Truffe bancarie: un incontro per conoscere come difendersi

28 Novembre 2023

Giovedì 30 novembre 2023, dalle ore 15.00, presso la Sala Vera Nocentini, a Torino in Via Madama Cristina 50, è possibile partecipare all’incontro con la cittadinanza dal titolo “Le truffe con e-banking e carte di credito” promosso da Adiconsum e da FEduF, la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio.

Il tema dell’incontro è più che mai d’attualità perché purtroppo interessa moltissimi consumatori. L’e-banking e la possibilità di poter pagare con le carte di pagamento rappresentano alcune delle tante opportunità offerte dalla digitalizzazione che ci semplificano la vita, ma che interessano anche i malintenzionati. Nell’ultimo anno sono stati 3,2 milioni gli italiani che hanno subito una truffa vera e propria o un tentativo connessa con la propria carta di credito/debito. Ecco perché è importante parlarne, perché ci permette di poterci difendere e di tutelare i nostri interessi.

Di seguito il Programma

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  • Fondo Nazionale Reddito Energetico: pubblicato in Gazzetta il decreto di istituzione

Fondo Nazionale Reddito Energetico: pubblicato in Gazzetta il decreto di istituzione

23 Novembre 2023

Un passo avanti nell’istituzione del Fondo Nazionale Reddito Energetico. Il decreto 8 agosto 2023 varato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica è infatti stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 261 dell’8 novembre scorso. Ricordiamo cos’è e a cosa serve il Fondo.

Che cos’è il Fondo Nazionale Reddito Energetico

È un Fondo da 200 milioni rivolto alle famiglie in disagio economico per la realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo. L’obiettivo del Fondo è duplice:

  • sociale, per sostenere le fasce più indigenti della popolazione
  • ambientale, per promuovere l’utilizzo di energia rinnovabile.

Il criterio ISEE

Il Fondo è rivolto a quelle famiglie con ISEE inferiore a:

  • 15.000 euro
  • 30.000 euro se con almeno 4 figli a carico.

Quali impianti

Gli impianti devono avere una potenza nominale non inferiore a 2 kW e non superiore a 6, o comunque non superiore alla potenza nominale in prelievo sul punto di connessione. Gli impianti vanno realizzati su terreni su cui il consumatore sia titolare di un valido diritto reale.

Adiconsum sulla sicurezza, il risparmio e l’efficienza energetica

Sui temi della sicurezza, dell’innovazione, del risparmio e dell’efficienza energetica, ricordiamo il Tour di Adiconsum e Prosiel “La Casa SI Cura” in giro per l’Italia.

La prossima e ultima tappa dell’edizione 2023 del Tour si terrà a Genova il prossimo lunedì 18 dicembre 2023 con il seguente calendario:

  • ore 9-11 – Convegno aperto al pubblico con ingresso gratuito dal titolo “La Casa si cura: tutto ciò che occorre sapere per una casa sicura che fa risparmiare e rispetta il pianeta” – Palazzo Tursi – Sala Consiliare – Via Garibaldi 9
  • ore 12-18 – Gazebo – Piazza De Ferrari.

Al Gazebo si può richiedere la visita GRATUITA di un tecnico specializzato al proprio impianto elettrico di casa e ricevere informazioni pratiche su come risparmiare energia con le nuove tecnologie (pannelli solari, ricarica auto elettrica, contatori online, ecc.), come adeguare il proprio impianto elettrico se si vogliono introdurre in casa apparati ed elettrodomestici di ultima generazione senza avere brutte sorprese, chiarimenti sulla Direttiva “Case green”. L’intervento GRATUITO del tecnico può essere richiesto anche cliccando qui

L’impegno su questi temi ha portato anche Adiconsum ad aderire come Opinion Leader della campagna nazionale “Italia in Classe A” promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica realizzata da ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).

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  • Parità di genere: online i risultati del Sondaggio Adiconsum “Give me 5 for Gender Equality” in collaborazione con UniCredit

Parità di genere: online i risultati del Sondaggio Adiconsum “Give me 5 for Gender Equality” in collaborazione con UniCredit

20 Novembre 2023

Negli ultimi anni, il tema della parità di genere, che include il contrasto alle violenze di genere come femminicidi e spose-bambine, la difesa di diritti riguardanti il lavoro e la parità salariale, è diventato di grande attualità non solo perché rappresenta un diritto fondamentale, ma anche perché è stato inserito come quinto tra i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU per costruire un mondo pacifico, prosperoso e sostenibile. Inoltre, il Nobel per l’Economia 2023 è stato assegnato alla prof.ssa Claudia Goldin per il suo studio sul gender gap nell’ambito lavorativo con la motivazione di aver “migliorato la nostra comprensione sugli esiti del mercato del lavoro femminile”. Vediamo a che punto siamo anche grazie al Sondaggio realizzato da Adiconsum per il progetto “Give me 5 for Gender Equality” in collaborazione con UniCredit.

