Truffa diamanti: sono 2.500 i consumatori tutelati da Adiconsum per un controvalore di 60 mln di euro
21 Febbraio 2019
Pensionati, lavoratori autonomi, lavoratori dipendenti: è questo il target delle 2.500 persone che Adiconsum sta tutelando dall’inizio di questa vicenda.
E non solo persone con una somma da investire e magari in possesso anche di altre azioni/obbligazioni, ma anche casi di semplici correntisti senza neanche un conto titoli, a cui è stato offerto di investire in diamanti la propria liquidazione.
Come si è arrivati al caso diamanti
Ai risparmiatori venivano proposti, da parte del personale bancario, investimenti in diamanti gestiti dai broker delle imprese Intermarket Diamond Business (in partnership con Unicredit e Banco BPM) e Diamond Private Investment (in partnership con Intesa San Paolo e Banca Monte dei Paschi di Siena), pubblicizzati come ideali per requisiti di liquidità e rivendibilità in qualsiasi momento. Tutte informazioni che non si sono rivelate veritiere tanto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato le banche e i broker finanziari per oltre 15 milioni di euro.
A che punto siamo della vicenda
Adiconsum ha sottoscritto un protocollo di conciliazione con l’apertura di vari tavoli in diverse province già da luglio 2018. Le altre banche coinvolte (Unicredit, Intesasanpaolo, Banca Mps) non hanno un protocollo di concilazione, ma stanno rimborsando.
Diffusione territoriale dei risparmiatori seguiti da Adiconsum
I territori maggiormente coinvolti sono:
- il Nord Est
- l’Emilia Romagna
- la Lombardia
- la Liguria.
Casi sporadici ci sono anche in Piemonte, Toscana e nel Lazio.
Importi degli investimenti in diamanti dei risparmiatori seguiti da Adiconsum
- Nord Est: gli importi vanno dai 30/40 mila euro fino a 100/150 mila euro con punte fino a 200/300 mila euro
- Lombardia: dai 20/25 mila euro con punte da 150 mila e qualche caso da 350 mila
- Liguria: medie anche più elevate del Nord Est
- Piemonte, Emilia e Toscana: medie simili alla Lombardia.
Se anche tu hai investito dei soldi in diamanti e hai ricevuto delle informazioni ingannevoli sui rischi di questo mercato, contatta la sede territoriale Adiconsum più vicina per ricevere assistenza.
IMPORTANTE: Poiché, nel frattempo, la IDB, una delle società di intermediazione, è stata dichiarata fallita, è possibile inoltrare domanda per recuperare le pietre.
È necessario contattare il Curatore fallimentare utilizzando l’apposita casella PEC di riferimento f41.2019milano@pecfallimenti.it e allegare la seguente documentazione:
- Modulo di richiesta compilato
- Copia del contratto di acquisto
- Copia del codice identificativo della pietra
- Copia del contratto di deposito.
L’ultima data utile per l’invio del Modulo di richiesta è: Venerdì 8 marzo.
Anche in questo caso per assistenza puoi contattare le sedi territoriali Adiconsum e far valere i tuoi diritti.