LE FOTOCOPIE NON SONO PROVE SUFFICIENTI PER DIMOSTRARE L’AVVENUTA NOTIFICA

27 Novembre 2014

L’avvenuta notifica di un atto può essere
dimostrata solo con il deposito dei documenti in originale e non producendo la
fotocopia della cartella esattoriale e dell’avviso di ricevimento della
raccomandata.

La Commissione tributaria di Taranto, ribadendo
quanto deciso già da altri giudici, ha accolto il ricorso di un contribuente
che contestava la notifica di una cartella di pagamento emessa da Equitalia, in
quanto quest’ultima non ha dato prova dell’avvenuta notifica.

Essa, infatti, può essere dimostrata solo
depositando:

·     
l’originale
della cartella esattoriale

·     
l’originale
dell’avviso di ricevimento, nel caso di notifica a mezzo raccomandata. 

RITIRO DEI RAEE GRATIS SE ACQUISTI ONLINE

27 Novembre 2014

C’è rifiuto e rifiuto. Oltre al vetro, alla plastica, alla carta e all’umido ora ci sono anche i c.d. RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Rifiuti di non facile smaltimento.

Se acquisti un prodotto elettrico o elettronico tramite internet, il ritiro del vecchio prodotto è a spese del venditore. Naturalmente il prodotto da ritirare deve essere della stessa tipologia di quello che si è acquistato: videocamera con videocamera, macchina fotografica con macchina fotografica, frigorifero con frigorifero, ecc..

CONSIGLIO ADICONSUM: verificare sul sito internet se è indicata la procedura per il ritiro dei RAEE. In mancanza il contratto è da considerarsi nullo e si ha anche diritto alla restituzione della somma pagata

INCIDENTI STRADALI: SOLO 3 MESI PER CHIEDERE IL RISARCIMENTO

27 Novembre 2014

Non si hanno più 2 anni di tempo per chiedere
all’assicurazione il risarcimento per danni subiti in caso di incidente stradale.

La domanda di indennizzo va presentata alla
compagnia assicurativa entro 3 mesi dall’evento con una raccomandata A.R..

Se non si provvede entro tale termine, bisognerà
dimostrare quali siano state le cause di forza maggiore che lo hanno impedito.

CASA: ONLINE IL MODULO PER ACCEDERE AL FONDO PER I MUTUI PRIMA CASA

27 Novembre 2014

Entra finalmente nel vivo
il Fondo di garanzia per i mutui per la prima casa.

Infatti, è stato
pubblicato online, sul sito del Dipartimento del Tesoro del Ministero
dell’Economia e delle Finanze, il modulo da compilare per accedere al suddetto
Fondo.

Una volta compilato, il
modulo va consegnato alla propria banca, la quale a sua volta lo invierà alla
Consap.

Scarica il Modulo

IMPORTANTE: Ricordiamo che l’adesione
al Fondo da parte delle banche/intermediari è su base volontaria. Pertanto per
conoscere se la propria banca aderisce o meno consultate:

·     
il sito della Consap SpA (www.consap.it) oppure il sito dell’ABI (www.abi.it)

 

Ricordiamo i punti
salienti del Fondo Garanzia mutui prima casa

Scopo del mutuo

I mutui potranno essere
utilizzati per l’acquisto della prima casa o per l’acquisto più gli eventuali
interventi di ristrutturazione e miglioramento dell’efficienza energetica
dell’abitazione.

Importo
del mutuo

·     
Non superiore
a 250 mila euro

Quanto
copre il Fondo

·     
Fino al 50%
della quota capitale del mutuo ipotecario chiesto

Quali
tassi vengono applicati

·     
tasso calmierato: tasso effettivo globale – TEG non
superiore al tasso effettivo globale medio – TEGM, pubblicato trimestralmente
dal Ministero dell’Economia

Quali i
criteri per accedere al Fondo

·     
Giovani coppie (in cui almeno uno dei due componenti non
abbia superato i 35 anni)

·     
nuclei familiari monogenitoriali con figli minori

·     
giovani di età inferiore ai trentacinque anni titolari di un
rapporto di lavoro atipico

·     
conduttori di alloggi popolari, comunque denominati.

Vincolo
imprenscindibile

·     
Non essere
proprietari di altri immobili ad uso abitativo salvo quelli acquisiti per
successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a
titolo gratuito a genitori o fratelli.

CAMBIA L’OLIERA NEI RISTORANTI

26 Novembre 2014

È entrato
in vigore proprio in questi giorni, e precisamente da lunedì 24 novembre,
l’obbligo di dotare le oliere presenti sui tavoli di bar, ristoranti e pubblici
esercizi in generale, di un tappo antirabbocco.

L’adozione
del tappo antirabbocco non è altro che l’applicazione della legge europea 2013
bis.

L’adozione  tappo
antirabbocco sarà più difficile riempire o allungare l’oliera con olio diverso,
magari spacciato per quello che non è…

Una misura
di trasparenza e di corretta informazione ai consumatori.

MULTE STRADALI E IL DILEMMA DEL CALCOLO DEI 90 GG PER LA NOTIFICA

25 Novembre 2014

Ha avuto ampia eco sulla stampa
nazionale la vicenda delle multe elevate dal Comune di Milano e pervenute agli
automobilisti oltre il canonico termine dei 90 giorni.

L’art. 201 del Codice della strada
recita che il calcolo dei 90 gg va effettuato a partire dalla data di
accertamento della violazione.

Con il termine “accertamento” si
intende il momento in cui l’agente di polizia stradale o urbana identifica i dati
del veicolo ed il trasgressore/proprietario del veicolo.

