EDUCAZIONE FINANZIARIA: ADICONSUM PARMA E PIACENZA ORGANIZZA UN CORSO

18 Maggio 1971

BOT, CCT, azioni, obbligazioni, sono tantissime le
forme in cui investire i propri risparmi, ma quanto ne sappiamo di questi
strumenti finanziari e dei prodotti che ne derivano? Adiconsum Parma e Piacenza
hanno organizzato un incontro rivolto ai consumatori dal titolo “Gli errori da
evitare quando investo i miei soldi”. Lungi dal voler essere un servizio di
consulenza all’investimento, l’incontro vuole semplicemente essere una breve
guida su cosa bisogna sapere e conoscere prima di approcciare al mondo della
finanza.

 

L’appuntamento è:

Mercoledì 24 Maggio – ore 17.30

Parma – Via Lanfranco 21/a

Sala Ghirarduzzi – sede Cisl

 

ENERGIA AUTOPRODOTTA IN CASA/CONDOMINI: VERSO IL CONSUMATORE “PROSUMER”

17 Maggio 1971

Produrre energia
pulita da sé e distribuirla all’interno di piccole comunità. È questo il senso
della proposta di modifica della direttiva in materia di fonti rinnovabili
(382/2016) della Commissione europea.

 

Che cosa significa
per il consumatore? Significa che l’energia autoprodotta attraverso fonti
rinnovabili, da soggetti quali ad esempio, i condomini residenziali, le aree
commerciali o le aree di servizi condivise, può essere consumata dai soggetti
facenti parte di quei sistemi, come se fossero un soggetto unico (tutto questo
oggi questo non era possibile). La direttiva fissa, inoltre, riferimenti e
diritti per la nascita di comunità di produttori di energia rinnovabile
composte da cittadini, istituzioni locali, ecc., che concorrono alla produzione,
alla distribuzione, all’accumulo, fornendo ad altri l’energia non utilizzata.

 

Questa proposta, e
come realizzarla, è stata al centro di un convegno che ha visto la
partecipazione di Adiconsum col “Coordinamento Free” (Fonti rinnovabili ed
efficienza energetica), la più grande realtà del settore energetico, di cui è
socia.

 

Insieme col
Coordinamento, Adiconsum vuole dare il proprio contributo allo sviluppo delle
energie rinnovabili per salvaguardare l’ambiente e la salute, ma anche per
ridurre il costo delle bollette elettriche che in Italia sono tra le più care
in Europa, aumentando l’efficienza energetica e riducendo gli sprechi. Tutto
ciò implica una serie di trasformazioni che riguardano anche il consumatore e
soprattutto il suo rapporto con l’energia, che deve provenire sempre più solo
da fonti rinnovabili.

 

Come fare?
Cambiando le regole del gioco e trasformare il consumatore anche in produttore
fai da te di energia rinnovabile, permettendogli di distribuirla localmente.
Questo comporta la riduzione delle grandi infrastrutture all’interno
della rete  privilegiando le reti  di piccole community
collegate fra loro in tanti poli. Un po’ come è accaduto nella rete per le
comunicazioni che si è trasformata, grazie ad internet ad un insieme di utenti,
collegati fra loro in rete, che ricevono e trasmettono contenuti.

 

Da qui la nascita
di una nuova figura: non più solo consumatore, ma produttore di energia,
cioè prosumer, la nuova figura di consumatore del prossimo futuro che
fonda in sé due anime, quella di produttore e di consumatore, partecipando
attivamente alle diverse fasi del processo produttivo.

 

Perché il prosumer
diventi una realtà nel nostro Paese, il legislatore deve, però, apportare delle
modifiche al quadro normativo vigente come ad esempio identificare l’elemento
che tiene uniti tra loro un insieme di soggetti, in modo da considerarli come
se si trattasse di un unico soggetto che è collegato alla rete.

