È ARRIVATA LA NUOVA APP iENERGIA! SCARICALA GRATIS DA ITUNES!

19 Febbraio 2012

Si chiama iEnergia ed è la prima e unica App sull’energia, in grado di mettere in contatto l’utente di elettricità e gas con un operatore qualificato.

Quali servizi offre l’App iEnergia?

un elenco degli Sportelli presenti su tutto il territorio nazionale (45), presidiati da operatori qualificati in grado di fornire assistenza sui temi dell’energia

un’area Faq aggiornata con tutte le domande e risposte ai casi più frequenti

un’area News con normative e leggi riguardanti l’energia

una scheda informativa dell’iniziativa “Energia: diritti a viva voce”

iEnergia è stata realizzata nell’ambito del progetto Energia: diritti a Viva Voce promosso da tutte le Associazioni Consumatori, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico.

Come fare per scaricare la App:

vai sull’App Store di iTunes

seleziona l’appli
cazione e scaricala gratuitamente oppure SCARICALA DA QUI!

Ecco come ti apparirà la schermata di iEnergia sul tuo iPhone o iPad:

Istantanea iPhone 1 Istantanea iPhone 2
Istantanea iPhone 3  Istantanea iPhone 4
Istantanea iPhone 5

ANCHE BANCA D'ITALIA SU TWITTER

18 Febbraio 2012

L’ufficio stampa della Banca d’Italia ha ufficializzato il nuovo account su Twitter attraverso il quale, grazie ai c.d. Tweet, invierà ai followers informazioni sugli eventi e sulle pubblicazioni della stessa Banca d’Italia.

Il nuovo account prenderà il nome di: @ufficiostampabi

Anche noi di Adiconsum Nazionale, con il nostro profilo Twitter @adiconsum, siamo following di @ufficiostampabi (il profilo Twitter di Banca d’Italia). Cerca tra i nostri following la Banca d’Italia!

CONTRIBUTI SCOLASTICI: DAI 150 AI 300 EURO A FIGLIO!

17 Febbraio 2012

Pochi lo sanno, ma il contributo è volontario e deducibile dalla dichiarazione dei redditi

È ormai consuetudine che contestualmente alla modulistica per l’iscrizione e all’eventuale richiesta di pagamento delle tasse, le famiglie si vedano recapitare da parte della scuola anche la richiesta di pagamento del c.d. contributo scolastico, contributo che ormai ha raggiunto cifre consistenti: dai 150 ai 300 euro a figlio a seconda della scuola.

Molti gli “stratagemmi” adottati dalle scuole per indurre le famiglie al pagamento del contributo:

l’invio di bollettini anche ad alunni esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche erariali
bollettini unici già compilati con cifre che comprendono sia le tasse dovute per legge sia i contributi scolastici che la legge prevede come volontari.
informazioni ingannevoli sull’obbligatorietà dei contributi
diniego di i
scrizione degli alunni le cui famiglie si rifiutano di pagare il contributo.

Ciò non toglie che numerose scuole invece forniscono alle famiglie una informativa corretta sul contributo scolastico richiesto.

Ma che cos’è esattamente il contributo scolastico?

È bene chiarire che nell’ambito dell’autonomia scolastica, le scuole hanno la possibilità di richiedere alle famiglie il pagamento di un contributo per l’arricchimento dell’offerta formativa, o a sostegno dell’attività di laboratorio, ecc..

Tali contributi sono però da considerarsi sempre e comunque “erogazioni liberali” cioè volontari e non tasse o contributi obbligatori. Pertanto sono da considerarsi illegittime le richieste di alcune scuole che subordinano l’iscrizione degli alunni al pagamento del contributo.

Adiconsum non è contraria ai contributi quando il loro obiettivo è quello di migliorare il servizio scolastico, ma ritiene che tale richiesta debba es
sere posta in maniera corretta.

A tal proposito Adiconsum ricorda che:

i contributi liberali possono essere scaricati dalla Dichiarazione dei redditi nella misura del 19%. A tal fine è necessario apporre sulla causale del bollettino la dicitura “erogazione liberale” per innovazione tecnologica oppure ampliamento dell’offerta formativa o edilizia scolastica”;
le famiglie possono richiedere, all’atto dell’iscrizione a scuola, l’indicazione dettagliata delle spese che dovranno sostenere per la realizzazione delle attività inserite nel POF, a quale cifra ammonta il “contributo volontario” e quali spese copre.