Tale fase ha dei tempi che possono
variare in funzione di alcune variabili, ad es:

·        
nel
caso di incidente stradale: la sussistenza della violazione del Codice della
Strada viene appurata dopo l’espletamento dei rilievi e quindi in tempi diversi
dall’esecuzione dell’infrazione

·        
nel
caso in cui il cambio di proprietà o di residenza non sia stato aggiornato sui
pubblici registri, l’accertamento non è contestuale al compimento
dell’infrazione

Diverso è il caso dell’infrazione
rilevata con l’autovelox.


COME
SI CALCOLANO I 90 GG IN CASO DI INFRAZIONE RILEVATA CON AUTOVELOX

Nel caso di violazione rilevata con autovelox,  una sentenza della Corte Costituzionale n.
198/1996 ha riconosciuto che i 90 gg. si
calcolano  dalla data in cui è stata
commessa l’infrazione/accertamento fino alla data in cui il plico è stato
consegnato dalla Polizia alla Posta
.

In pratica, la data dell’infrazione
e quella dell’accertamento coincidono, in quanto grazie all’utilizzo di tali
dispositivi elettronici, la lettura della targa è automatica e quindi l’organo
di polizia comunale è in grado di identificare 
 immediatamente il proprietario.
L’accertamento in senso stretto avviene in pratica al momento dello scatto
della foto, anche se comunque occorre la convalida da parte delle forze di
polizia.


IMPORTANTE: La sentenza della Corte
Costituzionale è valida nel caso in cui l’auto abbia un unico proprietario e i
dati del veicolo e del proprietario siano correttamente riportati nei pubblici
registri. Diverso è il caso di violazioni commesse con auto prese a noleggio o
aziendali. In questi casi il calcolo dei 90 gg deve essere fatto partire dal
momento in cui la polizia entra in possesso dei dati aggiornati.


Attenzione: il calcolo dei 90 gg non deve
tenere conto della data di ricevimento del plico da parte dell’automobilista,
il quale può riceverlo a casa oppure presso l’ufficio postale.


CHE
COSA È SUCCESSO A MILANO

Il Comune ha elevato migliaia di
multe, molte delle quali sono state notificate ben oltre i 90 gg.. La
Prefettura, trovandosi di fronte al proliferare di ricorsi da parte degli
automobilisti che contestavano il superamento dei tempi di notifica, ha inviato
una richiesta di chiarimenti al Ministero dell’Interno, che ha fatto sapere di
condividere le perplessità espresse dalla Prefettura e ha richiamato quanto contenuto nella sentenza della Corte Costituzionale.

CONSIGLIO DI ADICONSUM: non esitate
a contattare le sedi territoriali Adiconsum per far
verificare la correttezza sia dei tempi di notifica che del tipo di autovelox.

Per
maggiori info sulle multe consultare la Guida “
Multe”.

 

 

 

 

RCAUTO: ECCO TUTTE LE CRITICITÀ DEI SITI COMPARATIVI

23 Novembre 2014

Come Adiconsum avevamo sempre
nutrito seri dubbi sulla trasparenza e correttezza dei siti comparatori Rc
auto. Quei dubbi, purtroppo, sono diventati conferme.

Un’indagine svolta dall’IVASS,
l’Istituto di vigilanza delle assicurazioni, pubblicata sul sito dell’organismo
di, ha appurato diverse criticità così sintetizzabili:

·        
comparazione deficitaria a causa del:

Ø 
confronto
tra pochi prodotti di poche compagnie di assicurazione

Ø 
confronto
basato solo sul prezzo, senza comparare i prodotti in base anche a: massimali,
franchigie, rivalse ed esclusione

·        
massiccio uso di messaggi
pubblicitari non trasparenti
:

Ø 
il
consumatore viene indotto a credere di poter ottenere notevoli risparmi, ma
nessuna indicazione è data né sui criteri di valutazione dei prodotti né sulle
basi di calcolo utilizzate per ottenere il risparmio pubblicizzato.

Alla luce dei risultati emersi,
l’IVASS ha invitato gli intermediari assicurativi che gestiscono i suddetti
siti comparativi a provvedere alle necessarie misure correttive entro il 31 gennaio 2015.

Adiconsum chiede a IVASS di appurare
l’esistenza di eventuali comportamenti lesivi/ingannevoli messi in atto dagli
intermediari assicurativi di tali siti nei confronti dei consumatori.

CONSIGLIO DI ADICONSUM: per un
preventivo più aderente alla realtà, consultare il sito www.tuopreventivatore.it gestito da IVASS e Ministero dello
Sviluppo Economico. Questo sito compara tutte le imprese di assicurazione
abilitate ad operare in Italia nel ramo Rc auto.

 

SICILY BY CAR: PUBBLICAZIONE NOTIZIA CON RETTIFICA

20 Novembre 2014

In merito alla sanzione comminata
dall’Antitrust alla SICILY BY CAR, società di autonoleggio, per pratica
commerciale scorretta, rettifichiamo su richiesta della stessa SICILY BY CAR la
frase contenuta nella notizia pubblicata lo scorso 14 novembre:

“L’Antitrust
ha appurato nel corso dell’istruttoria che la società aveva dato istruzioni
alle varie agenzie di attivare la procedura RDS (Riepilogo dei Documenti del
Sinistro)
anche
per danni “irrisori”, addebitando ai consumatori danni di cui non erano
responsabili personalmente”

riportando il virgolettato del
provvedimento dell’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato che così
recita:

SICILY BY CAR, con la partecipazione e
l’attivo coinvolgimento di A&C Broker, abbia realizzato e ampiamente
implementato una procedura ben congegnata per incrementare significativamente
le sue entrate, attraverso l’addebito ad un certo numero di consumatori di
spese non dovute o superiori all’effettiva spesa per la riparazione delle
autovetture, con effetto anche di “compensare” i prezzi particolarmente
“competitivi” che essa applica sul mercato
. Si tratta di una pratica commerciale scorretta connotata da chiari ed
evidenti profili di aggressività in quanto il professionista, attraverso la
disponibilità delle somme bloccate sulla carta di credito del consumatore, si
appropria di somme rilevanti senza il consenso del consumatore, in tal modo
realizzando un’azione coercitiva che ha un diretto impatto sulla sfera
patrimoniale del medesimo. Funzionali a tale pratica aggressiva appaiono
peraltro le modalità ingannevoli con le quali la procedura di stima del danno
viene presentata ai consumatori e specificamente con riferimento all’apparente
terzietà e correttezza dell’attività peritale svolta da un’impresa
apparentemente terza, quale A&C Broker”.

Ricordiamo ai consumatori che la
procedura di noleggio di un’auto prevede che la società noleggiatrice vincoli,
tramite addebito sulla carta di credito del consumatore che noleggia, una certa
somma di denaro per garantirsi da eventuali danni. Altro è invece addebitare sulla
carta di credito del consumatore-noleggiante costi ingiustificati.

CONSIGLIO DI ADICONSUM: Leggete
sempre con attenzione gli estratti conto della vostra carta di credito per verificare
l’esattezza degli importi addebitativi e nel caso doveste riscontrare addebiti
ingiustificati chiedete assistenza alle sedi
territoriali Adiconsum.

 

Per info sul noleggio auto, potete
visitate il sito del Centro europeo consumatori, dove è presente nella sezione
“Acquisto e noleggio auto” una guida dedicata.

 

 

PREZZI: TRENTATREESIMA TABELLA DELLA CONVENIENZA

20 Novembre 2014

Questa settimana i
carrelli della spesa delle 6 città campione secondo la Trentatreesima Tabella
della Convenienza di Adiconsum
e Klikkapromo.it-Pazzi per le offerte, il motore di ricerca delle offerte nei
supermercati, sono tutti in calo.

Il carrello costa da un minimo di 44,63 ad un massimo di 53,34 euro. La
città meno cara è Firenze, la più cara Milano. Il carrello della spesa
monitorato da Adiconsum e Klikkapromo.it comprende prodotti alimentari e
prodotti per l’igiene e la cura della persona e della casa. Ecco, città per
città, i costi:

 

 

·        
Firenze         44,63
euro

·        
Roma           45,41
euro

·        
Napoli           46,68
euro

·        
Torino          46,83
euro

·        
Bologna        50,02
euro

·        
Milano          53,34
euro

 

 

Raggiunge il 61% il risparmio massimo dei consumatori che acquistano i
prodotti a prezzo scontato piuttosto che a prezzo pieno, ma anche il risparmio
minimo è di tutto rispetto attestandosi al 50%. Lo ri leva la Tabella di Adiconsume Klikkapromo.it

Di seguito le percentuali di risparmio città per città:

 

·        
Roma                    61%

·        
Torino e Firenze       56%

·        
Milano                    54%

·        
Bologna                  53%

·        
Napoli                    50%

 

 

N.B.: le offerte
sono state rilevate Giovedì 20 novembre.

 

RICETTE MEDICHE IN FARMACIA? SÌ, PURCHÉ IN BUSTA CHIUSA

19 Novembre 2014

Non c’è nessuna violazione della
privacy da parte del medico di base nel lasciare le ricette mediche da lui
prescritte in farmacia o nella sala d’attesa dello studio medico.

L’unica accortezza che il medico di
famiglia deve porre a difesa della privacy del paziente è quella di mettere la
ricetta in busta chiusa. Ciò eviterà che persone estranee alla persona
interessata vengano a conoscenza di dati delicati, come quelli sanitari, per i
quali occorre adottare comportamenti di grande cautela.

Lo ha specificato con un comunicato
stampa il Garante della privacy.

BANCOMAT: COMMISSIONI PIÙ BASSE PER I NEGOZIANTI E PER I CONSUMATORI?

19 Novembre 2014

Il Consorzio Bancomat ridurrà le commissioni applicate dagli esercenti
dotati dei dispositivi POS per i pagamenti effettuati dai consumatori col
bancomat. È questo l’impegno preso dal Consorzio con l’Antitrust dopo
l’apertura dell’istruttoria avviata dall’Autorità di regolazione per accertare l’eventuale
presenza di intese restrittive della concorrenza (“cartello”) sulle commissioni
applicate al Bill payment.

Gli alti costi delle commissioni erano stati presi a giustificazione da
molti negozianti che non si erano dotati dei dispositivi POS creando nocumento
ai consumatori ed ostacolando l’utilizzo e la diffusione della moneta
elettronica, prezioso strumento antievasione.

Speriamo che questa riduzione contribuisca ad uno sviluppo sempre
maggiore del bill payment.

Ecco gli impegni presi dal Consorzio Bancomat:

·        
pubblicazione sul proprio sito Internet del valore
della commissione applicabile al servizio Bill
payment

·        
realizzazione di uno studio sul “Merchant
indifference test” per acquisire gli elementi necessari a recepire i principi
della Commissione europea

Il Consorzio Bancomat, entro 45 gg., dovrà presentare all’Antitrust una
relazione in cui illustrerà le modalità di attuazione degli impegni assunti.

