Bollette 28 giorni: dopo la sentenza del Consiglio di Stato, cosa fare per avere i rimborsi?
19 Luglio 2019
Buone notizie sulla vicenda delle bollette di telefonia fissa o fisso/mobile fatturate a 28 giorni e dei soldi pagati in più dai consumatori. Infatti, dopo la conferma che le compagnie telefoniche devono provvedere a rimborsare i propri clienti, il Consiglio di Stato ha sentenziato che tali rimborsi devono essere automatici.
Che cosa significa?
2 sono le tipologie di utenti coinvolti:
- coloro che sono ancora clienti dell’operatore telefonico
- coloro che non sono più clienti del gestore responsabile dell’ingiusto addebito perché sono passati ad altro operatore.
1° caso: se sei ancora cliente dell’operatore che ti ha inviato la fatturazione a 28 giorni
- Per ottenere il rimborso di quanto pagato in più non devi presentare alcuna richiesta. La tua compagnia telefonica è tenuta a rimborsarti stornando le giornate pagate in più. Riceverai quindi una bolletta più bassa
2° caso: se NON sei più cliente dell’operatore che ti ha inviato la fatturazione a 28 giorni
- Per ottenere il rimborso di quanto pagato in più, DEVI subito presentare un reclamo all’azienda chiedendo il rimborso e l’importo esatto. Il reclamo deve essere inviato con una modalità TRACCIABILE (raccomandata A/R, posta certificata (Pec), numero di reclamo). Trascorsi 45 giorni senza risposta da parte dell’operatore o di risposta insoddisfacente, è possibile chiedere attraverso le sedi territoriali Adiconsum la conciliazione paritetica, per ottenere quanto previsto dalla legge.
Il periodo che verrà considerato per il calcolo del rimborso è il seguente: 23 giugno 2017 – 5 aprile 2018.
IMPORTANTE: Per info e assistenza, contatta le sedi territoriali Adiconsum