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Bollette luce e gas: rateizzazione possibile grazie ad accordo Associazioni Consumatori e Plenitude

27 Gennaio 2023

In considerazione delle difficoltà che le famiglie potrebbero incontrare nel pagamento delle bollette di luce e gas, le Associazioni Consumatori del Consiglio Nazionale dei Consumatori e Utenti, di cui Adiconsum fa parte, hanno sottoscritto un accordo con Plenitude per l’attivazione di un piano di rateizzazione delle fatture emesse nel primo semestre 2023. Vediamo di che si tratta.

Attivazione del piano di rateizzazione

  • Sarà possibile attivarlo dal 1° febbraio 2023.

Chi potrà richiedere il piano di rateizzazione

Il piano potrà essere richiesto da:

  • clienti residenziali
  • condomini
  • piccole partite IVA.

Quale piano di rateizzazione

Le rate variano a seconda dell’importo e non sono previsti interessi né spese:

  • fino a 500 euro con durata 10 mesi e prima rata pari al 50% dell’importo
  • da 500 a 1.000 euro con durata 10 mesi e prima rata parti al 30% dell’importo
  • oltre 1.000 euro con durata fino a 18 mesi con rate costanti.

 

Importante: la rateizzazione potrà essere richiesta anche prima della scadenza delle bollette e varrà per le fatture emesse entro giugno 2023.

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Fascicolo sanitario elettronico: senza interoperabilità tra regioni meno tutela della salute, meno efficacia, più costi per il SSN

27 Gennaio 2023

Adiconsum è ritornata sul tema del fascicolo sanitario elettronico. L’occasione è stata la partecipazione del Presidente, Carlo De Masi, al Convegno promosso dall’Associazione Aidr dal titolo “Il Fascicolo Sanitario nel Lazio, tra analisi dello stato d’arte e iniziative future”. Ecco che cosa abbiamo detto.

L’interoperabilità del fascicolo sanitario elettronico

Introdotto nel 2012, il fascicolo sanitario così com’è non riesce ad esprimere la sua efficacia. In mancanza infatti della possibilità di dialogo tra i sistemi sanitari regionali che non ne permette l’interoperabilità, il fascicolo riduce la tutela della salute del malato e fa lievitare i costi per il servizio sanitario nazionale, in quanto nel caso in cui il paziente bisognoso di cure si trovi in una regione diversa da quella della sua residenza, il personale sanitario non avendo accesso al fascicolo, sarà tenuto a riprogrammare analisi, visite e quant’altro per ricostruire quanto più possibile la storia sanitaria dell’assistito.

Ecco perché Adiconsum, che in tema di sanità, si è anche espressa a favore del rendere strutturale la ricetta elettronica, insiste sulla richiesta di rendere interoperabile tra i diversi sistemi sanitari regionali l’accesso al fascicolo sanitario elettronico.

Casa: tutti i bonus del 2023

18 Gennaio 2023

La Legge di Bilancio 2023 ha portato alcune novità in fatto di bonus o incentivi per riqualificare la propria casa o il condominio. Vediamo quali bonus sono rimasti uguali, quali sono sono cambiati e quali invece non sono stati confermati.

Superbonus 110%

Riconfermato, ma con alcune modifiche.

Dal 1° gennaio 2023 dovrebbe essere ribattezzato Superbonus 90%, perché la Legge di Bilancio ha ridotto l’aliquota di questo incentivo che molto ha fatto discutere, ma che è anche stato d’aiuto ai consumatori. La Legge di Bilancio prevede che la detrazione possa essere ancora del 110% nei seguenti casi:

  • presentazione della CILA entro il 31 dicembre 2022, se la delibera assembleare per la realizzazione dei lavori sia stata adottata entro il 18 novembre 2022
  • presentazione della CILA antecedente il 25 novembre 2022 e interventi di demolizione e ricostruzione di edifici per i quali sia stata presentata l’stanza per l’acquisizione del titolo abitativo entro il 31 dicembre 2022.

Ecobonus

  • Riconfermato con le stesse aliquote, cioè la detrazione dal 50 al 65% a seconda degli interventi di efficientamento e risparmio energetico.

Bonus casa

  • Riconfermato per gli interventi di ristrutturazione edilizia con le detrazioni del 50% fino a 96.000 euro.

Bonus barriere architettoniche

  • Riconfermato fino al 2025 con la detrazione del 75%.