 

TRASPORTI MARITTIMI: LA TIRRENIA PUBBLICA TUTTE LE TARIFFE TRATTA PER TRATTA

18 Novembre 2014

Non avranno più segreti per i passeggeri della Tirrenia le tariffe applicate dalla Compagnia di navigazione che collega le più importanti isole del nostro Paese, in primis la Sardegna.

 

Sarà ora possibile trovare sul portale tirrenia.it i raffronti tra le tariffe massime delle stagioni bassa, media e alta.

 

IMPORTANTE: Lo sapevi che anche quando viaggi sulla nave ti sono riconosciuti dei diritti? Scoprili con Adiconsum cliccando qui

 

TRENITALIA MULTATA PER PRATICA COMMERCIALE SCORRETTA SUI BIGLIETTI

18 Novembre 2014

A nulla sono valsi gli impegni
presentati da Trenitalia all’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato per
evitare la sanzione.

 

L’Antitrust, a seguito di una
istruttoria molto dettagliata e sulla scia di prove documentali fatte pervenire
dai consumatori multati, ha sanzionato Trenitalia per 1.000.000 di euro per
pratica commerciale scorretta, ai sensi degli artt. 20, 24 e 25 del Codice del
Consumo

 

L’azienda faceva, infatti, rientrare
nella procedura “Mancanza di biglietto” ed elevava sanzioni anche a quei
viaggiatori che si trovavano in possesso di un biglietto solo parzialmente
idoneo al viaggio o che non avevano avuto la possibilità di acquistarlo per
disservizi imputabili unicamente a Trenitalia.

 

L’azienda imponeva ai viaggiatori:

·       
il pagamento di quanto dovuto per il viaggio in corso

·       
una sovrattassa da 50 a 200 euro

·       
una somma a titolo di oblazione.

 

Avverso il provvedimento Trenitalia
potrà presentare ricorso al TAR del Lazio o al Presidente della Repubblica.

 

IMPORTANTE: Nell’eventualità che Trenitalia prosegua tali comportamenti, invitiamo
i consumatori a segnalarlo alle
sedi territoriali Adiconsum.

BANCA MARCHE: ADICONSUM INCONTRA I RISPARMIATORI TRADITI

16 Novembre 2014

Quella di Banca Marche
è purtroppo un’altra storia di risparmio tradito.

Sono, infatti, oltre
40.000 i piccoli azionisti della Banca delle Marche circa il 32% del capitale
sociale della Banca che hanno visto crollare il valore delle proprie azioni.

Sulla vicenda ci sono dei
procedimenti in corso alla fine dei quali i singoli azionisti saranno
legittimati a costituirsi in giudizio, anche attraverso Adiconsum, ma
l’Associazione intende agire su più fronti per tutelare al meglio i piccoli
azionisti e obbligazionisti.

Per questo motivo, Adiconsum ha
indetto per Martedì 18 novembre alle ore 17 un’Assemblea Pubblica alla presenza
di Pietro Giordano, Presidente nazionale di Adiconsum, per illustrare ai
risparmiatori traditi la percorribilità di altre strade.

Adiconsum pertanto, invita tutti
coloro che sono azionisti di banca Marche a partecipare all’Assemblea Pubblica.

L’appuntamento è per:


Martedì 18 novembre  ore
17,00

Hotel Cosmopolitan

(al termine della superstrada,  al semaforo girare a destra sulla SS16
Adriatica. verso Porto S.Elpidio)

Civitanova  Marche –  Via Alcide De Gasperi

 

L’ingresso è libero

 

Per maggiori info

·        
contattare: cell.
327/6837783  oppure 071/2822300 –
07334075212

·        
inviare e-mail:adiconsum.marche@gmail.commacerata@adiconsum.it

 

 

PNEUMATICI INVERNALI/CATENE DA NEVE: COME SCEGLIERLI?

13 Novembre 2014

In molti Comuni dal 15 novembre scatta l’obbligo di
montare gli pneumatici invernali o comunque di avere a bordo le catene da neve.
Non dotarsi di tali dispositivi può costare caro. Le multe, infatti, variano
da:

·      39 a 159 euro per le infrazioni
commesse dentro i centri abitati

·     
80 a
318 euro per le infrazioni commesse fuori dei centri abitati.

 

Come scegliere gli pneumatici invernali


Verifica la presenza
delle seguenti sigle, riconosciute dall’Unione europea:

·     
M+S oppure MS, M/S, M-S,
M&S. Si trovano sul fianco della gomma.

Il simbolo
di una montagna con tre cime con all’interno un fiocco di neve, che spesso
accompagna le sigle ufficiali, non ha nessun valore.


Come scegliere le catene da neve


Verifica
che sulla confezione sia riportata la:

·     
norma UNI 11313 (CUNA NC 178-01 oppure ON V 5117). Questa
dimostrab attesta la costruzione a norma.

 

Prezzi degli pneumatici invernali


·     
Un treno di gomme per un’utilitaria può costare dai 350
euro in su.

CONSIGLIO
DI ADICONSUM: non acquistare gli pneumatici a ridosso dell’entrata in vigore
dell’obbligo o a stagione invernale già iniziata. Tieni  d’occhio le promozioni, soprattutto in
primavera.

Prezzi delle catene da neve


·     
Da 40 euro (acquistate online o al supermercato) a  150 euro per quelle autotensionanti.

CONSIGLIO
DI ADICONSUM: idem come per gli pneumatici invernali.

