua, dall’altro non è riuscita a definire con esattezza il peso degli algoritmi sulla formazione delle tariffe. Tuttavia l’Autorità ha confermato in pieno le nostre denunce circa i forti rincari che si registrano in determinati periodi dell’anno e che aggravano la spesa per chi deve raggiungere la Sardegna in aereo. Il mancato intervento risolutivo da parte dell’Antitrust sul tema, porterà anche questo Natale ad un salasso sul fronte dei voli da e per la Sardegna e non impedirà le solite speculazioni sulla pelle di chi decide di rientrare sull’isola in aereo per trascorrere le feste con la propria famiglia.

Diversity & Inclusion: Un Pilastro Fondamentale per il Successo Aziendale

9 Dicembre 2024

Cos’è la Diversity & Inclusion?

La Diversity & Inclusion (D&I) rappresenta un approccio strategico che mira a valorizzare la diversità all’interno di un’organizzazione, creando un ambiente di lavoro inclusivo in cui tutti i dipendenti si sentano valorizzati e possano esprimere appieno il proprio potenziale. La diversità si riferisce alle differenze individuali, come l’età, il genere, l’etnia, l’orientamento sessuale, la disabilità, l’origine culturale e le esperienze di vita. L’inclusione, invece, si concentra sulla creazione di un ambiente di lavoro in cui queste differenze siano riconosciute, rispettate e valorizzate.

I Pilastri della Diversity & Inclusion

La D&I si articola su diversi livelli:

  • Diversità di genere: Promuovere l’uguaglianza di genere, sia a livello di rappresentanza che di opportunità.
  • Diversità etnica e culturale: Valorizzare le diverse culture e origini etniche, creando un ambiente multiculturale.
  • Diversità generazionale: Integrare le diverse generazioni, sfruttando le competenze e le prospettive di ciascuno.
  • Diversità di orientamento sessuale e identità di genere: Creare un ambiente di lavoro sicuro e accogliente per tutti, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale o identità di genere.
  • Diversità di abilità: Promuovere l’inclusione delle persone con disabilità, valorizzando le loro competenze.

Misurare l’Impegno per la D&I: Indici e Benchmarking

Esistono diversi indici e strumenti per misurare l’impegno di un’azienda verso la D&I:

  • Corporate Equality Index (CEI): Elaborato dalla Human Rights Campaign Foundation, il CEI valuta le politiche aziendali relative ai diritti LGBTQ+.
  • Diversity Brand Index: Misura la percezione esterna di un’azienda in termini di diversità e inclusione, basandosi su sondaggi e analisi dei media.

L’Esempio della Human Rights Campaign Foundation

La Human Rights Campaign Foundation è un’organizzazione no-profit che si impegna a promuovere l’uguaglianza per le persone LGBTQ+. Il CEI è uno dei suoi strumenti più noti e influenti, in quanto fornisce alle aziende un benchmark per valutare le proprie politiche e pratiche in materia di diritti LGBTQ+.

Corporate Equality Index (CEI)

Il CEI, elaborato dalla Human Rights Campaign Foundation, è uno strumento di valutazione annuale che misura le politiche aziendali relative ai diritti LGBTQ+. È diventato un punto di riferimento globale per le aziende che desiderano dimostrare il proprio impegno per l’inclusione e l’uguaglianza per la comunità LGBTQ+.

Cosa valuta il CEI?

  • Politiche non discriminatorie: Valuta l’esistenza di politiche aziendali che vietino discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere in tutti gli aspetti del
  • Benefici per i partner: Analizza se l’azienda offre benefici ai partner delle persone LGBTQ+ equiparabili a quelli offerti ai coniugi dei dipendenti eterosessuali.
  • Trasparenza: Valuta la trasparenza delle politiche aziendali in materia di diritti LGBTQ+ e la loro comunicazione interna ed esterna.
  • Leadership: Misura l’impegno della leadership aziendale nel promuovere l’inclusione LGBTQ+.
  • Fornitura di prodotti e servizi: Valuta se l’azienda offre prodotti e servizi che siano inclusivi per la comunità LGBTQ+.
  • Coinvolgimento della comunità: Analizza il coinvolgimento dell’azienda in iniziative a sostegno della comunità LGBTQ+.

Perché è importante il CEI?

  • Benchmarking: Permette alle aziende di confrontare le proprie politiche con quelle delle altre aziende del settore.
  • Visibilità: Le aziende che ottengono un punteggio elevato nel CEI possono utilizzare questo riconoscimento per migliorare la propria reputazione e attrarre talenti.
  • Miglioramento continuo: Il CEI stimola le aziende a migliorare costantemente le proprie politiche e pratiche in materia di diritti LGBTQ+.

Diversity Brand Index

Il Diversity Brand Index, pur non essendo un indice standardizzato come il CEI, misura la percezione esterna di un’azienda in termini di diversità e inclusione. Si basa su sondaggi e analisi dei media per valutare come i consumatori, i dipendenti e gli altri stakeholder percepiscono l’impegno dell’azienda verso la diversità.

Cosa misura il Diversity Brand Index?

  • Reputazione: Valuta la reputazione dell’azienda in termini di diversità e
  • Comunicazione: Analizza la comunicazione aziendale sui temi della diversità e
  • Azioni concrete: Valuta le azioni concrete intraprese dall’azienda per promuovere la diversità e l’inclusione.
  • Coinvolgimento dei dipendenti: Misura il livello di coinvolgimento dei dipendenti nelle iniziative di diversità e inclusione.

Perché è importante il Diversity Brand Index?

  • Reputazione di marca: Un punteggio elevato nel Diversity Brand Index può contribuire a rafforzare la reputazione di un marchio.
  • Attrazione di talenti: Le persone sono sempre più attente ai valori delle aziende e scelgono di lavorare per quelle che promuovono la diversità e l’inclusione.
  • Fidelizzazione dei clienti: I consumatori sono sempre più disposti a sostenere aziende che condividono i loro valori.

Differenze tra CEI e Diversity Brand Index

Caratteristica Corporate Equality Index (CEI) Diversity Brand Index
Focus Politiche aziendali relative ai diritti LGBTQ+ Percezione esterna della diversità e inclusione
Metodologia Questionario dettagliato Sondaggi e analisi dei media
Entità Human Rights Campaign Foundation Diverse organizzazioni
Scopo Valutare le politiche interne Misurare la reputazione esterna

Sia il CEI che il Diversity Brand Index sono strumenti preziosi per le aziende che desiderano misurare il proprio impegno verso la diversità e l’inclusione. Il CEI si concentra sulle politiche interne, mentre il Diversity Brand Index misura la percezione esterna. Entrambe le metriche possono aiutare le aziende a identificare le aree di miglioramento e a comunicare efficacemente il proprio impegno verso la diversità e l’inclusione.

Adiconsum: Un Partner Strategico per la D&I

Adiconsum, l’Associazione dei Consumatori, può essere un prezioso alleato per le aziende che desiderano implementare piani di D&I efficaci. L’associazione, infatti, può offrire:

  • Consulenza: Adiconsum può fornire consulenza alle aziende su come sviluppare e implementare piani di D&I efficaci, in linea con le migliori pratiche
  • Formazione: L’associazione può organizzare corsi di formazione per i dipendenti, sensibilizzandoli sui temi della diversità e dell’inclusione.
  • Advocacy: Adiconsum può rappresentare le aziende presso le istituzioni e gli stakeholder, promuovendo l’importanza della D&I.

La Diversity & Inclusion è un fattore chiave per il successo a lungo termine di un’azienda. Valorizzando la diversità e creando un ambiente di lavoro inclusivo, le aziende possono:

  • Aumentare la creatività e l’innovazione: La diversità di pensiero porta a soluzioni più creative e innovative.
  • Migliorare la reputazione aziendale: Le aziende che si impegnano per la D&I sono percepite come più attraenti da dipendenti, clienti e investitori.
  • Ridurre il turnover: Un ambiente di lavoro inclusivo aumenta la soddisfazione dei dipendenti e riduce il turnover.
  • Accedere a nuovi mercati: La comprensione delle diverse culture e dei bisogni dei consumatori è fondamentale per espandersi in nuovi mercati.

Collaborando con associazioni come Adiconsum, le aziende possono accelerare il proprio percorso verso la D&I, ottenendo risultati tangibili e duraturi.

 

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  • Acquisti: Tribunale di Alessandria dà ragione ad Adiconsum e alla sua assistita in merito alla conformità di un prodotto. Più tutele per i consumatori

Acquisti: Tribunale di Alessandria dà ragione ad Adiconsum e alla sua assistita in merito alla conformità di un prodotto. Più tutele per i consumatori

9 Dicembre 2024

Adiconsum Alessandria ha ottenuto per una sua iscritta un’importante vittoria con una sentenza del Tribunale che ha ribadito che la conformità di un prodotto che cosa si intende per conformità di un prodotto che è uno degli elementi della normativa sui beni di consumo. Vediamo nel dettaglio.

I fatti

La ricorrente aveva ordinato una copertura per la sua piscina che sorreggesse un peso di almeno 100 kg, richiesta che la ditta, al momento dell’ordine, aveva garantito. Sebbene idonea all’uso, la copertura però si rivelava non conforme alle indicazioni fornite dalla consumatrice al momento dell’ordine. Di qui il ricorso dell’attrice assistita da Adiconsum Alessandria e l’importante sentenza emessa dal Tribunale di Alessandria.

La sentenza del Tribunale di Alessandria

Il Tribunale di Alessandria ha richiamato l’art. 129 del Codice di consumo in  tema di conformità di un prodotto ricordando:

Il bene venduto e consegnato al consumatore deve essere congruente ed idoneo all’uso particolare e specifico indicato dal consumatore al momento dell’ordine. Pertanto, non può essere ritenuto conforme il bene che è solamente idoneo all’uso come lo sarebbe qualsiasi altro prodotto dello stesso tipo e questo neanche se corrisponde alla descrizione del venditore o al campione mostrato o se possiede qualità e prestazioni di un bene dello stesso tipo che il consumatore può ragionevolmente aspettarsi.

Il Tribunale ha quindi disposto nei confronti del venditore, non avendo provveduto ad accogliere le richieste della consumatrice, la risoluzione del contratto e la restituzione del compenso versato.

Sulla conformità di un prodotto

La sentenza del Tribunale di Alessandria ha riportato alla ribalta il significato di “conformità” di un prodotto, che di seguito riportiamo, premettendo che IL VENDITORE HA l’OBBLIGO DI CONSEGNARE AL CONSUMATORE BENI CONFORMI AL CONTRATTO DI VENDITA.

Ma che cosa significa che il bene consegnato deve essere conforme al contratto di vendita?

Ecco quanto riportato sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Per essere conforme al contratto di vendita, il bene deve:

  • corrispondere alla descrizione, alla quantità, alla qualità, e alle altre caratteristiche previste dal contratto
  • essere idoneo ad ogni utilizzo particolare voluto dal consumatore ed accettato dal venditore
  • essere fornito assieme ad accessori ed istruzioni
  • essere fornito con gli aggiornamenti.

Il bene, inoltre, deve:

  • essere idoneo agli scopi per i quali si impiegano di norma beni dello stesso tipo
  • corrispondere alla qualità (anche in termini di sicurezza) e alla descrizione di un campione messo a disposizione dal venditore
  • essere della quantità e possedere le qualità e altre caratteristiche, anche in termini di durabilità, funzionalità, compatibilità e sicurezza, ordinariamente presenti in un bene del medesimo tipo e che il consumatore può ragionevolmente aspettarsi.

IMPORTANTE: la conformità del bene si estende anche all’installazione quando è compresa nel contratto di vendita ed è stata effettuata dal venditore o sotto la sua responsabilità e ai beni la cui installazione è a carico del consumatore e il difetto si manifesti per le carenti istruzioni fornite dal venditore.

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La mobilità condivisa: scopriamo come funziona

4 Dicembre 2024

La mobilità condivisa rappresenta una delle soluzioni più innovative per spostarsi in città senza la necessità di possedere un’auto, una bici o uno scooter. Questo approccio sta rapidamente rivoluzionando il modo di muoversi nei centri urbani, offrendo alternative pratiche ai veicoli privati e ai mezzi pubblici, con un impatto positivo sulla riduzione dell’inquinamento.

I benefici sono molteplici, sia per i singoli cittadini che per l’ambiente, ma per comprenderne appieno il potenziale è fondamentale conoscere i servizi disponibili, valutarne i vantaggi e considerare eventuali criticità. La mobilità condivisa non è solo una risposta pratica alle esigenze di spostamento, ma anche un elemento chiave nella trasformazione sostenibile della mobilità urbana in Italia.

Che cos’è la mobilità condivisa?

Questo modello di trasporto si basa sull’idea che i mezzi possano essere condivisi tra più utenti, anziché essere di proprietà esclusiva. Grazie a piattaforme digitali, come app, è possibile prenotare auto, biciclette, monopattini e scooter per un utilizzo temporaneo, adattandosi alle esigenze di ogni individuo.

I principali servizi disponibili

  • Car sharing: automobili distribuite in punti strategici della città, da utilizzare per il tempo necessario pagando in base ai minuti o ai chilometri percorsi.
  • Bike sharing: biciclette, localizzabili in stazioni fisse o sparse per la città, sbloccabili tramite un’applicazione.
  • Scooter sharing: scooter elettrici a noleggio, ideali per spostamenti rapidi e a basse emissioni.
  • Monopattino sharing: monopattini elettrici perfetti per tragitti brevi, prenotabili con pochi clic.

Questa modalità di spostamento offre una notevole flessibilità e rappresenta una soluzione pratica, soprattutto nelle città congestionate dal traffico.

Pro e Contro: un’analisi approfondita

La mobilità condivisa ha trasformato profondamente il modo in cui ci muoviamo nei centri urbani, offrendo nuove opportunità per spostarsi in modo più efficiente, sostenibile ed economico. Tuttavia, come accade per ogni innovazione, questa modalità di trasporto presenta una serie di vantaggi significativi ma anche alcune sfide che meritano attenzione. Analizziamone insieme i punti di forza e le criticità, per comprendere appieno come questo fenomeno stia ridefinendo la mobilità nelle nostre città e quale impatto abbia sulla vita quotidiana, sull’ambiente e sull’organizzazione degli spazi urbani.

I vantaggi della mobilità condivisa

  • Risparmio economico
    Non è necessario possedere un veicolo, eliminando costi significativi come l’acquisto, la manutenzione, l’assicurazione e il carburante. Paghi solo per ciò che utilizzi, rendendola una scelta particolarmente vantaggiosa per chi si sposta occasionalmente.
  • Riduzione del traffico
    Meno auto private significano strade meno congestionate. Questo favorisce una circolazione più fluida, migliorando la qualità della vita nei centri urbani.
  • Impatto ambientale positivo
    Molti mezzi condivisi, come biciclette e scooter elettrici, contribuiscono a ridurre le emissioni di CO₂. Questo modello di mobilità si allinea agli obiettivi di sostenibilità, promuovendo città più verdi e salubri.
  • Accessibilità semplificata
    Con un’app è possibile accedere a una vasta gamma di opzioni, come auto, biciclette e monopattini, ideali anche per attraversare zone a traffico limitato (ZTL) o difficili da raggiungere con i mezzi tradizionali.
  • Meno necessità di parcheggi
    La riduzione del numero di veicoli privati comporta una minore domanda di posti auto, liberando spazio per altre esigenze urbane.

Le sfide della mobilità condivisa

  • Disponibilità variabile
    In alcune aree o orari, può essere difficile trovare un mezzo disponibile, soprattutto nei quartieri meno serviti.
  • Costi per tragitti lunghi
    Se conveniente per brevi spostamenti, l’utilizzo prolungato o su distanze maggiori può risultare economicamente svantaggioso rispetto ad altri mezzi.
  • Barriere tecnologiche
    L’accesso ai servizi richiede uno smartphone e una connessione internet, rendendoli meno inclusivi per alcune fasce della popolazione.

Un’evoluzione a diverse velocità: l’Italia e la mobilità condivisa

In Italia, il fenomeno è in crescita, ma con una diffusione ancora disomogenea. Nel 2022, i servizi di sharing mobility erano disponibili nel 77% dei capoluoghi del Nord, mentre al Centro e al Sud la copertura si fermava rispettivamente al 50% e al 48%.

  • Milano: pioniera, offre car sharing, bike sharing e monopattini in quasi ogni angolo della città.
  • Roma: ha sviluppato una rete significativa di scooter e biciclette, con alcune periferie ora collegate meglio.
  • Torino: mette a disposizione una varietà di servizi, inclusi monopattini elettrici per gli spostamenti nel centro.
  • Bologna: punta soprattutto sul bike sharing, sostenuto da una crescente rete ciclabile.

Anche città più piccole stanno abbracciando la condivisione, collaborando con aziende e regioni per introdurre soluzioni innovative come navette autonome e minibus elettrici per collegamenti locali.

Grazie al supporto delle amministrazioni locali, che offrono agevolazioni e parcheggi dedicati, la mobilità condivisa sta superando i confini delle metropoli. Oggi rappresenta un’opportunità anche per i centri minori, dove consente di spostarsi in modo semplice, economico e sostenibile.

La sharing mobility non è solo un’opzione pratica per i cittadini, ma anche un alleato per il turismo sostenibile, aprendo nuovi scenari di mobilità rispettosa dell’ambiente. Se ben integrata con altre forme di trasporto pubblico, può davvero contribuire a trasformare le nostre città in luoghi più vivibili e moderni.

Cosa fare in caso di problemi con un mezzo condiviso?

Può capitare di incontrare guasti, segni di usura o persino situazioni come un furto mentre utilizzi un mezzo di mobilità condivisa. Ecco come gestire al meglio queste eventualità:

  1. Segnala immediatamente il problema
    Ogni app di mobilità condivisa dispone di una sezione dedicata per segnalare anomalie tecniche o incidenti. Informare l’azienda è fondamentale per evitare responsabilità non dovute e per garantire che il mezzo venga messo in sicurezza e riparato.
  2. Non usare il mezzo danneggiato
    Se noti problemi come batteria scarica, freni difettosi o altre condizioni che lo rendono insicuro, non continuare a utilizzarlo. Cancella la prenotazione e cerca un’alternativa più affidabile: la tua sicurezza è la priorità.
  3. Furto del mezzo
    Se il mezzo viene sottratto mentre è sotto la tua responsabilità (ad esempio, in modalità parcheggio), contatta subito il servizio clienti. Molte piattaforme offrono assicurazioni contro il furto, e una comunicazione tempestiva può aiutarti a evitare penali o responsabilità.
  4. Documenta la situazione
    Scatta foto o prendi nota dei dettagli del problema. Questa documentazione sarà utile per dimostrare che il danno o il guasto era già presente, facilitando la gestione del caso da parte dell’azienda.

Ogni servizio ha le sue regole specifiche e coperture assicurative: prenditi il tempo per leggere i termini e le condizioni d’uso dell’app. Conoscere in anticipo come agire in situazioni di emergenza ti permetterà di affrontarle con maggiore serenità.

Affrontare eventuali imprevisti con un mezzo condiviso non deve essere motivo di stress: con la giusta procedura, tutto si risolve rapidamente.

La mobilità condivisa e il progetto #Smuoviamoci: un passo verso un futuro sostenibile

La mobilità condivisa offre una risposta concreta e innovativa ai problemi che affliggono le nostre città, come traffico, inquinamento e difficoltà di accesso ai servizi. Utilizzando questi mezzi alternativi, possiamo ridurre significativamente le emissioni di CO₂, rendere gli spostamenti più pratici e flessibili, e contribuire attivamente alla costruzione di un ambiente urbano più vivibile e sostenibile per tutti.

Il progetto #Smuoviamoci mira a diffondere una nuova cultura della mobilità sostenibile. L’obiettivo è duplice: incoraggiare i cittadini ad adottare soluzioni di trasporto più responsabili e abbattere i pregiudizi che ancora ostacolano la diffusione di questi servizi. Attraverso campagne di sensibilizzazione e la condivisione di informazioni chiare e aggiornate, il progetto vuole trasformare il modo in cui ci spostiamo, rendendo i cittadini protagonisti del cambiamento.

Smuoviamoci non è solo uno slogan, ma un invito concreto a ripensare le nostre abitudini di mobilità per costruire insieme un futuro più verde e consapevole.

 

Articolo di approfondimento redatto a cura di Assoutenti e Codacons.

Per saperne di più sul progetto e per accedere ad altri contenuti, visita la pagina

“Energia… IN Sinergia” fa tappa a Taranto

4 Dicembre 2024

Proseguono gli incontri del progetto “Energia… IN Sinergia”*, condotti da Adiconsum in collaborazione con Edison, per spiegare la transizione energetica agli over 65enni. Vediamo qual è la prossima tappa.

Tappa a Taranto

Dopo l’incontro a Palermo, tenutosi lo scorso 19 novembre, è ora la volta del secondo incontro con gli over 65 che si terrà il prossimo 5 dicembre a Taranto. L’incontro tratterà di sostenibilità integrale, di autoconsumo diffuso e di prosumer.

L’evento è organizzato anche in collaborazione con Adiconsum Taranto-Brindisi, FNP-Cisl Taranto-Brindisi e con Anteas Taranto-Brindisi.

Appuntamento a:

Giovedì 5 dicembre 2024  ore 10.30
Taranto – Via Regina Elena 126
Salone Paolo VI c/o UST Cisl

 

*Gli obiettivi di Energia… IN Sinergia:

  • Sensibilizzare i consumatori sugli obiettivi di sviluppo sostenibile e far comprendere il legame tra la transizione energetica e la sostenibilità
  • Accrescere il livello di conoscenza e consapevolezza dei consumatori verso la sostenibilità integrale, promuovendo tra loro comportamenti responsabili e l’uso efficiente delle risorse energetiche in casa, supportandoli nella comprensione e nella lettura pratica delle informazioni rese disponibili dalle aziende energetiche
  • Favorire una maggiore comprensione dei benefici delle diverse forme di autoconsumo diffuso (energy communities, sistemi di isolamento ed efficienza energetica degli edifici, sistemi solari individuali, ecc.), promuovendo un coinvolgimento proattivo del target e trasformando il consumatore informato in un opinion leader all’interno della propria famiglia o circolo di conoscenze per una sensibilizzazione a “cascata”.

 

La Mobilità Individuale

28 Novembre 2024

La mobilità individuale è destinata a soddisfare esigenze di trasporto personale: è a propulsione prevalentemente elettrica, è ecologica, economica e sostenibile sia per impatto ambientale sia per utilizzazione. 

In senso stretto, comprende i veicoli e i dispositivi per la micro-mobilità elettrica, quali, soprattutto, monopattini elettrici, biciclette elettriche, ma anche hoverboard, segway e monowheel. In senso ampio, può essere intesa come ogni tipo di trasporto che utilizza veicoli ecologici, individuali e sostenibili. 

Tutti questi veicoli e dispositivi hanno una funzione comune che è quella di ridurre l’impiego di autovetture private e, perciò, di ridurre il traffico, l’inquinamento, il livello del rumore; ma il loro uso va tuttavia distinto in funzione delle esigenze di mobilità e la scelta di impiegare un tipo piuttosto che un altro non può essere collegata solo a gusti, inclinazioni individuali o ad esigenze personali.Tutti i dispositivi di micro-mobilità elettrica sono anche utilizzabili per un perfetto connubio con i mezzi di trasporto pubblici come, ad esempio, metropolitane e treni.

 

In un breve video, raccontiamo tre esempi pratici di mobilità individuale facile, economica e sostenibile.

Condividi il  Video con i tuoi amici e parenti sui tuoi social.

Buona visione!

Questo approfondimento è realizzato a cura di Adiconsum e Movimento Consumatori, nell’ambito del progetto SMUOVIAMOCI!. 

Per saperne di più sul progetto e per accedere ad altri contenuti, visita la pagina SMUOVIAMOCI!

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  • “IN Sinergia” al Job&Orienta di Veronafiere ha incontrato i giovani sulla sostenibilità

“IN Sinergia” al Job&Orienta di Veronafiere ha incontrato i giovani sulla sostenibilità

27 Novembre 2024

Nell’ambito del progetto “IN Sinergia”*, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali **, Adiconsum Veneto e Next Nuova Economia per Tutti, hanno incontrato lo scorso 27 novembre, i giovani a Veronafiere nell’ambito di JOB&Orienta, la Mostra convegno nazionale su orientamento, scuola, formazione, lavoro.

La sostenibilità e il ruolo del giovane consumatore

È stato questo il filo conduttore dell’incontro con i giovani delle scuole superiori presso il Padiglione 10 di Veronafiere, perché anche le scelte di consumo delle giovani generazioni possono fare la differenza verso un mondo più sostenibile.

Nell’incontro si è insegnato ai ragazzi:

  • a capire cosa c’è dietro i prodotti che comprano, come le aziende producono e come le scelte di acquisto possono influenzare la loro produzione
  • a come diventare un consumatore consapevole, imparando a leggere le etichette e a scegliere prodotti sostenibili
  • a come dare il proprio contributo al futuro del pianeta, scoprendo come anche le azioni delle giovani generazioni possono fare la differenza per l’ambiente e per le persone.

 

*IN Sinergia – Percorsi multigenerazionali e multistakeholders per lo sviluppo INclusivo e Sostenibile del Paese”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali*, coordinato da Adiconsum, in partnerariato con Anteas – Associazione Nazionale tutte le età Attive per la Solidarietà APS, Movimento Consumatori APS, NeXt Nuova Economia per Tutti APS ETS, Adiconsum Regionale Lombardia APS, Adiconsum Marche APS, Adiconsum Veneto APS, Anteas Lazio ODV, Anteas Lombardia ODV, Movimento Consumatori Ravenna APS, Tutelattiva APS.

**Progetto In Sinergia – Avviso 2/2023 – anno 2023 –realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i.

Gas: in aumento il costo del mese di ottobre per i “vulnerabili”

25 Novembre 2024

È in aumento, rispetto al mese di settembre, il costo del gas per i consumatori che rientrano nel Servizio di tutela della vulnerabilità. Lo ha comunicato L’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Vediamo nel dettaglio.

Costo del gas del mese di ottobre 2024 per i consumatori “vulnerabili”*

  • Per i consumatori che rientrano nel “Servizio di Tutela della Vulnerabilità”, i c.d. “vulnerabili”* il costo del gas viene aggiornato mensilmente dall’ARERA. Per la tariffa del mese di ottobre, l’Autorità ha annunciato un aumento del +5,3% rispetto allo scorso mese di settembre.
  • Pertanto, per il mese di ottobre il prezzo di riferimento è di 116,77 centesimi di euro per metro cubo contro i 110,93 di settembre.