Bonus mobili e grandi elettrodomestici

  • Riconfermato con innalzamento del tetto di spesa a 8.000 euro per immobili in ristrutturazione.

Bonus acquisto case green

Si tratta di un nuovo bonus, già esistito nel 2016-2017. La detrazione è del 50% sull’Iva corrisposta in fase di acquisto di una casa ad alta efficienza energetica entro il 31 dicembre 2023.

Bonus facciate

  • Non riconfermato.

Carta Acquisti 2023: pronti i moduli

17 Gennaio 2023

Come ogni anno dal 1° gennaio scattano gli aggiornamenti Istat per gli importi di reddito e ISEE per poter richiedere la Carta Acquisti. Ma che cos’è e quali requisiti sono necessari per poterne usufruire?

Che cos’è la Carta Acquisti

  • È una forma di sostegno per aiutare le persone over 65 e le famiglie con bambini al di sotto dei 3 anni a pagare spese alimentari, sanitarie e bollette di luce e gas.
  • Nel concreto si tratta di una carta di pagamento elettronica GRATUITA che permette anche di acquistare a prezzi agevolati presso negozi e farmacie convenzionati. La Carta Acquisti non è abilitata ad erogare contanti.

Quale importo

  • L’importo della Carta acquisti è di 40 euro al mese. Viene ricaricata dall’Inps ogni 2 mesi con l’importo di 80 euro.

Sconti nei negozi/farmacie convenzionati

  • Lo sconto per i pagamenti effettuati con Carta Acquisti è del 5%. Lo sconto è cumulabile con altre iniziative promozionali, come quelle riservate anche ai possessori di carte fedeltà come ad esempio quelle del supermercato.
  • A seconda degli esercizi commerciali, lo sconto può essere applicato subito oppure erogato tramite un buono per fare acquisti.

Per i negozi convenzionati, clicca qui

Che cosa non si può acquistare con Carta Acquisti

  • Non si possono acquistare specialità medicinali e pagare i ticket sanitari.

I requisiti: l’ISEE e il reddito complessivo percepito

La Carta Acquisti è rivolta alle famiglie con figli minori di 3 anni, a coloro con età compresa tra 65 e 10 anni e agli over 70.

Per quanto riguarda i requisiti dell’ISEE e del reddito complessivo percepito, i valori sono aggiornati tutti gli uomini in base all’indice ISTAT.

Ecco quali sono quelli per il 2023:

  • Bambini sotto i 3 anni di età: soglia ISEE 7.640, 18 euro
  • Cittadini tra i 65 e i 70 anni: ISEE, pari o inferiore a 7.640, 18 euro; reddito complessivo percepito non superiore a 7.640, 18 euro;
  • Cittadini over 70: soglia ISEE 7.640, 18 euro; reddito complessivo percepito non superiore a 10.186,91euro.

 

  • Per i requisiti generali per bambini inferiori ai 3 anni, clicca qui
  • Per i requisiti generali per cittadini over 65, clicca qui

Come richiedere la Carta Acquisti

Compilando il Modulo dedicato che è disponibile online sul sito

  • di Poste Italiane
  • dell’Inps
  • del Ministero dell’Economia e delle Finanze

oppure in formato cartaceo presso gli uffici di Poste.

  • PER SCARICARE IL MODULO PER I 3 ANNI, CLICCA QUI
  • PER SCARICARE IL MODULO PER GLI OVER 65, CLICCA QUI

Una volta stampato e compilato va consegnato all’Ufficio postale che rilascerà copia della richiesta. Nel caso venga accettata, arriverà una comunicazione con l’invito a ritirare la Carta presso lo sportello. In caso invece di variazioni dei dati della Carta, ci si dovrà invece recare presso gli uffici dell’Inps.

Bonus trasporti: ecco come cambia nel 2023

17 Gennaio 2023

Sembrava destinato a non essere riproposto, invece il bonus trasporti è rientrato nel c.d. Decreto Trasparenza, quello sui carburanti. Il decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 gennaio scorso, è entrato in vigore il 15 gennaio, ma mancano ancora alcuni passaggi prima che diventi operativo. Intanto, però, vediamo che cosa è cambiato e cosa no.

L’importo del bonus

È rimasto identico, cioè coprirà fino al 100% della spesa sostenuta, entro il valore massimo di 60 euro per l’acquisto di un abbonamento.

Per quali abbonamenti e per quale tipo di trasporto varrà il bonus 2023?