Il Global Gender Gap  e il Gender Equality Index

Nonostante le numerose iniziative e studi per promuovere la gender equality siamo ben lontani dal suo raggiungimento. La Commissione europea, ad esempio, ha rivelato che, ad oggi, nessuno Stato membro ha realizzato la parità tra uomini e donne: i progressi sono lenti e i divari di genere persistono nel mondo del lavoro e a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni, nelle posizioni dirigenziali e nella partecipazione alla vita politica e istituzionale. Il divario si riscontra principalmente nell’ambito del lavoro: in Europa, le donne occupate sono il 69,3%, 10,7 punti percentuali in meno rispetto a quello degli uomini.

Per monitorare la situazione sono stati creati degli indici quali il Global Gender Gap Index e il Gender Equality Index.

Secondo il Global Gender Gap Index 2023, il ranking dell’Italia occupa il 79° posto del ranking e nessun Paese raggiunge la piena parità di genere.

Lo scorso 24 ottobre, l’European Institute for Gender Equality (EIGE) ha reso noto il Gender Equality Index 2023, un indice introdotto dieci anni fa considerato tutt’oggi uno degli indicatori più attendibili in tema di uguaglianza di genere nell’UE.

Quest’anno il punteggio complessivo a livello europeo è pari a 70,2 su 100, registrando il maggiore incremento annuale mai raggiunto.

Tuttavia i progressi sono lenti ed eterogenei. Solo la Svezia, che comprende solo il 2% della popolazione dell’UE, si avvicina significativamente all’obiettivo di parità di genere. Paesi come Italia, Portogallo e Malta, pur avendo registrato miglioramenti significativi negli ultimi 10 anni, rimangono distanti dalla media UE. Ricordiamo, inoltre, che occorre analizzare i dati con attenzione, ad esempio, la riduzione del divario di genere nelle attività di cura non retribuita appare dovuta non tanto ad un aumento del numero di uomini che svolgono questa attività, ma alla diminuzione del lavoro svolto dalle donne. Nel settore politico e aziendale, il numero di donne nei parlamenti e nei consigli di amministrazione, grazie anche ad atti legislativi come le quote rosa, per la prima volta in 10 anni ha raggiunto il 33%. Tuttavia, c’è bisogno di ulteriori interventi mirati per accelerare il progresso.

Il progetto “Give me 5 for Gender Equality”

Da tempo Adiconsum sta conducendo Campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini-consumatori per accrescere la loro consapevolezza in merito agli obiettivi dell’Agenda 2030 e far comprendere loro come ciascuno di noi possa contribuire, con i propri comportamenti quotidiani, al loro raggiungimento.

Con il progetto “Give me 5 for Gender Equality”, realizzato in collaborazione con UniCredit, nell’ambito del programma “Noi&UniCredit”*, Adiconsum ha inteso porre l’attenzione sulla parità di genere lanciando un Sondaggio volto ad indagare la percezione di consumatori e consumatrici sul tema.

Dopo ben 29.292 visualizzazioni e 51 condivisioni, sono stati oltre 540 gli italiani che hanno partecipato al Sondaggio.

Ecco che cosa è emerso:

  • per il 77% dei partecipanti il termine “parità di genere” è associato alla parità salariale e alla rappresentatività femminile nei ruoli chiave di enti e aziende
  • la maggior parte degli intervistati è a conoscenza del fatto che esistono discriminazioni di prezzo in base al genere e le valutano negativamente
  • quasi il 40% ritiene che l’IVA su tamponi e altri prodotti di igiene intima non dovrebbe esistere e solo il 21% sa che, ad oggi, a quanto ammonta al 5%
  • il 64% dei partecipanti ritiene che nel nostro Paese il tema sia poco sentito da chi se ne dovrebbe occupare e una quota non esigua (8%) ammette di non preoccuparsene, a dimostrazione di quanto ci sia ancora molto da fare sul fronte della consapevolezza dei cittadini-consumatori in tema di parità di genere
  • il 64% degli intervistati afferma di non essere in grado di individuare quali siano le imprese più attive nell’attuare politiche di parità di genere, ma che sarebbero interessati a saperlo indicando l’utilizzo di un marchio di sostenibilità riconosciuto a livello mondiale come il metodo migliore per informare i cittadini-consumatori
  • secondo la maggior parte dei partecipanti (56%) le donne sono quasi sempre sottorappresentate nel mondo del lavoro ed in particolare nei settori edilizio, finanziario-bancario e politico.

Al termine del Sondaggio ai partecipanti è stato indicato un profilo rappresentativo del loro rapporto/interesse per il tema della gender equality.

Il 42% dei partecipanti si è identificato con il profilo dello scienziatǝ, per il quale la parità di genere è una scelta razionale che parte da dati e informazioni certe e complete.
Seguono artistǝ e samuraǝ. Esiguo il numero degli ignavǝ.

 

Per saperne di più scarica il Report integrale

 

* Programma di partnership tra UniCredit e le Associazioni consumatori di rilevanza nazionale, tra cui Adiconsum, attivo dal 2005.