Composizione della bolletta del gas del mese di settembre

La bolletta risulta così composta:

  • Spesa per la materia gas naturale: 52,74 centesimi di euro (45,17% del totale della bolletta)
  • Spesa per le imposte: 33,05 centesimi di euro (28,31% del totale della bolletta)
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 28,03 centesimi di euro (24% del totale della bolletta
  • Spesa per oneri di sistema: 2,95 centesimi di euro (2,52% del totale della bolletta).

*Sono clienti “vulnerabili” coloro che si trovano in una delle seguenti condizioni:

  • over 75 anni
  • percettore del bonus sociale
  • disabile (L. 104/92)
  • residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.
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  • Energia elettrica: per i “vulnerabili” bollette più care per il IV trimestre 2024

Energia elettrica: per i “vulnerabili” bollette più care per il IV trimestre 2024

25 Novembre 2024

Ancora un aumento, seppur in diminuzione rispetto al trimestre precedente, della bolletta della luce per i consumatori che rientrano nella categoria dei c.d. “vulnerabili”. L’annuncio è stato dato dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Vediamo nel dettaglio.

Il costo della bolletta della luce dal 1° ottobre 2024

L’ARERA ha reso noto che nel IV trimestre 2024, ossia dal 1° ottobre al 31 dicembre 2024, la bolletta della luce per i consumatori “vulnerabili”* costerà un +8,8% rispetto al III trimestre. Un bel salasso, anche se in diminuzione (-27,2%), rispetto a tutto il 2023.

  • L’aumento è dovuto all’atteso aumento dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità a sua volta dovuto all’incremento delle quotazioni del gas in vista dei mesi più freddi.
  • Il prezzo finale per il cliente tipo (consumi di energia elettrica pari a 2.000 kWh) sarà di 26,47 centesimi di euro per kWh, tasse incluse, contro i 24,32 centesimi di euro/kWh del III trimestre.
  • Il prezzo finale per il cliente tipo (consumi di energia elettrica pari a 2.000 kWh) sarà di 498 euro, in diminuzione rispetto ai 514 euro calcolati lo scorso trimestre.

*Sono clienti “vulnerabili” coloro che si trovano in una delle seguenti condizioni:

  • over 75 anni
  • percettore del bonus sociale
  • disabile (L. 104/92)
  • residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.
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  • Rinnovabili: nei primi 10 mesi, 6 GW nuova capacità, superato dato del 2023. Anche a ottobre le rinnovabili producono il 41,2% dell’energia

Rinnovabili: nei primi 10 mesi, 6 GW nuova capacità, superato dato del 2023. Anche a ottobre le rinnovabili producono il 41,2% dell’energia

25 Novembre 2024

Nei primi dieci mesi del 2024, 6 GW di nuova capacità rinnovabile, superato il dato dell’intero 2023. A ottobre fabbisogno mensile pari a 25,5 miliardi di kWh; valore stazionario dei consumi elettrici: +0,2% rispetto a ottobre 2023. Prosegue l’aumento a doppia cifra della produzione idrica: +56%

Le energie rinnovabili sono fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e non si esauriscono. Sono una delle parti  più importanti della transizione verso un sistema energetico che abbandoni i combustibili fossili, contrastando così il riscaldamento globale.

Quali sono le principali fonti rinnovabili

  • Idroelettrico
  • Eolico
  • Fotovoltaico
  • Geotermico
  • Biomasse.

I dati di Ottobre 2024

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia, nel mese di ottobre il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 25,5 miliardi di kWh, valore stazionario rispetto a ottobre 2023 (+0,2%).

Tale risultato è stato raggiunto con giorno lavorativo in più (23 invece di 22) e una temperatura media mensile di 1,4°C inferiore a quella di ottobre dello scorso anno.

Lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’83,7% dalla produzione nazionale e per la quota restante (16,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 4,2 TWh, il 12,8% in meno rispetto a ottobre 2023. A livello progressivo, da gennaio a ottobre 2024, l’import netto è in aumento dell’1,6% rispetto ai primi dieci mesi del 2023.

In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 21,5 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 41,2% della domanda elettrica (era 35,3% a ottobre 2023). Inoltre, nei dieci mesi del 2024 le fonti rinnovabili hanno coperto il 42,8% del fabbisogno, rispetto al 37% dello stesso periodo del 2023. In diminuzione la fonte termica (-6%): prosegue il calo della quota di produzione a carbone, -30,1% rispetto allo stesso mese del 2023. In aumento la fonte idrica (+55,9%) e fotovoltaica (+1,4%); per quanto riguarda la fonte idrica, permane una sostanziale differenza tra il Nord e il Centro Sud del Paese in termini di disponibilità della risorsa, mentre l’incremento della produzione del fotovoltaico (+30 GWh) è dovuto al contributo positivo dell’aumento di capacità in esercizio (+507 GWh) che ha compensato il minor irraggiamento (-477 GWh). In diminuzione la fonte eolica (-26,5%, a causa della scarsità di vento) e geotermica (-4,8%).

 

Dati da Gennaio a Ottobre 2024

Da gennaio a ottobre 2024 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 6.042 MW (di cui 5.482 MW di fotovoltaico). Tale valore è superiore di 1.489 MW (+33%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e supera il dato dell’intero 2023, pari a circa 5.800 MW. Al 31 ottobre in Italia si registrano 75,2 GW di potenza installata da fonti rinnovabili, di cui, nel dettaglio, 35,8 GW di solare e 12,9 GW di eolico.

La produzione da rinnovabili nei primi 9 mesi continua a dare ottime notizie. La copertura della domanda nei 10 mesi con le rinnovabili elettriche è: 43,04%

Così suddivisa per il 2024:

  1. Gennaio 33,7%
  2. Febbraio 32,7%
  3. Marzo 41,8%
  4. Aprile 51,2%
  5. Maggio 52,5%.
  6. Giugno 52,5%
  7. Luglio 44,2%
  8. Agosto 40,5%
  9. Settembre 40,1%
  10. Ottobre 41,2%

Come Adiconsum riteniamo importante far comprendere a tutti i consumatori, in modo semplice, come il nostro Paese genera l’energia, sfatando anche i falsi miti che girano spesso online. Ogni mese pubblicheremo notizie aggiornate sulla produzione mensile e sull’andamento annuale. Ogni mese la nostra energia è sempre più verde, sempre più pulita!

Fonti dati: Terna.it

Diretta live del convegno “La Casa SI Cura”- 21 novembre a Roma

21 Novembre 2024

Dopo il Tour durato due anni in 20 piazze di città del Nord, Centro, Sud e Isole d’Italia, il prossimo 21 novembre si terrà il Convegno nazionale dell’omonimo progetto, promosso da Prosiel e condotto da Adiconsum “La Casa SI Cura”. Il Convegno nazionale sarà la sintesi di tutta l’attività svolta e sarà preceduta da convegni territoriali, a loro volta frutto di gruppi di lavoro fra vari stakeholder che hanno come denominatore comune la sicurezza della casa. Vediamo nel dettaglio.

Diretta Live

 

Il Convegno nazionale

Si terrà il prossimo 21 novembre a Roma presso l’Hotel Nazionale, il Convegno del progetto “La Casa SI Cura”, dal sottotitolo: L’infrastruttura elettrica protagonista per la sicurezza, l’innovazione e la transizione energetica nelle abitazioni nell’interesse di chi vive la casa.

Con la Direttiva europea “Case green” che richiede un taglio significativo dei consumi energetici, il tema della sicurezza in casa si lega in maniera indissolubile con l’innovazione e quindi con l’efficienza energetica in casa, mettendo l’infrastruttura elettrica al centro del futuro delle nostre abitazioni.

Al Convegno nazionale confluiranno le proposte scaturite dai Convegni territoriali.

 I Convegni territoriali

3 saranno i convegni territoriali suddivisi tra Nord, Centro e Sud Italia, che si terranno nel mese di novembre, i quali, a loro volta, saranno preceduti da altrettanti Gruppi di lavoro con gli stakeholder sulle tematiche che riguardano la centralità dell’infrastruttura elettrica, quale elemento in grado di offrire comfort e  sicurezza, e rendere la propria casa sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico.
Riflessioni e criticità che emergeranno dei dibattiti verranno raccolti, condivisi e discussi nel Convegno istituzionale di Roma.

Le città che ospiteranno i convegni territoriali saranno:

  • 7 novembre 2024| ore 16.30| Macerata – Biblioteca di Macerata – Sala Castiglioni
  • 12 novembre 2024 | ore 9.00| Lamezia Terme – Unioncamere Calabria
  • 14 novembre 2024 | ore 11.00| Milano – Via Tadino 23 – CISL Lombardia

Per registrarsi all’evento nazionale che si terrà a Roma, clicca qui

Immagini del Gruppo di lavoro che si è tenuto il 29 ottobre 2024 a Lamezia Terme con la partecipazione tra gli altri il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Catanzaro e le classi del Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” di Lamezia Terme.

 

        

Trasporto pubblico locale

20 Novembre 2024

I servizi pubblici di trasporto regionale e locale sono dei sistemi di mobilità (terrestri, marittimi, lagunari, fluviali, ecc.) con itinerari, orari, frequenze e tariffe prestabilite in un territorio regionale o anche inter-regionali.

Il principale punto di riferimento normativo per il settore dei trasporti è il Decreto Burlando che colloca in capo alle Regioni la competenza in materia dei servizi pubblici di trasporto locali e regionali. Questo decreto introduce importati elementi come ad esempio il contratto di servizio quale strumento regolatorio tra Ente affidante, ad esempio il Comune, e azienda affidataria, cioè l’azienda di trasporto.

I principi
La possibilità di muoversi liberamente utilizzando i mezzi pubblici deve essere garantita a tutti i cittadini nel rispetto dei principi fondamentali di:

  • eguaglianza e imparzialità – i servizi di trasporto devono essere accessibili a tutti gli utenti, senza distinzione di sorta. L’accessibilità va garantita in particolar modo agli anziani e alle persone diversamente abili;
  • continuità – i servizi di trasporto devono essere continui e regolari (fanno eccezione le interruzioni dovute a causa di forza maggiore). In caso di necessità, vanno garantiti dei servizi sostitutivi e, in caso di sciopero, vanno garantiti dei servizi minimi tempestivamente e ampiamente comunicati;
  • partecipazione – chi eroga i servizi di trasporto deve garantire la partecipazione dei cittadini, anche attraverso le Associazioni di consumatori, a tavoli di confronto costruttivo sui principali problemi che riguardano il servizio;
  • efficienza ed efficacia – chi eroga i servizi di trasporto deve progettare, produrre e offrire il servizio puntando ad un suo continuo miglioramento sia nell’efficacia che nell’efficienza;
  • libertà di scelta – i cittadini devono potersi muovere liberamente scegliendo tra le possibilità offerte da molteplici e diverse modalità di trasporto.

Conoscere il TPL del proprio Comune
Per conoscere nel dettaglio come venga erogato il servizio di trasporto pubblico nel proprio Comune, è necessario procurarsi la Carta della mobilità, indicata anche comeCarta dei servizi. È possibile trovarla sul sito dell’azienda o presso i suoi sportelli/biglietterie.La Carta è uno strumento che rafforza la garanzia della libertà di circolazione dei cittadini (come prevista all’art. 16 della nostra Costituzione e all’art. 8 del Trattato di Maastricht) sancendo un vero e proprio patto:con essa infatti l’azienda assume una serie di impegni nei confronti dei cittadini, utenti del servizio di trasporto pubblico, riguardo il servizio, le modalità di erogazione, gli standard di qualità e le forme di tutela previste.

La Carta della Mobilità è un documento che regola i rapporti fra un’impresa che eroga servizi di trasporto pubblico di persone sul territorio e i cittadini che ne usufruiscono.

Si tratta di un documento previsto da una direttiva della Presidenza del Consiglio del 1994 e poi dal D.P.C.M. del 30 dicembre 1998.

Viene redatta da ciascuna Azienda di Trasporto e pubblicizzata sulla base di disposizioni normative e in conformità ad intese con le Associazioni di Tutela dei Consumatori e con le Associazioni Imprenditoriali interessate.

La carta della mobilità contiene generalmente:

  • una descrizione dell’azienda che eroga il servizio, i principi fondamentali, informazioni sintetiche sulle strutture e i servizi forniti;
  • gli impegni e gli standard, cioè i livelli di servizio promessi, le relative modalità di verifica e aggiornamento;
  • indicazione delle procedure di reclamo, le modalità di rimborso o ristoro.

I viaggiatori hanno diritto ad essere informati sui contenuti della carta della mobilità con specifica evidenza delle ipotesi che danno luogo a forme di indennizzo o rimborso comunque denominate.

Per saperne di più, è possibile consultare il Contratto di servizio stipulato tra l’ente locale e l’azienda erogatrice. Al suo interno sono contenute informazioni utili come le caratteristiche dei servizi offerti, gli standard qualitativi minimi del servizio (in termini di età, manutenzione, confortevolezza e pulizia dei veicoli, e di regolarità delle corse), la struttura tariffaria, le sanzioni in caso di mancata osservanza del contratto, ecc.

È opportuno ricordare che i protagonisti dell’erogazione del servizio di trasporto sono tre: l’ente localel’azienda erogatrice del servizio, che lo organizza materialmente, e il cittadino, destinatario finale sulle cui esigenze di mobilità deve essere costruito il servizio di trasporto. Nella relazione tra questi tre soggetti, il contratto di servizio rappresenta lo strumento attraverso il quale l’amministrazione pubblica si impegna a perseguire un interesse generale, cioè quello di offrire un servizio di trasporto pubblico ai propri cittadini.

La partecipazione dei cittadini
I cittadini possono e devono concorrere alla definizione di un servizio di trasporto pubblico che soddisfi le proprie esigenze di mobilità. In quanto destinatari finali, possono intervenire sia in fase di pianificazione del servizio che in quella di valutazione. Ecco un paio di esempi:

  • è possibile apportare un contributo alla stesura del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della propria città. Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) è uno strumento strategico a disposizione dei Comuni. Le politiche e le misure inserite al suo interno riguardano tutti i modi e le forme di trasporto presenti nell’intero agglomerato urbano, pubblici e privati, passeggeri e merci, motorizzati e non motorizzati, di circolazione e sosta;
  • è possibile partecipare alla definizione e valutazione della qualità del servizio di trasporto. La legge finanziaria del 2008, all’articolo 2, comma 461, introduce una serie di disposizioni a tutela dei diritti dei consumatori nell’ambito dei servizi pubblici locali in generale, e quindi anche del trasporto pubblico. La novità più significativa introdotta riguarda il coinvolgimento delle Associazioni dei consumatori, e degli stessi cittadini, nella determinazione e nel controllo degli standard di funzionamento dei servizi. In sintesi, la norma prevede l’obbligo per l’ente erogatore di emanare la Carta della qualità dei servizi, da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le imprese e le Associazioni dei consumatori. Inoltre, la consultazione delle Associazioni è considerata obbligatoria, così come le verifiche periodiche dell’adeguatezza dei parametri qualitativi e quantitativi del servizio (ma ogni cittadino può presentare osservazioni e proposte).

Cosa fare in caso di un TPL inadeguato

  1. Presentare un reclamo. Nella Carta della mobilità sono indicati tutti i contatti a cui presentare reclami per i disservizi subiti.
  2. Rivolgersi alle AACC. Per dare maggior forza alle tue segnalazioni rivolgiti alle Associazioni di consumatori.
  3. Rivolgersi all’Autorità di regolazione dei trasporti (ART). L’Autorità ha il potere di valutare reclami, istanze e segnalazioni presentati da utenti e consumatori, singoli o associati, riguardo al rispetto dei livelli qualitativi e tariffari, e di irrogare sanzioni amministrative pecuniarie.

Questo approfondimento è realizzato a cura di Adoc e Cittadinanzattiva nell’ambito del progetto SMUOVIAMOCI.

Per saperne di più e per accedere ad altri contenuti, visita la pagina

Cambiamento climatico: Fit for 55

18 Novembre 2024

Cos’è il Fit for 55?

Il Fit for 55 è un ambizioso pacchetto di misure legislative proposto dalla Commissione Europea nel 2021 come parte della più ampia strategia del “Green Deal europeo” riducendo le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

L’obiettivo principale è rendere l’Unione Europea climaticamente neutrale entro il 2050, Questo obiettivo fa parte dell’ambizioso piano europeo per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, in linea con l’Accordo di Parigi.

Chi lo ha deciso?

La proposta del Fit for 55 è stata presentata dalla Commissione Europea, l’organo esecutivo dell’Unione Europea, sotto la guida della presidente Ursula von der Leyen, con il coinvolgimento del commissario europeo per l’Azione per il clima, Frans Timmermans. Le singole proposte del pacchetto hanno poi seguito il normale iter legislativo europeo: la Commissione ha presentato il progetto, il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’UE hanno esaminato e negoziato le varie proposte attraverso un processo di co-decisione, arrivando ad adottare i testi finali.

Tuttavia, la sua attuazione richiede l’approvazione e l’accordo di tutti gli Stati membri e del Parlamento Europeo.

Percorso legislativo

Il percorso legislativo del Fit for 55 è complesso e ancora in corso. Dopo la presentazione della proposta iniziale, sono seguiti numerosi negoziati tra le istituzioni europee per trovare un accordo sulle singole misure. Il processo decisionale è caratterizzato da un intenso dibattito tra gli Stati membri, che hanno interessi nazionali diversi, e tra il Parlamento Europeo, che rappresenta i cittadini europei.

Quali settori riguarda?

Il Fit for 55 tocca praticamente tutti i settori economici, con l’obiettivo di promuovere una transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Tra i settori più direttamente interessati troviamo:

  • Energia: Aumento dell’utilizzo delle energie rinnovabili, riforma del mercato dell’energia, miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.
  • Trasporti: Riduzione delle emissioni provenienti dai veicoli, promozione della mobilità sostenibile, sviluppo delle infrastrutture per i trasporti puliti.
  • Industria: Introduzione di un meccanismo di adeguamento alla frontiera del carbonio (CBAM) per evitare lo spostamento delle emissioni verso paesi con standard ambientali meno rigorosi. inclusione di nuovi settori nel Sistema di Scambio di Quote di Emissione (ETS) e revisione delle politiche sulle emissioni industriali.
  • Agricoltura: Riduzione delle emissioni provenienti dall’agricoltura, promozione di pratiche agricole sostenibili.

Obiettivi principali

Gli obiettivi principali del Fit for 55 sono molteplici:

  • Lotta al cambiamento climatico: Ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra per limitare l’aumento della temperatura globale.
  • Transizione verso un’economia sostenibile: Promuovere lo sviluppo di un’economia a basse emissioni di carbonio, creando nuove opportunità di crescita e occupazione.
  • Promuovere la mobilità sostenibile: accelerare la transizione verso trasporti a basse emissioni di carbonio, incluso il potenziamento delle infrastrutture per la mobilità Rendere le case e gli edifici più efficienti: incentivare la ristrutturazione e la modernizzazione degli edifici per ridurre il consumo energetico e le emissioni.

Migliorare il sistema ETS: estendere il Sistema di Scambio di Quote di Emissione a nuovi settori come i trasporti e l’edilizia, per rafforzare l’incentivo economico alla riduzione delle emissioni.

  • Aumento della competitività dell’industria europea: Sostenere l’industria europea nella transizione verso un’economia più sostenibile, rafforzando la sua competitività a livello
  • Protezione dell’ambiente: Migliorare la qualità dell’aria e dell’acqua, tutelare la biodiversità.

In conclusione, il Fit for 55 rappresenta una svolta fondamentale nella politica climatica europea, modificando profondamente vari settori dell’economia e ponendo l’Europa in prima linea nella transizione verso un futuro sostenibile.

La sua attuazione richiederà sforzi considerevoli da parte di tutti gli attori coinvolti, ma è essenziale per affrontare la sfida del cambiamento climatico e garantire un futuro sostenibile per le generazioni future.

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  • “Energia in sinergia”: la transizione energetica spiegata agli over 65. Il 19 novembre a Palermo il primo appuntamento

“Energia in sinergia”: la transizione energetica spiegata agli over 65. Il 19 novembre a Palermo il primo appuntamento

18 Novembre 2024

La transizione energetica bussa alle porte, ma pur sentendone tanto parlare, in tanti, troppi, non hanno idea di cosa questi significhi nel concreto e di come cambierà il loro modo di consumare energia e risparmiarla, migliorando non solo la propria vita, ma anche quella della collettività e del pianeta. Si chiama “Energia IN Sinergia” il nuovo progetto di Adiconsum nazionale in collaborazione con Edison, che partirà da Palermo per poi approdare a Taranto, Livorno, Lecce e Crotone, e che si terrà il prossimo martedì 19 novembre dalle ore 10 nel salone della Fnp Cisl, la Federazione pensionati della Cisl, in via Sacra Famiglia 18. L’iniziativa di Palermo si svolge in collaborazione con la Fnp Cisl e l’Anteas.

 

Il progetto partirà da Palermo martedì 19 novembre per poi approdare in altre quattro città italiane

Il primo incontro formativo, gratuito e aperto a tutti, si svolgerà domani 19 Novembre dalle ore 10.00, presso la sede UST e FNP Cisl Palermo – Trapani Via Sacra Famiglia n. 18, L’iniziativa di Palermo si svolge in collaborazione con la Fnp Cisl e l’Anteas.

 

 

Gli incontri di “Energia IN Sinergia”

5 gli incontri previsti tra novembre 2024 e gennaio 2025. Il target scelto da “Energia IN Sinergia” è quello degli over 65enni, una fascia di popolazione di solito con poca dimestichezza con le nuove tecnologie e gli strumenti di domotica e per questo ritenuta più vulnerabile e ad alto rischio di esclusione dalla transizione green e digitale.

Attraverso gli incontri che si svolgeranno in presenza, ma, laddove richiesto, anche da remoto, “Energia IN Sinergia” si pone i seguenti obiettivi:

  • Sensibilizzare i consumatori sugli obiettivi di sviluppo sostenibile e far comprendere il legame tra la transizione energetica e la sostenibilità
  • Accrescere il livello di conoscenza e consapevolezza dei consumatori verso la sostenibilità integrale, promuovendo tra loro comportamenti responsabili e l’uso efficiente delle risorse energetiche in casa, supportandoli nella comprensione e nella lettura pratica delle informazioni rese disponibili dalle aziende energetiche
  • Favorire una maggiore comprensione dei benefici delle diverse forme di autoconsumo diffuso (energy communities, sistemi di isolamento ed efficienza energetica degli edifici, sistemi solari individuali, ecc.), promuovendo un coinvolgimento proattivo del target e trasformando il consumatore informato in un opinion leader all’interno della propria famiglia o circolo di conoscenze per una sensibilizzazione a “cascata”.
I Prossimi incontri in programma:
  • Taranto il 5 Dicembre
  • Livorno (entro Dicembre 2024)
  • Lecce (entro Gennaio 2025)
  • Crotone (entro Gennaio 2025)

Per saperne di più sul progetto clicca qui

 

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  • “La Casa SI Cura”: a Milano il terzo Convegno territoriale in vista dell’evento nazionale del prossimo 21 novembre

“La Casa SI Cura”: a Milano il terzo Convegno territoriale in vista dell’evento nazionale del prossimo 21 novembre

13 Novembre 2024

Dopo i Convegni territoriali svoltisi lo scorso 7 novembre a Macerata e il 12 novembre a Lamezia, in rappresentanza rispettivamente dell’Area Centro e dell’Area Sud del Paese,  è ora la volta del terzo e ultimo Convegno territoriale del progetto “La Casa SI Cura”, promosso da Prosiel e realizzato da Adiconsum, in vista del Convegno nazionale che si terrà a Roma il 21 novembre p.v.. Vediamo nel dettaglio.

Terzo Convegno territoriale “La Casa SI Cura” a Milano

Sarà l’Area Nord e precisamente Milano la città che ospiterà il terzo Convegno territoriale in vista del Convegno nazionale che si terrà a Roma il prossimo 21 novembre. Al Convegno saranno presenti tutti i partecipanti del Gruppo di lavoro che si è tenuto lo scorso 5 novembre:

  • Unione artigiani
  • Idea Elettrica Magenta
  • Flaei Lombardia
  • Sicet Lombardia
  • Adiconsum Brescia
  • FNP Milano Metropoli.

Le criticità, le riflessioni, le proposte che emergeranno dal Convegno territoriale verranno portate all’attenzione del Convegno nazionale di Roma.

Appuntamento quindi:

Giovedì 14 novembre 2024, ore 11.00-13.00
Milano – Via Tadino 23
Cisl Milano – Sala Brodolini

Per registrarti al Convegno nazionale del 21 novembre 2024, clicca qui

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  • Al via “Energia IN Sinergia”, la transizione energetica spiegata agli over 65enni

Al via “Energia IN Sinergia”, la transizione energetica spiegata agli over 65enni

12 Novembre 2024

“Energia IN Sinergia” è il nuovo progetto di Adiconsum, in collaborazione con Edison. La transizione energetica bussa alle porte delle nostre case, ma, pur sentendone tanto parlare, in tanti, troppi, consumatori non hanno idea di cosa questi significhi nel concreto e di come cambierà il loro modo di consumare energia e di conseguenza di come cambierà la loro vita, migliorando non solo la propria, ma anche quella della collettività e del pianeta. Ma perché tutto questo si sappia, è necessario fare informazione e formazione, con incontri soprattutto verso coloro che per motivi di età, economici o sociali sono più ai margini della società.

Gli incontri di “Energia IN Sinergia”

5 gli incontri previsti tra novembre 2024 e gennaio 2025. Il target scelto da “Energia IN Sinergia” è quello degli over 65enni, una fascia di popolazione di solito con poca dimestichezza con le nuove tecnologie e gli strumenti di domotica e per questo ritenuta più vulnerabile e ad alto rischio di esclusione dalla transizione green e digitale.