Anche per il bonus trasporti del 2023 valgono gli stessi abbonamenti del 2022, ossia:

  • mensili o annuali.

Lo stesso per quanto riguarda il tipo di trasporto:

  • trasporto pubblico locale (TPL)
  • trasporto regionale e interregionale
  • trasporto ferroviario nazionale.

Requisiti di accesso al bonus trasporti 2023

Qui c’è la grande differenza con il bonus del 2022. Infatti, al bonus possono accedere solo coloro i quali hanno avuto un reddito complessivo nel 2022 inferiore a 20.000 euro, invece che 35.000 come per il vecchio.

Decreto di attuazione del bonus trasporti

Il decreto attuativo, quello cioè che indicherà le modalità di presentazione della domanda e le modalità di emissione del buono stesso, dovrà essere emanato entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto Trasparenza, quindi entro la metà di febbraio, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti.

Da quando sarà operativo il bonus trasporti 2023

Una volta emanato il decreto attuativo, si potrà accedere al portale tramite SPID o CIE.

Capienza del Fondo

Al Fondo sono stati destinati 100 milioni di euro. Il bonus potrà essere erogato fino ad esaurimento delle risorse.

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  • Caro carburanti e caro prezzi: Adiconsum incontra il ministro Urso. Ecco com’è andata

Caro carburanti e caro prezzi: Adiconsum incontra il ministro Urso. Ecco com’è andata

16 Gennaio 2023

Si è svolto venerdì 13 gennaio l’atteso incontro tra le Associazioni Consumatori del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, fra cui Adiconsum, e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Sul tavolo l’emergenza del caro-carburanti che a sua volta determina un rialzo dei prezzi dei beni di prima necessità e non solo. Ecco com’è andata.

Incontro Associazioni Consumatori e il Ministro Urso

L’incontro si è svolto alla presenza delle Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge, tra cui Adiconsum, e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Che cosa abbiamo chiesto
In generale abbiamo chiesto provvedimenti su tassazione e lotta alla speculazione.

Sulla tassazione più nello specifico abbiamo chiesto:

  • di ridurre il carico eccessivo delle accise, introducendo un’accisa mobile in grado di ridimensionarsi in maniera proporzionata a secondo dell’andamento delle quotazioni e dei prezzi
  • di ridurre l’IVA, disaccoppiandola dalle accise
  • di reintrodurre lo sconto sulle accise, In alternativa a questa richiesta, abbiamo proposto di sterilizzare l’Iva, anche in forma parziale.

Sulle speculazioni abbiamo chiesto:

  • di potenziare le attività di ispezione e controllo di Mister Prezzi per promuovere gli Osservatori territoriali presso le Prefetture, grazie anche alla rete delle Associazioni Consumatori, delle Camere di commercio, della Guardia di Finanza, dell’Antitrust e delle altre autorità di settore

Attività degli Osservatori

Monitoraggio e controllo dei prezzi non solo dei carburanti, ma anche dei beni e dei servizi. Tale attività andrebbe resa permanente e dovrebbe riguardare tuti i generi di consumo.

Altri provvedimenti

Tra gli altri provvedimenti richiesti:

  • l’adozione di un sistema di regole più efficace nel contenere gli effetti negativi sui prezzi al consumo, a partire dalla tassazione degli extraprofitti delle imprese
  • una politica industriale che assicuri un efficace approvvigionamento nazionale e che non provochi un aumento dell’inflazione.
  • l’istituzione di un Tavolo permanente su tutte le tematiche di rilievo per i consumatori
  • la riorganizzazione della rete distributiva, attualmente poco competitiva.

La risposta del Ministro Urso

A nostro avviso la convocazione da parte del Governo è stato già un primo importante segnale di considerazione verso le Associazioni Consumatori. Abbiamo ottenuto:

  • la partecipazione agli Osservatori territoriali di cui avevamo richiesto la costituzione per l’attività di monitoraggio e di segnalazione
  • la convocazione mensile del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti), cioè la nostra richiesta di un Tavolo permanente, per affrontare temi concreti che interessano da vicino i consumatori come il caro prezzi, le comunità energetiche e le energie alternative
  • la trasformazione del servizio dell’Osservatorio Prezzi del sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) in un’App disponibile per tutti.
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  • Bollette di luce e gas: Adiconsum scrive alle aziende energetiche sulle modifiche unilaterali dei prezzi nei contratti