 

ATTENZIONE:
Cosa fare prima di metterti in viaggio


Prima
di tutto informati sulle ordinanze in vigore nelle zone che intendi percorrere:

·     
contattando: il CCISS (Coordinamento
Informazioni sulla Sicurezza Stradale)

·     
visitando i vari siti istituzionali: Ministero
dell’Interno
e Polizia di Stato

RISCALDAMENTI: IL 15 NOVEMBRE SCATTA LA ZONA C

13 Novembre 2014

Dopo l’accensione nelle zone climatiche D, E ed F,
dal 15 novembre, anche i residenti dei Comuni della zona C potranno accendere i
riscaldamenti. Si tratta di quei Comuni che si trovano nelle zone ritenute
moderatamente calde, Sardegna, Puglia, Calabria e Sicilia.

Di seguito la tabella sull’accensione dei
riscaldamenti nelle 6 zone climatiche con periodo e durata di accensione.

 

Zona
climatica  

Periodo di accensione

Durata accensione

A

1° dicembre – 15 marzo

6 ore al dì

1° dicembre – 1 marzo

8 ore al sì

C

15 novembre – 31 marzo

10 ore al dì

D

1° novembre – 15 aprile

12 ore al dì

E

15 ottobre – 15 aprile

14 ore al dì

F

Nessuna limitazione

Nessuna limitazione

 

Scopri a quale zona climatica
appartiene il tuo Comune cliccando qui

 

CONSIGLIO DI ADICONSUM: Se volete
riscaldare casa senza dover pagare bollette astronomiche, guardate il seguente video

48.500 CAPI CONTRAFFATTI: 9 LE PERSONE ARRESTATE

12 Novembre 2014

Commercializzavano abiti e scarpe  delle più note marche come  Nike, Hogan, Moncler, Peuterey, Woolrich,
Refrigewear, Tod’s, peccato che erano false!

Sono stati i finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria
di Milano a smascherare un traffico criminale di prodotti contraffatti con
ramificazioni anche in altri paesi tra i quali la Repubblica Popolare Cinese,
il Marocco, la Spagna, l’Ungheria e la Slovenia che hanno portato al sequestro
di 48.500 articoli  di abbigliamento e
scarpe delle marche sopra menzionate commissionate in Cina ed immesse poi nel
nostro Paese, falsificando la documentazione doganale per nascondere la vera origine
dei capi.

IMPORTANTE: Per combattere il mercato della
contraffazione che toglie lavoro, alimenta la criminalità organizzata e il
lavoro nero, mette a rischio la salute e la sicurezza delle persone, tutti
dobbiamo fare la nostra parte non solo le Forze dell’Ordine. Per prima cosa
occorre informarsi.

Adiconsum, insieme ad altre Associazioni
Consumatori, partecipa al progetto  “Io sono originale” finanziato dalla Direzione Generale per
la Lotta alla Contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi
– del Ministero dello
Sviluppo Economico.

Di seguito i riferimenti dello sportello Adiconsum “Io Sono Originale”

·     
indirizzo: Roma, Via G.Nais 16

·     
tel: 06 44170220  

·     
orari: martedì 9-13 e giovedì 14-18

·     
e-mail: sportelloroma@iosonoriginale.it

  • INFO CONSUMATORI
  • NEWS
  • È NULLA LA CARTELLA ESATTORIALE CHE NON RIPORTA TASSO DI INTERESSE E CALCOLO DEGLI INTERESSI

È NULLA LA CARTELLA ESATTORIALE CHE NON RIPORTA TASSO DI INTERESSE E CALCOLO DEGLI INTERESSI

12 Novembre 2014

È stata dichiarata nulla e quindi
dovrà essere rifatta la cartella esattoriale emessa da Equitalia per conto
dell’Agenzia delle Entrate pervenuta ad  un
contribuente per degli omessi versamenti d’imposta.

La Commissione Tributaria
Provinciale di Como ha accolto il ricorso del contribuente che lamentava tra i
vizi di legittimità il difetto di motivazione, ossia i criteri adottati per stabilire
l’importo da versare. La cartella, infatti, non riporta alcun cenno sulla
durata del ritardo, sul tasso di interessi, ecc., informazioni invece utili e
necessarie per il contribuente per pianificare le proprie spese.

I criteri di calcolo mancanti devono
essere forniti dal titolare del credito erariale, in questo caso l’Agenzia
delle Entrate, e comunicate all’Agente della riscossione, in questo caso
Equitalia, per essere riportati in cartella.

 

CONSIGLIO ADICONSUM: All’atto del
ricevimento di una cartella esattoriale verificare la presenza del tasso di
interesse e del calcolo degli interessi e la natura dell’omesso od errato
pagamento. Per assistenza non esitate a contattare la sede
territoriale Adiconsum più vicina a voi.

 

 

 

  • INFO CONSUMATORI
  • NEWS
  • ADICONSUM ADERISCE ALLA PETIZIONE CONTRO IL TAGLIO DEI PATRONATI. ADERISCI ANCHE TU!

ADICONSUM ADERISCE ALLA PETIZIONE CONTRO IL TAGLIO DEI PATRONATI. ADERISCI ANCHE TU!

11 Novembre 2014

Adiconsum chiede a Governo di rivedere la norma sui
Patronati       

La bozza della
Legge di Stabilità prevede una drastica riduzione delle risorse devolute alle
attività svolte dai Patronati.

Se la norma passasse  recherebbe grave nocumento alle famiglie e
ai pensionati già gravemente provate dalla crisi. È indubbio il valore aggiunto
prodotto dalle attività svolte dai Patronati a favore di famiglie e pensionati,
con il loro ventaglio di servizi offerti sul territorio, ma anche di sostegno agli
enti previdenziali dopo il ridimensionamento della presenza dei loro
uffici.

Infine, ma non
ultimo, il taglio dei Patronati, metterebbe a rischio quasi 10.000 posti di lavoro con conseguente
aggravio  del calo dei consumi.