Attraverso gli incontri che si svolgeranno in presenza, ma, laddove richiesto, anche da remoto, “Energia IN Sinergia” si pone i seguenti obiettivi:

  • Sensibilizzare i consumatori sugli obiettivi di sviluppo sostenibile e far comprendere il legame tra la transizione energetica e la sostenibilità
  • Accrescere il livello di conoscenza e consapevolezza dei consumatori verso la sostenibilità integrale, promuovendo tra loro comportamenti responsabili e l’uso efficiente delle risorse energetiche in casa, supportandoli nella comprensione e nella lettura pratica delle informazioni rese disponibili dalle aziende energetiche
  • Favorire una maggiore comprensione dei benefici delle diverse forme di autoconsumo diffuso (energy communities, sistemi di isolamento ed efficienza energetica degli edifici, sistemi solari individuali, ecc.), promuovendo un coinvolgimento proattivo del target e trasformando il consumatore informato in un opinion leader all’interno della propria famiglia o circolo di conoscenze per una sensibilizzazione a “cascata”.

Gli incontri con i cittadini-consumatori si terranno nelle seguenti città:

  1. Palermo
  2. Taranto
  3. Livorno
  4. Lecce
  5. Crotone.

Il primo incontro si terrà:

 Martedì 19 novembre 2024 – ore 10.00
Palermo – Via Sacra Famiglia n. 18
c/o la sede UST e FNP Cisl Palermo – Trapani

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  • “La Casa SI Cura”: a Lamezia Terme il secondo Convegno territoriale in vista dell’evento nazionale del prossimo 21 novembre

“La Casa SI Cura”: a Lamezia Terme il secondo Convegno territoriale in vista dell’evento nazionale del prossimo 21 novembre

11 Novembre 2024

Proseguono i Convegni territoriali del progetto “La Casa SI Cura”, promosso da Prosiel e realizzato da Adiconsum, in vista del Convegno nazionale che si terrà a Roma il 21 novembre p.v.. Vediamo nel dettaglio.

Secondo Convegno territoriale “La Casa SI Cura” a Lamezia Terme

Sarà l’Area Sud e precisamente Lamezia Terme la città che ospiterà il secondo Convegno territoriale in vista del Convegno nazionale che si terrà a Roma il prossimo 21 novembre. Al Convegno saranno presenti tutti i partecipanti del Gruppo di lavoro che si è tenuto lo scorso 29 ottobre:

  • FNP Cisl Calabria
  • Comune di Pizzo Calabro
  • Comune di Gioia Tauro
  • Vigili del Fuoco Comando di Catanzaro
  • Amministratori di Condominio
  • Docenti e studenti Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” di Lamezia Terme.

Il Convegno, aperto al pubblico, vedrà anche la presenza all’esterno, di un Gazebo per fornire informazioni ai consumatori sul tema della sicurezza e dell’innovazione in casa e sulla Direttiva “Case green”.

Le criticità, le riflessioni, le proposte che emergeranno dal Convegno territoriale verranno portate all’attenzione del Convegno nazionale di Roma.

Appuntamento quindi:

Martedì 12 novembre 2024, ore 9.00-13.00
Lamezia Terme – Via delle Nazioni
Sala Unioncamere Calabria

Per registrarti al Convegno nazionale del 21 novembre 2024, clicca qui

Sostenibilità e Mobilità sostenibile

11 Novembre 2024

La sostenibilità è un concetto ampio che si riferisce alla capacità di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle future generazioni di soddisfare i propri. Essa abbraccia diversi aspetti, tra cui ambientale, economico e sociale. La mobilità sostenibile è una sua componente fondamentale, poiché riguarda la capacità di muoversi in modo efficiente e responsabile, riducendo al minimo l’impatto ambientale. La sostenibilità e la mobilità sostenibile sono diventate questioni cruciali nel contesto della crisi ambientale odierna. Con questo articolo vogliamo esplorare i principi fondamentali della mobilità sostenibile, le soluzioni di trasporto a basse emissioni, l’importanza della pianificazione urbana e il ruolo della tecnologia e dell’innovazione. Verranno inoltre successivamente illustrati i benefici per la salute e l’ambiente, nonché le prospettive future per una mobilità più sostenibile.

Crisi ambientale e necessità di cambiamento

La crisi ambientale che stiamo affrontando è una realtà preoccupante. L’inquinamento atmosferico, le emissioni di gas serra e il cambiamento climatico stanno avendo gravi conseguenze sulla nostra salute e sull’ecosistema. È diventato impellente adottare misure concrete per ridurre l’impatto negativo dei nostri sistemi di trasporto e promuovere una mobilità più sostenibile.

La trasformazione verso una mobilità sostenibile richiede un approccio olistico che coinvolga tutti gli attori della società, dalle istituzioni ai cittadini. Attraverso l’adozione di soluzioni innovative, politiche adeguate e la promozione di stili di vita ecosostenibili, possiamo raggiungere un futuro in cui gli spostamenti rispettino l’ambiente e migliorino la qualità della vita di tutti.

Come realizzare una mobilità sostenibile

Principi di una mobilità sostenibile sono:

  • la riduzione delle emissioni di carbonio;
  • l’efficienza energetica e utilizzo di fonti rinnovabili;
  • l’accessibilità e inclusività per tutti gli utenti della strada;
  • l’integrazione e interconnessione dei diversi modi di trasporto;
  • la promozione di stili di vita e comportamenti ecosostenibili.

Le soluzioni per un trasporto a basse emissioni possono essere:

  • l’elettrificazione dei veicoli, dai monopattini alle auto è una soluzione chiave per ridurre le emissioni di carbonio. Questi mezzi sfruttano l’energia pulita prodotta da fonti rinnovabili, contribuendo a un sistema di trasporto più sostenibile;
  • incoraggiare gli spostamenti a piedi e in bicicletta, attraverso infrastrutture sicure e accessibili, promuove uno stile di vita attivo e salutare, riducendo l’inquinamento e il congestionamento stradale;
  • l’adozione di sistemi di trasporto pubblico moderni, efficienti e interconnessi, alimentati da energia pulita, che offrono un’alternativa conveniente all’uso dei veicoli privati, contribuendo a una mobilità più sostenibile.

Anche la pianificazione urbana svolge un ruolo fondamentale nel promuovere una mobilità sostenibile. La progettazione di città compatte, con mix di destinazioni d’uso e infrastrutture di trasporto multimodali, incoraggia l’utilizzo di modi di spostamento a basse emissioni, come la camminata, la bicicletta e il trasporto pubblico.

Ed infatti l’elettrificazione del parco veicoli, con l’adozione di auto, bus, scooter e altri mezzi elettrici, rappresenta una delle soluzioni più promettenti per ridurre le emissioni di gas serra e l’inquinamento atmosferico. Grazie alla continua innovazione tecnologica, l’autonomia e le prestazioni dei veicoli elettrici stanno migliorando, rendendoli sempre più accessibili e attrattivi per i consumatori.

La mobilità sostenibile promuove quindi forme di trasporto ecologicamente responsabili, socialmente giuste ed economicamente sostenibili.

Esistono diverse modalità di trasporto sostenibile:

  1. Trasporto pubblico: incentivare l’uso di autobus, tram e metropolitane riduce il numero di veicoli privati in circolazione.
  2. Biciclette: promuovere l’uso di biciclette attraverso infrastrutture dedicate (piste ciclabili, parcheggi per biciclette) e programmi di bike-sharing.
  3. Camminare: migliorare le infrastrutture per pedoni, come marciapiedi sicuri e attraversamenti pedonali ben progettati.
  4. Veicoli elettrici: promuovere l’uso di veicoli a basse o zero emissioni, attraverso incentivi fiscali e la creazione di reti di ricarica.
  5. Carpooling e ridesharing: incentivare la condivisione dei viaggi per ridurre il numero di auto in circolazione.

Come vedremo nei successivi approfondimenti la tecnologia e l’innovazione giocano un ruolo importantissimo nella transizione ecologica mirata alla sostenibilità ambientale e del trasporto.

L’implementazione di tecnologie come l’Internet of Things, l’intelligenza artificiale e i sensori intelligenti consente di ottimizzare i flussi di traffico, gestire in modo efficiente le infrastrutture e fornire informazioni in tempo reale agli utenti.

Piattaforme di car sharing, bike sharing e servizi di micro-mobilità, integrati con il trasporto pubblico, offrono soluzioni di mobilità flessibili e sostenibili per gli spostamenti urbani.

Lo sviluppo di veicoli autonomi e connessi può contribuire a migliorare la sicurezza stradale, ottimizzare i consumi energetici e favorire l’integrazione dei diversi modi di trasporto.

La riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici, come particolato fine e ossidi di azoto, contribuisce a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre i rischi per la salute pubblica. Tutto ciò porterà a benefici per l’ambiente, come detto, ma anche per la salute: l’adozione di modi di spostamento attivi, come la camminata e la bicicletta, infatti, promuove un’attività fisica regolare, con benefici per la salute cardiovascolare e il benessere generale. Inoltre, la transizione verso una mobilità a basse emissioni di carbonio contribuisce a ridurre l’impatto del trasporto sul cambiamento climatico, favorendo la salvaguardia dell’ambiente.

La mobilità sostenibile è dunque essenziale per un futuro sostenibile, contribuendo a città più pulite, vivibili e connesse. Investire in politiche e infrastrutture che promuovano la mobilità sostenibile non solo affronta le sfide ambientali, ma migliora anche la qualità della vita per tutti.

 

Questo approfondimento è realizzato a cura di Federconsumatori e Movimento Difesa del Cittadino, nell’ambito del progetto SMUOVIAMOCI.

Per saperne di più sul progetto e per accedere ad altri contenuti, visita la pagina

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  • Finanza sostenibile: quanto ne sai? Adiconsum lancia il sondaggio “Le Buone Azioni – la finanza sostenibile spiegata ai consumatori”

Finanza sostenibile: quanto ne sai? Adiconsum lancia il sondaggio “Le Buone Azioni – la finanza sostenibile spiegata ai consumatori”

11 Novembre 2024

Nell’immaginario collettivo, il mondo della finanza è il mondo del profitto a prescindere dal bene delle persone e del pianeta. Ma qualcosa sta cambiando e sempre più spesso si sente parlare di prestiti e di mutui casa green e, per quanto riguarda gli strumenti di investimento, di green e social bond.

Anche l’attività finanziaria ha infatti un impatto, sia diretto che indiretto, sull’ambiente e a livello sociale, per effetto delle scelte di investimento e di finanziamento. Le banche e le finanziarie sono chiamate, come tutte le aziende, a migliorare prodotti e processi e monitorarne gli effetti secondo la strategia ESG che include criteri ambientali (Environment), sociali (Social) e di governance (Governance).

I finanziamenti della finanza sostenibile possono aiutare ad esempio a raggiungere il goal n. 7, contribuendo ad assicurare a tutti la possibilità di accedere a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni e allo stesso tempo il goal n. 8, concorrendo a favorire una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, una piena occupazione e produttività, che si traduce in lavoro dignitoso per tutti.

Ma quanto ne sanno i consumatori? Nell’ambito delle iniziative messe in campo in questi anni per far conoscere e contribuire a mettere in pratica gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, Adiconsum lancia, in collaborazione con UniCredit, all’interno del programma “Noi&UniCredit”*, il sondaggio “Le Buone Azioni – la finanza sostenibile spiegata ai consumatori” per indagare il grado di conoscenza dei cittadini-consumatori su questi temi e comprenderne la percezione degli  strumenti di investimento e finanziamento green ed il loro valore in termini di miglioramento della qualità della vita e di benessere per la collettività e l’ambiente.

Se il tema della sostenibilità ti sta a cuore, mettiti alla prova e partecipa al sondaggio
dall’11 al 30 novembre 2024

Clicca QUI

 

*Programma di partnership tra la banca e le Associazioni Consumatori di rilevanza nazionale, tra le quali Adiconsum, attivo dal 2005.

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  • Mobilità sostenibile: ecco cosa ne pensano i consumatori. Al via la Campagna “Smuoviamoci!”

Mobilità sostenibile: ecco cosa ne pensano i consumatori. Al via la Campagna “Smuoviamoci!”

7 Novembre 2024

La sostenibilità resta ancora un concetto poco chiaro per i cittadini e ancora diffusi sono i pregiudizi che potrebbero rallentare l’adozione di comportamenti di mobilità più sostenibili. Questi in estrema sintesi i risultati di un’indagine promossa tra i consumatori in occasione della Settimana europea della Mobilità . Vediamoli nel dettaglio.

I risultati dell’indagine “Mobilità sostenibile, cosa ne pensi?”

L’indagine, che ha coinvolto 1794 cittadini, ed è stata condotta in collaborazione tra le Associazioni Consumatori, ADICONSUM, ADOC, ASSOUTENTI, CITTADINANZATTIVA, CODACONS, FEDERCONSUMATORI, MOVIMENTO CONSUMATORI, MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO, UDICON, UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI, ha evidenziato che i cittadini-consumatori:

  • focalizzano la sostenibilità quasi unicamente sulla dimensione ambientale (tutela dell’ambiente, conservazione della biodiversità, riduzione dell’impatto delle attività umane e aziendali), considerata preponderante da oltre la metà degli intervistati
  • hanno scarsa consapevolezza su temi quali l’accessibilità e l’economicità dei servizi
  • non hanno conoscenza dei mezzi di trasporto a basso impatto ambientale (il 31% dei rispondenti classifica come “a basso impatto” la propria vecchia auto termica).

Per l’indagine completa, clicca qui

La Campagna “Smuoviamoci!”

Nata dai risultati dell’indagine e promossa dalle 10 Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge, “Smuoviamoci!” si pone l’obiettivo di contribuire a far chiarezza e diffondere informazioni sulla mobilità sostenibile, ridurre i pregiudizi e favorire l’adozione di comportamenti responsabili.

La Campagna, che durerà fino a dicembre,  approfondirà, sui canali social e digital delle Associazioni promotrici, temi quali: la sostenibilità e la mobilità sostenibile, il trasporto pubblico locale, la mobilità individuale e quella condivisa, le piattaforme digitali e i benefici derivanti dall’adozione di modelli di mobilità più sostenibili.

Informazioni sul progetto e sulla campagna Smuoviamoci! sono disponibili a questo link https://www.adiconsum.it/al-tuo-fianco/iniziative/smuoviamoci/

 

Smuoviamoci! è realizzata da ADICONSUM, ADOC, ASSOUTENTI, CITTADINANZATTIVA, CODACONS, FEDERCONSUMATORI, MOVIMENTO CONSUMATORI, MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO, UDICON, UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI e con il contributo non condizionato di Telepass.

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  • Al via i Convegni territoriali del progetto “La Casa SI Cura”. Primo evento a Macerata

Al via i Convegni territoriali del progetto “La Casa SI Cura”. Primo evento a Macerata

6 Novembre 2024

Come già annunciato nella notizia del 30 ottobre scorso, il Convegno nazionale del progetto “La Casa SI Cura”, promosso da Prosiel e realizzato da Adiconsum, verrà preceduto da tre convegni che si svolgeranno nelle tre aree rappresentative del Paese: Area Nord, Area Centro, Area Sud. Vediamo nel dettaglio.

Primo convegno territoriale “La Casa SI Cura” a Macerata

Sarà l’Area Centro e precisamente Macerata la città che aprirà la serie dei convegni territoriali in preparazione del Convegno nazionale che si terrà a Roma il prossimo 21 novembre. Al Convegno saranno presenti tutti i partecipanti del Gruppo di lavoro che si è tenuto lo scorso 30 ottobre:

  • Comune di Macerata
  • Regione Marche
  • Sicet Marche
  • Legambiente Marche
  • Astea energia
  • Filca Cisl Marche
  • Confartigianato Macerata
  • Ast Cisl Macerata
  • Fnp RLS Macerata.

Le criticità, le riflessioni, le proposte che emergeranno dal Convegno territoriale verranno portate all’attenzione del Convegno nazionale di Roma.

Il primo appuntamento è quindi:

Giovedì 7 novembre 2024 – ore 16.30
Macerata – Biblioteca di Macerata – Sala Castiglioni

Per registrarsi al Convegno nazionale del 21 novembre 2024,
cliccare qui

La Direttiva Green Claims: un faro contro il Greenwashing

4 Novembre 2024

La transizione ecologica, ormai un imperativo categorico, ha portato con sé un proliferare di affermazioni sull’impatto ambientale di prodotti e servizi. Ma non tutte queste dichiarazioni sono “veritiere”. È qui che entra in gioco la Direttiva Green Claims, uno strumento legislativo europeo che mira a fare chiarezza e a contrastare il fenomeno del greenwashing.

Cos’è la Direttiva Green Claims e quali sono i suoi obiettivi?

Si torna a parlare di Greenwashing dopo che il Consiglio dell’Unione europea, a seguito di vari confronti, ha approvato il 17 giugno scorso il testo contenente l’orientamento generale sulla tanto attesa “Direttiva Green Claims”, apportando delle modifiche rispetto alla proposta della Commissione del 22/03/2023.La Direttiva Green Claims, rappresenta un punto di svolta nella tutela dei consumatori e nella promozione di un mercato sempre più sostenibile.

  • Obiettivo primario: contrastare le pratiche commerciali sleali che utilizzano asserzioni ambientali ingannevoli per influenzare le scelte dei consumatori.
  • Scopo secondario: fornire alle imprese linee guida chiare e precise per comunicare in modo trasparente e veritiero le caratteristiche ambientali dei propri prodotti e servizi.

L’iter parlamentare e le statistiche dell’UE

La Direttiva è stata oggetto di un intenso dibattito a livello europeo, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra la necessità di tutelare i consumatori e di non creare eccessivi oneri burocratici per le imprese. La Commissione europea ha più volte sottolineato l’entità del problema del greenwashing, presentando dati allarmanti sulla diffusione di affermazioni ambientali non verificate.

Infatti la Commissione europea ha effettuato due studi, nel 2014 e nel 2020, su 150 asserzioni ambientali, evidenziando quanto il tema del greenwashing sia serio e sentito.

Dalle ricerche è infatti emerso che:

  • il 53,3% delle dichiarazioni ambientali esaminate nell’Ue sono risultate vaghe, fuorvianti o infondate;
  • il 40% delle dichiarazioni green non è comprovato da evidenze certe;
  • la metà di tutte le etichette green presentavano lacune sulla verificabilità e nelle certificazioni
  • sono ben 232 i marchi di qualità ecologica esistenti nell’UE, con livelli di trasparenza molto differenti fra loro.

Non sorprende dunque che la stessa analisi abbia evidenziato una scarsa fiducia dei consumatori nei confronti delle asserzioni ambientali. Infatti il problema greenwashing è serio perché:

  • Inganna i consumatori: I consumatori vengono indotti ad acquistare prodotti sulla base di informazioni false o fuorvianti.
  • Distorce la concorrenza: Le imprese che utilizzano pratiche scorrette ottengono un vantaggio competitivo ingiusto.
  • Danneggia la reputazione delle imprese virtuose: Le imprese che investono realmente nella sostenibilità vengono danneggiate dalla concorrenza sleale.

L’Italia in attesa dell’approvazione definitiva: il ruolo dell’Antitrust

In attesa dell’implementazione definitiva della Direttiva a livello nazionale, in Italia vi sono già autorità competenti a intervenire in caso di pratiche commerciali scorrette. Stiamo parlando dell’ l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che svolge un ruolo di primo piano.

  • Competenza dell’AGCM: l’Antitrust può intervenire in caso di pubblicità ingannevole o di pratiche commerciali scorrette che inducono in errore i consumatori sulle caratteristiche ambientali di un prodotto o servizio.
  • Sanzioni: le sanzioni previste dall’AGCM possono essere molto elevate e includono multe, ordinanze di cessazione delle pratiche illecite e anche la pubblicazione di provvedimenti sanzionatori.

Esempi di interventi dell’AGCM

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha negli ultimi anni intensificato i suoi controlli sul fenomeno del greenwashing, sanzionando diverse imprese che hanno utilizzato in modo ingannevole affermazioni ambientali per promuovere i propri prodotti o servizi. Solo a titolo esemplificativo e generico:

  • Prodotti alimentari: sono state contestate affermazioni come “biodegradabile”, “naturale” o “ecologico” utilizzate per prodotti che non rispettavano i requisiti previsti dalla normativa.
  • Prodotti per la casa: sono state sanzionate aziende che pubblicizzavano detersivi o cosmetici come “eco-friendly” senza fornire prove scientifiche a sostegno di tali
  • Settore energetico: sono state contestate comunicazioni commerciali che esaltavano le caratteristiche “verdi” di determinate fonti energetiche senza fornire informazioni chiare e complete sui relativi impatti ambientali.

La Direttiva Green Claims rappresenterà uno strumento fondamentale per garantire la trasparenza e l’affidabilità delle informazioni ambientali fornite dalle imprese. La lotta al greenwashing è una priorità per l’AGCM e per le autorità di regolamentazione di tutto il mondo. Le sanzioni inflitte alle imprese che violano le norme dimostrano la determinazione a tutelare i consumatori e a promuovere un mercato sempre più sostenibile.

Adiconsum si propone di affiancare le aziende in questa importante fase per evitare il rischio “greenwashing”. Ciò consentirà il raggiungimento di maggior trasparenza da parte delle aziende, e grossi benefici per il consumatore che con un livello di consapevolezza superiore sceglierà responsabilmente aziende e prodotti.

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  • 6 novembre 2024: Webinar Adiconsum sul credito al consumo. Seguilo su facebook e su You Tube di Adiconsum

6 novembre 2024: Webinar Adiconsum sul credito al consumo. Seguilo su facebook e su You Tube di Adiconsum

4 Novembre 2024

Il credito al consumo è una forma di finanziamento molto utilizzato per l’acquisto rateizzato dei beni di consumo: auto, televisori, lavatrici, frigoriferi, ecc.. Ma purtroppo, anche in quest’ambito, le truffe sono dietro l’angolo. A tal proposito, Adiconsum, nell’ambito dell’iniziativa nazionale a vantaggio dei consumatori, finanziata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT)*, organizza, in collaborazione con Agos, il Webinar “Credito al consumo: informare per prevenire e tutelare il consumatore”. Invitiamo tutti i consumatori a seguire il Webinar per essere informati e imparare a districarsi tra le eventuali truffe che dovessero presentarsi e non cadere nelle trappole ordite dai malfattori. 

I temi del Webinar 

Il Webinar** sarà aperto da:

  • un intervento sui diritti e doveri nel credito al consumo sia da parte dei consumatori che degli intermediari 
  • un intervento sui sistemi di pagamento elettronici 
  • un focus su una particolare forma di credito al consumo “Buy now, pay later”. 

Introduzione e conclusioni saranno a cura di Adiconsum.

Appuntamento
in diretta streaming su Facebook e sul canale You Tube di Adiconsum

Mercoledì 6 novembre 2024, ore 10-11.30

*Evento organizzato con il finanziamento del MIMIT, D.M. 6/5/2022 art. 5

** Adiconsum, con il finanziamento del MIMIT porta avanti anche il progetto “DICO Sì – Diritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione – Per la cittadinanza digitale piena e consapevole”, rivolto agli over 60 e alla popolazione femminile in particolare, sulla digitalizzazione in senso lato, compreso l’utilizzo dei servizi digitali bancari e postali.

 

I numeri del credito al consumo

A luglio 2024 si è registrato un aumento del credito al consumo del +40% rispetto a luglio 2023, così suddiviso:

  • +18,1% annuo per i prestiti finalizzati (acquisto di un bene o di un servizio)
  • +25,4%per i prestiti personali
  • +16,2% per il “buy now pay later”
  • +13,8% per i mutui.

(Fonte: Experian)

Anche tutti gli altri istituti confermano un aumento del ricorso al credito al consumo. 

 

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  • Legge di Bilancio: addio agli incentivi auto. Adiconsum chiede al Governo di ripensarci

Legge di Bilancio: addio agli incentivi auto. Adiconsum chiede al Governo di ripensarci

31 Ottobre 2024

Dopo il successo degli incentivi per l’acquisto di auto sostenibili dell’estate scorsa, esauriti in 24 ore, il Governo aveva annunciato un piano pluriennale di sostegno, di cui però non c’è traccia nella Legge di Bilancio 2025. Adiconsum in un comunicato stampa ha chiesto al Governo di ripensarci. Ecco le motivazioni.

Le motivazioni di Adiconsum

Varie sono le motivazioni che hanno spinto Adiconsum a chiedere il ripristino degli incentivi per l’acquisto delle auto meno inquinanti:

  • la tematica ambientale, che è una priorità, come stiamo vedendo in questi giorni dagli eventi catastrofici che si stanno registrando. La transizione energetica verso l’uso di fonti rinnovabili e un mondo a basse emissioni non può subire arresti. Gli incentivi auto sono fondamentali per la mobilità sostenibile
  • le pesanti ripercussioni sulla filiera dell’automotive, con lo spettro della disoccupazione e delle prospettive negative dell’industria nazionale, che invece necessita del pieno sostegno delle Istituzioni per poter innovare e affrontare con fiducia le sfide del futuro per il nostro Paese.
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  • Tessera Amici dei Borghi: un mondo di convenzioni…ora ancora più convenienti!

Tessera Amici dei Borghi: un mondo di convenzioni…ora ancora più convenienti!

31 Ottobre 2024

Diventa azionista della bellezza approfittando del 20% riservato ai soci Adiconsum. 

La tessera Amici dei Borghi è la community di appassionati e frequentatori di borghi e aree interne, favorisce il turismo sostenibile e di prossimità, la transizione ecologica e la diffusione della cultura. Farne parte significa dunque entrare in una rete prestigiosa che contribuisce alla crescita e allo sviluppo del Paese. I sottoscrittori devono in sostanza sentirsi portatori di questi ideali ed in qualche modo sentirsi degli “azionisti della bellezza”. Permette inoltre l’accesso a un mondo di convenzioni diffuse sul territorio e importanti partnership in svariati ambiti (trasporti, assicurazioni, mobilità, finanza, ristorazione….). Basterà presentare la tessera nei tantissimi punti vendita associati o scrollare sull’App “Amici dei Borghi” per godersi tutte le agevolazioni e viversi al meglio tutte le esperienze. 

Condizioni di Accesso

Per accedere alla scontistica riservata ad Adiconsum:

  • Vai sull’app “Amici dei borghi”
  • Clicca su “Ottienila ora” e compila i tuoi dati
  • Inserisci il codice ADI20
  • Concludi l’acquisto approfittando del 20% di sconto

Termini e condizioni

  • Regolamento e condizioni contrattuali di vendita al seguente link: 

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  • L’Antitrust su segnalazione di Adiconsum Sardegna sanziona Star Italia S.p.A. per 2.000.000 di euro: ecco perché!