 

L’”elettrificazione”
dei consumi comporta un uso “integrato” dell’energia da fonti rinnovabili cioè
che non si limita solo ad illuminare e a far funzionare gli elettrodomestici
nelle nostre case, negli edifici pubblici e nelle aziende, ma si riflette, ad
esempio, anche nel campo della mobilità elettrica e nei sistemi di accumulo. Da
non sottovalutare poi come gli investimenti negli impianti da fonti rinnovabili
producano valore e nuova occupazione e incrementino ricerca e sviluppo
industriale.

 

Dal dibattito è
emerso che, affinché l’autoproduzione e la distribuzione di energia da fonti
rinnovabili abbiano successo, è necessario che:

 

 si riducano le
oscillazioni legate alla produzione da rinnovabili, offrendo un servizio di
bilanciamento e di dispacciamento efficiente rispetto all’attuale rete

 

 si regolamenti
in maniera trasparente la partecipazione agli oneri di sistema basandola sul
tipo di fonte utilizzata, se cioè di origine fossile o rinnovabile, e se ne
verifichi l’evoluzione.

 

Il corretto
sviluppo dei sistemi di autoproduzione è importante perché comporta benefici
per famiglie e imprese permettendo di ridurre i consumi di gas per il
riscaldamento/raffreddamento e quelli per i carburanti tradizionali. Il
legislatore deve, quindi, prevedere, ad esempio, in merito alle utenze
domestiche fino a 10kW, vantaggi e semplificazioni per l’autoproduzione da
fonti rinnovabili, snellendo l’attuale sistema di scambio sul posto che risulta
essere alquanto complesso da gestire per le famiglie, e tariffe che premino
l’autoconsumo e scoraggino gli sprechi di energia. Infine, ma non ultimo, il
sistema di autoproduzione può svolgere un ruolo significativo nella fine del
mercato tutelato dell’energia previsto per il  2019, riducendo il rischio
del consumatore di ritrovarsi a pagare bollette elettriche molto più costose.

TRASPORTO AEREO: NOVITÀ SUL BAGAGLIO DA PORTARE A BORDO

16 Maggio 1971

Sempre più difficile fare il bagaglio a mano da
portare a bordo dell’aereo. Oltre alle già note limitazioni riguardanti
liquidi, creme e gel, oggetti con punta acuminata, corpi contundenti, armi da
fuoco, le dimensioni della valigia, ecc., ora si sono aggiunti anche un certo
tipo di dispositivi elettronici.

 

Il divieto è conosciuto come electronic ban e riguarda i dispositivi elettronici che superano le
seguenti misure:

·     
lunghezza: 16
cm

·     
larghezza: 9.3
cm

·     
spessore: 1.5
cm.

 

In pratica tutto ciò che è più grande di un normale
smartphone (pc portatili, tablet, e-book, lettori dvd da viaggio, macchine
fotografiche, ecc..) dovrà essere imbarcato in stiva.

 

Al momento, l’electronic
ban
è in vigore negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

 

 

Regno
Unito

Le nuove regole per il bagaglio a mano riguardano i
passeggeri diretti nel Regno Unito e provenienti da uno dei seguenti Paesi: Turchia, Libano, Giordania, Egitto,
Tunisia e Arabia Saudita.

 

Inoltre, il divieto interessa tutti quei passeggeri
che oltre a provenire dai suddetti Paesi viaggiano con le seguenti compagnie
britanniche:

1.  
British
Airways

2.  
EasyJet

3.  
Jet2.com

4.  
Monarch

5.  
Thomas Cook

6.  
Thomson

 

e con le seguenti compagnie straniere:

 

1.  
Turkish
Airlines

2.  
Pegasus
Airways

3.  
Atlas-Global
Airlines

4.  
Middle East
Airlines

5.  
Egyptair

6.  
Royal
Jordanian

7.  
Tunis Air

8.  
Saudia.

 

Il divieto non riguarda quei passeggeri che pur
provenendo dai Paesi citati, effettuano uno scalo in un Paese diverso prima di
raggiungere il Regno Unito.

