Fondo Indennizzo Risparmiatori: chiesto incontro a MEF e Consap

28 Giugno 2023

C’è forte preoccupazione da parte di Adiconsum e di altre Associazioni Consumatori sulla vicenda, ancora non conclusa, delle 4 banche (Banca Etruria, Carife, Carichieti e Banca Marche) e delle due banche venete (Veneto Banca e Banca popolare del Veneto) che ha coinvolto decine di migliaia di risparmiatori. Che cosa sta succedendo?

Emendamenti e modifiche al Fondo Indennizzo Risparmiatori

La preoccupazione deriva dagli emendamenti alla legge istitutiva del FIR e dalle successive modifiche contenute nella legge di conversione del Disegno di legge 1151 sugli “Enti Locali”, che, a nostro avviso, non sono sufficienti a tutelare efficacemente i risparmiatori coinvolti ancora in attesa di ricevere i giusti ristori.

La situazione dei risparmiatori

Sono tanti ancora, troppi, gli azionisti e obbligazionisti, che attendono di ottenere i giusti ristori e che si trovano di fronte alle seguenti difficoltà:

  • alcuni sono privati della possibilità di rientrare nella procedura ordinaria per ottenere l’indennizzo per aver, incolpevolmente, commesso degli errori nella dichiarazione relativa al possesso dei requisiti reddituali e/o patrimonialirichiesti per l’accesso alla procedura;
  • ad altri è negata la possibilità di ottenere l’indennizzo a causa di un errore da parte dell’Agenzia delle Entrateche ha in maniera inesatta calcolato il patrimonio mobiliare con riferimento al nucleo familiare e non considerando, invece, la situazione patrimoniale del singolo;
  • altri ancora si son visti liquidareimporti inferiori a quanto dovuto, senza aver ricevuto, da parte della Commissione Tecnica di Consap, l’indicazione del calcolo effettuato, nonostante lo avessero più volte richiesto.

Tantissimi sono poi i ritardi nell’erogazione delle liquidazioni.

La richiesta di incontro a MEF e Consap

Di fronte a tale situazione, Adiconsum e le altre Associazioni, nel continuare il proprio impegno profuso in questi anni a tutela dei cittadini-consumatori vittime del risparmio tradito, chiedono un incontro urgente al Ministero dell’Economia e delle Finanze e alla Consap, la Concessionaria dei Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A., per illustrare le proprie proposte migliorative da inserire nel Ddl 1151, tra le quali:

  • la possibilità di sanatoria delle istanze rigettate per errori incolpevoli o non imputabili al richiedente nella comunicazione della sussistenza di uno dei requisiti
  • l’integrazione degli indennizzi liquidati in misura inferiore a quella spettante
  • la proroga dei tempi utili per l’invio dei nuovi codici IBAN
  • la proroga dell’attività della Commissione Tecnica almeno fino a dicembre 2023 o, comunque, fino alla liquidazione di tutti gli aventi diritto
  • l’incremento dell’indennizzo in proporzione  alla capienza del fondo, una volta liquidate le posizioni ancora pendenti.

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