L’Antitrust su segnalazione di Adiconsum Sardegna sanziona Star Italia S.p.A. per 2.000.000 di euro: ecco perché!

28 Ottobre 2024

Sono tante le clausole riconosciute come vessatorie dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei contratti fatti sottoscrivere dalla società Star Italia S.p.A. ai consumatori, a seguito della segnalazione di Adiconsum Sardegna. L’azienda è attiva nella commercializzazione, installazione e realizzazione di box doccia, vasche da bagno nonché di interventi di ristrutturazione edilizia e di opere di tinteggiatura e imbiancatura, ma mette in atto delle pratiche commerciali scorrette. Vediamo perché.

La segnalazione di Adiconsum Sardegna

Numerose sono state le richieste di intervento da parte dei consumatori ad Adiconsum Sardegna sui comportamenti posti in atto dalla Star Italia, tanto che l’associazione si è vista costretta a rivolgersi all’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato per veder tutelati gli interessi dei propri iscritti.  Le pratiche segnalate sono state le seguenti:

  • diffusione di informazioni non corrette e ambigue in fase di vendita fuori dei locali commerciali sulle opere di ristrutturazione dei bagni, sul bonus fiscale e sui tempi di inizio e fine dei lavori
  • mancata esecuzione dell’installazione dei sanitari e delle opere di ristrutturazione in relazione a quanto promesso in fase di vendita e delle visite domiciliari rispetto sia alle caratteristiche che alle tempistiche dei lavori
  • omissione di informazioni essenziali e del diritto di recesso che devono essere riportate obbligatoriamente nei contratti.

Oltre a quelle suelencate, l’Autorità ha preso in esame anche altre clausole vessatorie contenute nel “Contratto di Appalto” come ad esempio l’esclusione del diritto di recesso,  il fatto di aver edotto il consumatore con la conseguente accettazione, della possibilità che le stesse presentino delle difformità, l’applicazione di interessi moratori in caso di ritardo nei pagamenti maggiorati di 3 punti rispetto al tasso annuo legale, l’applicazione di uno sconto del 5% in caso di ritardo nella consegna dei lavori da parte della Star Italia, e non aver più nulla a pretendere, e così via.

Le sanzioni

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha riconosciuto i comportamenti su enunciati pratiche commerciali scorrette e vessatorie le clausole sopra riportate ed ha sanzionato la Star Italia S.p.A. con le seguenti sanzioni amministrative pecuniarie pari a:

  • 1.500.000 euro (un milione cinquecentomila euro) per le pratiche commerciali scorrette
  • 500.000 euro (cinquecentomila euro) per le clausole vessatorie.
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  • Adiconsum ha presentato al “Maker Faire Rome” il suo “Position paper” sulla Direttiva “Case Green”: ecco le proposte

Adiconsum ha presentato al “Maker Faire Rome” il suo “Position paper” sulla Direttiva “Case Green”: ecco le proposte

28 Ottobre 2024

Digitalizzare, rigenerare ed efficientare gli edifici italiani, è questo il mantra che Adiconsum espone nel suo Position Paper per una casa sostenibile e digitale presentato alla Fiera “Maker Faire Rome”, nell’ambito del progetto “DICO Sì– Diritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. 06/05/2022, articolo 5.

I relatori

Al Talk “Che vantaggi avrai se il Digital Building farai?”, dopo l’introduzione di Mauro Vergari, Direttore Ufficio Studi, Innovazioni e Sostenibilità di Adiconsum, sono intervenuti il Dirigente della Divisione di Comunicazione istituzionale e coordinamento informativo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Domenico Repetto, il Presidente di Smart Building Alliance, Domenico Di Canosa, la Ricercatrice Enea, Sabrina Romano, il Sustainability and Policy Advisor, Marco Mari. Ha concluso i lavori il Presidente di Adiconsum  nazionale, Carlo De Masi.

La presentazione del Position paper di Adiconsum sulla Direttiva “Case green”

Nella presentazione del Position Paper, elaborato sulla base dell’ascolto diretto dei cittadini in occasione di vari progetti (Dico Sì, Green Circle, 2gether2green, Step-in, In Sinergia e il tour “La Casa SI Cura” ), portati avanti dall’Associazione, Adiconsum ha evidenziato la presenza di molte problematiche, tra le quali:

  • la scarsa conoscenza e consapevolezza dei proprietari di casa relativamente alla sicurezza e all’efficienza energetica della propria abitazione
  • la mancata certezza delle competenze delle ditte di impiantistica
  • i presunti alti costi dell’efficientamento energetico
  • le esigue misure di sostegno per le fasce deboli
  • la scarsa corretta informazione su efficienza energetica e il nuovo ruolo del Prosumer.

Adiconsum ha inoltre sottolineato come digitalizzazione del fabbricato e buona qualità dell’infrastruttura elettrica degli edifici diventano condizione necessaria per realizzare l’adeguata rigenerazione delle case, indispensabile per non rendere vano un reale efficientamento energetico e per ottimizzare il funzionamento della rete elettrica basata su rinnovabili condivise e fruizione di nuovi servizi digitali. L’assenza di un’infrastruttura digitale di un edificio potrebbe vanificare, infatti, le iniziative previste dal PNRR, quali le Comunità energetiche, il controllo dell’energia a livello di piccole o grandi comunità, la ricarica dei veicoli elettrici nei parcheggi condominiali.

Ad avviso di Adiconsum, il recepimento della Direttiva “Case green” deve essere l’occasione per realizzare un Piano nazionale di ristrutturazione dell’edilizia del Paese, rigenerando gli edifici pubblici e privati, migliorandone il risparmio energetico attraverso  la sicurezza degli impianti e l’innovazione, per una transizione sostenibile. Anche il Decreto “Salva Casa”, in questo senso potrebbe rappresentare un’occasione non solo formale, ma sostanziale, di rigenerazione e di sicurezza del rilevante patrimonio edilizio, pubblico e privato, del nostro Paese.

Adiconsum chiede al Governo anche di creare un Comitato interministeriale con tutti gli stakeholder che si occupano di casa, per cogliere gli obiettivi della Direttiva “Case green”, perché trasformare la propria casa in una casa green non è un problema dei singoli cittadini, ma una necessità sociale.

Per il Position Paper di Adiconsum, clicca qui

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  • Adiconsum al “Maker Faire Rome”: dal 25 al 27 ottobre, quiz, laboratori, talk e tanto altro allo stand Adiconsum

Adiconsum al “Maker Faire Rome”: dal 25 al 27 ottobre, quiz, laboratori, talk e tanto altro allo stand Adiconsum

24 Ottobre 2024

Numerose sono le iniziative che attendono i visitatori dello stand Adiconsum al “Maker Faire Rome”:

  • il quiz sull’intelligenza artificiale “Sai che brAIn sei?” (25-27 ottobre 2024, ore 10.00-19.00 – Area J Stand J18)
  • i laboratori su educazione finanziaria* e gestione del bilancio familiare (26 ottobre 2024, ore 10.15-13.00) e su intelligenza artificiale, etica e impatto sociale (Area D-Room D19)
  • il talk di presentazione del Position Paper di Adiconsum per una casa sostenibile e digitale ”Che vantaggi avrai se il digital building farai?” (25 ottobre 2024, ore 12.00-13.30 Area N-Room N1)
  • il materiale informativo “I Quaderni del Consumatore”.

La presenza di Adiconsum al “Maker Faire Rome di quest’anno è legata al progetto “DICO Sì– Diritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. 06/05/2022, articolo 5,  che ci vede impegnati proprio nell’educazione al digitale e alle nuove tecnologie verso tutti, ed in particolare verso quelle categorie di persone con più difficoltà, vuoi per l’età, vuoi per la mancanza di istruzione, vuoi per il gap digitale di genere.

Vi aspettiamo numerosi!

25-27 ottobre 2024 ore 10-19
Roma – Gazometro Ostiense
Area J – Stand J18

 

*Laboratorio nell’ambito del progetto “In Sinergia – Percorsi multigenerazionali e multistakeholders per lo sviluppo INclusivo e Sostenibile del Paese”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Anno 2023 – Avviso 2/2023,  a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i.

Tutela dei dati: Adiconsum patrocina e presenzia con uno stand il GDPR Day

24 Ottobre 2024

Chi l’avrebbe immaginato che anche ciò che non si può toccare, può diventare oggetto di furto? Stiamo parlando dei dati: da quelli anagrafici a quelli sanitari, da quelli relativi al nostro lavoro, ai nostri interessi, fino addirittura ai nostri consumi: quali prodotti acquistiamo, di quali servizi usufruiamo,  quanto consumiamo di luce, gas e acqua, e così via.  Questi dati, un tempo insignificanti, sono adesso invece considerati diventati un bene prezioso, tanto che attorno ad essi si è sviluppato un mercato illegale di compravendita. Adiconsum nel rispetto della sua mission di tutela dei consumatori a 360 gradi, si occupa anche di difesa dei dati e della privacy dei cittadini.

L’importanza della tutela dei dati

A fronte della violazione della privacy e dei dati sensibili, Adiconsum si adopera per tutelarli e salvaguardarli in tutti gli ambiti. Ecco perché, anche quest’anno ha concesso il proprio patrocinio alla Conferenza GDPR DAY 2024, evento formativo a cui partecipano DPO, Privacy Officer, Avvocati, Security Manager, IT Manager, CTO, accreditato da TÜV Examination Institute e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna.

Quest’anno però Adiconsum sarà presente al GDPR Day anche con uno stand, insieme a Next-Nuova Economia per Tutti, per far conoscere il Bilancio di Sostenibilità ESG, l’unica certificazione in materia riconosciuta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), perché anche le imprese che si occupano di dati, come tutte le aziende, sono chiamate a dare il contributo per la sostenibilità, con azioni concrete, misurabili e verificabili, grazie a degli indici, come il Next Index ESG,  messo a punto da Adiconsum e Next. Seppur indirettamente, la protezione dei dati rientra nell’obiettivo n. 16 dell’Agenda 2030 “Pace, giustizia e istituzioni solide”, che ha come finalità quello di garantire l’accesso alla giustizia a tutti e di assicurare i diritti delle persone e quindi anche quelli relativi alla protezione dei dati.

Per il Programma, clicca qui

L’evento clou si terrà:

Giovedì 24 Ottobre 2024, ore 9.00-18.30
Bologna, Grand Tour d’Italia (ex-FICO Eataly World)

Adiconsum porta a “Maker Faire Rome” i laboratori con i ragazzi

23 Ottobre 2024

Non solo quiz, photoboot, gadgets, ma anche laboratori con il coinvolgimento diretto dei ragazzi. Si arricchiscono ulteriormente le attività previste da Adiconsum per la XII edizione della Fiera “Maker Faire Rome”. Ma su quali temi verteranno i laboratori?

I temi dei laboratori

Due i temi che verranno affrontati con i ragazzi nei laboratori organizzati da Adiconsum nell’ambito della Fiera “Maker Faire Rome”:

  • Educazione finanziaria: A tu per tu, New Generation e Credito ai consumatori
  • Intelligenza artificiale, etica e impatto sociale.

Il laboratorio di educazione finanziaria

Obiettivo del laboratorio è migliorare il livello di alfabetizzazione finanziaria e gestione del denaro dei ragazzi e renderli consapevoli del loro ruolo come cittadini-consumatori nella costruzione di un mondo equo e solidale, con un occhio alla tutela dell’ecosistema socio-ambientale, incentivando comportamenti sostenibili anche a livello economico-finanziario.

Il laboratorio rientra nelle attività del progetto “DICO Sì-Diritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. 06/05/2022, art. 5, ed è condotto da Adiconsum in collaborazione con Agos, che mette a disposizione per l’occasione dei formatori esperti della materia.

Il laboratorio sull’intelligenza artificiale

Obiettivo del laboratorio è far comprendere, attraverso degli esempi pratici legati ad un uso poco trasparente e scorretto dell’intelligenza artificiale, le ripercussioni sugli aspetti sociali in termini di inclusione, sui potenziali rischi e sulla tutela dei diritti dei cittadini-consumatori.

Il laboratorio rientra nelle attività previste dal progetto “In Sinergia – Percorsi multigenerazionali e multistakeholders per lo sviluppo INclusivo e Sostenibile del Paese”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Anno 2023 – Avviso 2/2023,  a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i., ed è condotto da Adiconsum.

 

I laboratori si terranno:

 

Sabato 26 ottobre 2024 ore 10.15-13.00

Roma – Gazometro Ostiense

Area D – Room D19

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  • Settembre: continua con il 40% la quota di produzione di rinnovabile per l’energia elettrica

Settembre: continua con il 40% la quota di produzione di rinnovabile per l’energia elettrica

19 Ottobre 2024

Fabbisogno mensile pari a 25,4 miliardi di kWh; stabile il dato della domanda elettrica destagionalizzato e corretto dall’effetto temperatura; nei primi nove mesi dell’anno 5,3 GW di nuova capacità rinnovabile in esercizio, valore che si avvicina al dato dell’intero 2023 (5,8 GW); in aumento rispetto a settembre 2023 la produzione idrica (+6,9%) e fotovoltaica (+7%)

 

Le energie rinnovabili sono fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e non si esauriscono. Sono una delle parti  più importanti della transizione verso un sistema energetico che abbandoni i combustibili fossili, contrastando così il riscaldamento globale.

Quali sono le principali fonti rinnovabili

  • Idroelettrico
  • Eolico
  • Fotovoltaico
  • Geotermico
  • Biomasse.

I dati di Settembre 2024

lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’85,8% dalla produzione nazionale e per la quota restante (14,2%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,6 TWh, l’1,2% in meno rispetto a settembre 2023. A livello progressivo, da gennaio a settembre 2024, l’import netto è in aumento del 3,4% rispetto ai primi nove mesi del 2023.

In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 22 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 40,1% della domanda elettrica (era 38,4% a settembre 2023). Inoltre, da gennaio a settembre di quest’anno le fonti rinnovabili hanno coperto il 43,1% del fabbisogno, rispetto al 36,6% dei primi nove mesi del 2023. In diminuzione la fonte termica (-5%): continua il callo della quota di produzione a carbone, -70,4% rispetto allo stesso mese del 2023. In crescita anche la fonte idrica (+6,9%) e fotovoltaica (+7%); per quanto riguarda la fonte idrica, permane una sostanziale differenza tra il Nord e il Centro Sud del Paese in termini di disponibilità della risorsa, mentre l’incremento della produzione del fotovoltaico (+209 GWh) è dovuto al contributo positivo dell’aumento di capacità in esercizio (+680 GWh) che ha compensato il minor irraggiamento (-471 GWh). In diminuzione la fonte eolica (-1,8%, a causa della scarsità di vento) e geotermica (-5,2%).

 

Dati da Gennaio a Settembre 2024

Nel periodo gennaio-settembre 2024 le rinnovabili hanno generato il 20,1% in più dello scorso anno, con una domanda di energia elettrica che è cresciuta appena del 2,1%, soprattutto per i notevoli consumi di luglio e agosto.

In numeri assoluti vediamo che con circa 101,7 TWh nei primi tre trimestri le fonti rinnovabili hanno prodotto 17 TWh in più dello stesso periodo 2023, il dato più alto di sempre.

La produzione da rinnovabili nei primi 9 mesi continua a dare ottime notizie. La copertura della domanda nei 9 mesi con le rinnovabili elettriche è: 43,24%

Così suddivisa per il 2024:

  • Gennaio 33,7%
  • Febbraio 32,7%
  • Marzo 41,8%
  • Aprile 51,2%
  • Maggio 52,5%.
  • Giugno 52,5%
  • Luglio 44,2%
  • Agosto 40,5%
  • Settembre 40,1%

Come Adiconsum riteniamo importante far comprendere a tutti i consumatori, in modo semplice, come il nostro Paese genera l’energia, sfatando anche i falsi miti che girano spesso online. Ogni mese pubblicheremo notizie aggiornate sulla produzione mensile e sull’andamento annuale. Ogni mese la nostra energia è sempre più verde, sempre più pulita!

Fonti dati: Terna.it e qualenergia.it

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  • Comunità energetiche e prosumer: tutto quello che c’è da sapere. Leggi il “Quaderno del Consumatore” del progetto “Dico sì”

Comunità energetiche e prosumer: tutto quello che c’è da sapere. Leggi il “Quaderno del Consumatore” del progetto “Dico sì”

17 Ottobre 2024

Comunità energetiche e Prosumer sono i temi affrontati dalla sesta pubblicazione della collana “I Quaderni del Consumatore” del progetto “DICO Sì– Diritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D. M. 06/05/2022, articolo 5. Si sente tanto parlare di Comunità energetiche, di autoconsumo diffuso, di Prosumer, ma sappiamo realmente di cosa si tratta? Scopriamolo attraverso il Quaderno del Consumatore dedicato, realizzato in collaborazione con Edison.

Le Comunità energetiche e la figura del Prosumer: tutto quello che c’è da sapere

Cambiare paradigma, imparare ad utilizzare l’energia in modo responsabile e consapevole, è questa la sfida che ci attende come cittadini/consumatori in prima persona e in un futuro che è più che mai prossimo. L’impatto delle nostre azioni sul clima e sul benessere del pianeta, nonché su noi stessi, è sotto gli occhi di tutti e tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. Per l’impegno profuso su tali temi, Adiconsum ricopre il ruolo di Opinion Leader della Campagna nazionale di Formazione e Informazione sull’efficienza energetica promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, realizzata da ENEA, “Italia in Classe A”.

Il futuro è produrre l’energia che consumiamo direttamente nelle nostre case.

Ciò riduce:

  • la dipendenza dai combustibili fossili
  • la diminuzione dei gas serra
  • gli alti costi delle bollette
  • il numero delle persone in povertà energetica.

Il Quaderno spiega: che cos’è una Comunità energetica e che cos’è l’autoconsumo collettivo; quali ruoli esistono all’interno dell’una e dell’altro; come si costituisce una Comunità energetica; quali sono i contributi che lo Stato eroga per le Comunità energetiche; quali i benefici derivano da una Comunità energetica.

Un paragrafo a parte è dedicato anche alla Direttiva “Case green” che tanto sta allarmando i consumatori italiani proprietari di case. In merito, Adiconsum ha elaborato un proprio Position Paper, che presenterà il prossimo 25 ottobre con il Talk dal titolo “Che vantaggi avrai se il digital building farai?” nell’ambito della Fiera “Maker Faire Rome” a Roma, presso il Gazometro Ostiense. (Per il Programma, clicca QUI)

LEGGI IL QUADERNO DEL CONSUMATORE

Le Comunità energetiche e la figura del Prosumer

Per scaricare il PDF, clicca qui

 

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  • Che vantaggi avrai se il digital building farai? Adiconsum ne parla al Maker Faire Rome

Che vantaggi avrai se il digital building farai? Adiconsum ne parla al Maker Faire Rome

16 Ottobre 2024

Digitalizzazione, rigenerazione, sicurezza ed efficientamento energetico dell’edilizia italiana,  transizione sostenibile e digitale sono i temi del Talk organizzato da Adiconsum alla Fiera “Maker Faire Rome” dal titolo “Che vantaggi avrai se il digital building farai?

Trasformare la casa in una casa green e digitale non è solo un problema dei singoli cittadini, ma una necessità sociale. Migliorando l’efficienza energetico-ambientale, innalzando la sicurezza degli impianti elettrici, digitalizzando gli edifici si raggiunge benessere e salute a vantaggio di tutti: singoli individui e collettività.

Partendo dai dati sulla situazione attuale del patrimonio immobiliare italiano, Adiconsum presenterà il suo Position Paper per una casa sostenibile e digitale, elencando le difficoltà, ma anche le proposte di soluzione.

 

Registrati sul sito di Maker Faire Rome e partecipa all’evento

 

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  • Contraffazione: Adiconsum al Plenary meeting annuale dell’EUIPO, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale

Contraffazione: Adiconsum al Plenary meeting annuale dell’EUIPO, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale

15 Ottobre 2024

Una due giorni per parlare di lotta alla contraffazione, di tutela della proprietà intellettuale e industriale, fare il punto della situazione e capire le strategie più efficaci da portare avanti. Al tradizionale Plenary meeting annuale organizzato dall’EUIPO, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, interviene anche Adiconsum.

L’impegno di Adiconsum nella lotta alla contraffazione

Dal 2017 Adiconsum è impegnata in progetti europei, finanziati proprio dall’EUIPO che hanno come tema dominante quello della tutela della proprietà Intellettuale, della lotta alla contraffazione e alla pirateria,.

L’ultimo progetto realizzato “We All Say NO 2 Fakes” (Wall-NO),è la naturale prosecuzione dei precedenti  progetti “Peers Say NO” e “Peers2Peers Say NO” e “We all Say NO!”.

L’obiettivo del progetto è quello di avvicinare i giovani alla tutela della Proprietà intellettuale, spiegando, attraverso esempi legati al loro vissuto quotidiano, che la sua violazione alimenta i fenomeni della contraffazione, arrecando danni all’economia del Paese, ma è rivolto anche agli insegnanti.

Per saperne di più, vai al sito dedicato  https://www.ioscelgoautentico.net/

Intervento di Adiconsum al Plenary Meeting deell’EUIPO

Adiconsum è stata invitata a partecipare al Plenary meeting e interverrà nella giornata del 15 ottobre dalle ore 15.30 alle ore 16.30 al Panel 2.

Clicca qui per l’intervento.

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  • Adiconsum alla Fiera “Maker Faire Rome”: quiz, laboratori, talk e tanto altro

Adiconsum alla Fiera “Maker Faire Rome”: quiz, laboratori, talk e tanto altro

11 Ottobre 2024

Adiconsum è da sempre impegnata nell’educazione all’uso responsabile e consapevole della tecnologia, convinta che gestita in modo corretto possa offrire indubbi vantaggi ai consumatori, in tema di risparmio sia di tempo che di denaro, e come valido strumento per l’attuazione della transizione ecologica.

La presenza di Adiconsum al “Maker Faire Rome” di quest’anno è legata al progetto “DICO Sì– Diritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. 06/05/2022, articolo 5,  che ci vede impegnati proprio nell’educazione al digitale e alle nuove tecnologie verso tutti, ed in particolare verso quelle categorie di persone con più difficoltà, vuoi per l’età, vuoi per la mancanza di istruzione, vuoi per il gap digitale di genere.

Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di diventare “fan partner” della Fiera e far conoscere ai cittadini-consumatori che cosa stiamo portando avanti con il progetto “DICO Sì”.

Quiz, laboratori, talk e tanto altro allo stand Adiconsum

Numerose sono le iniziative che attendono i visitatori dello stand Adiconsum a “Maker Faire Rome”:

  • il quiz sull’intelligenza artificiale “Sai che brAIn sei?” (25-27 ottobre 2024, ore 10.00-19.00)
  • i laboratori su educazione finanziaria e gestione del bilancio familiare (26 ottobre 2024, ore 10.00-13.00) e su intelligenza artificiale, etica e impatto sociale
  • il talk di presentazione del Position Paper di Adiconsum per una casa sostenibile e digitale ”Che vantaggi avrai se il digital building farai?” (25 ottobre 2024, ore 12.00)

  • il materiale informativo “I Quaderni del Consumatore”.

Inoltre, gadget, photoboot, ecc..

Vi aspettiamo numerosi!

25-27 ottobre 2024 ore 10.00-19.00
Gazometro Ostiense
Roma – Via del Commercio 9/11
Area J – Stand J18

L’Eco-tour di “Ricomincio da tRe” fa tappa in Calabria

9 Ottobre 2024

Si terrà in Calabria, l’ultima tappa dell’Eco-tour del progetto “Ricomincio da tRe”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. del 6 maggio 2022 art. 5, curata da Adiconsum. Promosso da 12 Associazioni dei Consumatori del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti), inclusa Adiconsum,  l’Eco-tour ha avuto inizio a dicembre 2023, con la prima tappa del suo eco-bus che è partito dalla cittadina di Portici, in provincia di Napoli, durante la Manifestazione-evento presso il Museo nazionale delle Ferrovie, nell’ambito del quale si è svolto il lancio di “Ricomincio da tRe”, nonché la II edizione del “Villaggio della Sostenibilità” di Adiconsum.

La tappa di “Ricomincio da tRe” a Cosenza

La tappa dell’eco-bus in Calabria si terrà a Cosenza, presso il Liceo Scientifico Fermi – Polo tecnico Brutium, Plesso Pezzullo, in via Popilia, con un percorso didattico, animato da Adiconsum Calabria,  fatto di attività ludico/ricreative/formative sui temi del progetto: ridurre, riusare, riciclare.

Ai lavori saranno presenti oltre al presidente di ADICONSUM Calabria Michele Gigliotti, il segretario della CISL di Cosenza Giuseppe Lavia, la dirigente scolastica del liceo prof.ssa Rosita Paradiso, il presidente Adiconsum Cosenza Carlo Forlano, il consigliere comunale Aldo Trecroci e il responsabile azienda Ecologia Oggi Giuseppe Ferraro.

I giovani consumatori riceveranno il materiale informativo del progetto: dall’economia circolare all’educazione finanziaria e digitale, sino al risparmio e all’efficienza energetica.

Venerdì 11 ottobre 2024, ore 9.00-13.00
Plesso Pezzullo – Liceo Scientifico Fermi – Polo Tecnico Brutium
Cosenza – Via Popilia

Gas: in diminuzione il costo del mese di settembre per i “vulnerabili”

6 Ottobre 2024

In diminuzione il costo del gas del mese di settembre per i consumatori che rientrano nella categoria dei “vulnerabili” . Lo ha comunicato L’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Vediamo nel dettaglio.

Costo del gas del mese di settembre 2024 per i consumatori “vulnerabili”*

  • Per i consumatori che rientrano nel “Servizio di Tutela della Vulnerabilità”, il costo del gas viene aggiornato mensilmente dall’ARERA. Per la tariffa del mese di settembre, l’Autorità ha annunciato un -1,9% rispetto al mese di agosto che aveva visto un aumento del 6%.
  • Pertanto, per il mese di settembre il prezzo di riferimento è di 110,93 per metro cubo contro i 113.10 di agosto.

Composizione della bolletta del gas del mese di settembre

La bolletta risulta così composta:

  • Spesa per la materia gas naturale: 51,24 centesimi di euro (46,1% del totale della bolletta
  • Spesa per le imposte: 32,21 centesimi di euro (29% del totale della bolletta)
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 24,53 centesimi di euro (22,2% del totale della bolletta)
  • Spesa per oneri di sistema: 2,95 centesimi di euro (2,7% del totale della bolletta).