Inoltre, il divieto non riguarda i dispositivi
medici e i membri dell’equipaggio.

 

Stati Uniti

Per quanto riguarda le destinazioni negli Stati
Uniti, il divieto si applica a tutti i passeggeri provenienti da 8 paesi:
Marocco, Turchia, Egitto, Giordania, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Kuwait e
Qatar. Inoltre, il divieto verrà applicato solo su 10 specifici aeroporti
presenti negli 8 paesi con il divieto, e non da altri aeroporti negli stessi
paesi:

 

1.  
Mohammed V
International, Casablanca, Marocco

2.  
Ataturk
Airport, Istanbul, Turchia

3.  
Cairo
International Airport, Egitto

4.  
Queen Alia
International, Amman, Giordania

5.  
King Abdulaziz
International, Jeddah, Arabia Saudita

6.  
King Khalid
International, Riyadh, Arabia Saudita

7.  
Kuwait
International Airport, Kuwait

8.  
Hamad
International, Doha, Qatar

9.  
Abu Dhabi
International, Emirati Arabi

10.               
Dubai
International, Emirati Arabi.

 

In entrambi i casi va
ricordato che il divieto non riguarda i dispositivi medici e i membri dell’equipaggio.

TRENI: TARIFFE SOVRAREGIONALI PIÙ EQUE CON L’ALGORITMO PROPORZIONALE

13 Maggio 1971

Da dicembre le tariffe
sovraregionali saranno calcolate con un algoritmo proporzionale che dovrebbe
impedire gli aumenti esponenziali, anche fino a 300 euro in più, pagati dai
possessori di abbonamenti di treni sovraregionali.

 

Dopo mesi di lavoro e di incontri,
è questo il risultato ottenuto dalle 17 Associazioni Consumatori, tra cui
Adiconsum, al Tavolo aperto con la Conferenza delle Regioni e delle Province
autonome, per cambiare il vecchio algoritmo adottato per determinare le tariffe
sovraregionali. Ricordiamo che la Conferenza aveva convenuto con Adiconsum e le
altre sul legittimo diritto dei pendolari ad avere tariffe giuste e si era resa
disponibile all’introduzione di misure correttive all’anomalo regime
tariffario.

 

L’adozione dell’algoritmo
proporzionale farebbe risparmiare anche 30 euro al mese ai pendolari.

 

Il prossimo passo a tutela
dei pendolari dei treni sovraregionali sarà di aprire un tavolo con Trenitalia
per negoziare le modalità di rimborso di quanto pagato in più dai consumatori a
causa dell’algoritmo sbagliato.

 

Accolta dalla Conferenza
anche la proposta delle Associazioni consumatori di applicare l’algoritmo
proporzionale anche alla tariffe di corsa semplice. Tempi e modalità dovrebbero
essere illustrati in una
prossima riunione entro il mese di maggio.

 

Per assistenza su questa
problematica contatta le sedi territoriali

Adiconsum


CONGRESSI REGIONALI ADICONSUM: PROSEGUONO QUELLI DEL MESE DI MAGGIO

12 Maggio 1971

Sono ormai in dirittura d’arrivo gli ultimi
congressi regionali di Adiconsum, in vista del Congresso nazionale che si terrà
nei giorni 13-14 e 15 giugno prossimi.

 

Finora, nel mese di maggio, si sono svolti i
seguenti congressi regionali:

·     
Giovedì 4
maggio: Congresso regionale Adiconsum Molise

·     
Venerdì 5
maggio: Congresso regionale Adiconsum Abruzzo

·     
Lunedì 8
maggio: Congresso regionale Adiconsum Toscana

·     
Martedì 9
maggio: Congresso regionale Adiconsum Umbria

·     
Giovedì 11
maggio: Congresso regionale Adiconsum Marche

·     
Venerdì 12
maggio: Congresso regionale Adiconsum Lombardia.