Bollette di luce e gas: Adiconsum scrive alle aziende energetiche sulle modifiche unilaterali dei prezzi nei contratti

10 Gennaio 2023

Il caro energia sta preoccupando da più di un anno le famiglie ed insieme al caro carburanti, al rincaro di altri servizi, al carovita, sta erodendo il loro potere d’acquisto. Ma oltre all’aumento delle tariffe, sta contribuendo al caro-bollette anche un altro aspetto, le modifiche unilaterali dei prezzi dei contratti di luce e gas, tanto che l’Autorità Antitrust è intervenuta più volte emettendo dei provvedimenti cautelari nei confronti di quelle ritenute illegittime. Ecco com’è andata e che cosa sta facendo Adiconsum per tutelare le famiglie.

Modifiche unilaterali delle variazioni di prezzo nei contratti di luce e gas: la normativa

Stanti appunto i rincari nel settore energetico, il Governo nel Decreto legge Aiuti bis all’art. 3, soprattutto nel caso di contratti sottoscritti sul mercato libero dell’energia elettrica ed il gas in corso, ha previsto la sospensione di quelle clausole contrattuali che consentono modifiche unilaterali da parte dei venditori dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale relativamente alla definizione del prezzo, fino al 30 aprile 2023. Inoltre, al comma 2, ha definito “inefficaci”, sempre fino al 30 aprile 2023 i preavvisi comunicati, sempre col fine di un aumento dei prezzi, prima della data di entrata in vigore del decreto (10 agosto 2022), a meno che le modifiche contrattuali si siano già perfezionate.

Gli interventi dell’Antitrust

L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha emesso i primi provvedimenti cautelari ad ottobre 2022 nei confronti di 4 aziende fornitrici di energia elettrica e gas naturale (Iren, Dolomiti, E.On, Iberdrola), seguiti da quelli dello scorso 13 dicembre nei confronti di 7 aziende (Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea, Engie), provvedimenti cautelari revocati per Hera e A2A.

Le modifiche unilaterali sulla variazione dei prezzi sulla fornitura di luce e gas ha interessato 7 milioni fra consumatori, condominii e piccole imprese.

Intervento di Adiconsum

Insieme ad altre 15 Associazioni Consumatori, abbiamo scritto una lettera alle aziende fornitrici di energia elettrica e gas naturale sul mercato libero con cui abbiamo dei protocolli di conciliazione paritetica chiedendo un incontro urgente per discutere e trovare delle possibili soluzioni al problema delle modifiche unilaterali sulla variazione dei prezzi di fornitura nei contratti energetici. Siamo in attesa di un riscontro da parte di tutte le aziende per poter avviare un confronto quanto mai urgente per alleviare le difficoltà delle famiglie vessate su più fronti.

Scuola: al via le iscrizioni per l’anno scolastico 2023-2024

9 Gennaio 2023

Alle ore 8.00 di lunedì 9 gennaio si sono aperte le iscrizioni alle prime classi delle scuole statali primarie e secondarie di primo e secondo grado. Com’è consuetudine ormai da alcuni anni le iscrizioni saranno solo online. Le domande rimangono cartacee soltanto per la scuola dell’infanzia. Ricordiamo che cosa occorre fare per iscrivere online il proprio figlio alla prima classe.

Modalità di iscrizione

L’iscrizione on line prevede 2 step:

  • l’abilitazione al servizio
  • la compilazione della domanda.

Che cosa occorre

  • Un’identità digitale: SPID, CIE e eIDAS (electronic IDentification Authenticatoon and Signature)
  • Il codice della scuola: si può reperire sul sito Scuola in Chiaro

1° step: l’abilitazione al servizio

Entra nel sito delle iscrizioni online e se sei in possesso di una delle identità digitali (v. sopra), clicca su “Accedi al servizio”. Una volta inseriti o integrati i dati richiesti, procedi con la compilazione della domanda.

2° step: la compilazione della domanda

Per compilare la domanda clicca su “Nuova domanda”.

La domanda di iscrizione è suddivisa in 4 sezioni:

  • dati dell’alunno
  • dati della famiglia
  • dati della scuola
  • inoltro della domanda.

A chi viene inoltrata la domanda

La domanda viene inoltrata alla prima scuola scelta. Nel caso in cui in questa non ci dovessero essere posti disponibili, allora la domanda verrà inviata alla seconda scuola scelta e nel caso alla terza.