 

*over 75 anni o percettori di bonus sociale o disabili (L. 104/92) o residenti in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

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  • Protezione dei dati: Adiconsum partecipa al GDPR Day 2024, l’evento di riferimento sulla Data Protection

Protezione dei dati: Adiconsum partecipa al GDPR Day 2024, l’evento di riferimento sulla Data Protection

6 Ottobre 2024

La protezione dei dati: un diritto dei consumatori! ADICONSUM patrocina e partecipa, con uno stand insieme a NeXt, alla Conferenza nazionale GDPR Day 2024, evento dedicato alla Data Protection.

La tutela dei dati è un argomento molto importante e delicato. I nostri dati, infatti, sono fondamentali sia per le grandi aziende informatiche per la profilazione dei propri utenti sia per il mercato illegale che li rivende per alimentare il proprio business. Secondo le stime della Polizia postale, i nostri dati valgono da 2 a 18 euro.

Ad avviso di Adiconsum, per salvaguardarli, è necessario che le Associazioni Consumatori siano sempre più coinvolte e continuino nella loro attività di prevenzione e tutela. Il consumatore dal canto suo è sempre tenuto a formarsi e informarsi.

Parola d’ordine per evitare o ridurre al minimo i rischi sul web è la CONSAPEVOLEZZA, che deriva dalla CONOSCENZA.

QUANDO E DOVE?

L’evento avrà luogo il 24 ottobre al Grand Tour Italia, ex-FICO Eataly World di Bologna.
La conferenza sarà preceduta da una cena di networking il 23 ottobre, occasione unica per connettersi con i principali esperti del settore, gli speaker e gli ospiti istituzionali.

 

CHE COS’E’ IL GDPR DAY?

L’evento punta a fornire chiari e pratici contenuti formativi per offrire ai suoi partecipanti gli strumenti giusti per interpretare correttamente, e applicare al meglio, i processi e gli asset delle proprie aziende con il regolamento GDPR.

Il GDPR Day nasce per offrire un tour di giornate dove, finalmente, imprese, professionisti e consumatori possano trovare risposta a tante domande pratiche, non solo teoriche, rispetto al regolamento GDPR.

Come? Grazie ai migliori esperti italiani in materia.

 

IL PROGRAMMA 2024

Agenda ricca di interventi e panel di alto livello, intervallati da tanti momenti di networking, pause strategiche utili per conoscere gli Speaker e gli altri partecipanti.
Saranno affrontate le tematiche più rilevanti e attuali nel campo della protezione dei dati e della Cyber Security, come il caldissimo tema della NIS2, recentissimamente recepito con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Non mancheranno temi attuali legati alle implicazioni giuridiche dell’innovazione, come i risvolti pratici e giuridici sull’Intelligenza Artificiale, AI, blockchain e web3.0, come gestire un attacco ransomware oppure come tutelarsi dall’impatto di una cattiva gestione dei “sinistri reputazionali” riversati online, come vicende giudiziarie, fake news e recensioni, data breach.

Durante il laboratorio teatrale sulla Valutazione d’Impatto, sarà condotta una DPIA in tempo reale.

Tra i relatori, saranno presenti Guido Scorza dell’Autorità Garante Privacy, il Prof. Francesco Pizzetti, ex Presidente della stessa Autorità, la Guardia di Finanza, nonché avvocati ed altri esperti di data protection che affronteranno le tematiche più attuali nel panorama della privacy e della cybersecurity, come l’impatto dell’intelligenza artificiale, le nuove normative europee e le sfide poste dai data breach.

COME PARTECIPARE?

Riserva il tuo posto e aggiungiti ai già tanti iscritti. Incontrerai tanti professionisti da tutta Italia, tra cui DPO, Privacy Officer, Avvocati, Responsabili Ufficio Legale, Marketing Manager, IT Consultant, Digital Solutions Architect, Security Manager, Titolari di aziende, Privacy Specialist, IT Manager, CTO, Responsabili Servizio Privacy, ICT Manager, Consulenti
informatici, Consulenti Privacy.

 

Scopri di più sul sito www.gdprday.it

 

 

 

 

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  • Sovraindebitamento: più sportelli e più assistenza per consumatori/piccole imprese

Sovraindebitamento: più sportelli e più assistenza per consumatori/piccole imprese

5 Ottobre 2024

Prosegue il percorso avviato nella prima edizione dal progetto “RIPARTO – Rete di consulenza sul debito per la prevenzione, la gestione e la soluzione delle situazioni di sovraindebitamento e per la ripartenza” con l’ampliamento della sua rete nazionale. Vediamo nel dettaglio.

Il progetto RIPARTO

Scopo del progetto è il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Onu 2030:

  • Goal 1 “Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo”
  • Goal 10 “Ridurre le disuguaglianze”
  • Goal 12 “Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo”.

Si tratta di un progetto di inclusione finanziaria. Nel nostro Paese assistiamo ad un aumento crescente di cittadini a rischio povertà o che oscilla tra la vulnerabilità e il sovraindebitamento e che non ha l’effettivo esercizio dei suoi diritti di cittadinanza sociale ed economica.

Il progetto si rivolge agli adulti sovraindebitati e usciti dal sovraindebitamento e alle micro-piccole aziende non soggette a fallimento, mentre destinatari indiretti, saranno le famiglie, gli addetti ai lavori (sportellisti e personale del Terzo settore, assistenti sociali), il mondo accademico e la società civile.

Il progetto, promosso nella prima edizione da Movimento Consumatori e da Lega Acli, nella sua seconda edizione vede il coinvolgimento anche di Adiconsum APS, che dal 1998, gestisce su incarico del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Fondo di prevenzione del sovraindebitamento e dell’usura, rivolto alle famiglie e alle imprese familiari in situazioni di difficoltà economica.

Con l’entrata di Adiconsum, la Rete per la gestione GRATUITA delle necessità di cittadini/consumatori e microimprese si consolida e si espande arrivando a numero 32 sportelli sul territorio per le attività di prevenzione e percorsi per affrontare le situazioni di sovraindebitamento. È attivo anche un helpdesk gratuito da rete fissa e mobile collegato ad uno sportello virtuale per offrire un primo sostegno a chi è in difficoltà al numero unico nazionale 06 94807041.

Tutte queste attività permetteranno di alimentare un Tavolo di confronto permanente sul sovraindebitamento, strumento di analisi e di approfondimento trasversale e strategico, anche alla luce della nuova direttiva europea sul credito al consumo, che consentirà un monitoraggio del contesto italiano ed europeo e delle sue evoluzioni.

L’Eco-tour di “Ricomincio da tRe” fa tappa in Toscana

4 Ottobre 2024

Farà tappa anche in Toscana e precisamente a Scandicci, l’Eco-tour del progetto “Ricomincio da tRe”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. del 6 maggio 2022 art. 5, e promosso da 12 Associazioni dei Consumatori, inclusa Adiconsum. L’Eco-tour ha avuto inizio a dicembre 2023, con la prima tappa del suo eco-bus che è partito dalla cittadina di Portici, in provincia di Napoli, durante la Manifestazione-evento presso il Museo nazionale delle Ferrovie, nell’ambito del quale si è svolto il lancio di “Ricomincio da tRe”, nonché la II edizione del “Villaggio della Sostenibilità” di Adiconsum.

La tappa di “Ricomincio da tRe” a Scandicci

La tappa dell’eco-bus in Toscana si terrà a Scandicci, in provincia di Firenze, nell’ambito della Scandicci Fiera, da cui è anche patrocinata.

Vi aspettiamo per un pomeriggio all’insegna della sostenibilità e dell’economia circolare.
Porta con te la plastica da riciclare!

Mercoledì 9 ottobre 2024
Scandicci Fiera
Scandicci – Via Rialdoli
dalle ore 16.00

Allo stand di Adiconsum per “Ricomincio da tRe”, inoltre, i consumatori riceveranno il materiale informativo del progetto: dall’economia circolare all’educazione finanziaria e digitale, sino al risparmio e all’efficienza energetica.

Le prossime tappe di “Ricomincio da tRe” curate da Adiconsum

Il prossimo appuntamento di Adiconsum per l’Eco-tour di “Ricomincio da tRe” sarà:

  • 11 ottobre 2024 – Cosenza.
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  • Adiconsum “fan partner” della Fiera “Maker Faire Rome”. Dal 25 al 27 ottobre ci saremo anche noi col nostro stand!

Adiconsum “fan partner” della Fiera “Maker Faire Rome”. Dal 25 al 27 ottobre ci saremo anche noi col nostro stand!

1 Ottobre 2024

Se sei un appassionato di innovazione, nuove tecnologie, ecc., non puoi non visitare “Maker Faire Rome”, la Fiera dedicata all’innovazione, alla tecnologia e alla creatività. Quest’anno per la prima volta ci sarà anche lo stand di Adiconsum, “fan partner” dell’evento, nell’ambito del progetto “DICO Sì”.

Perché Adiconsum a Maker Faire Rome”

Adiconsum è da sempre impegnata nell’educazione all’uso responsabile e consapevole della tecnologia, convinta che gestita in modo corretto possa offrire indubbi vantaggi ai consumatori, in tema di risparmio sia di tempo che di denaro, e come valido strumento per l’attuazione della transizione ecologica.

La presenza di Adiconsum al Maker Faire Rome di quest’anno è legata al progetto “DICO Sì- Diritti Consapevolezza Opportunità Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. 06/05/2022, articolo 5,  che ci vede impegnati proprio nell’educazione al digitale e alle nuove tecnologie verso tutti, ed in particolare verso quelle categorie di persone con più difficoltà, vuoi per l’età, vuoi per la mancanza di istruzione.

Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di diventare “fan partner” della Fiera e far conoscere ai cittadini-consumatori che cosa stiamo portando avanti con il progetto DICO Sì.

Lo stand di Adiconsum a “Maker Faire Rome”

Se Vi piace metterVi in gioco, lo stand di Adiconsum è il posto giusto! Potrete infatti partecipare ad un QUIZ sull’intelligenza artificiale per testare le vostre conoscenze in materia.

A tutti i partecipanti verrà consegnato un gadget con la possibilità di lasciare una traccia della propria partecipazione con una foto presso il nostro Photoboot.

Tra le attività previste dal progetto abbiamo realizzato una serie di Quaderni dedicati al consumatore in cui trattiamo sia temi legati strettamente legati all’innovazione, come quelli intitolati “Cos’è il 5G” e “Intelligenza artificiale: salvezza o dannazione?”, che alla sostenibilità: “Viaggiare sostenibile”, La sostenibilità a tavola”, “La fine del mercato tutelato”, “Le Comunità Energetiche e la figura del prosumer”.

Aderendo anche alla filosofia di Maker Faire, per promuovere la digitalizzazione e compiere un passo in più verso la sostenibilità, abbiamo scelto di stampare lo stretto necessario.

Per visionare quindi i materiali del progetto “Dico Sì”, basterà inquadrare il QR Code che riceverai allo stand.

Il Talk

Inoltre, Venerdì 25 ottobre, giorno dell’apertura della Fiera, dalle ore 12, nell’Edificio 41 del Gazometro Ostiense, abbiamo organizzato il Talk “Che vantaggi avrai se il digital building farai?”, con la presentazione del nostro Position Paper per una casa sostenibile e digitale.

Quando e dove trovarci

Vi aspettiamo numerosi a Maker Faire Rome!

25-27 ottobre 2024 ore 10.00-19.00
Gazometro Ostiense
Roma – Via del Commercio 9/11
Area J – Stand J18

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  • Al via il Sondaggio “Mobilità sostenibile: cosa ne pensi?”. Partecipa anche tu!

Al via il Sondaggio “Mobilità sostenibile: cosa ne pensi?”. Partecipa anche tu!

23 Settembre 2024

Adiconsum, insieme ad altre 9 Associazioni Consumatori* del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, di cui fa parte, lancia  il Sondaggio “Mobilità sostenibile: cosa ne pensi?”. Non a caso, è stata scelta come data di lancio dell’iniziativa la Settimana europea della Mobilità sostenibile urbana,  la Campagna di sensibilizzazione per promuovere un cambio di comportamento in favore di una mobilità attiva, del trasporto pubblico e di altre soluzioni di trasporto intelligenti e pulite, voluta dalla Commissione europea che si tiene dal 16 al 22 settembre. Ecco di cosa si tratta.

Il Sondaggio “Mobilità sostenibile: cosa ne pensi?”

Il Sondaggio mira ad individuare criticità e opportunità per una diffusione sempre maggiore di forme di mobilità più sostenibile.

Tempi di compilazione: solo 5 minuti

Il tuo contributo è importante! Clicca qui per partecipare

 

L’impegno di Adiconsum per la mobilità sostenibile

Adiconsum, da sempre sensibile alle tematiche ambientali, è stata la prima Associazione Consumatori ad occuparsi e a dotarsi di un settore interamente dedicato alla mobilità sostenibile, con una pagina Facebook dedicata (clicca qui ).

Adiconsum è socia di Motus-E e di e_mob ed ha realizzato e condotto molte iniziative sulla mobilità sostenibile.

Tanto per citare la più recente, nell’ultimo progetto “Green Circle” per il quale, nell’ambito della collana “I quaderni del Consumatore” abbiamo realizzato una pubblicazione dedicata alla Mobilità sostenibile

Occuparsi di mobilità sostenibile non è, come erroneamente si pensa, un’incentivazione all’uso della macchina con altri carburanti meno inquinanti o con tecnologie a emissioni zero, ma è un cambio di mentalità; significa intendere la mobilità utilizzando altre forme che, se funzionanti, dovrebbero soppiantare l’uso della macchina e relegarlo solo a determinate circostanze.

Ecco perché nell’ambito del progetto “Green Circle”, per la collana “I quaderni del consumatore”, abbiamo scelto di dedicare la prima uscita proprio al tema della mobilità sostenibile, che non è, come erroneamente si pensa, un’incentivazione all’uso della macchina con altri carburanti meno inquinanti o con tecnologie a emissioni zero, ma è un cambio di mentalità; significa intendere la mobilità utilizzando altre forme che, se funzionanti, dovrebbero soppiantare l’uso della macchina e relegarlo solo a determinate circostanze.

* Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Federconsumatori, MC, MDC, U.Di.Con., UNC.

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  • Energia: le temperature elevate di Agosto portano a consumi elettrici record (+8,1%). Le rinnovabili al 40,5%

Energia: le temperature elevate di Agosto portano a consumi elettrici record (+8,1%). Le rinnovabili al 40,5%

20 Settembre 2024

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, fabbisogno mensile pari a 27,5 miliardi di kWh; rispetto ad agosto 2023 crescono la produzione idrica (+9,4%) e fotovoltaica (+15,1%); prosegue la crescita dell’installato rinnovabile: la capacità in esercizio aumenta del 34% rispetto ai primi otto mesi del 2023.

Le energie rinnovabili sono fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e non si esauriscono. Sono una delle parti  più importanti della transizione verso un sistema energetico che abbandoni i combustibili fossili, contrastando così il riscaldamento globale.

Quali sono le principali fonti rinnovabili

  • Idroelettrico
  • Eolico
  • Fotovoltaico
  • Geotermico
  • Biomasse.

I dati di Agosto 2024

Lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86,6% dalla produzione nazionale e per la quota restante (13,4%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile risulta pari a 3,7 TWh, l’11,4% in più rispetto ad agosto 2023. A livello progressivo, da gennaio ad agosto 2024, l’import netto è in aumento del 3,9% rispetto ai primi otto mesi del 2023.

In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 23,9 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 40,5% della domanda elettrica (era 43,7% ad agosto 2023). In crescita la fonte termica (+12,8%), essenzialmente per la crescita della generazione a gas dovuta all’aumento di  fabbisogno. Continua a essere in riduzione la quota di produzione a carbone, -63,7% rispetto allo stesso mese del 2023. In crescita anche la fonte idrica (+9,4%) e fotovoltaica (+15,1%); l’incremento della produzione del fotovoltaico (+564 GWh) è dovuto al contributo positivo dell’aumento di capacità in esercizio (+848 GWh) che ha compensato il minor irraggiamento (-284 GWh). In diminuzione la fonte eolica (-47,7%, causata da scarsità di vento) e geotermica (-2,3%).

Nei primi otto mesi del 2024 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 4.825 MW (di cui 4.350 MW di fotovoltaico). Tale valore è superiore di 1.237 MW (+34%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Dati da Gennaio a Agosto 2024

La produzione da rinnovabili nei primi 8 mesi continua a dare ottime notizie. La copertura della domanda nei 8 mesi con le rinnovabili elettriche è record: 43,63%

Così suddivisa per il 2024:

  • Gennaio 33,7%
  • Febbraio 32,7%
  • Marzo 41,8%
  • Aprile 51,2%
  • Maggio 52,5%.
  • Giugno 52,5%
  • Luglio 44,2%
  • Agosto 40,5%

Direttiva Case green: Adiconsum ne parla a RemTech Expo

19 Settembre 2024

Adiconsum a RemTech Expo, l’unico Hub Tecnologico Ambientale, specializzato sui temi del risanamento, della rigenerazione e dello sviluppo sostenibile dei territori.

La Direttiva Europea Casa Green che punta a migliorare la prestazione energetica degli edifici e delle singole abitazioni pone dei chiari obiettivi di efficientamento da raggiungere in tempi definiti.

Il recepimento della Direttiva deve essere l’occasione per realizzare finalmente un Piano nazionale di ristrutturazione dell’edilizia del Paese, rendendo le città a misura d’uomo, attraverso il miglioramento dell’abitare sia delle case nuove che di quelle datate, sia private che pubbliche, ponendo la massima attenzione al risparmio energetico legato alla sicurezza degli impianti e all’innovazione delle case e dei fabbricati.

Lo Stato  deve, attraverso i Ministeri competenti, mettere in campo strumenti idonei per assistere nel tempo e strutturalmente i cittadini/consumatori sia economicamente, con particolare attenzione alle fasce deboli, ma anche praticamente, accompagnandoli nella scelta delle migliorie da compiere e nella garanzia della correttezza delle aziende che eseguiranno i lavori di efficientamento.

Trasformare la propria casa in una casa “green” è quindi un’esigenza sociale. Sempre più consumatori stanno comprendendo che qualsiasi azione negativa del singolo impatta fortemente anche sulla collettività, sui territori e quindi sul bene comune. Anche il come e quanto consuma la propria casa, luogo privatissimo, ora diventa una problematica sociale che può danneggiare irreparabilmente l’ambiente, il territorio e i suoi abitanti. 

Nel Convegno si vogliono far emergere le tantissime problematiche esistenti espresse dai cittadini/consumatori e tentare di formulare le soluzioni che garantiranno il raggiungimento degli obiettivi indicati dalla Direttiva Casa Green.

MODALITA’ DI ACCESSO AL CONVEGNO

Per partecipare al Convegno è necessaria la registrazione cliccando qui o compilando il modulo in fondo a questa pagina

IMPORTANTE: Per accedere gratuitamente alla fiera è necessario registrarsi al seguente LINK https://ticket.remtechexpo.com/ticket/register

VISUALIZZA IL PROGRAMMA E I RELATORI

 

Per scoprire di più, clicca qui

 

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  • Trenitalia: niente più check-in per i biglietti digitali dei treni regionali

Trenitalia: niente più check-in per i biglietti digitali dei treni regionali

18 Settembre 2024

Novità per i biglietti digitali dei treni regionali di Trenitalia. Le criticità erano state al centro dell’incontro dello scorso giugno fra Adiconsum e le altre Associazioni Consumatori del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) e Trenitalia, in particolare quella relativa all’obbligo di effettuare il check-in 5 minuti prima della partenza programmata del treno, pena il pagamento, a seguito del controllore, di una sanzione di 5 euro. Ora la svolta.

Biglietto Digitale Regionale e check-in

Grazie anche all’interlocuzione di Adiconsum e delle Associazioni Consumatori del CNCU, dal 21 settembre 2024 non sarà più necessario effettuare il check-in del biglietto digitale regionale. Il biglietto si validerà automaticamente alla partenza programmata del treno scelto.

Con il biglietto digitale regionale, è possibile:

  • nel giorno precedente il viaggio per cui si è acquistato il biglietto: effettuare un numero illimitato di cambi di data ed ora fino alle 23.59
  • nel giorno del viaggio: effettuare un numero illimitato di cambi ora.
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  • Rottamazione-quater: quand’è l’ultimo giorno utile per pagare la V rata

Rottamazione-quater: quand’è l’ultimo giorno utile per pagare la V rata

18 Settembre 2024

Fissato in un primo tempo al 31 luglio, il pagamento della V rata è stato prorogato al 15 settembre, ma in verità, grazie ai cinque giorni di tolleranza, è possibile effettuare il versamento entro il 23 settembre prossimo. Vediamo quali sono le modalità di pagamento.

Modalità di pagamento

È possibile pagare il Modulo pagoPA online oppure presso gli sportelli abilitati. In un caso o nell’altro è importante avere con sé il Modulo di pagamento, inviato tramite la Comunicazione delle somme dovute, perché vi è riportato il “Codice modulo di pagamento”.

Pagamento online attraverso il servizio “Paga online” disponibile:

  • sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione
  • sull’app Equiclick.

È possibile pagare online anche attraverso:

Guarda il video realizzato da Agenzia delle Entrate Riscossione

Pagamento in presenza tramite:

  • gli sportelli bancari o postali
  • le tabaccherie e ricevitorie abilitate.
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  • L’Eco-tour di “Ricomincio da tRe” ha fatto tappa in Friuli Venezia Giulia

L’Eco-tour di “Ricomincio da tRe” ha fatto tappa in Friuli Venezia Giulia

17 Settembre 2024

Ha fatto tappa in quel di Codroipo, in provincia di Udine, l’Eco-tour del progetto “Ricomincio da tRe”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. del 6 maggio 2022 art. 5, e promosso da 12 Associazioni dei Consumatori, inclusa Adiconsum. L’Eco-tour ha avuto inizio a dicembre 2023, con la prima tappa del suo eco-bus che è partito dalla cittadina di Portici, in provincia di Napoli, durante la Manifestazione-evento presso il Museo nazionale delle Ferrovie, nell’ambito del quale si è svolto il lancio di “Ricomincio da tRe” nonché la II edizione del “Villaggio della Sostenibilità” di Adiconsum.

La tappa di “Ricomincio da tRe” a Codroipo (Udine)

La tappa dell’eco-bus si è tenuta in Piazza Garibaldi ed è stata patrocinata dal Comune di Codroipo. Allo stand di Adiconsum per “Ricomincio da tRe” i consumatori hanno ricevuto il materiale informativo del progetto: dall’economia circolare all’educazione finanziaria e digitale, sino al risparmio e all’efficienza energetica.

Le prossime tappe di “Ricomincio da tRe” curate da Adiconsum

I prossimi appuntamenti di Adiconsum per l’Eco-tour di “Ricomincio da tRe” sono i seguenti:

  • 9 ottobre 2024 – Scandicci
  • 11 ottobre 2024 – Cosenza.

 

Sondaggio sul 5G: hai tempo fino al 27 settembre per dire la tua

16 Settembre 2024

Non hai ancora risposto al Sondaggio sul 5G? Hai ancora un po’ di tempo per rispondere e dire la tua. Infatti, la scadenza prevista per il 31 agosto è stata prorogata al 27 settembre. Quindi, se non l’hai ancora fatto, rispondi al Sondaggio promosso dall’Istituto per la Competitività (I-COM) per conoscere qual è la reale situazione della connettività nel nostro Paese, quanto la riteniamo importante per il lavoro, le relazioni sociali, il tempo libero e soprattutto per scoprire  qual è la domanda di connettività dei cittadini-consumatori.

Bastano solo 5 minuti per dare il tuo contributo!

Per partecipare al Sondaggio, clicca qui

Grazie per la disponibilità!

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  • Acquisti tramite i videogiochi: denuncia del Beuc e di Adiconsum per pratiche commerciali sleali

Acquisti tramite i videogiochi: denuncia del Beuc e di Adiconsum per pratiche commerciali sleali

12 Settembre 2024

Il BEUC, l’Organizzazione europea dei Consumatori (BEUC), a cui aderisce Adiconsum, ha presentato una denuncia alle Autorità dell’UE sulle pratiche commerciali sleali messe in campo dalle principali società di videogiochi come Fortnite, EA Sports FC 24, Minecraft e Clash of Clans. Vediamo perché.

Il Report “Getting played”

Negli ultimi anni, le aziende di videogiochi hanno sviluppato modelli di business che si basano sempre di più sugli acquisti in-game, incluse le valute di gioco premium. Dal Report “Getting played – The true cost of virtual currency” realizzato da Forbrukerrådet, mostra che 21 dei 50 videogiochi più giocati nel 2023 (il 42%) includono valute premium, ossia valute virtuali

sotto diverse forme (gemme, punti, monete, ecc.), acquistate nel gioco direttamente o in un app store con denaro reale. Di questi 21 giochi, 8 hanno una classificazione per età di 12 anni o inferiore. Sono, infatti, i bambini giocano di più, con l’84% di quelli di età compresa tra gli 11 e i 14 anni.

Le osservazioni del BEUC

Il BEUC ha rilevato che:

  • i consumatori non riescono a vedere il costo reale degli articoli digitali, il che porta a spese eccessive in maniera inconsapevole. Tra l’altro la mancanza di trasparenza dei prezzi delle valute di gioco premium e la necessità di acquistare valuta extra in pacchetti spingono i consumatori a spendere di più
  • ai consumatori vengono spesso negati i loro diritti quando utilizzano valute di gioco premium, legate a condizioni inique che favoriscono gli sviluppatori di giochi
  • non è vero, come sostengono le aziende che i giocatori preferiscono le valute premium in-game: molti di loro, infatti, trovano questo passaggio inutile e fuorviante e preferiscono acquistare oggetti direttamente con denaro reale
  • i bambini sono ancora più vulnerabili a queste tattiche manipolative. I dati mostrano che i bambini in Europa spendono in media 39 euro al mese per gli acquisti in-game.

Di qui la denuncia.

Le richieste del BEUC

Il BEUC ha presentato una denuncia sia alla Commissione europea che alla Rete europea delle Autorità per la tutela dei consumatori (CPC-Network) chiedendo che le imprese del ramo rispettino le regole e forniscano ai consumatori ambienti di gioco sicuri, che non inducano alla spesa inconsapevole. Gli acquisti in-game dovrebbero sempre essere visualizzati in denaro reale (ad esempio: Euro), o almeno dovrebbero mostrare l’equivalenza nella valuta del mondo reale.