 

Si svolgerà invece Lunedì 15 maggio il Congresso
regionale dell’Adiconsum Liguria.

ADICONSUM CESENA A FIANCO DELLE FAMIGLIE

11 Maggio 1971

È un altro caso di risparmio tradito quello subito dai
risparmiatori-azionisti della Cassa di Risparmio di Cesena, la banca per
antonomasia del territorio cesenatese. 
La vicenda è seguita da tempo e con attenzione da Adiconsum Cesena che,
in vista dell’udienza preliminare del processo penale a carico degli ex vertici
dell’istituto ha indetto, lo scorso 12 maggio un’Assemblea pubblica con tutti i
risparmiatori.

 

In ambito civile, infatti, oltre ad aver inviato per ciascun
risparmiatore che si è rivolto agli sportelli di Adiconsum una raccomandata
alla banca con la richiesta della documentazione sull’acquisto delle azioni,
l’associazione ha rappresentato i propri iscritti nelle sedute di conciliazione
davanti all’organismo di mediazione previsto dalla legge in materia finanziaria
(nel caso specifico presso il Tribunale di Forlì). Falliti tutti i tentativi d
comporre bonariamente la questione, nell’Assemblea pubblica Adiconsum ha
illustrato tutte le possibili strade per recuperare il danno subito sia in
ambito penale che in ambito civile, non ultima la proposta di avviare delle
cause civili pilota.

TASSA RIFIUTI: 10 ANNI PER CHIEDERE IL RIMBORSO DELL’IVA PAGATA E NON DOVUTA

10 Maggio 1971

Non 5, ma ben 10, sono gli anni che i consumatori
hanno a disposizione per chiedere il rimborso dell’Iva pagata, ma non dovuta,
sulla tassa dei rifiuti.

 

L’annosa questione sull’illegittimità del pagamento
dell’Iva sulla tassa dei rifiuti, cioè della tassa sulla tassa, era stata
definitivamente chiarita nel 2012 dalla Corte Costituzionale. Illegittimità
confermata anche dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 5078/2016, nella
quale la Suprema Corte specificava che la tassa sui rifiuti non poteva essere
soggetta all’Imposta sul valore aggiunto (IVA) in quanto tributo, mentre si
applica sull’acquisto di beni e servizi.

 

La richiesta di rimborso va indirizzata al Comune
che ha erroneamente addebitato l’Iva sulla tassa. Prima di inviarla consigliamo
di verificare o di far verificare l’eventuale addebito in bolletta alle sedi Adiconsum.

 

ADICONSUM TARANTO HA CONSEGNATO IL PREMIO “ANELLO DI S. CATALDO 2017”

8 Maggio 1971

È giunta alla X edizione la manifestazione
denominata “Anello di S. Cataldo” promossa dall’Adiconsum Taranto Brindisi.

Lo scorso 8 maggio, l’Anello di S. Cataldo è stato
consegnato a Domenico Palmiotti, giornalista capo redattore della Gazzetta del
Mezzogiorno, redazione di Taranto, e come premio speciale, a Daniela Fumarola,
Segretario generale della Cisl Puglia Basilicata.

Il premio è stato istituito in memoria di San Cataldo, vescovo irlandese vissuto nel 7°
secolo dopo Cristo, Santo Patrono di Taranto.

La leggenda narra che di ritorno da un
pellegrinaggio in Terra Santa, il Santo naufragò sulle coste tarantine.  Qui egli si adoperò immediatamente per
portare conforto alle popolazioni provate dalle invasioni dei Saraceni e grazie
alla sua guida spirituale, la città rinacque. Un giorno il Santo, insieme
all’equipaggio, venne sorpreso in mare, a bordo di una barca,  da un’improvvisa e violenta tempesta. Egli si
sfilò l’anello pastorale e lo gettò in mare. Immediatamente la bufera cessò e
nel punto dove l’anello si immerse, l’acqua del mare non fu più salata, ma
dolce. Il punto esatto è ancora oggi visibile perché presenta una differente
colorazione, che, in realtà, è dovuta al movimento delle acque. Il fenomeno è
frutto di un c.d. “citro” ossia dello sbocco in mare di uno dei tanti fiumi
carsici della murgia tarantina, il cui apporto permette la coltivazione dei
rinomati mitili di Taranto.