Alla luce di queste considerazioni,
Adiconsum aderisce alla Petizione promossa dall’Inas Cisl (Istituto
nazionale assistenza sociale) contro il taglio dei Patronati

Firma la Petizione, contribuirai anche tu a difendere
il tuo Patronato.

(Su
twitter usa l’hashatg #xidiritti)

CERCHI UN’AUTO USATA? SCEGLI “ACQUISTO SICURO”

10 Novembre 2014

Nonostante la crisi, il mercato
dell’auto usata è stato l’unico segmento del settore che ha tenuto. La
compravendita dell’auto usata è purtroppo da sempre caratterizzata da criticità
tra venditore e acquirente. A dispetto delle norme contenute nel Codice del
Consumo che ha normato l’acquisto dei beni usati, come l’auto, prevedendo una
serie di obblighi da rispettare da parte del venditore ed assicurando una serie
di diritti da parte del consumatore, purtroppo le problematiche permangono.

È nell’ottica di rendere meno
problematico il rapporto tra venditore e consumatore nell’acquisto dell’auto
usata che si inserisce il protocollo sottoscritto tra Adiconsum e CONFORMGEST,
società di gestione sia della garanzia convenzionale che legale rivolta ai
rivenditori auto.

Il protocollo prevede:

·        
materiale
informativo (cartellonistica e brochure) rivolto ai consumatori su cosa fare
attenzione prima di acquistare prodotti e servizi

·        
la
supervisione di ADICONSUM circa la chiarezza, completezza e trasparenza di
tutte le comunicazioni inviate alla clientela (contratti, pubblicità,
informazioni pubblicate online/cartacee, pubblicità) sia prima sia dopo
l’acquisto dell’auto usata

·        
l’istituzione
di un tavolo permanente preposto alla risoluzione in via stragiudiziale,
attraverso l’istituto della conciliazione paritetica, delle eventuali
controversie che dovessero insorgere tra consumatori e CONFORMGEST

·        
la
formazione degli operatori CONFORMGEST per promuovere  un rapporto con la clientela che sia
improntato alla chiarezza, alla trasparenza e al dialogo costruttivo.

Da questo protocollo derivano
vantaggi sia per i consumatori che per i venditori.

Vantaggi
per il consumatore

·        
Il
consumatore-acquirente entrando nel negozio che espone il marchio “ACQUISTO
SICURO”, sa che quel venditore è convenzionato con CONFORMGEST e che pertanto
rispetta le garanzie spettanti per legge in merito alla compravendita dell’auto.

Vantaggi
per il venditore

·        
Il
venditore che opera secondo i principi di chiarezza, trasparenza ed in
conformità agli obblighi di legge dettati dal Codice di Consumo, non solo
tutela i consumatori-clienti, ma si distingue dai venditori non corretti.

 

ATTENZIONE:
Entrando nel negozio del concessionario cerca il logo di ACQUISTO SICURO. La
sua presenza ti dirà che quel rivenditore è tenuto ad osservare il protocollo
siglato tra Adiconsum e Conformgest e quindi a rispettare i tuoi diritti di
consumatore-acquirente di auto usata.



 

 

CHE COS’È LA “PASSATA DI POMODORO”?

9 Novembre 2014

La passata di pomodoro utilizzata per la
preparazione del sugo per la pasta o per il condimento della pizza e di altri
piatti  può essere chiamata così solo se
proviene dalla spremitura del pomodoro fresco e non da quello congelato, come
era concesso un tempo.

 

Per questo sulla confezione della passata di
pomodoro deve essere riportata la zona di coltivazione del pomodoro fresco.

 

Tutto ciò che deriva da concentrato di pomodoro
reidratato, pertanto, non può chiamarsi “passata di pomodoro”.

 

Prima di acquistare la passata di pomodoro
consigliamo di leggere attentamente l’etichetta.

WHATSAPP: SECONDO TE È UTILE O INUTILE LA DOPPIA SPUNTA BLU?

9 Novembre 2014

Grande dibattito sta suscitando tra
i consumatori italiani (ma non tra i consumatori degli altri Paesi) la
decisione di Whatsapp, il sistema di messaggeria più diffuso tra chi ha uno
smartphone, di colorare di blu la “doppia spunta” per indicare che il messaggio
inviato dal mittente è stato effettivamente letto dal destinatario.

Come tutti sanno, la doppia spunta
indica che il messaggio è arrivato al destinatario, ma non indica se sia stato
effettivamente letto.

L’obiettivo di una comunicazione
corretta è quella non solo di far arrivare un messaggio dall’emittente al
destinatario, ma di far sì che quest’ultimo lo legga.

La doppia spunta in blu introdotta
da Whatsapp rassicura in un certo senso l’emittente sul fatto che il
destinatario ha letto il suo messaggio. Questo naturalmente non vuol dire che
il destinatario è obbligato a rispondere.

Secondo Adiconsum, il vero problema
non sta tanto nella privacy, ma piuttosto se la doppia spunta debba essere o no
facoltativa e quindi una libera scelta dek consumatore.

Adiconsum ha lanciato ai consumatori
sui suoi canali social (facebooktwitter)
il seguente sondaggio:


Secondo voi, la doppia
spunta blu di Whatsapp
deve essere lasciata alla libera scelta del consumatore oppure no?

 

Aspettiamo le vostre osservazioni!

TRADING ONLINE: ALLERTA “GOLDEN GOOSE METHOD”

5 Novembre 2014

Non è
un’allerta meteo, ma qualcosa forse di ben più grave, l’allerta che come
Adiconsum lanciamo ai consumatori in merito all’attività di trading online,
cioè la compravendita di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, ecc.,  attraverso internet, svolta  da una non meglio definita società che pubblicizza
il metodo “Golden Goose”, un software da scaricare sul proprio computer, col
potere di far guadagnare ingenti somme di denaro.