Le problematiche segnalate vanno oltre i videogiochi e si applicano anche alle piattaforme di social media e ad altri marketplace. Il BEUC chiede migliore applicazione del quadro normativo in materia di tutela dei consumatori nel settore dei videogiochi e un’ulteriore regolamentazione nei prossimi anni.

  • Per il Report integrale (in inglese), clicca qui
  • Per l’Abstract del Report (in italiano), clicca qui
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  • Attenzione: stanno arrivando false telefonate che citano Adiconsum. Non siamo noi!

Attenzione: stanno arrivando false telefonate che citano Adiconsum. Non siamo noi!

12 Settembre 2024

Ai nostri sportelli territoriali stanno arrivando alcune segnalazioni di consumatori che stanno ricevendo telefonate da fantomatici operatori di Tim che, nel comunicare degli aumenti in bolletta, tirano in ballo il nome di Adiconsum, dicendo che hanno avuto il consenso dalla nostra Associazione. Si tratta di bugie e di truffe! La definizione dei prezzi è di appannaggio delle imprese e non delle Associazioni Consumatori!

Istruzioni per i consumatori

Invitiamo i consumatori a procedere nel seguente modo:

  • prendete nota del numero di telefono che vi sta contattando per nome di Adiconsum
  • non aderite a nessuna delle offerte che vi vengono proposte e non comunicate alcun dato che vi viene richiesto
  • segnalate i numeri alle sedi territoriali Adiconsum.
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  • Biglietti aerei: nessun costo extra per l’assegnazione dei posti degli accompagnatori di minori e disabili

Biglietti aerei: nessun costo extra per l’assegnazione dei posti degli accompagnatori di minori e disabili

10 Settembre 2024

Un altro importante passo nella direzione di una maggiore tutela dei consumatori nel trasporto aereo, soprattutto delle persone disabili e dei minori. Il Consiglio di Stato ha infatti rigettato il ricorso della low-cost Ryanair ed ha dato ragione all’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Vediamo nel dettaglio la querelle che ha visto le due parti contrapposte.

La querelle

La disputa è sorta a seguito del provvedimento emesso dall’Enac riguardo al divieto, per motivi di sicurezza, di richiedere costi extra ai genitori e/o accompagnatori di minori di 12 anni o disabili per il posto contiguo.

Ryanair ricorreva contro tale provvedimento richiamando la normativa comunitaria secondo la quale tutto ciò che riguarda le tariffe è rimandato alla libera scelta dell’imprenditore e non prevederebbe alcun obbligo di gratuità dei posti vicini tra minori/disabili e accompagnatori. Già nel giudizio di I grado, il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) rigettava il ricorso della low-cost, che il Consiglio di Stato confermava nel II grado di giudizio.

La pronuncia del Consiglio di Stato

Come giustamente sostenuto dall’Enac, e come riconosciuto dal Consiglio di Stato, gli obblighi della sicurezza del volo sono a carico del vettore aereo e tra questi rientra anche l’assegnazione gratuita dei posti a sedere vicino dei genitori e/o accompagnatori di minori di 12 anni e dei passeggeri a mobilità ridotta (PRM). Quindi la compagnia aerea può chiedere il pagamento del biglietto, ma non dell’assegnazione del posto vicino. La safety assicurata dalla vicinitas non può essere considerata un servizio extra di cui poter beneficiare solo previo pagamento di un costo aggiuntivo.

Gas: in aumento il costo del gas ad agosto per i vulnerabili

6 Settembre 2024

Aumento in vista del costo del gas per i consumatori “vulnerabili”. L’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha, infatti,  comunicato il costo del gas del mese di agosto per gli utenti del Servizio di Vulnerabilità. Vediamo nel dettaglio.

Costo del gas del mese di luglio 2024 per i consumatori “vulnerabili”*

  • Per i consumatori che rientrano nel “Servizio di Tutela della Vulnerabilità”, il costo del gas viene aggiornato mensilmente dall’ARERA. Per la tariffa del mese di agosto, l’Autorità ha annunciato un +6%  rispetto al mese di luglio che aveva visto una diminuzione del -8%.
  • Pertanto, per il mese di luglio, il prezzo di riferimento è di 113,10 centesimi di euro per metro cubo, contro i 106,60 di luglio.

Composizione della bolletta del gas del mese di agosto

La bolletta risulta così composta:

  • Spesa per la materia gas naturale: 46,94 centesimi di euro (41,5% del totale della bolletta)
  • Spesa per le imposte: 32,53 centesimi di euro (28,8% del totale della bolletta)
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 24,53 centesimi di euro (21,7% del totale della bolletta)
  • Spesa per oneri di sistema: 2,95 centesimi di euro (2,6% del totale della bolletta).
  •  

*over 75 anni o percettori di bonus sociale o disabili (L. 104/92)residenti in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

Truffa bancaria: Adiconsum Matera fa recuperare quasi 1.000 euro

5 Settembre 2024

Un’altra vittoria conseguita da uno dei nostri sportelli territoriali nel far recuperare soldi sottratti da spregevoli truffatori. Stavolta è stato il nostro sportello di Matera ad assistere e a far recuperare il denaro ad un ignaro e anziano consumatore. Ecco com’è andata.

Il fatto

La truffa si svolge a Montalbano Jonico ai danni di un consumatore di 77 anni e riguarda la sottrazione di 921,64 euro prelevati con il bancomat collegato al conto corrente dell’anziano signore. Una volta resosi conto dell’ammanco, questi denunciava l’accaduto alla polizia sporgendo regolare denuncia e si rivolgeva per assistenza all’Adiconsum di Matera, la quale si metteva subito in contatto con l’Istituto bancario chiedendo la restituzione delle somme prelevate senza l’autorizzazione del loro cliente. Restituzione che veniva negata dalla banca. All’Adiconsum di Matera non è rimasto quindi altro che portare l’accaduto all’attenzione dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) per veder riconosciuti i diritti del proprio assistito. L’ABF dava ragione al consumatore e condannava l’istituto di credito a corrispondere al proprio cliente l’importo di 922 euro, di versare la somma di 200 euro alla Banca d’Italia quale contributo delle spese della procedura e riconoscere al ricorrente la somma di 20 euro quale rimborso per la presentazione del ricorso all’Arbitro.

Seggiolini auto: cambia la normativa

2 Settembre 2024

I seggiolini auto per i bambini sono dispositivi molto importanti per trasportare i piccoli passeggeri in sicurezza.  Dal 1° settembre c’è un’importante novità. Vediamo di che si tratta.

La normativa UNECE R129

Nonostante sia stata introdotta nel 2013, è entrata in vigore solo il 1° settembre scorso. Parliamo della normativa UNECE R129, conosciuta anche come “i-Size”. Tale normativa modifica la precedente classificazione dei vai modelli di seggiolini auto basata sul peso del bambino, prendendo come riferimento l’altezza.

Quanti modelli di seggiolini auto

La UNECE R129 prevede solo due tipologie di seggiolini:

  • i-Size inferiore a 100 cm ex under 18 kg)
  • i-Size tra 100 e 150 cm (ex 15-36 kg)

Posizionamento del seggiolino

Novità anche per il posizionamento del seggiolino: dovrà obbligatoriamente essere posizionato nel senso contrario di marcia fino ai 15 mesi di età o a 76 cm di altezza (non più quindi fino ai 9 kg di peso).

Fino a quando si possono utilizzare i vecchi seggiolini

È consentito ancora per 8 anni. La data del 1° settembre riguarda la vendita. Pertanto, se si è in procinto di acquistare un seggiolino auto, verificare che si tratti di quello rispondente alla nuova normativa UNECE R129.

Quali sanzioni se si trasportano i bambini in auto senza utilizzare i seggiolini

Ci sono più tipi di sanzioni:

  • pecuniarie da 80 a 323 euro
  • decurtazione di 5 punti dalla patente in caso di infrazione ripetuta per due volte in due anni
  • sospensione della patente per un minimo di 15 gg fino ad un massimo di 2 mesi.

Settembre: tutte le date da ricordare

2 Settembre 2024

Il mese di settembre è il mese della ripresa dell’Anno scolastico per antonomasia, ma è un mese importante anche per altre scadenze. Vediamo quali sono.

1 settembre 2024

  • Entrata in vigore della portabilità della scatola nera
  • Reintrodotto il divieto di portare a bordo degli aerei contenitori con liquidi superiori a 100 ml, anche in quegli aeroporti che si erano dotati degli scanner di ultima generazione

2 settembre 2024

  • Pagamento pensioni su conto corrente postale e bancario. Per ritiro agli sportelli postali, il calendario

9 settembre 2024

  • Inizio Anno scolastico 2024-2025 in Trentino

11 settembre 2024

  • Inizio Anno scolastico 2024-2025 nelle seguenti regioni: Valle d’Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Marche, Umbria

12 settembre 2024

  • Inizio Anno scolastico 2024-2025 nelle seguenti regioni: Lombardia, Campania, Sicilia, Sardegna

16 settembre 2024

Inizio Anno scolastico 2024-2025 nelle seguenti regioni: Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo, Lazio, Basilicata, Puglia, Calabria

23 settembre 2024

Ultimo giorno per il pagamento della V rata della rottamazione-quater, pena la decadenza dal beneficio della definizione agevolata

30 settembre 2024

Ultimo giorno per l’invio del 730 precompilato e non.

Rc auto: quanto sono costate le polizze sottoscritte a luglio 2024

29 Agosto 2024

Aumentano le polizze Rc auto stipulate nel mese di luglio 2024. Lo rivela l’indagine IPER (Indagine Prezzi Effettivi Rc auto) condotta dall’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Vediamo com’è andata nel dettaglio.

Il prezzo medio

  • Sale a 416 euro, rispetto ai 400 euro nel mese di giugno con un aumento del +7,4% in termini nominali  (era +6,2% a giugno) e +6,1% in termini reali (era 5,4% a giugno).

Differenze di prezzo tra le varie città

  • Anche nel mese di luglio si registrano incrementi di prezzo in tutte le province italiane con un range che va dal +3,1% di Pesaro e Urbino all’11,0% di Roma.
  • La differenza tra il premio assicurativo pagato a Napoli e ad Aosta è di 270 euro, in aumento rispetto allo scorso mese (era 260 euro), e in aumento del +7,8% su base annua.

Assicurati di classi di merito superiori alla prima

  • L’incremento di prezzo medio è del +11,5% contro il +9,6% dello scorso mese e del +6,6% rispetto agli assicurati in prima classe.

Per saperne di più, clicca qui

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  • Tv: al via il nuovo digitale terrestre (DVB-T2). Come scoprire se il tuo televisore riceve il DVB-T2

Tv: al via il nuovo digitale terrestre (DVB-T2). Come scoprire se il tuo televisore riceve il DVB-T2

28 Agosto 2024

Ancora un aggiornamento tecnologico per la visione dei programmi televisivi. Stavolta è il turno del passaggio dallo standard DVB a DVB-T2. Che cosa succederà e da quando? Come scoprire se il tuo televisore è in grado di vedere il nuovo DVB-T2?

Vantaggi dello standard DVB-T2

Questo nuovo standard permette una migliore ricezione dei segnali televisivi digitali terrestri sia da apparecchi fissi che portatili e una qualità delle immagini più alta. Inoltre, consente un trasporto di dati maggiore ed un uso più efficiente delle frequenze disponibili. Ricordiamo, infatti, che il passaggio dal DVB al DVB-T2 è anche legato alla liberazione della banda 700 Mhz del DVB-T1 per le necessità del 5G. 

Da quando

Dal 28 agosto 2024, verranno trasmessi col nuovo standard i seguenti canali Rai: Rai Storia, Rai Scuola e Rai Radio 2 Visual. Rai 1 HD, Rai 2 HD e Rai 3 HD verranno trasmessi sia attraverso la vecchia che la nuova codifica.

Che cosa cambia per i consumatori

Se hai un apparecchio televisivo compatibile con il DVB-T2/HEVC, non ti cambia nulla. Di solito i televisori compatibili sono quelli acquistati a partire dal 22 dicembre 2018, a seguito dell’entrata in vigore della normativa che obbligava i commercianti a vendere solo apparecchi col nuovo standard. Se il tuo televisore non è compatibile, dovrai acquistare o un nuovo decoder o un nuovo apparecchio.

Come scoprire se il proprio televisore supporta il DVB-T2/HEVC?

  • Verifica le caratteristiche tecniche dell’apparato televisivo riportate nel manuale d’istruzioni
  • Collegati col canale 200 e visualizza il cartello “Test HEVC Mail 10”
  • Fino al 28 agosto 2024, vai sul canale sperimentale 558 di Rai Sport HD Test HEVC
  • Dopo il 28 agosto, collegati, ai seguenti canali: 501 (Rai 1 HD), 502 (Rai 2 HD), 503 (Rai 3 HD), 54 (Rai Storia HD), 202 (Rai Radio 2 Visual HD)

Se i canali indicati sono visibili, non devi cambiare il decoder o il televisore; se non sono visibili dovrai affrontare una nuova spesa.

Nel caso visualizzi solo il canale 57 di Rai Scuola HD, questo vuol dire che il tuo televisore è in grado di ricevere le trasmissioni in DVB-T2, ma non è compatibile con la codifica HEVC, che devono viaggiare necessariamente insieme.

Cosa succede a chi non usa il digitale terrestre per ricevere i canali Rai

Se usi l’app di RaiPlay o Tivùsat non avrai alcun problema nella ricezione dei canali Rai.

Adiconsum Venezia fa recuperare più di 26mila euro ad una propria iscritta

27 Agosto 2024

Fortunatamente si tratta di una storia a lieto fine, ma c’è voluto l’intervento di Adiconsum Venezia per trovare il bandolo della matassa di una truffa bancaria ordita telefonicamente  alle spalle di un’ignara consumatrice di 34 anni. Ecco che cosa è successo.

Il fatto

Il 23 dicembre scorso, la consumatrice riceveva un messaggio dalla ING Italia, l’istituto di credito con cui ha un conto abbinato alla sua azienda per ricevere pagamenti ed effettuare quelli relativi ai dipendenti. Il messaggio l’avverte dell’avvenuta sospensione della sua carta di credito per motivi di sicurezza, invitandola a chiamare un numero di telefono con il prefisso di Milano. Il 27 dicembre viene contattata da questo numero dove una voce di uomo si presenta come un operatore della Banca Ing, comunicandole che, a causa del passaggio dal vecchio al nuovo cellulare della vittima, si erano verificati dei problemi nell’autorizzazione dei pagamenti online, leggendole anche parte delle cifre componenti il numero della carta di credito. Tutte informazioni vere. Su richiesta del truffatore, la consumatrice forniva quindi i dati della carta di credito e di debito e rispondeva a due delle tre domande di sicurezza per l’impostazione del nuovo PIN. Sempre su richiesta del malfattore, la ragazza disinstallava l’applicazione della banca dal telefonino. La mattina del 3 gennaio, la vittima viene invece contattata da un’operatrice antifrode della banca ING per informarla di un centinaio di pagamenti sospetti effettuati in tabaccheria e supermercati, tra cui anche un bonifico intestato ad un’azienda edile campana di 19.800 euro per un totale di quasi 37mila euro sottratti, che la consumatrice nega naturalmente di aver fatto. Di qui la denuncia alla polizia e l’intervento di Adiconsum Venezia con la conciliazione presso la banca per il recupero di una parte dei soldi.

Cosa fare se siete vittime di truffa

Denunciare subito l’accaduto alla polizia, alla propria banca e allo sportello territoriale Adiconsum più vicino.

I consigli di Adiconsum

È da tenere ben presente che:

  • né la polizia
  • né le banche
  • né gli operatori di servizi

verranno mai a chiedervi informazioni personali via telefono o via mail.

Nel caso doveste ricevere una chiamata o una mail di questo tipo:

  • non fornite mai le credenziali di accesso alla vostra banca via internet, né gli estremi della tua carta di debito e di credito
  • contattate subito la banca e fate presente quanto ricevuto.
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  • Energia: a Luglio aumento dei consumi elettrici ed energia rinnovabile nei primi 7 mesi dell’anno al 43,9%

Energia: a Luglio aumento dei consumi elettrici ed energia rinnovabile nei primi 7 mesi dell’anno al 43,9%

27 Agosto 2024

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, continua a scendere la quota di produzione energia del carbone (-74,8%), mentre cresce a due cifre l’idrico (+38,7%) e il fotovoltaico (+22,4%) rispetto a luglio 2023. Nei primi 7 mesi del 2024 la quota nazionale di energia rinnovabile è pari al 43,9%.

Le energie rinnovabili sono fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e non si esauriscono. Sono una delle parti  più importanti della transizione verso un sistema energetico che abbandoni i combustibili fossili, contrastando così il riscaldamento globale.

Quali sono le principali fonti rinnovabili

  • Idroelettrico
  • Eolico
  • Fotovoltaico
  • Geotermico
  • Biomasse.

I dati di Luglio 2024

Non si registrava una così forte richiesta di energia elettrica in un singolo mese dal luglio 2015. Dopo nove anni, luglio 2024 è in assoluto il mese con la maggiore domanda di elettricità in Italia (31,3 TWh).

Le elevate temperature hanno fatto aumentare la domanda del 4,5% rispetto a luglio 2023; nell’ultima settimana del mese, la temperatura media ha superato addirittura di 3 gradi quella dello stesso periodo dello scorso anno.

Dopo gli elevati apporti delle rinnovabili negli ultimi tre mesi (aprile, maggio e giugno), sempre al di sopra del 50%, a luglio queste fonti sono riuscite a coprire il 44,2% della richiesta di elettricità (il 50,9% della produzione nazionale).

Molto positivo il contributo dell’idroelettrico (+38,7% sullo stesso mese del 2023) e quello del fotovoltaico (+22,4%). In diminuzione la generazione eolica.

 

Dati da Gennaio a Luglio 2024

La produzione da rinnovabili nei primi 7 mesi continua a dare ottime notizie. La copertura della domanda nei 7 mesi con le rinnovabili elettriche è record: 43,9% (contro il 35,4% del 2023).

Così suddivisa per il 2024:

  • Gennaio 33,7%
  • Febbraio 32,7%
  • Marzo 41,8%
  • Aprile 51,2%
  • Maggio 52,5%.
  • Giugno 52,5%
  • Luglio 44,2%

Come Adiconsum riteniamo importante far comprendere a tutti i consumatori, in modo semplice, come il nostro Paese genera l’energia, sfatando anche i falsi miti che girano spesso online. Ogni mese pubblicheremo notizie aggiornate sulla produzione mensile e sull’andamento annuale. Ogni mese la nostra energia è sempre più verde, sempre più pulita!

Fonti dati: Terna.it e qualenergia.it

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  • Case green: Adiconsum redige un Position Paper con alcune proposte di soluzione delle varie problematiche. Governo e Parlamento facciano la loro parte

Case green: Adiconsum redige un Position Paper con alcune proposte di soluzione delle varie problematiche. Governo e Parlamento facciano la loro parte

9 Agosto 2024

La nuova normativa europea Case green prevede che dal 2030 tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere costruiti a emissioni zero ed entro il 2050 dovrà esserlo tutto il patrimonio edilizio dei 27 Paesi dell’Unione europea. Ciò ha generato una serie di notizie allarmistiche su stime di costi esponenziali da affrontare per rispettare la nuova normativa e rendere la propria abitazione green.  In un proprio Position Paper, Adiconsum ha affrontato le varie problematiche legate alla rigenerazione edilizia.

Il Position  Paper di Adiconsum

Il Position Paper di Adiconsum è frutto dell’ascolto diretto dei consumatori grazie a vari progetti realizzati come il Tour “La Casa SI Cura” condotto da Adiconsum in 20 città da nord a sud della nostra penisola e promosso da Prosiel, e la Survey del progetto “Green Circle”, tanto per citarne alcuni.

Con il Position Paper, Adiconsum chiede a Governo e a Parlamento di fare la propria parte e indica una serie di proposte di soluzione per affrontare le varie problematiche legate al recepimento della Direttiva europea Case Green.

Adiconsum chiede a Governo e Parlamento di:

  • elaborare un Piano Nazionale di Ristrutturazione dell’Edilizia, con riferimento anche al Decreto Salva-Casa
  • costituire un Osservatorio permanente composto da tutti gli attori interessati
  • creare dei Centri Territoriali di Assistenza per la Rigenerazione della Casa, per aiutare i cittadini/proprietari di immobili che devono ristrutturare i propri appartamenti.

In merito al problema delle risorse per gli interventi necessari alla rigenerazione edilizia per adempiere alle disposizioni  contenute nella Direttiva europea “Case Green”, Adiconsum propone di:

  • rendere strutturali gli incentivi esistenti sulle ristrutturazioni e sull’efficientamento energetico
  • anticipare il costo degli interventi necessari da parte delle aziende fornitrici di energia elettrica, recuperandolo negli anni in bolletta con il risparmio che si genera
  • reintrodurre lo sconto in fattura limitato alle aziende qualificate che aderiranno al Piano nazionale di ristrutturazione dell’edilizia
  • creare un Fondo sociale solo a beneficio degli incapienti e di coloro che sono in povertà energetica.

Tutto ciò in considerazione dei vantaggi derivanti dalla rigenerazione edilizia in termini di: vivibilità, salubrità, miglioramento della classe energetica, messa in sicurezza degli impianti elettrici, oltreché sul piano generale in termini ambientali e sociali.

Ad avviso di Adiconsum, il recepimento della Direttiva europea è un’occasione da non perdere, indispensabile per innalzare la qualità del vivere di tutti i  cittadini, rigenerando le abitazioni private  e gli edifici pubblici per renderli salubri, sicuri e non inquinanti, ovvero sostenibili. 

Per il Position Paper di Adiconsum, clicca qui

Rc auto: ora c’è la “portabilità” della scatola nera

9 Agosto 2024

Il Disegno di legge annuale per il Mercato e la Concorrenza, approvato nel Consiglio dei Ministri dello scorso 26 luglio, ha introdotto, tra le tante, anche una novità sulle scatole nere. Vediamo di che si tratta.

Che tipo di dati sono contenuti nella scatola nera

La scatola nera è un dispositivo per monitorare i dati sul tipo di attività connessa alla circolazione di un veicolo, quali:

  • la percorrenza complessiva
  • la percorrenza differenziata a seconda delle varie tipologia di strade percorse
  • orario di percorrenza, se diurno o notturno, degli ultimi 12 mesi.

Le novità del DDL concorrenza in fatto di scatola nera: la portabilità

Il DDL Concorrenza appena approvato ha sancito la portabilità della scatola nera, ovvero la possibilità di trasportare i dati contenuti nel dispositivo da una compagnia all’altra.

Se, infatti, da una parte, la richiesta o l’accettazione da parte del consumatore dell’installazione di tale dispositivo sulla propria auto permetteva di ottenere uno sconto sull’assicurazione rc auto, dall’altra, in  mancanza della portabilità, lo costringeva a rimanere vincolato a quell’impresa, limitandogli la possibilità di poter usufruire di offerte più convenienti.

La portabilità favorisce la mobilità da una compagnia all’altra, riduce la fidelizzazione forzata, aumenta la concorrenza, riducendo i costi delle polizze.

Costi e penali

Il DDL Concorrenza sancisce il diritto dell’assicurato di disinstallare il dispositivo senza costi né penali in caso di restituzione della scatola nera dopo la scadenza. È vietato alle compagnie assicurative di prevedere delle clausole contrattuali che impediscano o limitino tale diritto.

Come funziona il meccanismo della portabilità

Il consumatore potrà richiedere tali dati, che dovranno essere forniti in modalità da uso comune e leggibile da dispositivo automatico, tramite la compagnia assicurativa, all’impresa che gestisce la scatola nera. Per poter utilizzare tali dati, la nuova assicurazione dovrà pagare un’una tantum al gestore dei dati.

Telefonia: nuove regole per il servizio di Assistenza clienti

8 Agosto 2024

L’AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha messo a punto un provvedimento con nuove regole per migliorare l’assistenza clienti nelle comunicazioni elettroniche. Vediamo di che si tratta.

Le nuove regole

La Delibera dell’AGCOM 255/24/CONS stabilisce che:

  • il servizio di assistenza clienti sia gratuito
  • il servizio telefonico con un operatore umano venga erogato almeno nei giorni feriali dalle 8.30 alle 21.30 (fino alle 19.30 per l’assistenza clienti affari)
  • l’opzione “per parlare con un operatore” sia esplicita, trasparente e comprensibile, in modo da permettere al consumatore di essere assistito e presentare un reclamo nel minor tempo possibile
  • l’opzione “per presentare un reclamo” sia posizionata al primo livello di interazione dell’IVR, la tecnologia che fornisce agli utenti il menù con le scelte automatiche da selezionare
  • il consumatore ha il diritto di presentare il reclamo tramite il canale telefonico, la raccomandata A.R. e il contatto digitale
  • la gestione dei reclami sia di 45 giorni e non più di 60
  • l’operatore, una volta preso in carico il reclamo, è obbligato a comunicare al cliente il codice identificativo della pratica.

Da quando

  • Gli operatori hanno 12 mesi di tempo dalla pubblicazione del provvedimento per recepire e attuare le nuove regole.

Rc auto: quanto sono costate le polizze sottoscritte a giugno 2024

7 Agosto 2024

Lieve aumento delle polizze Rc auto stipulate nel mese di giugno 2024. Lo rivela l’indagine IPER (Indagine Prezzi Effettivi Rc auto) condotta dall’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Vediamo com’è andata nel dettaglio.

Il prezzo medio

  • Il prezzo medio di una polizza r.c. auto sottoscritta a maggio è stato di 403 euro, contro il 400 euro del mese di giugno, con un aumento in termini nominali del +6,2% (era +6,8% a maggio) e in termini reali del +5,4%.

Differenze di prezzo tra le varie città

  • Incrementi di prezzo si sono registrati in questo mese in tutte le province italiane con un range che va da +1,3% di Isernia e Catanzaro al + 9,3% di Roma.
  • La differenza tra il premio assicurativo pagato a Napoli e ad Aosta è rimasto pari a 264 euro, come nel mese di maggio 2024, con un aumento del 5,5% rispetto al 2023.

Assicurati di classi di merito superiori alla prima

  • L’aumento per questa categoria di assicurati è stato del +9,6% (contro l’11% dello scorso mese).