Con la Manifestazione “Anello di S. Cataldo”, in
ricordo del Santo, Adiconsum Taranto vuole premiare persone,
istituzioni o altre realtà sociali che si contraddistinguono quotidianamente,
con la propria opera, a favore del bene della comunità in generale e/o di
quello dei cittadini intesi come consumatori in particolare.

 

Di seguito l’elenco dei
premiati delle scorse edizioni:

·     
2008 – Guardia
di Finanza

·     
2009 – Basile
Petroli

·     
2010 – Corriere
del giorno

·     
2011 – Nas dei
Carabinieri

·     
2012 – S.E.
Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo metropolita di Taranto

·     
2013 – Divisione
oncologica Ospedale Moscati di Taranto

·     
2014 – Caritas
Diocesana

·     
2015 – Reparto U.D.D.
Cardiochirurgia “Villa Verde”

·     
2016 – Avv. Sergio Prete, Presidente dell’Autorità portuale di Taranto.

ADICONSUM PUGLIA IN PRIMA LINEA CONTRO L’OBESITÀ

6 Maggio 1971

Alimentarsi in maniera corretta si impara da
piccoli. È stato questo il filo conduttore di un ciclo di incontri promossi
nelle scuole elementari pugliesi dalla regione Puglia in collaborazione con la
Consulta regionale delle Associazioni Consumatori, tra cui Adiconsum Puglia. L’obiettivo
degli incontri è stato quello di far conoscere e quindi far adottare un
percorso alimentare basato sull’utilizzo dei prodotti locali, privilegiando una
filiera corta e con un occhio alla freschezza dei prodotti. Una recente
indagine condotta dal Ministero della Salute ha rilevato che il 24% dei bambini
di III elementare è in sovrappeso e il 12% obeso. In tutto, oltre 1 milione di
bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni ha problemi di obesità e
sovrappeso. Da questi incontri è emerso che i ragazzi non sono preparati o non
sono abituati ad una corretta alimentazione e una parte di colpa va ai genitori
che hanno l’abitudine di dare merendine e bibite zuccherate. Nel ciclo di
incontri in Puglia, si è riscontrato il consumo di troppi zuccheri e grassi
unita all’assenza di regole e orari in famiglia, e all’usanza di seguire le
mode del momento anche in fatto di alimentazione, dimenticandosi di quella
dieta alimentare che tutto il mondo ci invidia: la dieta mediterranea.

 

Al momento si è concluso il primo ciclo di incontri
che ha toccato le scuole elementari di tutte le province pugliesi, ma si sta
lavorando ad un prosieguo dell’iniziativa che comprenda un target maggiore di
utenti e più precisamente  le fasce di
popolazione tra i 20 e i 30 anni.

BORSA RUBATA: ADICONSUM FA OTTENERE RESTITUZIONE DELLE SOMME SOTTRATTE

5 Maggio 1971

Mai lasciare la propria borsa incustodita in auto,
anche se per pochi minuti. Vi raccontiamo la disavventura capitata ad una
nostra iscritta, che solo grazie al nostro intervento si è conclusa
felicemente.