 

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  • Isybank: al via nuova procedura di adesione grazie ad Adiconsum e altre Associazioni. Più tutele per i correntisti

Isybank: al via nuova procedura di adesione grazie ad Adiconsum e altre Associazioni. Più tutele per i correntisti

15 Novembre 2023

Buone notizie per i correntisti di Intesa Sanpaolo che si erano visti trasferire a Isybank, la nuova banca digitale destinata ai 4 milioni di clienti, fruitori prevalentemente digitali dei servizi bancari. Grazie, infatti, al continuo e serrato confronto di ADICONSUM e delle altre Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge con Intesa Sanpaolo, nei giorni scorsi è stata completamente rimodulata la procedura di adesione al nuovo istituto bancario. Vediamo nel dettaglio.

I criteri di scelta per il trasferimento da Intesa Sanpaolo a Isibank

Per il trasferimento ad Isibank, Intesa Sanpaolo aveva scelto correntisti con le seguenti caratteristiche:

  • nessun accesso in filiale da almeno 1 anno
  • under 65
  • nessun deposito titoli
  • nessun presti in essere (né credito al consumo né mutui).

Le richieste di Adiconsum e la nuova procedura di adesione

Dal confronto è emerso il diritto del correntista di non aderire a Isybank. Adiconsum ha chiesto:

  • superamento del silenzio/assenso
  • ampliamento dei termini della rinuncia dal 30 settembre 2023 al 29 febbraio 2024
  • avvio di una capillare informazione a tutta la clientela attraverso più canali (comunicati stampa, comunicazioni a pagamento sui quotidiani, alert sull’home banking, informazioni sui canali tv e radio, ecc.)
  • piena funzionalità di tutti i servizi di Intesa Sanpaolo anche con Isybank.

IMPORTANTE: per dubbi e chiarimenti e per ricevere adeguata assistenza, contattare le sedi territoriali Adiconsum.

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  • Sostenibilità Integrale: al via i Focus group. Partecipa anche tu. Sii protagonista del cambiamento!

Sostenibilità Integrale: al via i Focus group. Partecipa anche tu. Sii protagonista del cambiamento!

14 Novembre 2023

Stiamo vivendo un periodo di grandi trasformazioni che richiedono nuovi stili di vita e nuovi comportamenti nella vita di tutti i giorni, a cominciare da ciò che consumiamo o meglio da ciò che acquistiamo. Adiconsum è impegnata da anni a promuovere uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Un traguardo che ha bisogno del contributo di tutti. Adiconsum, insieme a Next Nuova Economia per Tutti, sta organizzando, nell’ambito della ricerca scientifica “Gli indicatori che servono al cambio dell’economia” per la Fondazione Unipolis, dei Focus Group con la partecipazione  di cittadini-consumatori per conoscere, attraverso la loro esperienza di acquisto presso i negozi della grande distribuzione organizzata (supermercati, ipermercati, grandi magazzino, ecc.) e/o online, quali potrebbero essere i cambiamenti da apportare per una nuova economia basata non sul profitto com’è sempre stato fino ad ora, ma sul raggiungimento del benessere della persona, della collettività e dell’ambiente.

Se sei stanco di questa economia basata sempre e solo sul profitto
e poco sul benessere della persona, della collettività e dell’ambiente,
partecipa ai Focus Group!
Offri il tuo contributo al cambiamento per una nuova economia!

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I Focus group: modalità di svolgimento 

Tutti i Focus group si svolgeranno online. Una volta compilato il form di registrazione e raggiunta la quota di 6 consumatori per ogni singola data dei focus group, verrà inviato un link per poi partecipare nel giorno prescelto.

Tutti i Focus group saranno registrati solo per riascoltarli e cogliere tutti gli spunti emersi.

I Focus group: il calendario

  • 2 Focus group riguarderanno gli acquisti fatti presso la Grande Distribuzione Organizzata (supermercati, ipermercati, discount, grandi magazzini)
  • 3 Focus group si focalizzeranno sugli acquisti online.

Di seguito il calendario:

Effettuate

  • 20 novembre 17.00-18.00 (GDO-SUPERMERCATO
  • 22 novembre 17.00-18.00 (e-commerce)
  • 24 novembre 17.00-18.00 (e-commerce)
  • 27 novembre 17.00-18.00 (e-commerce)
  • 28 novembre 17.00-18.00 (GDO-SUPERMERCATO)

Da effettuare (iscrizione tramite il form in alto)

  • 5 dicembre 17.00-18.00 (e-commerce)

I Focus Group: domande tipo

Ecco alcuni esempi delle domande che potranno essere saranno oggetto dei Focus group:

  • Quali sono, secondo te, le caratteristiche del consumo responsabile?
  • Quali sono, secondo te – al di là del prezzo -, le difficoltà/gli ostacoli per compiere scelte di consumo responsabile?
  • Quali sono, secondo te, gli incentivi dei quali avresti bisogno per cambiare/rafforzare le tue scelte di consumo responsabile?

XXI Sessione Programmatica CNCU a Genova: Adiconsum presente!