PERCHÉ DARE L’ALLERTA AI CONSUMATORI

Perché
la società che sta offrendo i servizi di investimento tramite il software
“Golden goose method” non è provvista delle necessarie autorizzazioni della
Consob e quindi non è abilitata ad operare in Italia. Pertanto l’attività di
trading online che sta svolgendo nel nostro Paese è abusiva.

Quali i segnali che inducono a ritenere che si
tratta di un’attività illecita

·        
Per prima cosa l’accesso al software è vincolato
al versamento di una certa somma di denaro che non è dato di sapere se può
essere recuperata o meno e quindi è lecito ritenere che vada a fondo perduto.

·        
In secondo luogo l’assoluta mancanza di contatti
e di riferimenti, solo annunci ad effetto che vantano i lauti e facili guadagni
che si potrebbero conseguire.

A
questo punto la precauzione è d’obbligo.


IMPORTANTE: Adiconsum ha già segnalato
i fatti alle Autorità di regolazione competenti. Poiché l’attività svolta non
solo è abusiva, ma è anche ad alto rischio per gli investitori, invitiamo i
consumatori che avessero instaurato o volessero instaurare rapporti di trading
online utilizzando il suddetto software a segnalarlo alle sedi
Adiconsum.

 

 

ETICHETTA A SEMAFORO: LA UE RISPONDE A “FACE”

5 Novembre 2014

Non si è fatta attendere la risposta
dell’Unione europea alla lettera inviata dalla Federazione delle Associazioni
Consumatori europee (FACE) in merito allo Schema Volontario per
l’Etichettattura Nutrizionale Frontale del Regno Unito e all’impatto sul
mercato interno.

L’allora presidente della UE,
Barroso, a cui era indirizzata  la
lettera, ha informato la Federazione che nell’avviso formale inviato il 1°
ottobre 2014 alle autorità del Regno Unito, la Commissione ha sollevato un
certo numero di questioni giuridiche, relative alla libera circolazione dei
prodotti interessati, ed ha invitato il Governo britannico a far pervenire le
proprie osservazioni entro due mesi dal ricevimento dell’avviso.  Le osservazioni  verranno esaminate dalla Commissione la quale
procederà o ad emettere un parere motivato o a chiudere il caso.

L’etichetta a semaforo è solo uno
dei temi su cui sta lavorando FACE.

La Federazione, infatti, sta
valutando tutte le questioni riguardanti i consumatori all’ordine del giorno
dei lavori della Commissione europea per individuare eventuali criticità e
proporre soluzioni. Tra queste citiamo:

·        
direttiva sui pacchetti di viaggio

·        
direttiva sul timeshare (multiproprietà)

·        
regolamento sui diritti dei passeggeri aerei

·        
regolamento sul procedimento europeo per le controversie
transfrontaliere di modesta entità

 

Su queste ed altre materie FACE
elaborerà delle position papers.

 

 

INCIDENTI STRADALI 2013: MENO MORTI E MENO FERITI RISPETTO AL 2012

4 Novembre 2014

Aci (Automobile Club d’Italia) e Istat
(Istituto nazionale di statistica) hanno rilevato nel loro ultimo Rapporto sugli
incidenti stradali, quello relativo al 2013, una loro diminuzione.

Numero
degli incidenti stradali

·        
-10%

Numero
morti

·        
-9,8%

Diminuiti i decessi in auto, ma
soprattutto su motocicli e biciclette.

Numero
feriti

·        
-3,5%

Cause
di incidenti

·        
Su
strade extraurbane: la distrazione nel 20,4% dei casi, seguita dalla velocità
troppo alta (17,5%) e dal mancato rispetto delle distanze di sicurezza (13,1%).

·        
Su
strade urbane: l’inosservanza dei semafori e delle regole della precedenza nel
19,1% dei casi, seguita dalla distrazione (15,6%) e dall’alta velocità (9,5%).

Fasce
di età ad alto rischio di incidenti

·        
Età
compresa tra 20 e 24 anni, seguita da fascia compresa tra 40 e 44 anni

Classifica
delle città con più alto indice di mortalità

·        
Napoli

·        
Catania

·        
Trieste

·        
Torino

 

IMPORTANTE: Adiconsum in merito ai sinistri stradali ha
avviato con l’Ania, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, una
procedura semplice e rapida, alternativa a quella giudiziaria, per risolvere eventuali
controversie insorte a seguito di un incidente d’auto. Tale procedura si chiama
conciliazione paritetica e può essere richiesta dai consumatori, attraverso
Adiconsum, se si verificano i seguenti casi:

·        
sinistri r.c. auto con richiesta di risarcimento fino
a 15.000 euro.

·        
quando il consumatore non ha ottenuto risposta da una
impresa assicurativa entro i termini previsti dalla legge;

·        
se l’impresa ha rifiutato la richiesta di risarcimento
dell’automobilista;

·        
se l’assicurato non ha accettato, se non a titolo di
acconto, l’offerta di risarcimento da parte della compagnia.

 

Quanto dura la conciliazione paritetica

 

·        
La durata massima è di 30 giorni

 

Cosa succede alla fine della
conciliazione paritetica

 

In
caso di esito positivo:
le parti (conciliatore della compagnia e conciliatore Adiconsum) sottoscrivono
un verbale di conciliazione che ha efficacia di accordo transattivo

in
caso di esito negativo:
viene redatto un verbale di mancato accordo. Ciò non pregiudica la possibilità
per l’assicurato di adire la giustizia ordinaria.