 

La signora, mamma di una bambina, lasciava, nel
lasso di tempo necessario per prendere la figlia all’uscita dall’asilo, la
borsa all’interno della propria auto in sosta in un parcheggio incustodito. Al
ritorno, trovava il finestrino della propria auto rotto e la borsa sparita.
Dopo aver provveduto a sporgere denuncia e a bloccare immediatamente la carta
di credito contenuta nella borsetta, la signora constatava che i malviventi
erano riusciti comunque a prelevare le somme di 250 e di 500 euro. A quel punto
chiedeva il rimborso delle suddette somme alla banca, ma ne riceveva un rifiuto,
perché l’istituto di credito riteneva il furto, frutto di un comportamento
negligente della donna. La signora chiedeva allora l’assistenza dell’Adiconsum
di Verona, che ricorreva all’Arbitro Bancario finanziario, il quale invece
riconosceva alla nostra iscritta il diritto al rimborso delle operazioni
fraudolente subite.

 

Secondo l’ABF, infatti, è la banca a dover
dimostrare che la signora è stata negligente nel lasciare la propria borsa
nell’auto. Poiché la banca non è stata in grado di provare con i fatti la colpa
grave della donna, è stata condannata a restituirle le somme prelevate illecitamente
dalla sua carta di credito.

  • INFO CONSUMATORI
  • NEWS
  • DICHIARAZIONE DEI REDDITI PRECOMPILATA: DAL 2 MAGGIO POSSIBILE MODIFICARE O INTEGRARE I DATI

DICHIARAZIONE DEI REDDITI PRECOMPILATA: DAL 2 MAGGIO POSSIBILE MODIFICARE O INTEGRARE I DATI

4 Maggio 1971

Dallo scorso 2 maggio
è possibile integrare o modificare i dati contenuti nel 730 precompilato messo
a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Tra le principali novità, riscontriamo
che l’elenco delle spese sanitarie riportate è molto più lungo rispetto allo
scorso anno, grazie all’aggiunta dei farmaci da banco e delle spese sostenute
per le prestazioni di psicologi, infermieri, ostetriche, radiologi, veterinari
e strutture autorizzate non accreditate.

Ma che cosa è opportuno verificare? Di
seguito un elenco dei riquadri ai quali prestare particolare attenzione.

 

·     
redditi da lavoro
dipendente/lavoro autonomo/pensioni: nel caso ne abbiate di diversi, verificate
che siano stati riportati tutti, anche quelli occasionali

·     
spese sanitarie:
verificate di avere gli scontrini/ricevute delle spese sanitarie inserite nel
730 precompilato. Se non ne siete in possesso dovrete modificare l’importo
delle spese inserite. Verificate anche la correttezza delle spese detraibili:
spesso sugli scontrini sono riportate insieme quelle detraibili e quelle non
detraibili

·     
mutuo: verificate se
è presente la detrazione degli interessi pagati

·     
spese scolastiche.
Vanno inserite, perché non risultano nella precompilata,  le spese per le rette, la mensa, il servizio
per il pre e post-scuola, i contributi liberali. Non è detraibile il servizio
di scuolabus. La detrazione per le spese è del 19% di una spesa massima di 564
euro

·     
spese universitarie.
Verificate che le spese per l’iscriizone ai corsi/master/dottorati siano
riportati correttamente. Aggiungete eventuali canoni di locazione

·     
spese funebri: oltre
a verificare la correttezza delle spese sostenute per il funerale, potete
aggiungere quelle sostenute per la lavorazione di marmi e lapidi. Le detrazioni
sono per un meassimo di 1.550 euro

·     
assicurazioni vita e
infortuni: verificate che i premi pagati per le polizze vita/infortuni
comunicati dalle compagnie siano corretti. Le detrazioni sono su una spesa
massima di 530 euro totali

·     
contributi
previdenziali

·     
contributi versati
per colf e badanti: verificate se la deduzione è stata già inserita nella
certificazione del sostituto d’imposta

·     
bonus per il recupero
edilizio e bonus mobili: le spese sostenute con bonifico non parlante come gli
oneri di urbanizzazione devono essere aggiunte. Tutto ciò che è stato pagato
con bonifico parlante dovrebbe risultare già inserito come pure i lavori di
parti comuni condominiali comunicate dagli amministratori di condominio.
Verificare che queste spese siano state inserite

·     
bonus mobili: aggiungete
le spese pagate con bancomat/carte di credito/ bonifici ordinari. Risultano,
infatti, solo i bonifici parlanti!