10 Novembre 2023

Si è tenuta a Genova dall’8 al 9 novembre scorso, la XXI Sessione Programmatica del CNCU, il Consiglio Nazionale dei Consumatori e Utenti con sede presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy che raggruppa tutte le Associazioni Consumatori di carattere nazionale riconosciute dalla legge, di cui fa Parte anche Adiconsum. Il titolo scelto per questa XXI Sessione è stato “L’Italia che cambia: tutelare di più e meglio consumatori e utenti”. Ecco il nostro intervento.

Intervento di Adiconsum alla XXI Sessione Programmatica del CNCU

La situazione di emergenza sociale, aggravata dalla Pandemia, dal conflitto Russia/Ucraina e, da ultimo, il conflitto politico israelo-palestinese, impone a noi Associazioni un impegno ancora maggiore nell’interesse dei Cittadini-Consumatori, valorizzando l’azione comune, come abbiamo dimostrato sui temi della crisi energetica, del rincaro dei carburanti e dei riflessi inflattivi sul caro vita.  

Questa celebrazione della XXI Sessione Programmatica del CNCU a Genova, deve rappresentare per noi tutti non solo un momento formale, ma una svolta, perché nel contesto che viviamo ancora di più c’è bisogno di unitarietà di intenti e di azione incisiva.

Entrando nel vivo del tema della giornata, il cambiamento climatico e la conseguente transizione energetica in atto – non adeguatamente governata – stanno mettendo in ginocchio l’economia del nostro Paese, il più debole sul versante energetico, per le mancate scelte politiche e per le speculazioni sui prezzi delle fonti primarie a livello internazionale, che si ripercuotono sulle spalle dei cittadini-consumatori e sulle imprese.

Nonostante siano passati quasi 25 anni dalla liberalizzazione del settore elettrico e quasi 15 dalla liberalizzazione del mercato, ci troviamo, infatti, nel bel mezzo di una transizione energetica, in stallo per mancanza di una precisa strategia energetico-ambientale.

Una transizione che porterà dei cambiamenti epocali, in quanto la crescita delle energie rinnovabili, la diffusione dell’autoproduzione e della generazione distribuita e condivisa, accompagnata dall’utilizzo di sistemi di storage in larga scala, comporterà il cambiamento dei modelli produttivi, distributivi e di consumo, e per questo va accompagnata con interventi concreti, affinché si concluda con successo, con il miglioramento delle condizioni per i Cittadini-Consumatori, le Imprese e il Paese.

Tra gli interventi da mettere in atto, occorre, prima di tutto, rimodulare i costi dell’energia.

Il modo più efficace per contenere il costo dell’energia e il risparmio sulle bollette è andare in autoproduzione (individuale o collettiva).

In questo quadro, il consumatore è chiamato ad un nuovo modello di produzione e di consumo dell’energia. Grazie all’impiego di sistemi di generazione, accumulo e autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili, da consumatore si trasformerà in prosumer, cioè in un produttore-distributore-venditore.

Il prosumer è il modello teorico ideale sul quale orientare la promozione delle nuove forme di produzione di energia, non solo per le proprie necessità domestiche, ma anche per la mobilità (con la ricarica delle autovetture elettriche) e per l’offerta di servizi alla rete di distribuzione.

L’ulteriore passo verso un altro modello di consumo di energia è dato dall’associazione dei prosumer per la costituzione delle Comunità energetiche che possono diventare il vero veicolo della socializzazione di energia, finalizzata alla sostenibilità e a contenere i costi in bolletta, sia su larga che su piccola scala, ad esempio negli edifici condominiali o nei piccoli Comuni, in grado di cedere e vendere l’energia in eccesso.

Le Comunità energetiche producendo l’energia da fonti rinnovabili aiutano il processo di transizione energetica ed ecologica, risparmiano sulla bolletta, perché non sono più soggette alla volatilità dei mercati energetici e rappresentano anche un valido strumento di aiuto per i vulnerabili e le famiglie in povertà energetica.

L’importanza e la necessità dello sviluppo e della diffusione delle comunità energetiche è stata oggetto della Direttiva europea 2018/2001, recepita dal nostro Paese con il Decreto legislativo 199/2021. Tra l’altro, alla realizzazione di dette Comunità sono stati dedicati 2,2 miliardi del PNRR, che però sono fermi in mancanza dei decreti attuativi, in corso di emanazione.

Con questa Assemblea Programmatica quali obiettivi ci dobbiamo proporre:

  • dimostrare l’inderogabile necessità delle Comunità energetiche; sbloccare l’emissione dei decreti attuativi per gli incentivi, utilizzando i 2,2 Mld delle risorse del PNRR;
  • candidarci come Associazioni Consumatori del CNCU, ad una vasta campagna di informazione/formazione;
  • strutturare a sostegno degli Enti locali, ma anche alla gestione delle controversie, un nuovo modello di rappresentanza dei prosumers;
  • fare la proposta di un protocollo/convenzione tra il MASE e il CNCU per assegnare un ruolo agito alle Associazioni Consumatori per lo sviluppo delle Comunità energetiche;
  • prevedere, per coloro che vivono in povertà energetica, in alternativa al bonus, interventi di efficienza energetica e, ove possibile, impianti di energia rinnovabile.