Per saperne di più, clicca qui

Fisco: non è in programma una riapertura della rottamazione

5 Agosto 2024

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 182 del 5 agosto 2024, il Decreto legislativo n. 108 sugli adempimenti tributari e il concordato preventivo approvato nel Consiglio dei Ministri del 26 luglio scorso.

Proroga della scadenza della V rata della rottamazione-quater

Il Decreto ha approvato il rinvio della scadenza della V rata della rottamazione-quater, spostandola dal 31 luglio al 15 settembre 2024. Come per le altre scadenze della definizione agevolata, si applicano i 5 giorni di tolleranza e si considerano tempestivi i pagamenti effettuati entro il 23 settembre 2024.

Non è invece previsto, come ha sottolineato in un comunicato stampa il Ministero dell’Economia e delle Finanze, alcuna riapertura dei termini per una rottamazione quinquies. (ndr. Per ora).

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  • Gas: quanto pagheranno i consumatori “vulnerabili” per il mese di luglio

Gas: quanto pagheranno i consumatori “vulnerabili” per il mese di luglio

5 Agosto 2024

L’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha comunicato il costo del gas del mese di luglio dei consumatori “vulnerabili”. Vediamo nel dettaglio.

Costo del gas del mese di luglio 2024 per i consumatori “vulnerabili”*

Per i consumatori che rientrano nel “Servizio di Tutela della Vulnerabilità”, il costo del gas viene aggiornato mensilmente dall’ARERA. Per la tariffa del mese di luglio, l’Autorità ha annunciato un -8% rispetto al mese di giugno, che ricordiamo aveva visto un aumento del +12%.

  • Pertanto, per il mese di luglio, il prezzo di riferimento è di 106, 69 centesimi a metro cubo contro i 107, 55 di giugno.

La diminuzione è dovuta ad una diminuzione dei prezzi all’ingrosso.

Composizione della bolletta del gas del mese di luglio

La bolletta risulta così composta:

  • Spesa per la materia gas naturale: 47,6 centesimi di euro (44,6% del totale della bolletta)
  • Spesa per le imposte: 24,53 centesimi di euro (23,0% del totale della bolletta)
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 2,95 centesimi di euro (2,8% del totale della bolletta)
  • Spesa per oneri di sistema: 31,61 centesimi di euro (29,6% del totale della bolletta).

 

*over 75 anni, percettori di bonus sociale, disabile (L. 104/92)residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

Il Ruolo dei Consumatori nella Transizione verso un’Economia Circolare

5 Agosto 2024

L’economia circolare rappresenta un modello economico innovativo che mira a  eliminare il concetto di rifiuto attraverso il riutilizzo, la riparazione, il riciclo e la  condivisione delle risorse. In questo contesto, i consumatori svolgono un ruolo  cruciale nella transizione da un’economia lineare a una circolare. Questo articolo esplorerà il ruolo dei consumatori, i meccanismi di incentivazione e il Green Public  Procurement (GPP) come strumenti per promuovere comportamenti sostenibili. 

 

Il Ruolo del Consumatore 

Tradizionalmente, l’economia circolare era guidata dalla necessità e dalla scarsità di  risorse. Tuttavia, nelle società dell’abbondanza, sono necessari ulteriori incentivi per  spingere verso una transizione circolare. Questi incentivi includono la motivazione  personale e la legislazione che incoraggia la conservazione del valore massimo degli  oggetti e dei materiali 

Uno degli strumenti più importanti per incentivare i consumatori è quello formativo.  Educare i consumatori sull’impatto delle loro scelte di acquisto e sul valore della  sostenibilità è fondamentale per promuovere comportamenti responsabili. Questo  può essere raggiunto attraverso: 

Consapevolezza: Rafforzare la consapevolezza sulle conseguenze economiche,  sociali e ambientali delle scelte di consumo. 

Informazione: Informare sui benefici delle scelte sostenibili. 

Condivisione: Promuovere la condivisione di beni e servizi per ridurre gli sprechi. 

Pubblicità ingannevole: Contrastare la pubblicità ingannevole che potrebbe  influenzare negativamente i comportamenti di consumo 

L’Economia Circolare 

L’economia circolare si contrappone al modello economico lineare di “prendere,  fare, smaltire”. Invece, cerca di mantenere i prodotti, i materiali e le risorse in uso il  più a lungo possibile. Ciò avviene attraverso cicli di vita prolungati, riutilizzo,  riparazione, riciclo e condivisione

Uno dei pilastri dell’economia circolare è la progettazione dei prodotti per la  durabilità, la riparabilità e la riciclabilità. I consumatori giocano un ruolo chiave in  questo processo scegliendo prodotti che rispecchiano questi criteri. Inoltre, il  comportamento dei consumatori può influenzare il mercato, spingendo le aziende a  adottare pratiche più sostenibili 

Green Public Procurement (GPP) 

Il Green Public Procurement (GPP) è uno strumento di politica ambientale che  utilizza il potere di acquisto degli enti pubblici per promuovere prodotti e servizi a  basso impatto ambientale. Nato come strumento volontario, il GPP mira a  sviluppare un mercato di prodotti e servizi sostenibili attraverso la domanda  pubblica 

I prodotti ambientalmente preferibili sono quelli che consumano meno energia,  sono costituiti da materiali riciclati, sono privi di sostanze nocive, facilmente  riciclabili e di lunga durata. Considerando che la spesa pubblica rappresenta circa il  19% del PIL dei paesi europei, il GPP ha un grande potenziale per favorire la  diffusione di modelli di produzione e consumo sostenibili 

Legislazione e Direttive Europee 

L’importanza del GPP è stata riconosciuta dalla Commissione Europea già dal 2003.  La Comunicazione COM 2003/302 invitava gli Stati membri ad adottare piani  d’azione nazionali sul GPP per assicurarne la massima diffusione. Inoltre, le direttive  europee sugli appalti pubblici del 2004 e del 2014 hanno fornito un significativo  supporto giuridico al GPP, integrando criteri di sostenibilità nelle procedure di  appalto 

In Italia, il GPP è stato formalizzato con il Decreto Interministeriale dell’11 Aprile  2008 e ulteriormente rafforzato dal Codice dei Contratti Pubblici del 2023. Questo  quadro normativo richiede che le stazioni appaltanti applichino le specifiche  tecniche e le clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi (CAM) per  l’intero valore dell’importo della garanzia. 

Il ruolo delle Associazioni dei Consumatori

Le associazioni dei consumatori svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere la  sostenibilità, educando e informando i consumatori sull’impatto delle loro scelte e  incentivandoli a compiere azioni responsabili

Ecco alcuni modi in cui le associazioni dei consumatori possono contribuire: 

Sviluppare e diffondere informazioni: Le associazioni dei consumatori possono  creare guide, opuscoli, animare social network e siti web che forniscono  informazioni sui prodotti sostenibili, sulle pratiche di consumo sostenibile e sulle  aziende che operano in modo sostenibile. Possono anche organizzare seminari,  conferenze e altri eventi per educare i consumatori su questi temi. 

Fare pressioni sulle aziende: Le associazioni dei consumatori possono fare pressioni  sulle aziende affinché adottino pratiche più sostenibili, ad esempio utilizzando  materiali riciclati, riducendo gli imballaggi e producendo beni durevoli. Possono  anche boicottare le aziende che si comportano in modo irresponsabile dal punto di  vista ambientale o sociale. 

Promuovere prodotti e servizi sostenibili: Le associazioni dei consumatori possono  promuovere prodotti e servizi sostenibili attraverso etichette, premi e altre  iniziative. Possono anche collaborare con le aziende per sviluppare nuovi prodotti e  servizi che soddisfino le esigenze dei consumatori attenti all’ambiente. 

Difendere i diritti dei consumatori: Le associazioni dei consumatori possono  difendere i diritti dei consumatori in materia di sostenibilità, ad esempio  assicurandosi che le aziende non facciano pubblicità ingannevole sui loro prodotti  ecocompatibili o che i governi non adottino politiche che ostacolano le scelte  sostenibili dei consumatori. 

Le associazioni dei consumatori, quindi, possono svolgere un ruolo importante nel  guidare la transizione verso un futuro più sostenibile. Educando e informando i  consumatori, facendo pressioni sulle aziende e promuovendo prodotti e servizi  sostenibili, le associazioni dei consumatori possono aiutare a creare un mercato in  cui le scelte sostenibili sono la norma. 

I consumatori hanno un ruolo strategico nella transizione verso un’economia  circolare. Attraverso scelte consapevoli, possono influenzare il mercato,  promuovere la sostenibilità e contribuire alla conservazione delle risorse. La  formazione, l’informazione e il contrasto alla pubblicità ingannevole sono essenziali  per incentivare comportamenti responsabili. Inoltre, strumenti come il Green Public  Procurement possono amplificare l’impatto positivo delle scelte di consumo 

sostenibili, facendo leva sul potere di acquisto degli enti pubblici per promuovere  prodotti e servizi a basso impatto ambientale. 

 Sei interessato a scoprire di più sull’economia circolare e il ruolo dei  consumatori nella sostenibilità? Contatta Adiconsum, il nostro partner per la  sostenibilità! Insieme possiamo fare la differenza. 

Scrivici oggi stesso a ufficiostampa@adiconsum.it oppure visita il nostro sito web per  maggiori informazioni. Unisciti a noi nel percorso verso un futuro più sostenibile!  

 

Fonti 

Commissione Europea. “Comunicazione COM 2003/302 sulla Politica Integrata dei  Prodotti.” 

Decreto Legislativo 31 marzo 2023, n. 36 “Codice dei contratti pubblici.” Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. “CAM vigenti.” CAM vigenti.

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  • Bollette luce e gas: come sapere il costo per i clienti “vulnerabili” e i “non vulnerabili”

Bollette luce e gas: come sapere il costo per i clienti “vulnerabili” e i “non vulnerabili”

4 Agosto 2024

L’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha reso note la cadenza delle comunicazioni relative sia al costo della bolletta di luce e gas per i consumatori “vulnerabili” che per i “non vulnerabili” relativamente solo alla luce. Vediamo nel dettaglio.

Costo del gas per i consumatori “vulnerabili”

Per i consumatori “vulnerabili”*, cioè coloro che rientrano nel Servizio di Tutela della Vulnerabilità, il costo del gas è riportato MENSILMENTE con un comunicato sul sito dell’ARERA.

Costo dell’energia elettrica per i consumatori “vulnerabili”

Per i consumatori “vulnerabili”*, il costo della luce è riportato TRIMESTRALMENTE con un comunicato sul sito dell’ARERA.

Costo dell’energia elettrica per i consumatori “non vulnerabili”

Per i consumatori “non vulnerabili” che non hanno scelto il mercato libero e quindi dal 1° luglio automaticamente sono stati passati al servizio a Tutele Graduali, sarà possibile conoscere i corrispettivi da pagare alla pagina dedicata:  www.arera.it/aggiornamento-prezzi che sarà aggiornata MENSILMENTE.

*Sono considerati consumatori “vulnerabili” coloro che sono in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti: over 75 anni, percettore di bonus sociale, disabile (L. 104/92)residente in un modulo abitativo di emergenza o su un’isola minore non interconnessa.

Bagagli: torna il limite dei 100ml per i liquidi

3 Agosto 2024

Incredibile dietrofont dell’Unione europea in merito al trasporto dei liquidi nel bagaglio a mano da portare a bordo di un aereo. Da quando e con quali motivazioni? Vediamo nel dettaglio.

Da quando

Dall’1 settembre, in tutti gli aeroporti, compresi quelli che si erano dotati degli scanner di ultima generazione (EDSCB-Explosive Detection Systems for Cabin Baggage), muniti di marchio UE o in attesa del suddetto marchio prima del 1° agosto 2024, con un investimento importante,  non si potranno più portare a bordo degli aerei contenitori con quantità di liquidi superiori a 100 ml.

La motivazione

La motivazione alla base della revisione fatta dall’Unione europea è che si tratta di un provvedimento preso per garantire la sicurezza a bordo, perché i sistemi di rilevamento degli esplosivi non sarebbero in possesso delle prestazioni richieste per lo screening dei liquidi, gel e aerosol. Tutto questo contrariamente a quanto precedentemente deciso.

 

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  • Connessione a internet: come la vorresti? Che ne pensi del 5G? Rispondi al Sondaggio!

Connessione a internet: come la vorresti? Che ne pensi del 5G? Rispondi al Sondaggio!

1 Agosto 2024

Quant’è importante la connessione ad internet nel tuo lavoro, nelle tue relazioni sociali, nel tuo tempo libero? Hai già una connessione 5G?  Il Sondaggio promosso da I-COM, l’Istituto per la competitività, vuole appurare proprie questo, per conoscere qual è la realtà nel nostro paese e cercare di capire qual è la domanda di connettività dei cittadini-consumatori.

Per partecipare al Sondaggio, clicca qui

Bastano solo 5 minuti!

Grazie per la disponibilità!

PS: Non aspettare all’ultimo per partecipare! Fai sentire la tua opinione! Il Sondaggio scade il 31 agosto 2024!

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  • Vuoi sapere tutto sul 5G? Leggi il “Quaderno del Consumatore” del progetto “DICO Sì”

Vuoi sapere tutto sul 5G? Leggi il “Quaderno del Consumatore” del progetto “DICO Sì”

31 Luglio 2024

Il 5G è il tema scelto per la quinta uscita della collana “I Quaderni del Consumatore” del progetto “DICO Sì– Diritti Consapevolezza Opportunità Inclusione”, finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ai sensi del D.M. 06/05/2022, articolo 5. Un tema questo, come quello dell’intelligenza artificiale, molto dibattuto tra i consumatori.

Cos’è il 5G?

Sull’importanza della rete internet e sulla necessità di rimanere connessi in un mondo in continua evoluzione siamo tutti d’accordo, ma come sempre tutte le nuove tecnologie generano paure e timori, il più delle volte dovuti soprattutto alla scarsa conoscenza dei nuovi mezzi. Sul 5G viene in aiuto il quinto Quaderno del Consumatore in ordine di tempo, che spiega che cos’è il 5G e dà anche qualche anticipazione sul 6G.

 

LEGGI IL QUADERNO DEL CONSUMATORE – CHE COS’È IL 5G

Per scaricare il PDF clicca qui

 

 

Per saperne di più sul progetto “DICO Sì”, clicca qui

Rottamazione-quater: più tempo per pagare la V rata

30 Luglio 2024

È stata prorogata la scadenza per il pagamento della V rata della rottamazione-quater, senza il quale decadono tutti i benefici previsti dalla definizione agevolata. Vediamo le date.

La scadenza per il pagamento della V rata

Era prevista entro il 31 luglio, ma il Consiglio dei Ministri del 26 luglio scorso ne ha decretato la proroga a settembre. La nuova scadenza è fissata al 15 settembre prossimo.

Modalità di pagamento

È possibile pagare il Modulo pagoPA online oppure presso gli sportelli abilitati. In un caso o nell’altro è importante avere con sé il Modulo di pagamento, inviato tramite la Comunicazione delle somme dovute, perché vi è riportato il “Codice modulo di pagamento”.

Pagamento online attraverso il servizio “Paga online” disponibile:

  • sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione
  • sull’app Equiclick.

È possibile pagare online anche attraverso:

Guarda il video realizzato da Agenzia delle Entrate Riscossione

Pagamento in presenza tramite:

  • gli sportelli bancari o postali
  • le tabaccherie e ricevitorie abilitate.

Quando pagare la VI ed ultima rata del 2024

Entro il 30 novembre 2024.

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  • Estate 2024: Adiconsum aderisce alla Campagna di Autostrade e Polizia di Stato sulla sicurezza stradale

Estate 2024: Adiconsum aderisce alla Campagna di Autostrade e Polizia di Stato sulla sicurezza stradale

29 Luglio 2024

All’approssimarsi dell’esodo estivo, che vede migliaia di veicoli percorrere le strade e le autostrade del nostro Paese, il richiamo al rispetto delle norme del codice della strada è più che mai opportuno. Da sempre sensibile al tema della sicurezza stradale, Adiconsum  aderisce alla Campagna lanciata da Autostrade per l’Italia e la Polizia di Stato per l’estate 2024. Vediamo nel dettaglio.

La Campagna 2024 di Autostrade e Polizia

Quest’anno la Campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale, promossa da Autostrade per l’Italia e dalla Polizia di Stato, ha scelto come testimonial d’eccezione la campionessa paralimpica, Ambra Sabatini, a testimonianza di come il rispetto delle regole sia la chiave per raggiungere gli obiettivi desiderati, così come i comportamenti corretti alla guida siano determinanti per il raggiungimento della destinazione prescelta dal viaggiatore. Nello spot è forte il richiamo alle più elementari regole del Codice della Strada che, se non rispettate sono causa di incidenti, anche mortali, tra i quali: l’uso non corretto del cellulare alla guida, il mancato uso delle cinture di sicurezza, l’eccesso di velocità, la guida sotto effetto di alcol e sostanze stupefacenti, ecc..

Non a caso il messaggio scelto dalla Campagna è: “La strada è il filo che ci lega a ciò che amiamo”

Altri testimonial della Campagna 2024 sono la conduttrice radiofonica Laura Antonini, e il cantautore, Daniele De Gregori.

L’attività di controllo della Polizia

Sempre in ottica di sicurezza stradale, dal 31 luglio al 4 settembre, si intensificherà sulla rete stradale e autostradale della nostra Penisola, l’attività di controllo della Polizia stradale che vedrà l’impiego di laboratori mobili per la verifica delle condizioni psico-fisiche dei conducenti. In particolare, nei fine settimana di agosto, sarà possibile nelle seguenti aree di servizio (A14-la Pioppa Ovest (BO); A1-Prenestina Ovest (RM); A1-Casilina Est (FR); A1-Secchia Est (MO)), effettuare un check-up sanitario. In dette aree,  saranno posizionati il pullman e il  camper della Polizia di Stato, le moto della Polizia di Stato, un gazebo con personale di Autostrade per l’Italia e personale paramedico.

Le regole per viaggiare in sicurezza

Autostrade e Polizia ricordano le regole per viaggiare in sicurezza.

Prima di mettersi in viaggio:

  • verificare l’efficienza del veicolo prima della partenza
  • sistemare razionalmente i bagagli equilibrando i pesi, non sovraccaricando l’autovettura
  • individuare una corretta posizione per il trasporto degli animali, che non interferisca con la guida
  • evitare pasti abbondanti e alcool
  • essere riposati prima del viaggio e fare soste frequenti
  • tenersi costantemente aggiornati sulle condizioni del traffico.

Durante il viaggio:

  • moderare la velocità
  • tenere allacciate le cinture di sicurezza, anche posteriori
  • utilizzare per i bambini gli appositi “seggiolini”
  • non distrarsi durante la guida (con il telefonino, la radio, la sigaretta, ecc.)
  • mantenere la distanza di sicurezza
  • non impegnare mai la corsia di emergenza
  • sulle autostrade a tre o più corsie, viaggiare comunque sulla prima corsia di marcia, a destra.

Rc auto: quanto sono costate le polizze sottoscritte a maggio 2024

26 Luglio 2024

Ancora aumenti per le polizze Rc auto stipulate nel mese di maggio 2024. Lo rivela l’indagine IPER (Indagine Prezzi Effettivi Rc auto) condotta dall’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Vediamo com’è andata nel dettaglio.

Il prezzo medio

  • Il prezzo medio di una polizza r.c. auto sottoscritta a maggio è stato di 400 euro, con un aumento in termini nominali del +6,8% (era +7,9% ad aprile) e in termini reali del +6.0%.

Differenze di prezzo tra le varie città

  • Incrementi di prezzo si sono registrati in questo mese in tutte le province italiane con un range che va da +1,7% di Vibo Valentia a + 10,0% di Prato e Roma.
  • La differenza tra il premio assicurativo pagato a Napoli e ad Aosta è stato di 264 euro, con un aumento dell’8,1% rispetto a maggio 2023.

Assicurati di classi di merito superiori alla prima

  • L’aumento per questa categoria di assicurati è stata del +11%.

Per saperne di più, clicca qui

TV: come ottenere il bonus decoder

25 Luglio 2024

A seguito del passaggio dallo standard DVB a DVB-T2, che avverrà il prossimo 28 agosto, saranno molte le persone che, per poter vedere la tv, dovranno dotarsi di un nuovo decoder. Grazie ad una convenzione stipulata tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e Poste italiane, per alcune di queste persone sarà possibile ricevere il decoder per la nuova tecnologia DVB-T2/HEVC direttamente a casa. Vediamo quali sono i requisiti per ottenere il bonus decoder.

Requisiti del bonus decoder

Possono riceverlo coloro che:

  • hanno un’età pari/superiore a 70 anni
  • hanno una pensione non superiore a 20.000 euro/anno
  • hanno un abbonamento di radiodiffusione.

3 sono le modalità per richiederlo:

  • chiamare l’800 776 883 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18 (festivi esclusi)

oppure

  • recarsi presso un ufficio postale

oppure

Il bonus rimarrà in funzione fino al 31 ottobre 2024, salvo esaurimento scorte.

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  • Tv: in arrivo il nuovo digitale terrestre. Come scoprire se il proprio apparecchio riceve il DVB-T2

Tv: in arrivo il nuovo digitale terrestre. Come scoprire se il proprio apparecchio riceve il DVB-T2

24 Luglio 2024

Ancora un aggiornamento tecnologico per la visione dei programmi televisivi. Stavolta è il turno del passaggio dallo standard DVB a DVB-T2. Che cosa succederà e da quando? Come scoprire se il proprio televisore è in grado di vedere il nuovo DVB-T2?

Lo standard DVB-T2

Questo nuovo standard permette una migliore ricezione dei segnali televisivi digitali terrestri sia da apparecchi fissi che portatili e una qualità delle immagini più alta. Inoltre, consente un trasporto di dati maggiore ed un uso più efficiente delle frequenze disponibili. Ricordiamo, infatti, che il passaggio dal DVB al DVB-T2 è anche legato alla liberazione della banda 700 Mhz del DVB-T1 per le necessità del 5G.

Da quando

Dal 28 agosto 2024, verranno trasmessi col nuovo standard i seguenti canali Rai: Rai Storia, Rai Scuola e Rai Radio 2 Visual. Rai 1 HD, Rai 2 HD e Rai 3 HD verranno trasmessi sia attraverso la vecchia che la nuova codifica.

Che cosa cambia per i consumatori

Per i consumatori che hanno un apparecchio televisivo compatibile con il DVB-T2/HEVC, non cambia nulla. Di solito i televisori compatibili sono quelli acquistati a partire dal 22 dicembre 2018, a seguito dell’entrata in vigore della normativa che obbligava i commercianti a vendere solo apparecchi col nuovo standard. Per chi non ha un televisore compatibile, sarà necessario acquistare o un nuovo decoder o un nuovo apparecchio.

Come scoprire se il proprio televisore supporta il DVB-T2/HEVC? 

  • Verificando le caratteristiche tecniche dell’apparato televisivo riportate nel manuale d’istruzioni
  • Collegandosi col canale 200 e visualizzando il cartello “Test HEVC Mail 10”
  • Andando, fino al 28 agosto 2024, sul canale sperimentale 558 di Rai Sport HD Test HEVC
  • Collegandosi, dopo il 28 agosto ai seguenti canali: 501 (Rai 1 HD), 502 (Rai 2 HD), 503 (Rai 3 HD), 54 (Rai Storia HD), 202 (Rai Radio 2 Visual HD)

Se i canali indicati sono visibile, non c’è bisogno di cambiare il decoder o il televisore; se non è visibile bisognerà affrontare una nuova spesa.

Nel caso si visualizzi solo il canale 57 di Rai Scuola HD, significa che il televisore è in grado di ricevere le trasmissioni in DVB-T2, ma non è compatibile con la codifica HEVC, che devono viaggiare necessariamente insieme. 

Bonus decoder

Grazie ad una convenzione stipulata tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e Poste italiane, è possibile ricevere il decoder per la nuova tecnologia DVB-T2/HEVC, direttamente a casa.

Possono riceverlo coloro che:

  • hanno un’età pari/superiore a 70 anni
  • hanno una pensione non superiore a 20.000 euro/anno
  • hanno un abbonamento di radiodiffusione.

Per richiederlo occorre:

Il bonus rimarrà in funzione fino al 31 ottobre 2024, salvo esaurimento scorte.

Cosa succede a chi non usa il digitale terrestre per ricevere i canali Rai

Chi usa l’app di RaiPlay o Tivùsat non avrà alcun problema nella ricezione dei canali Rai.

La prova di Adiconsum con TivùSat

Esiste una soluzione molto semplice per vedere i canali televisivi del digitale terrestre senza preoccuparsi dei continui e prossimi adeguamenti tecnologici necessari per guadagnare spazio fra le frequenze che poi saranno cedute all’evoluzione tecnologica della telefonia mobile. 

È TIVÙSAT la piattaforma SATELLITARE GRATUITA che permette di vedere tutti i canali del digitale terrestre e tanti altri canali nella migliore qualità che la tecnologia oggi permette (170 canali, 70 in HD e 7 in 4K) senza aspettare altro tempo e quindi sfruttare subito al meglio i nuovi televisori.

Noi di Adiconsum l’abbiamo provata e vi raccontiamo come funziona.

Per prima cosa è utile sapere che ormai tutti i televisori in vendita, oltre ad avere incorporato il sintonizzatore dei canali per il collegamento all’antenna terrestre, hanno anche il sintonizzatore dei canali per la parabola, quindi nessun problema.

Altra cosa utile da sapere è che tutti i nuovi televisori hanno lo slot per inserire la CAM necessaria a decriptare i canali criptati, quindi non servono strani collegamenti a scatolotti o decoder, ma ci si sposta fra i canali con il semplice telecomando del televisore.

Per la nostra prova abbiamo utilizzato una CAM Tivù SAT 4K per sfruttare al meglio la tecnologia visiva e un tv  65” 4K predisposto alla visione dei canali Tivùsat che permette l’ordinamento automatico dei canali (tutte le principali marche in commercio hanno il bollino Tivùsat verificabile al link https://www.lativu.tv/).

Il televisore era già collegato alla parabola quindi abbiamo inserito la CAM nell’apposito slot, posizionato lateralmente nel retro del televisore e immediatamente a video è apparsa la scritta CAM INSERITA. Siamo andati fra le funzioni di sintonia del televisore che, ovviamente, richiede di specificare il tipo di antenna che si vuole sintonizzare e che, nel caso del satellite, chiede se deve utilizzare l’ordinamento Tivùsat. 

