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Prodotti “Deforestation free”: che cosa sono e perché Adiconsum li sostiene

27 Giugno 2022

Vi ricordate la vicenda dell’olio di palma e tutto il dibattito che ne era nato? Purtroppo, la questione non riguarda solo l’olio di palma, ma anche la soia, il cacao, la carne bovina e il legname, insomma tutti i prodotti e le materie prime per i quali vengono abbattute enormi superfici di foreste tropicali, desertificando quelle zone che costituiscono il polmone verde del nostro Pianeta e non solo. Per questo la Commissione europea ha presentato una proposta di Regolamento sui prodotti a deforestazione zero. Vediamo di che si tratta.

 

Che cosa sono i prodotti “Deforestation free”

Sono quei prodotti la cui produzione non è legata alla deforestazione o al degrado delle foreste. Si tratta quindi di prodotti che rispettano l’ambiente non contribuendo alle emissioni di gas serra e quindi al cambiamento climatico; inoltre non contribuendo all’abbattimento di alberi proteggono anche la biodiversità. Infine, ma non ultimo non violano il diritto alla terra delle popolazioni indigene che vi abitano.

Che cosa dice il Regolamento europeo sui prodotti “Deforestation free”

Per capire come la Commissione europea è arrivata alla proposta di Regolamento, partiamo da alcuni dati:

  • L’Europa è uno dei maggiori motori della deforestazione globale nel mondo, seconda solo alla Cina
  • L’UE è responsabile del 16% della deforestazione tropicale attraverso l’importazione di materie prime come carne bovina, soia, olio di palma, gomma, legname, cacao e caffè e dei loro prodotti derivati
  • L’agricoltura guida quasi il 90% della deforestazione tropicale.

A fronte di questi dati, la Commissione europea ha redatto una proposta di Regolamento per ridurre drasticamente l’importazione dei suddetti prodotti. Ciò permetterebbe di ridurre almeno 31,9 milioni di tonnellate di CO2 risparmiare almeno 3,2 miliardi di euro/anno.

La proposta consiste in un sistema di tracciabilità rafforzata che obbliga le aziende a dimostrare, attraverso la comunicazione delle coordinate geografiche del terreno di produzione delle merci, che quei prodotti non hanno contribuito alla deforestazione. Solo così potranno entrare nel mercato europeo.

I controlli saranno affidati agli Stati membri dell’UE.

Per la tracciabilità, le aziende si potranno avvalere di strumenti come il monitoraggio satellitare, audit sul campo, test degli isotopi per confermare l’origine dei prodotti, ecc..

Per gli operatori che violano le regole sono previste sanzioni pecuniarie, confisca di prodotti e ricavi.

La proposta non è ancora esaustiva e dovrà essere migliorata, ma la sua approvazione rappresenterebbe un passo avanti.

A che punto è la proposta di Regolamento

Il 28 giugno il Consiglio europeo incontrerà i Ministri dell’Ambiente che saranno impegnati nella discussione della proposta. Una volta approvata dal Consiglio il prossimo passo sarà sottoporla al vaglio del Parlamento europeo. Questo avverrà il prossimo mese di settembre. 

Che cosa ne pensano i consumatori italiani ed europei

Un Sondaggio condotto da YouGov in Italia, Francia, Spagna, Danimarca e Germania ha rivelato il pensiero dei consumatori europei sull’argomento. Riportiamo le opinioni più significative:

  • 7 persone su 10 intervistate pensano che “l’industria stia usando la crisi in Ucraina come scusa per continuare ad acquistare e vendere prodotti che causano la deforestazione”
  • Quasi 9 europei su 10 sostengono il rafforzamento del disegno di legge per includere gli investimenti fatti dagli istituti finanziari, proteggere i diritti dei popoli indigeni e coprire altri ecosistemi critici come savane e zone umide
  • Più della metà (55%) degli europei sarebbe più propenso a votare per il proprio eurodeputato e il suo partito alle prossime elezioni, se lavorasse per l’approvazione della legge UE in una versione forte e ampia, contro la deforestazione
  • Quasi 1,2 milioni di cittadini si sono espressi perché l’UE approvi un regolamento rigoroso per fermare i prodotti che causano la deforestazione.

Che cosa sta facendo Adiconsum

Per Adiconsum la tutela del nostro pianeta e delle nostre vite presenti e di quelle delle generazioni future non è rinviabile. Convinti della necessità e dell’urgenza del Regolamento, abbiamo aderito, unica Associazione Consumatori, ad un’azione internazionale di sensibilizzazione sul Regolamento, inviando un appello a tutti i parlamentari ed europarlamentari italiani e allo stesso Ministro Cingolani, perché si esprimano a favore della Proposta. Del resto le risposte date dai consumatori nel sondaggio rispecchiano esattamente il nostro pensiero.

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