Al via le accensioni dei riscaldamenti: ecco il calendario 2023/2024

10 Novembre 2023

Sebbene le prime accensioni dei riscaldamenti siano già partite ad ottobre, è vero che è nel mese di novembre, e ancor più in quello di dicembre, che si comincia a far sentire il cambio di temperature. Vediamo quindi per quali periodi e per quanto si possono accendere i riscaldamenti, senza non aver fatto però prima una premessa: ricordiamo, infatti, che il rispetto del calendario riguarda i riscaldamenti centralizzati dei condomini e che non sono tenuti alla sua osservanza i consumatori che invece riscaldano la propria casa con le caldaiette autonome o le pompe di calore. In questi casi è il consumatore che decide liberamente quando accenderli o meno.

 

IMPORTANTE: Anche per i riscaldamenti centralizzati dei condomini esistono comunque deroghe alle indicazioni contenute nella tabella. Sebbene, infatti, la durata e la data di accensione dipendano dalla zona climatica assegnata ai Comuni, i sindaci hanno la facoltà di estenderla o ridurla con apposita ordinanza. Inoltre, gli amministratori di condominio possono decidere di accenderli o spegnerli nei mesi non regolari, ma per un massimo di 7 ore al giorno.

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  • Fondo Indennizzo Risparmiatori: al via i rimborsi integrativi del 10% per 140mila risparmiatori. L’ulteriore richiesta di Adiconsum

Fondo Indennizzo Risparmiatori: al via i rimborsi integrativi del 10% per 140mila risparmiatori. L’ulteriore richiesta di Adiconsum

10 Novembre 2023

Al via i rimborsi integrativi del 10% per 140mila risparmiatori coinvolti nel default delle 4 banche ed ex popolari venete, oltre a quanto già ottenuto con il rimborso del 30%. Vediamo nel dettaglio.

Al via i rimborsi integrativi

Da lunedì 13 novembre 2023, gli oltre 140.000 risparmiatori coinvolti nel default delle 4 banche e delle banche venete, inizieranno a ricevere l’indennizzo integrativo del 10%, oltre a quanto già ottenuto con il rimborso del 30%, calcolato sul valore di acquisto dei titoli, per un totale di circa 300 milioni di euro. L’accredito avverrà per automatismo da parte della Consap SpA, la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, la quale ha iniziato a disporre il pagamento degli indennizzi a seguito delle verifiche preliminari disposte dalla Commissione Tecnica nominata dal MEF, protrattesi sino al 31 ottobre scorso.

L’ulteriore richiesta di Adiconsum

Dopo questa assegnazione, poiché il Fondo Indennizzo Risparmiatori dovrebbe avere ancora una disponibilità pari a 500 milioni di euro, Adiconsum chiede che possano beneficiare di questa somma quei risparmiatori le cui richieste sono state rigettate dalla Consap a causa di errori nella documentazione.

Il massimale di rimborso previsto per ciascun risparmiatore è di 100mila euro, ma i soggetti che superano la somma non sono numerosi.

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  • DL Concorrenza: Adiconsum preoccupata per emendamento sul divieto di offerte telefoniche differenziate

DL Concorrenza: Adiconsum preoccupata per emendamento sul divieto di offerte telefoniche differenziate

9 Novembre 2023

Nell’apprendere di un emendamento apparso nel DL Concorrenza in via di approvazione in questi giorni, Adiconsum ha espresso in un comunicato stampa la sua preoccupazione sui risvolti di tale norma. Mentre infatti, solo pochi mesi fa avevamo accolto favorevolmente il decreto legge varato dal Governo contenente misure urgenti di finanziamento di investimenti di carattere strategico sul settore delle telecomunicazioni e sull’ingresso del Ministero delle Finanze e dell’Economia nell’operazione NetCo, perché finalmente si prendeva in esame il ripristino di un asset così strategico come quello delle telecomunicazioni, volano per l’occupazione, l’innovazione, la digitalizzazione, e quindi per lo sviluppo e la crescita del Paese per portarlo a livello degli altri Paesi, l’emendamento sul divieto di formulare offerte differenziate per consumatori provenienti da operatori telefonici low-cost fa fare un passo indietro.

Premesso che le offerte differenziate per alcune categorie di consumatori sono una prassi consolidata già da tempo in altri settori strategici del Paese (v. abbonamenti piattaforme televisive, energia, ecc.), tale emendamento, a nostro parere, nello specifico, porterebbe ad una diminuzione della concorrenza e ad un abbassamento dei costi, con una riduzione dei margini di guadagno che impedirebbe alle compagnie di procedere a quegli investimenti necessari per il miglioramento della rete, ancora purtroppo deficitaria in molte aree, rallenterebbe lo sviluppo del 5G e il processo di digitalizzazione di cui ha tanto bisogno il sistema Italia. Tutto ciò con evidenti ripercussioni negative sull’occupazione e sui cittadini-consumatori.