Abbiano pigiato Ok sul telecomando e velocemente il televisore ha effettuato la sintonizzazione dei canali partendo da RAI1 sul numero 1 e via in avanti. Si usano le solite modalità previste dall’uso del televisore, quindi i canali si cercano nel solito modo avendo l’accortezza di specificare se si vuole utilizzare l’antenna terrestre, Tivùsat, Satellite, Fibra, fonte esterna (se il televisore utilizzato ha molteplici connessioni). Tutto veramente semplice, ci posizioniamo, quindi, con il telecomando del televisore su TivùSat e cominciamo la prova, muovendoci fra i vari canali.

Ci rendiamo subito conto che la qualità visiva è nettamente superiore a quella alla quale siamo abituati con il collegamento all’antenna terrestre. Inoltre, tutti i canali nazionali sono in HD e non solo alcuni, come avviene nella connessione terrestre.

Tutto ciò è possibile perché da satellite non ci sono le problematiche di spazio per i segnali digitali da trasmettere; infatti la compressione è già garantita dal DVB/S2 (quella che in questo anno dovrà attivarsi anche sul terrestre definita DVB/T2 impedendo la visione ai tv e decoder non predisposti) e quindi si può tramettere con la massima qualità prevista dalla tecnologia. Stesso discorso vale per i canali in 4K che sono visibili al massimo del loro splendore, casa impossibile dal terrestre o dalla rete internet.

Quindi puntiamo subito sul canale RAI 4K che ci colpisce molto per bellezza, nitidezza, dettaglio dell’immagine e saturazione dei colori. Durante la prova è trasmessa un’opera teatrale e sembra veramente di essere in prima fila dal vivo. Oltre la Rai 4K, possiamo visionare  addirittura anche altri 6 canali in 4K dedicati alla moda, alla scienza e alla cultura.

Altra positiva scoperta è che TivùSat è compatibile anche con il sistema HBBtv ; quindi se il televisore è connesso alla rete permette di utilizzare i servizi di interattività trasmessi dalla varie emittenti (il restart, vedere i programmi sulle piattaforme on line, il video on demand, le guide interattive, ecc).

Oltre alle emittenti nazionali, tutte in qualità HD, ci sono anche moltissime emittenti locali. Poi si trovano tantissime emittenti straniere per avere una visione sul mondo. È, inoltre, da tenere presente anche l’altissima qualità audio e la presenza di tantissime trasmissioni radio.

Dopo la prova non troviamo difetti; semplicità e alta tecnologia sono a disposizione del consumatore, senza cavi e cavetti o scatolotti esterni e tanti telecomandi. Soprattutto, grazie a TivùSat, si sfruttano pienamente le dotazioni tecnologiche di cui dispongono ormai tutti i televisori in vendita.

Un piccolo neo ovviamente esiste, non possiamo negarlo. Il costo d’ingresso, infatti, a visione di tutti i canali di TivùSat è completamente gratuita e lo rimarrà per sempre, ma la CAM da acquistare (o il decoder TivùSat per i televisori più vecchi) ha un costo non molto basso che, se è da aggiungere  all’installazione di una parabola, può pesare sul portafoglio.

Con tale sistema, però, non si avranno nel futuro più problemi né di ricezione né di nuovi switch off e quindi può essere un’opportunità da sfruttare soprattutto per chi vive in zone con scarsa ricezione terrestre o che vuole godere al massimo della migliore visione. 

 

Innovazione e Sostenibilità: Un binomio vincente per le Aziende del Futuro

23 Luglio 2024

In un mondo in continua evoluzione, dove le sfide ambientali e sociali diventano sempre più pressanti, in  cui è in atto una vera e propria riforma della sostenibilità, le aziende che desiderano prosperare nel lungo  termine devono abbracciare un nuovo paradigma: l’innovazione sostenibile. Si tratta di un approccio  olistico che integra la ricerca di soluzioni innovative con i fattori ESG e la creazione di valore condiviso per  tutti gli stakeholder. 

 

Perché l’innovazione è sostenibile? 

L’innovazione sostenibile non è solo un dovere etico, ma rappresenta anche un’enorme opportunità di  crescita e sviluppo per le imprese. Le aziende che investono in soluzioni innovative e sostenibili possono: 

Riducono i costi: l’adozione di tecnologie eco-compatibili e di processi efficienti permette di ottimizzare le  risorse e generare risparmi significativi. 

Migliorano la propria reputazione: i consumatori e gli investitori premiano sempre di più le aziende che  si impegnano per la sostenibilità. 

Accedono a nuovi mercati: l’innovazione sostenibile apre le porte a nuovi segmenti di mercato e a nuove  opportunità di business. 

Motivano i dipendenti: lavorare in un’azienda che si impegna per la sostenibilità è fonte di orgoglio e  motivazione per i dipendenti. 

 

Come valorizzare il capitale relazionale per l’innovazione sostenibile 

Adiconsum, da sempre al fianco dei consumatori, sostiene le aziende nel loro percorso verso l’innovazione  sostenibile. In particolare, Adiconsum promuove l’adozione di una metodologia che valorizza il capitale  relazionale, ovvero la rete di relazioni che un’azienda costruisce con i propri stakeholder.  

La metodologia di valorizzazione del capitale relazionale per l’innovazione sostenibile 

La metodologia di valorizzazione del capitale relazionale per l’innovazione sostenibile si basa sull’idea che le  reti di relazioni che un’azienda costruisce con i propri stakeholder rappresentano una risorsa preziosa per  generare nuove idee, sviluppare soluzioni innovative e creare valore condiviso. 

 

I principi chiave della metodologia sono: 

Centralità degli stakeholder: riconoscere che gli stakeholder, come fornitori, clienti, dipendenti e comunità  locali, sono attori chiave nel processo di innovazione. 

Collaborazione: coinvolgere attivamente gli stakeholder nel processo di innovazione, valorizzando le loro  competenze, esperienze e conoscenze. 

Condivisione della conoscenza: creare un ecosistema aperto e collaborativo dove le informazioni e le idee  possano fluire liberamente tra gli stakeholder.

Co-creazione: sviluppare soluzioni innovative insieme agli stakeholder, attraverso un processo di  partecipazione e condivisione. 

Diverse aziende stanno già adottando con successo la metodologia basata sul capitale relazionale per  l’innovazione sostenibile.  

Nel libro “Innovationship: L’innovazione guidata dal capitale relazionale” di Federico Frattini e Benedetto  Buono viene spiegato molto bene il concetto dell’innovazione basato sulla valorizzazione del capitale  relazionale. Solitamente si pensa che per innovare servano principalmente capitale finanziario e  tecnologico, ma oggi queste risorse sono facilmente disponibili. Il vero elemento cruciale per il successo è il  capitale relazionale di chi guida l’innovazione. Ogni fase dell’innovazione, dalla creazione del concept alla  sua realizzazione, può essere resa più rapida ed efficiente grazie a una gestione efficace delle relazioni. Le  relazioni utili a fare innovazione sono quelle con tutti gli Stakeholder rilevanti per l’Azienda. 

Il libro analizza approfonditamente le ricerche di management sulle connessioni tra capitale relazionale e  innovazione, esaminando numerosi casi di successo, italiani e internazionali, dove le relazioni hanno avuto  un ruolo chiave. 

 

La metodologia di valorizzazione del capitale relazionale può apportare diversi  benefici alle aziende, tra cui: 

Aumento della creatività e dell’innovazione: la collaborazione con gli stakeholder può generare nuove idee  e soluzioni innovative che l’azienda può mettere in atto per migliorare le caratteristiche della curva del  valore. 

Miglioramento della qualità dei prodotti e servizi: gli stakeholder possono fornire feedback prezioso che  può essere utilizzato per migliorare la qualità dei prodotti e servizi dell’azienda. 

Rafforzamento delle relazioni con gli stakeholder: il coinvolgimento degli stakeholder nel processo di  innovazione può rafforzare le relazioni con loro e aumentare la loro fiducia e lealtà verso l’azienda. 

Sviluppo di soluzioni più sostenibili: gli stakeholder possono fornire informazioni e competenze che  possono essere utili per sviluppare soluzioni più sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale. 

 

Adiconsum: il tuo partner per l’innovazione sostenibile 

Adiconsum offre alle aziende una serie di servizi per supportarle nel loro percorso verso l’innovazione  sostenibile.  

Tra questi: 

Organizzazione di eventi e workshop per favorire l’incontro e la collaborazione tra gli stakeholder. Formazione: corsi e workshop per sensibilizzare i dipendenti sui temi della sostenibilità e dell’innovazione. 

Consulenza: affiancamento di esperti nella definizione e implementazione di strategie di innovazione  sostenibile. 

Networking: creazione di reti di contatti tra aziende, enti di ricerca e università per favorire la  collaborazione e la condivisione di buone pratiche.

In un mondo che cambia, l’innovazione sostenibile è la chiave per il successo delle aziende del futuro.  Adiconsum è al tuo fianco per aiutarti a cogliere questa opportunità e a costruire un futuro migliore per te,  per il tuo business e per il pianeta. 

Insieme, possiamo fare la differenza!

Greenwashing: le bugie hanno le gambe corte

23 Luglio 2024

Il greenwashing, letteralmente “lavaggio verde”, è una pratica ingannevole utilizzata da aziende e  organizzazioni per presentare i propri prodotti, servizi o attività come più sostenibili di quanto siano in  realtà. Si tratta di una forma di marketing e comunicazione che sfrutta la crescente domanda di prodotti  sostenibili da parte dei consumatori, spesso utilizzando immagini, slogan e affermazioni vaghe, non  veritiere o fuorvianti. Infatti un’immagine “verde” può attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli già esistenti,  disposti a spendere di più per prodotti che percepiscono come più sostenibili. Inoltre è un mezzo per  migliorare la propria reputazione, associando il proprio brand a valori più etici. 

 

Come riconoscere il greenwashing? 

Ci sono diversi segnali che possono indicare se un’azienda sta praticando il greenwashing, tra i più comuni  l’utilizzo di termini vaghi come “naturale”, “eco”, “bio” senza specifiche certificazioni, oppure creare  campagne pubblicitarie che suggeriscono un impegno per la sostenibilità non supportato da dati concreti 

Cosa possiamo fare contro il greenwashing? 

Come consumatori consapevoli, possiamo adottare diverse strategie per contrastare il greenwashing: 

Informarsi e ricercare informazioni: Prima di acquistare un prodotto, dedichiamo del tempo a ricercare  informazioni sulla sua reale ecocompatibilità. Consultiamo siti web di organizzazioni ambientaliste,  leggiamo recensioni e confrontiamo le caratteristiche di prodotti simili. 

Cercare certificazioni di terze parti: Diamo priorità a prodotti che recano certificazioni di terze parti  riconosciute e che attestino in modo indipendente la loro conformità a standard rigorosi di sostenibilità. 

Scegliere aziende trasparenti: Favoriamo aziende che comunicano in modo chiaro e trasparente le loro  pratiche ambientali, fornendo dati concreti e misurabili a supporto delle loro affermazioni. 

Segnalare pratiche di greenwashing: Se ci imbattiamo in casi di greenwashing, denunciamoli alle autorità  competenti o alle associazioni di consumatori per contribuire a contrastare questa pratica ingannevole. 

Come l’Unione Europea contrasta il greenwashing: 

Riconoscendo la serietà del problema e la necessità di tutelare i consumatori, l’Unione Europea sta  adottando diverse misure per contrastare il greenwashing. Infatti l’esigenza di una normativa uniforme a  livello Europeo in tema di comunicazione green è condivisa e ormai improrogabile. Un primo passo in tal  senso è già stato fatto dalla Direttiva UE (UE) 2024/825 per quanto riguarda la responsabilizzazione dei  consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e  dell’informazione, così detta “Empowering Consumers Directive” 

La Direttiva sulle pratiche commerciali scorrette: tutela dei consumatori  

La Direttiva Europea sulle pratiche commerciali scorrette, ufficialmente Direttiva 2005/29/CE, ha  rappresentato un punto di partenza importante nella tutela dei consumatori e nella promozione di un  mercato più trasparente e corretto. Emanata nel 2005 ha avuto l’obiettivo di contrastare le pratiche  commerciali sleali che ledono i diritti dei consumatori e ostacolano la concorrenza leale tra le imprese. 

Oggi è stata sostituita dalla Direttiva (UE) 2024/825 del 28 febbraio 2024, che modifica le direttive  2005/29/CE e 2011/83/UE relative alle pratiche commerciali sleali e alle vendite a distanza e alle vendite  fuori sede.

Essa rappresenta un passo avanti significativo nella tutela dei consumatori e nella promozione di un  mercato più sostenibile, introducendo nuove disposizioni volte a: 

  1. Contrastare il greenwashing: 
  • Vieta le dichiarazioni ambientali vaghe, non veritiere o non supportate da prove scientifiche. Ad  esempio stabilisce criteri chiari e definiti per l’utilizzo di termini come “biologico”, “riciclato”,  “compostabile” e altri termini ecologici, garantendone un uso corretto e non fuorviante 
  • Richiede alle aziende di utilizzare dati concreti e verificabili per avvalorare le loro affermazioni  ecocompatibili. 
  • Introduce un sistema di etichettatura armonizzata per i prodotti con caratteristiche di durabilità,  facilitando la scelta consapevole dei consumatori. 
  1. Migliorare la trasparenza e l’informazione: 
  • Obbliga le aziende a fornire ai consumatori informazioni chiare, complete e facilmente accessibili su  prodotti e servizi, comprese le loro caratteristiche ambientali e sociali. 
  • Introduce nuovi obblighi informativi specifici per i prodotti con impatti ambientali significativi. 3. Rafforzare la tutela dei consumatori contro le pratiche commerciali scorrette: 
  • Amplia l’elenco delle pratiche considerate sempre sleali, includendo ad esempio l’obsolescenza  programmata e la pubblicità ingannevole su prodotti non sostenibili. 
  • Introduce nuove norme per contrastare le vendite aggressive e le pratiche commerciali scorrette  che sfruttano la vulnerabilità dei consumatori. 
  • Riforma il sistema di sanzioni per le imprese che violano la Direttiva, prevedendo sanzioni più  severe e dissuasive. 
  1. Promuovere il consumo sostenibile: 
  • Incoraggia la concorrenza, chiedendo alle aziende di sviluppare prodotti e servizi più sostenibili,  fornendo loro strumenti e incentivi adeguati. 
  • Sostiene l’adozione di pratiche di produzione e consumo più rispettose dell’ambiente. • Sensibilizza i consumatori sull’importanza di fare scelte di consumo consapevoli e sostenibili. Entrata in vigore: 

La Direttiva 2024/825 è stata adottata il 28 febbraio 2024 e gli Stati membri dovranno recepirla entro il 27  marzo 2026. Le disposizioni di recepimento dovranno essere applicate a partire dal 27 settembre 2026. 

Implicazioni per le imprese: 

Le imprese dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni della Direttiva entro la data di scadenza del  recepimento. In particolare, dovranno: 

  • Rivedere le loro pratiche di marketing e comunicazione per garantire che siano conformi ai nuovi  requisiti di trasparenza e veridicità delle dichiarazioni ambientali. 
  • Riformare le loro politiche aziendali per contrastare le pratiche commerciali sleali e promuovere il  consumo sostenibile.

In conclusione, la Direttiva 2024/825 rappresenta un cambiamento significativo nel panorama normativo  relativo alle pratiche commerciali e al consumo sostenibile, rafforzando la tutela dei consumatori,  contrastando il greenwashing e promuovendo un mercato più trasparente, corretto e rispettoso  dell’ambiente. Le imprese dovranno adeguarsi tempestivamente alle nuove disposizioni per evitare sanzioni  e per cogliere le opportunità offerte dalla transizione verso un’economia più sostenibile. 

Tuttavia il livello di omogeneità delle normative applicabili ai green claim negli Stati membri sarà ancora più  elevato con l’entrata in vigore della tanto attesa Direttiva Green Claims, giudicata dai più come un passo  avanti davvero coraggioso nella lotta contro il fenomeno del greenwashing. Questa proposta di Direttiva è  stata approvata in data 12 marzo 2024, dal Parlamento Europeo in prima lettura, mentre si attende  l’approvazione da parte del Consiglio.  

L’ambito di applicazione della proposta di Direttiva è piuttosto ampio in quanto copre qualsiasi “ asserzione  ambientale esplicita“ adottata volontariamente da un’impresa in relazione a un prodotto, a un servizio o  all’impresa medesima nel contesto della sua comunicazione commerciale. Attendiamo la approvazione  definitiva e poi ne riparleremo. 

In conclusione, il greenwashing rappresenta un ostacolo significativo alla transizione verso un’economia più  sostenibile. Le azioni intraprese dall’Unione Europea dimostrano un impegno concreto nel contrastare  questa pratica e nel tutelare i consumatori, promuovendo una maggiore trasparenza e responsabilità da  parte delle aziende. Tuttavia, è importante che anche i cittadini siano informati e consapevoli per non  cadere vittime di inganni e fare scelte di consumo realmente sostenibili.  

Adiconsum è da sempre molto attenta alla comunicazione delle aziende ed è ovviamente pronta a tutelare i  consumatori nel caso in cui le informazioni diffuse andassero a detrimento della capacità di valutare  consapevolmente una scelta o un acquisto. 

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  • ENERGIA: nei primi sei mesi dell’anno, la produzione da fonti rinnovabili ha superato quella da fonti fossili

ENERGIA: nei primi sei mesi dell’anno, la produzione da fonti rinnovabili ha superato quella da fonti fossili

18 Luglio 2024

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale guidata da Giuseppina Di Foggia, nei primi sei mesi dell’anno la produzione da fonti rinnovabili (+27,3% rispetto al primo semestre 2023) ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, che ha registrato una flessione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone (-77,3%).

Le energie rinnovabili sono fonti di energia che si rigenerano naturalmente nel tempo e non si esauriscono. Sono una delle parti  più importante della transizione verso un sistema energetico che abbandoni i combustibili fossili, contrastando così il riscaldamento globale.

Quali sono le principali fonti rinnovabili

  • Idroelettrico
  • Eolico
  • Fotovoltaico
  • Geotermico
  • Biomasse.

I dati di Giugno 2024

Ogni mese TERNA, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, pubblica i dati relativi ai fabbisogni di energia elettrica, le quote percentuali di produzione, i consumi industriali e la quota di produzione nazionale e quella scambiata con l’estero.

Le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica italiana a giugno 2024, insieme a maggio 2024 è il dato mensile più alto di sempre.

Le fonti rinnovabili hanno coperto il 52,5% della domanda elettrica (era 43,8% a giugno 2023). In aumento la fonte idrica (+29,4%), grazie essenzialmente al contributo degli impianti del Nord Italia, la fonte eolica (+29,2%) e fotovoltaica (+18,2%); l’incremento del fotovoltaico (+638 GWh) è dovuto alla maggior produzione per l’aumento della capacità in esercizio (+803 GWh) che ha compensato la minore producibilità legata all’irraggiamento (-165 GWh). In diminuzione la fonte geotermica (-2,8%) e termica (-13,7%) come diretta conseguenza della crescita di rinnovabili.

Nella giornata del 22 giugno, nel periodo 13:00-14:00, si è registrato il massimo storico di produzione oraria da fonti energetiche rinnovabili, pari a 33,2 GW.

Tra giugno 2023 e giugno 2024 la capacità installata di fotovoltaico ed eolico è aumentata di 6.831 MW (+17,3%), raggiungendo i 46.321 MW complessivi.

Dati da Gennaio a Giugno 2024 (Dati semestrali)

RECORD SU RECORD! Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, nei primi sei mesi dell’anno la produzione da fonti rinnovabili (+27,3% rispetto al primo semestre 2023) ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, che ha registrato una flessione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone (-77,3%).

La produzione da rinnovabili nei primi 6 mesi raggiunge il suo massimo di sempre. La copertura della domanda nei 6 mesi con le rinnovabili elettriche è record: 43,8% (contro il 34,9% dei primi sei mesi del 2023). Si tratta del record storico su base semestrale. 

Così suddivisa per il 2024:

  • Gennaio 33,7%
  • Febbraio 32,7%
  • Marzo 41,8%
  • Aprile 51,2%
  • Maggio 52,5%.
  • Giugno 52,5%

Come Adiconsum riteniamo importante far comprendere a tutti i consumatori, in modo semplice, come il nostro Paese genera l’energia, sfatando anche i falsi miti che girano spesso online. Ogni mese pubblicheremo notizie aggiornate sulla produzione mensile e sull’andamento annuale. Ogni mese la nostra energia è sempre più verde, sempre più pulita!

Fonti dati: Terna.it e qualenergia.it

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  • Veicoli M1: al via gli incentivi per l’installazione di nuovi impianti GPL e metano

Veicoli M1: al via gli incentivi per l’installazione di nuovi impianti GPL e metano

15 Luglio 2024

L’ecobonus auto riguarda anche l’acquisto e l’installazione dei retrofit ossia degli impianti di alimentazione a GPL e a metano. Vediamo quali sono le risorse stanziate, l’ammontare del bonus e quali requisiti bisogna rispettare per poterne usufruire.

A quanto ammonta il bonus

Il bonus ammonta a:

  • 400 euro per gli impianti a GPL
  • 800 euro per gli impianti a metano.

Requisiti

Ecco i requisiti per ottenere il bonus:

  • l’installazione dell’impianto deve avvenire tra il 25 maggio 2024 e il 31 dicembre 2024
  • il veicolo su cui va installato l’impianto non deve essere omologato come alimentato a GPL, metano o a doppia alimentazione
  • il veicolo oggetto di installazione deve essere nuovo di fabbrica, con classe ambientale non inferiore a Euro 4
  • nella fattura di acquisto e installazione dell’impianto di alimentazione a gas, emessa in data successiva a quella del 25 maggio 2024, deve essere indicato lo sconto praticato in ragione del contributo statale

Risorse stanziate

Le risorse stanziate ammontano a 9.992.463, 21 euro, di cui:

  • il 60% è destinato all’installazione di impianti a metano
  • il 40% agli impianti a GPL.

Per essere sempre aggiornati sui fondi rimasti, clicca qui

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  • Bonus colonnine domestiche di ricarica di auto elettriche: al via la richiesta del contributo per le spese sostenute

Bonus colonnine domestiche di ricarica di auto elettriche: al via la richiesta del contributo per le spese sostenute

10 Luglio 2024

Hai un’auto elettrica e hai installato una colonnina domestica di ricarica? Puoi recuperare una parte delle spese sostenute grazie al contributo previsto per le colonnine installate nel 2024. Vediamo come.

Chi può presentare la domanda

Il bonus può essere richiesto da una persona fisica o da un condominio.

Quando presentare la domanda

Dalle ore 12.00 dell’8 luglio 2024 alle ore 12.00 del 22 novembre 2024. In caso di indisponibilità delle risorse stanziate dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che per il 2024 ammontano a 20 milioni di euro (circa la metà rispetto alle precedenti edizioni), la comunicazione comparirà sul sito di Invitalia che gestisce l’incentivo.

Come presentare la domanda

  • La domanda può essere presentata sull’apposita piattaforma online alla quale si accede grazie a SPID, CIE, CNS
  • Una volta entrati si può scegliere l’incentivo sul quale presentare la richiesta, in questo caso il bonus colonnine domestiche
  • Compilare la domanda in ogni sua parte e lasciare il proprio indirizzo PEC.

L’importo del bonus

  • L’incentivo ammonta fino ad un massimo di 1.500 euro a installazione se richiesto da una persona fisica; fino a 8.000 euro se richiesto da un condominio.
  • L’erogazione del bonus avviene entro 90 giorni dall’ultimo giorno di presentazione delle domande.

 

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  • Al via il progetto “In Sinergia” per far conoscere a tutti il valore della sostenibilità

Al via il progetto “In Sinergia” per far conoscere a tutti il valore della sostenibilità

4 Luglio 2024

Si rivolgerà a tutte le 20 regioni del territorio nazionale e si concluderà ad agosto 2025, il progetto “IN SINERGIA” – Percorsi multigenerazionali e multistakeholders per lo sviluppo INclusivo e Sostenibile del Paese”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali*, coordinato da Adiconsum, in partnerariato con Anteas – Associazione Nazionale tutte le età Attive per la Solidarietà APS, Movimento Consumatori APS, NeXt Nuova Economia per Tutti APS ETS, Adiconsum Regionale Lombardia APS, Adiconsum Marche APS, Adiconsum Veneto APS, Anteas Lazio ODV, Anteas Lombardia ODV, Movimento Consumatori Ravenna APS, Tutelattiva APS. Ecco obiettivo e attività nel dettaglio.

L’obiettivo di “In Sinergia”

Obiettivo di “In Sinergia” è promuovere una sostenibilità concreta attraverso azioni su tutto il territorio nazionale:

sensibilizzando:

  • i giovani alla sostenibilità integrale con incontri nelle scuole/università/centri di aggregazione
  • la popolazione anziana sui vantaggi della sostenibilità con incontri di prossimità coinvolgendo centri anziani/circoli ricreativi

sostenendo:

  • le fasce più deboli della popolazione affinché traggano vantaggi dalla sostenibilità

coinvolgendo:

  • aziende e consumatori per una produzione ed un consumo più sostenibili ed inclusivi coinvolgendo Organizzazioni di impresa, Camere di Commercio, ecc..

Nonostante, infatti, il mondo stia lavorando e si stia impegnando per raggiungere gli obiettivi previsti dall’Agenda ONU 2030 (17 ESG), c’è ancora la convinzione che la sostenibilità sia qualcosa per pochi, quando è il concetto di sostenibilità stesso a dirci che essa crea valore per tutti.

In questo periodo dominato dagli scenari di conflitto internazionale, dalla crisi climatica, dalla scarsa coesione sociale e dalle diffuse incertezze del sistema economico-finanziario, l’unica certezza è che la sostenibilità può e deve essere il motore trainante dello sviluppo equo e pacifico per tutta l’umanità.

Le attività di “In Sinergia”

Le attività di “In Sinergia” sono le seguenti:

  • incontri con i vari target del progetto (giovani, anziani, ecc.) anche in collaborazione con imprese virtuose, istituzioni, enti e associazioni della società civile
  • istituzione di un help desk dedicato e chat/call center
  • organizzazione del “Villaggio della Sostenibilità” ed iniziative satelliti a livello territoriale.

Per saperne di più, clicca qui

*Progetto realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Anno 2023 – Avviso 2/2023,  a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e s.m.i.

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