Periodo di iscrizione

Il periodo di iscrizione online va dalle ore 8.00 del 9 gennaio 2023 alle ore 20.00 del 30 gennaio 2023.

IMPORTANTE: La domanda può essere compilata anche in più fasi, ma una volta inoltrata non può essere modificata. Se si ha necessità di apportare delle modifiche bisognerà contattare direttamente la scuola.

Come sapere se la domanda è stata accettata

Il sistema “Iscrizioni online” avviserà le famiglie in tempo reale, a mezzo posta elettronica e tramite l’APP IO, dell’avvenuta attivazione del servizio e consentirà di seguire l’iter della domanda di iscrizione.

Nuovo limite all’uso dei contanti

4 Gennaio 2023

Dal 1° gennaio 2023 è cambiato il limite dell’uso dei contanti. Il tetto non è più di 999,99 euro, ma di 4.999,99 euro. Tale soglia viene applicata per qualsiasi passaggio di denaro tra persone fisiche o giuridiche. Ma che cosa significa e cosa comporta il tetto all’uso dei contanti? Vediamolo qui di seguito.

Significato del limite all’uso dei contanti

Il tetto all’uso dei contanti significa che per l’acquisto di un bene, per la prestazione di un professionista, ma anche per una donazione o un prestito a un figlio per una cifra superiore a 5.000 euro, il pagamento dovrà essere giustificato ed effettuato con un metodo tracciabile, come ad esempio un bonifico.

È consentito:

  • il trasferimento di denaro in parte tracciabile e in parte in contanti
  • il pagamento rateale in contanti purché ogni rata non superi il tetto stabilito

il trasferimento in contante sul proprio conto corrente, quindi sono consentiti prelievi e versamenti.

Gas: una batosta la bolletta per i consumi di dicembre

4 Gennaio 2023

Arriveranno con un aumento di non poco conto le bollette dei consumi del gas di dicembre. L’Arera ha infatti reso noto che il costo è aumentato rispetto a novembre del +23,3%. Vediamo che cosa ha determinato quest’ulteriore impennata delle tariffe.

A cosa è dovuto l’aumento

L’aumento è dovuto alle quotazioni ancora elevate delle prime settimane di dicembre, prima quindi delle riduzioni registrate a fine mese.

Il prezzo del gas per i consumatori nel mercato tutelato per il mese di dicembre 2022 è quindi di 116, 6 euro per MegaWattora.

Spesa delle famiglie da gennaio a dicembre 2022

Rispetto al 2021, la spesa della famiglia tipo, il cui consumo di gas si aggira intorno ai 1.400 metri cubi all’anno, è di 1.866 euro, che significa +64,8%.

Che cosa chiede Adiconsum al Governo

In un comunicato stampa, abbiamo ribadito la necessità di aprire un Tavolo istituzionale con Governo, Arera, Imprese e Associazioni Consumatori per avviare una riforma strutturale che ponga fine alla logica dei provvedimenti a tempo e metta al riparo il Paese da qualsiasi emergenza o variabile possa presentarsi.

Tra le misure che chiediamo al Governo di rendere strutturali proponiamo:

  • la prosecuzione dell’abolizione degli oneri generali di sistema
  • il disboscamento di alcune accise, in particolare di quelle non attinenti al comparto energetico
  • la riduzione dell’IVA e della tassazione.
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  • Proroga dell’uso delle mascherine: dove e fino a quando sarà obbligatorio indossarle

Proroga dell’uso delle mascherine: dove e fino a quando sarà obbligatorio indossarle

3 Gennaio 2023

Con la Circolare n. 1 del 2023, il Ministero della Salute ha aggiornato le misure sull’uso delle mascherine. Vediamo di che si tratta.

Obbligatorietà ed proroga dell’uso delle mascherine

Rimane l’obbligo dell’uso delle mascherine per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le RSA, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani anche non autosufficienti, anzi è prevista la proroga fino al 30 aprile 2023.

L’obbligo è stato esteso anche anche ad ambulatori e studi medici.