Novembre: tutte le date da ricordare

7 Novembre 2023

Le scadenze di questo mese di novembre hanno un sapore invernale, perché le date da ricordare sono per la massima parte relative all’accensione dei riscaldamenti e all’adeguamento dei veicoli per viaggi su strade a rischio neve. Ma vediamo quali altri scadenze ci riserva questo penultimo mese dell’anno 2023.

1° novembre 2023

2 novembre 2023

  • Giorno di pagamento delle pensioni per i correntisti con accredito postale o bancario. Il ritiro della pensione in contanti è consentita presso gli uffici di Poste italiane in base ad un preciso calendario

6 novembre 2023

  • Pagamento della prima o unica rata della rottamazione-quater

13 novembre 2023

15 novembre 2023

30 novembre 2023

  • Ultimo giorno per il pagamento della seconda rata della rottamazione-quater.

Adiconsum aderisce come Opinion Leader alla Campagna “Italia in Classe A”

7 Novembre 2023

Adiconsum ha siglato con ENEA, l’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica, l’Accordo di Opinion Leader della Campagna nazionale “Italia in Classe A”. Vediamo di che si tratta.

Che cos’è la Campagna “Italia in Classe A”

“Italia in Classe A” è una Campagna nazionale di Formazione e Informazione sull’efficienza energetica promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica realizzata da ENEA.

Chi sono gli Opinion Leader

Sono istituzioni, associazioni, imprese e soggetti riconosciuti per la loro autorevolezza sulla base di parametri certi e verificabili, come ad esempio il numero di clienti/utenti/associati e l’impegno profuso sui temi della sicurezza, dell’ambiente e della sostenibilità sociale. Gli Opinion Leader rappresentano una delle principali linee di attività della Campagna “Italia in Classe A”.

Adiconsum è Opinion Leader di “Italia in Classe A”

La richiesta presentata da Adiconsum per diventare Opinion Leader della Campagna è stata accolta e annunciamo con piacere che lo scorso 3 novembre, alla presenza della Direttrice del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica di Enea, dott.ssa Ilaria Bertini, della Segretaria generale della FIR Cisl, Raffaella Galasso, il Presidente di Adiconsum nazionale, Carlo De Masi, ha sottoscritto l’Accordo di adesione e collaborazione alla Campagna nazionale “Italia in Classe A”.

Nello specifico, Adiconsum promuoverà l’efficienza energetica all’interno delle attività previste nei suoi progetti, tra i quali “La Casa SI Cura” e “Together2Green”.

 

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  • Trasferimento clienti da Intesa Sanpaolo a Isybank: Antitrust apre un’istruttoria

Trasferimento clienti da Intesa Sanpaolo a Isybank: Antitrust apre un’istruttoria

7 Novembre 2023

Le problematiche relative al trasferimento di centinaia di migliaia di correntisti di Intesa Sanpaolo alla nuova banca digitale del gruppo, denominata Isybank, da noi subito denunciate, non sono passate inosservate all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha aperto nei giorni scorsi un’istruttoria in merito. Vediamo che cosa sta succedendo.

Le motivazioni dell’Antitrust

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in un comunicato fa sapere che sono state circa 2.000 le segnalazioni pervenute alla sua attenzione relativamente al trasferimento di numerosi correntisti da Intesa Sanpaolo a Isybank, la nuova banca digitale del Gruppo.

L’Antitrust ha avviato un’istruttoria in merito alle modalità con cui le due società hanno comunicato e realizzato il trasferimento.

Ad avviso dell’Autorità infatti la comunicazione inviata ai risparmiatori “appare ambigua e diffusa con modalità che non sembrano coerenti con l’importanza della questione trattata”. Inoltre, il trasferimento comporta anche importanti modifiche.

La posizione di Adiconsum

Per Adiconsum è necessario:

  • riaprire i termini di rinuncia all’adesione alla nuova banca da parte del cliente invertendo il criterio del “silenzio/assenso”
  • assicurare, a chi trasmigra a Isybank, la piena funzionalità di tutti i servizi già garantiti da Intesa Sanpaolo, non ultima la possibilità di rivolgersi a sportelli fisici e non solo ad un operatore completamente digitale con cui si potrà interagire soltanto attraverso smartphone e non anche tramite browser del proprio personal computer come invece avveniva con Intesa Sanpaolo.

Mancano poi alcune funzionalità e servizi (ad esempio, le cosiddette carte virtuali) presenti in Intesa Sanpaolo e assenti in Isybank e ciò potrebbe comportare, almeno per alcuni correntisti, un aumento dei costi di tenuta del conto.

La richiesta di Adiconsum

Pertanto, Adiconsum chiede a Intesa Sanpaolo e a Isybank la convocazione immediata di un tavolo con le Associazioni Consumatori per valutare e confrontarsi sugli impatti per la clientela della banca digitale e trovare insieme la strada per fornire ai risparmiatori informazioni chiare e fluide per renderli consapevoli di tale cambiamento.