·     
fabbricati: verificate
la presenza di tutti gli immobili posseduti; nel caso siano intervenute delle
modifiche rispetto al 2016, verificare la correttezza del “Codice di utilizzo”.
Prestate particolare attenzione ai dati relativi ad immobili affittati  

·     
terreni: in caso di
terreni in zone collinari, che dal 2016 sono esentati dal pagamento dell’IMU,
controllate che la casella “Imu non dovuta” sia barrata

·     
codice fiscale del
coniuge: verificare che sia stato inserito, anche nel caso in cui non sia
fiscalmente a carico, come pure quello dei figli nati.

DISABILI IN FAMIGLIA: ARRIVA IL BONUS INPS DI 1000 EURO AL MESE

1 Maggio 1971

Sono stati riaperti i termini per la presentazione
delle domande di accesso al programma “Home Care Premium” (HCP) 2017 dell’Inps
rivolto ai dipendenti e pensionati pubblici e ai loro familiari che si trovano
in condizioni di disabilità per usufruire dell’assistenza domiciliare.

Il contributo mensile erogato dall’Inps mensilmente
può arrivare a 1.050 euro a seconda del grado di disabilità e del valore
dell’Isee sociosanitario.

 

Due sono i tipi di prestazioni
fornite: le c.d. “prevalenti”, con il rimborso delle spese sostenute per
l’assunzione di un’assistente familiare e le “integrative”, in caso di servizi
socio assistenziali alla persona rese dagli ambiti territoriali o dagli ambiti convenzionati.

 

COSE DA
FARE PRIMA DI PRESENTARE LA DOMANDA

1.  
Iscriversi
nella banca dati dell’Inps

Ø 
attraverso il
sito dell’Inps www.inps.it, compilando
il modulo “Iscrizione in banca dati” scaricabile dalla sezione Modulistica, che
va presentato alla sede provinciale INPS competente per territorio:

·     
a mano

·     
via PEC
all’indirizzo PEC della sede INPS competente per territorio

·     
via mail
all’indirizzo mail della sede INPS competente per territorio

·     
via
raccomandata AR

·     
via fax

2.  
Richiedere il
PIN e il PIN dispositivo dell’Inps, nel caso se ne sia sprovvisti (www.inps.it
>PIN on line> Servizi online. Chi è
in possesso dell’identità digitale (SPID) non ha bisogno di richiedere il PIN
perché quelle credenziali gli permettono di accedere a qualsiasi tipo di
servizio online erogato dalla Pubblica Amministrazione

3.  
Presentare la
Dichiarazione Sostitutiva unica (DSU) o accertarsi che l’ente convenzionato
l’abbia trasmessa all’Inps, che è deputato a determinare il valore dell’Isee
sociosanitario.

 

 

COME
PRESENTARE LA DOMANDA

Va presentata ESCLUSIVAMENTE PER VIA TELEMATICA
(pena il rigetto) tramite il sito www.inps.it seguendo il seguente percorso:

Servizi
on line > Servizi per il cittadino > Servizi Gestione dipendenti pubblici
(ex Inpdap) per Lavoratori e Pensionati > “Gestione dipendenti pubblici:
domanda Assistenza Domiciliare (Progetto Home Care Premium)”.

 

Per le domande inviate entro il 30 marzo, l’Inps ha
già stilato una graduatoria (https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=50872).

 

Le erogazioni per i due tipi di
prestazioni partiranno dal 1° luglio 2017.

 

 

Per info, chiamare il Contact center Inps:

803164 (gratuito da rete fissa); 06
164164
(da rete mobile).

Il servizio
telefonico è sempre attivo con risponditore automatico, 24 ore su 24. Il
servizio con l’operatore è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore
20.00; il sabato dalle ore 8.00 alle ore 14.00, festivi esclusi.


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