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  • Agenzia delle Entrate- Riscossione: l’appuntamento si prende anche via telefono

Agenzia delle Entrate- Riscossione: l’appuntamento si prende anche via telefono

3 Gennaio 2023

Sembra un controsenso, ma non lo è. Nella corsa alla digitalizzazione dei servizi spesso si dimenticano le persone che, a causa dell’età o della scarsa alfabetizzazione, non hanno dimestichezza con il digitale. L’Agenzia delle Entrate Riscossione ha preso in esame tali difficoltà ed ha pensato di venire incontro alle persone più fragili offrendo la possibilità di prenotare un appuntamento anche via telefono. La digitalizzazione deve accompagnare in modo graduale l’accesso ai vari servizi, perché al momento sono ancora tante le persone che sono analfabete funzionali. È grazie a dei corsi ad hoc, come ad esempio quelli che stiamo portando avanti per il progetto * “DICO SÌ”, che possiamo portare tutti ad usufruire dei vari servizi evitando file e perdite di tempo, ma al momento ancora non è possibile eliminare del tutto la possibilità per molti di prenotare una prestazione via telefono.

Prenotazione all’Agenzia delle Entrate-Riscossione via telefono

Il servizio è stato attivato il 29 dicembre scorso. Il numero da chiamare è lo 060101.

L’operatore che risponderà al telefono fornirà al consumatore le seguenti informazioni:

  • numero di ticket
  • sportello prenotato
  • data e ora dell’appuntamento.

In mancanza di un indirizzo e-mail al quale inviare il Qr-code con gli estremi dell’appuntamento, l’accesso allo sportello dell’Agenzia delle Entrate è consentito tramite l’esibizione della tessera sanitaria.

Prenotazione all’Agenzia delle Entrate-Riscossione via web per un appuntamento in presenza

Se invece si è in possesso di un computer, uno smartphone o un tablet va da sé che la prenotazione via web è quella più veloce e semplice.

Basta andare sul sito www.agenziadelleentrateriscossione.gov.it e una volta indicato l’oggetto e l’ufficio territoriale si prenota l’appuntamento in presenza per il giorno che è disponibile e che è più comodo. Tutto questo senza dover entrare sul sito digitando pin e password.

Prenotazione all’Agenzia delle Entrate-Riscossione via web per un appuntamento in video-chiamata

Se invece si vuole optare per un appuntamento non in presenza, cioè tramite una videochiamata, allora è necessario accedere alla propria Area Riservata con le proprie credenziali di SPID o CIE e prenotare l’appuntamento senza naturalmente dover scegliere l’ufficio territoriale. In questo caso, è bene assicurarsi di avere una connessione stabile e veloce per poter effettuare la videochiamata senza interruzioni.

Questo servizio attualmente è disponibile in 14 regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto, e nelle province di Trento e Bolzano), ma gradualmente sarà disponibile su tutto il territorio nazionale.

 

* Progetto “DICO SÌ” – Diritti Consapevolezza Opportunità Strumenti Inclusione, iniziativa a vantaggio dei consumatori, finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico (ora MIMIT), di cui all’art. 148, comma 1, della Legge 23 dicembre 2020, n. 388, DD 26 ottobre 2021.

Covid: nuove misure di isolamento

3 Gennaio 2023

Il Ministero della Salute con una Circolare del 31 dicembre scorso ha aggiornato le indicazioni riguardo alla gestione dei casi Covid e dei contatti stretti. Vediamo quali sono.

Gestione dei casi positivi al Covid

La Circolare prescrive differenti isolamenti:

  • per i casi positivi ma senza sempre senza sintomi o senza sintomi da almeno 2 giorni, l’isolamento termina a prescindere dopo 5 giorni dal risultato positivo del test e dalla comparsa dei sintomi; non c’è quindi necessità di effettuare un altro test
  • per i casi positivi sempre asintomatici l’isolamento può finire prima dei 5 giorni se il risultato del tampone risulta negativo
  • per i casi positivi di persone immunodepresse l’isolamento può terminare dopo 5 giorni solo se il tampone è negativo
  • per i casi positivi di personale sanitario, in caso di asintomaticità da almeno 2 giorni, l’isolamento può terminare solo dopo un tampone negativo.

Contatti stretti di casi positivi

Per le persone che hanno avuto contatti stretti con persone positive si applica il regime di autosorveglianza, ossia uso obbligatorio della mascherina FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino a 5 giorni dopo aver avuto il contatto stretto. Se nell’arco del periodo di autosorveglianza compaiono sintomi “è raccomandata” l’esecuzione del tampone.

Se, invece, chi ha avuto un contatto stretto è un operatore sanitario, questi si dovrà sottoporre ogni giorno per i successivi 5 giorni dall’ultimo contatto ad un tampone antigenico/molecolare.

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