Polizze vita ex Eurovita: Adiconsum consiglia cautela nei riscatti

6 Novembre 2023

Dal 2 novembre 2023 è terminato il blocco dei riscatti di chi ha sottoscritto le polizze Eurovita, oggi CRONOS VITA, ed è quindi possibile richiederne la liquidazione. A questo proposito sono state tantissime le richieste di informazioni pervenute agli sportelli territoriali Adiconsum da parte dei risparmiatori. Ecco che cosa c’è da sapere.

Da Eurovita a Cronos Vita

A seguito delle difficoltà incontrate dalla Compagnia assicurativa Eurovita, grazie ad un’azione di salvataggio coordinata dall’Ivass, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, è stata costituita una nuova società, denominata Cronos Vita, partecipata dalle cinque compagnie primarie del settore assicurativo: Generali Italia, Intesa Sanpaolo Vita, Poste Vita, Unipol SAI e da Allianz, in cui sono stati fatti confluire tutti i clienti di Eurovita, mantenendo le prospettive e le garanzie precedentemente sottoscritte per i propri investimenti senza alcuna modifica contrattuale. In un secondo tempo, il portafoglio clienti sarà suddiviso tra le Compagnie che partecipano al capitale della società.

I riscatti

Con la costituzione di Cronos Vita, dal 2 novembre scorso, i possessori possono richiedere il riscatto della propria polizza scaricando la modulistica dal sito di Cronos Vita.

Il consiglio di Adiconsum

Sul tema dei riscatti Adiconsum consiglia ai risparmiatori di procedere con molta cautela per evitare perdite di capitale dovute all’aumento dei tassi ed all’andamento degli investimenti sottostanti e ritiene che le situazioni vadano valutate caso per caso.

A tal proposito, Adiconsum invita i consumatori interessati a rivolgersi ai propri sportelli territoriali per ricevere l’adeguata assistenza.

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  • Stakeholder Engagement: Come Adiconsum Contribuisce alla Responsabilità Aziendale

Stakeholder Engagement: Come Adiconsum Contribuisce alla Responsabilità Aziendale

6 Novembre 2023

L’engagement degli stakeholder è diventato un elemento chiave nella gestione aziendale moderna. Le aziende si rendono sempre di più conto dell’importanza di coinvolgere le diverse parti interessate, compresi clienti, dipendenti, fornitori, azionisti e comunità locali, nella formulazione delle strategie e delle politiche aziendali. In questo articolo, esamineremo il concetto di stakeholder engagement e come Adiconsum contribuisce alla strategia aziendale, promuovendo una collaborazione efficace tra le imprese e le comunità con cui interagiscono.

 

La Crescente Importanza dello Stakeholder Engagement

Nel contesto aziendale attuale, il coinvolgimento degli stakeholder rappresenta una tappa cruciale verso la costruzione di una reputazione positiva, il mantenimento della fiducia del cliente e la gestione dei rischi. Le aspettative nei confronti delle imprese stanno cambiando, e la società richiede maggiore trasparenza, responsabilità e impegno nei confronti delle preoccupazioni sociali e ambientali.

Il coinvolgimento degli stakeholder non riguarda solo la comunicazione unidirezionale con le parti interessate, ma implica anche l’ascolto delle loro opinioni, la presa in considerazione delle loro preoccupazioni e l’integrazione di queste informazioni nelle decisioni aziendali. Questa pratica è essenziale per la sostenibilità a lungo termine delle imprese e per il raggiungimento degli obiettivi di responsabilità aziendale. Lo stakeholder engagement se ben attuato conferisce autorevolezza al percorso e alla strategia  di sostenibilità aziendale

 

Adiconsum e il Coinvolgimento degli Stakeholder

Adiconsum è un’organizzazione che mette al centro il coinvolgimento degli stakeholder come elemento fondamentale della sua missione e delle attività che svolge. Ecco come Adiconsum contribuisce alla responsabilità aziendale attraverso l’engagement degli stakeholder:

 

  1. Dialogo Aperto con i Consumatori

Adiconsum promuove il dialogo aperto con i consumatori, incoraggiandoli a condividere le loro opinioni e preoccupazioni sulle pratiche aziendali. Questo feedback è fondamentale per le imprese che vogliono migliorare i propri prodotti e servizi in linea con le esigenze dei consumatori. L’associazione agisce come mediatore tra le aziende e i consumatori, facilitando la comunicazione e promuovendo la trasparenza.

 

  1. Coinvolgimento Attivo delle PMI

Adiconsum coinvolge attivamente le piccole e medie imprese nel processo di adozione di pratiche sostenibili. Offre programmi di formazione e consulenza per aiutare le PMI a comprendere le sfide legate alla sostenibilità e a sviluppare strategie mirate. In questo modo, l’associazione favorisce la collaborazione tra le aziende e le comunità in cui operano.