 

Per maggiori info e assistenza
contattate la
sede
Adiconsum più vicina a voi.

 

EQUITALIA: OBBLIGATORIO IL PREAVVISO PER L’ISCRIZIONE DI IPOTECA

3 Novembre 2014

Nuovi obblighi per i concessionari
della riscossione, come Equitalia. Lo ha stabilito la sentenza n. 19667/2014
delle Sezioni Unite chiamate a pronunciarsi su un caso relativo ad
un’iscrizione di ipoteca.

Che
cosa ha stabilito la Sentenza 19667/2014

L’iscrizione di ipoteca deve essere
preceduta da:

·        
l’invio
di un preavviso, in cui si invita il contribuente a fornire chiarimenti e ad
esporre le proprie osservazioni entro un termine minimo di 30 giorni.

Come per il fermo amministrativo, quindi,
anche per l’iscrizione di ipoteca, Equitalia e tutti i concessionari della
riscossione dovranno anticipare tale procedura con l’invio di un preavviso,
dando la possibilità al contribuente di aprire un contraddittorio.

 

ATTENZIONE: Ricordiamo che Adiconsum
ha sottoscritto con Equitalia S.p.A. un protocollo per migliorare il rapporto
fisco-contribuenti. Gli associati Adiconsum, rivolgendosi alle nostre sedi territoriali,
avranno una corsia preferenziale per ricevere chiarimenti e risolvere eventuali contenziosi.

VENDITE PIRAMIDALI: OCCHIO AL SITO VDPROJECT.INFO

2 Novembre 2014

Non
vendeva né beni né prodotti il sito internet
www.vdproject.infodi Daniele  Verzari Boaglio,
sanzionato per 100.000 euro dall’Autorità garante della concorrenza e del
mercato e diffidato dal proseguire tale condotta.

Il sito, infatti,
svolgeva una vera e propria attività di “vendita” piramidale, allettando i
consumatori con l’illusione di lauti guadagni. A fronte del versamento di una
certa quota, il consumatore doveva reclutare un certo numero di persone. Il
lauto guadagno sarebbe dipeso dal numero delle persone fatte entrare nel
sistema Nessuna vendita di prodotti e servizi, quindi, ma mera affiliazione.

I
messaggi pubblicati sul suddetto sito sono stati riconosciuti ingannevoli
dall’Antitrust perché prospettavano facili guadagni, senza rivelare ai
consumatori che i ricavi in termini economici ci sarebbero stati solo in cambio
di un certo numero di adesioni al sistema.

Ma come funziona una vendita piramidale? (conosciuta anche
come Catena di S. Antonio)

Fase di reclutamento: tramite riunione o
convegno (di solito in strutture o hotel di lusso) chi organizza il meccanismo
illustra le “immense” possibilità di guadagno ai futuri affiliati a fronte del versamento
di una quota in denaro o di un titolo di credito o di un immobile.

Fase del mantenimento nella struttura: per guadagnare è
obbligatorio reclutare un tot di persone in modo da scalare la piramide e
aumentare il proprio guadagno. Il consumatore, una volta inserito nel sistema, è
sempre alla spasmodica ricerca di altri soggetti per poter rientrare delle
somme versate. Egli, infatti, deve anche acquistare prodotti e beni, come ad
es. materiali didattici, corsi di formazione e altri prodotti, senza poter
esercitare il diritto di restituzione o recuperare i soldi investiti nel caso
di mancata vendita.

Fase dello smantellamento della piramide: chi è al vertice
della piramide, una volta raggiunti i guadagni prefissati, si dilegua oppure
pone la società in liquidazione e si sposta in un’altra zona. I soggetti che
invece occupano la base della piramide, purtroppo, perdono il denaro investito.

 

IMPORTANTE:
Le vendite piramidali rivolte al mero reclutamento delle persone sono state
dichiarate illegali nel nostro Paese dalla Legge 173/2005. Raccomandiamo,
pertanto, i consumatori di rifiutarle categoricamente, di segnalarle
tempestivamente alle autorità giudiziarie e di informarne le sedi territoriali Adiconsum.

BULLISMO E CYBERBULLISMO: SEGNALALI CON UN SMS AL 43002

2 Novembre 2014

Ne avevamo dato notizia lo
scorso 23 settembre ed ora finalmente possiamo dire che la Campagna del Ministero
dell’Interno sulla prevenzione degli episodi di bullismo e cyberbullismo, a
carico dei ragazzi/e è entrata nel vivo.

 

È stato, infatti, reso noto
il numero cui indirizzare gli sms per le segnalazioni non solo degli episodi di
bullismo e cyberbullismo, ma anche di spaccio di droga all’interno delle
scuole o nelle immediate vicinanze.

 

L’sms dovrà
essere inviato al seguente numero a 5 cifre:
il 43002.

 

All’interno del messaggio dovrà essere inserito il
nome della provincia di cui si vuol segnalare l’abuso. Le
segnalazioni arriveranno in Questura
e da lì verranno trasmesse agli organi competenti sul territorio.

 

IMPORTANTE: Sarà
garantito l’anonimato di chi effettua la segnalazione.  Tutte le segnalazioni verranno trattate con
modalità protette, nel pieno rispetto della privacy.

 

La migliore arma per combattere tali episodi non è
nascondere né nascondersi, ma venire allo scoperto, segnalando e confidandosi
con genitori ed insegnanti!

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  • Consumer's Forum
  • Beuc

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  • ASVIS
  • Motus-E
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  • Coordinamento Free
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NOTA: la sede Nazionale non è aperta al pubblico

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