 

  1. Advocacy per la Responsabilità Aziendale

Adiconsum svolge un ruolo di advocacy, promuovendo normative e standard sostenibili. L’associazione lavora a stretto contatto con le istituzioni, cercando di influenzare le politiche pubbliche nell’interesse generale e per sostenere il coinvolgimento degli stakeholder nel promuovere la sostenibilità aziendale.

 

Come l’Engagement degli Stakeholder porta beneficio alle Aziende. 

L’engagement degli stakeholder comporta una serie di benefici significativi per le aziende:

  1. Miglioramento della Reputazione

Coinvolgere gli stakeholder e rispondere alle loro preoccupazioni può migliorare la reputazione dell’azienda, aumentando la fiducia dei clienti e la lealtà verso il brand. I portatori di interesse avranno modo di esprimere le loro osservazioni sulle priorità delle tematiche di sostenibilità

  1. Identificazione di Opportunità

L’ascolto attivo degli stakeholder può portare all’identificazione di nuove opportunità di mercato e di miglioramento dei prodotti o servizi. 

  1. Riduzione dei Rischi

Il coinvolgimento degli stakeholder consente alle aziende di identificare i rischi in modo tempestivo, evitando potenziali crisi o controversie.

  1. Conformità Normativa

Coinvolgere gli stakeholder aiuta le aziende a conformarsi alle normative ambientali, sociali ed etiche in modo proattivo.

 

Conclusioni

L’engagement degli stakeholder è un elemento chiave nella gestione aziendale moderna, e le aziende che collaborano attivamente con le parti interessate sono meglio posizionate per affrontare le sfide e cogliere le opportunità legate alla responsabilità aziendale. Adiconsum svolge un ruolo cruciale nel promuovere il coinvolgimento degli stakeholder, supportando le imprese nella costruzione di relazioni positive con i consumatori, le comunità e altre parti interessate. L’associazione contribuisce in modo significativo alla promozione della sostenibilità aziendale e all’adozione di pratiche responsabili. Investire nell’engagement degli stakeholder attraverso il supporto di organizzazioni come Adiconsum è un passo fondamentale verso un futuro aziendale sostenibile e di successo.

 

Adiconsum: Il Partner Chiave per la Sostenibilità delle PMI

6 Novembre 2023

Adiconsum svolge un ruolo cruciale nel garantire che i diritti dei consumatori siano compatibili con l’obiettivo di preservare l’ambiente e promuovere modelli di consumo più responsabile e sostenibile.
Adiconsum si presenta come un partner chiave per le PMI che desiderano intraprendere un percorso di sostenibilità. Questa associazione è dedicata a promuovere una visione responsabile e sostenibile del consumo e dell’impresa, e offre un ampio ventaglio di servizi per supportare le aziende in questo processo.
Adiconsum è in grado di fornire dati e tendenze basandosi sull’osservatorio permanente delle loro attività quotidiane e sulla capacità di interpretare le attese dei consumatori in questo ambito.

 

Consulenza Specializzata: Adiconsum dispone di esperti nella gestione della sostenibilità e può offrire consulenza specifica alle PMI. Questo supporto può aiutare le aziende a valutare il proprio impatto ambientale, sociale ed economico e a sviluppare piani d’azione mirati.

Formazione e Sensibilizzazione: l’associazione offre programmi di formazione e sensibilizzazione per educare il personale delle PMI sulla sostenibilità e su come integrarla nelle operazioni quotidiane.

Certificazioni e Marchi di Qualità: Adiconsum può aiutare le aziende a ottenere certificazioni e marchi di qualità legati alla sostenibilità. Questi riconoscimenti possono aumentare la fiducia dei consumatori e l’attrattiva dei prodotti o servizi.

Accesso a Rete e Best Practice: Adiconsum mette le PMI in contatto con altre aziende che hanno già intrapreso percorsi di sostenibilità con successo. Questa condivisione di esperienze e best practice è preziosa per l’apprendimento e l’ispirazione.

 

Conclusioni

La sostenibilità è diventata una priorità strategica per le PMI in tutto il mondo. Affrontare le sfide e cogliere le opportunità legate alla sostenibilità richiede l’impegno delle aziende e il supporto di partner esperti come Adiconsum.

Le aspettative dei consumatori in crescita riguardo alla sostenibilità non possono essere ignorate. Le aziende che abbracciano la sostenibilità possono migliorare la propria posizione sul mercato, ridurre i rischi e contribuire a un futuro migliore per l’ambiente e la società.

Adiconsum è il partner ideale per le PMI che vogliono iniziare o rafforzare il proprio percorso di sostenibilità. La collaborazione con questa associazione offre l’opportunità di avere sempre ben presente le attese dei consumatori attuali e futuri. La collaborazione garantirà l’accesso a risorse preziose e l’opportunità di crescere in un mondo sempre più orientato alla sostenibilità vera e autentica. Investire nella sostenibilità è investire nel successo a lungo termine delle PMI e nella costruzione di un futuro sostenibile per tutti: aziende e consumatori.

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