Per informazioni e segnalazioni visitare il nostro sito alla voce “scuola” oppure inviare una mail a comunicazione@adiconsum.it

SCUOLA: PARTITO IL PROGETTO "SCUOLA IN CHIARO"

15 Febbraio 2012

Dal 12 gennaio 2012 ha preso il via il progetto “La scuola in chiaro”, promosso dal Ministero dell’Istruzione, che ha come obiettivo la maggiore trasparenza degli istituti scolastici italiani, maggiori informazioni per le famiglie che devono iscrivere i figli a scuola e la semplificazione del lavoro delle segreterie scolastiche.
Il progetto si articola in due fasi coordinate:

• una a carico dell’Amministrazione centrale, la quale cura la predisposizione dei dati riguardanti la singola Istituzione scolastica già presenti nel sistema informativo (informazioni generali sulla scuola, alunni, esiti scolastici, personale scolastico etc.);
• un’altra a carico delle Istituzioni scolastiche, che provvedono all’inserimento delle informazioni di loro esclusiva conoscenza (didattica, servizi offerti, valutazione, eventuale presenza di modelli personalizzati per le iscrizio
ni).

I dati delle scuole sono divisi per sezioni:
• home: vengono mostrate le informazioni relative alla scuola;
• didattica: ci sono le informazioni sull’attività didattica (orario delle lezioni, indirizzi di studio etc.);
• servizi (come servizi web e attrezzature di supporto);
• valutazione: mostra la valutazione degli apprendimenti degli alunni;
• indicatori alunni (numero degli alunni per anno di corso);
• indicatori finanziari (bilanci delle scuole);
• indicatori sul personale scolastico (numero dei docenti, consistenza personale amministrativo e tecnico)

Il nuovo progetto coinvolgerà 11 mila scuole di ogni ordine e grado, circa 8 milioni di studenti e 2 milioni di famiglie.
Adiconsum condivide in pieno il progetto del Ministero in quanto applica il principio di trasparenza sugli istituti scolastici italiani dando così la possibilità di acquisire tut
te le informazioni necessarie alle famiglie per scegliere la scuola più consono alle proprie esigenze semplificando l’iscrizione alla stessa.
Il progetto consente, per l’anno scolastico 2012-1013 (in scadenza il 20 febbraio prossimo), di iscrivere a scuola i propri figli (fatta salva la procedura tradizionale, recandosi personalmente presso l’Istituto scolastico) anche on-line attraverso l’inserimento di alcune semplici informazioni.
Per ulteriori dettagli consultare il sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca www.miur.it.

CHI USA BOMBOLETTE SPRAY AL PEPERONCINO RISCHIA SOLO AMMENDE

11 Febbraio 2012

Per la Cassazione la bomboletta non può essere assimilata alle armi chimiche o radioattive

La suprema Corte di Cassazione, con la sentenza N. 3112 del 25 Gennaio 2012, ha posto fine al dilemma applicativo dato dall’uso delle bombolette contenenti spray urticante a base di peperoncino (Oleoresin capsicum) parecchio diffuse ed utilizzate quale mezzo di difesa personale.

La sentenza è stata resa nell’ambito del giudizio tra Procura della Repubblica di Verona e Tribunale di Verona. Quest’ultimo aveva condannato l’utilizzatore della bomboletta al pagamento di una ammenda di € 200, mentre la Procura sosteneva che si dovesse applicare la normativa di specie sulle armi da sparo o da guerra.

Spesso, infatti, chi ha utilizzato queste bombolette ha subito processi penali e condanne per violazione della normativa sul controllo delle armi.

In questo contesto è intervenuto i
l DECRETO del Ministero dell’Interno del 12 maggio 2011 n. 10 – Regolamento bombolette spray libere, che ne ha disciplinato l’uso ed il contenuto, definendo quali caratteristiche tecniche debbano possedere le bombolette spray al peperoncino per essere considerate prive di attitudine a recare offesa alla persona.

La Corte di Cassazione, facendo riferimento anche al predetto Regolamento nel frattempo intervenuto, ha rigettato il ricorso proposto e ha statuito che la bomboletta in questione contenente spray urticante a base di peperoncino non può essere ricompresa nelle armi da guerra o tipo guerra.

CICLOMOTORI E MICROCAR : IL TARGHINO DIVENTA FISSO

11 Febbraio 2012

Obbligo targatura ciclomotori e microcar entro il 13 febbraio 2012

Dal 14 febbraio 2012 il vecchio “targhino” diventa fisso e non potrà più essere spostato da un ciclomotore ad un altro. Ciò in ottemperanza alla legge 120/2010 che all’articolo 14, comma 2, stabilisce che ciclomotori e microcar per circolare dovranno dotarsi di certificato di circolazione e di targhe fisse entro il 13 febbraio 2012.

La regolarizzazione si può effettuare presso gli uffici della motorizzazione, oppure presso le Agenzie di pratiche auto abilitate. Nel primo caso il costo dell’operazione è di 56,56 euro, nel secondo caso il conto varia tra gli 80 e 95 euro.

Chi circola senza la targa fissa è punito con sanzioni amministrative che vanno da 389 a 1.559 euro.

Sotto il profilo assicurativo, l’ISVAP, l’Istituto di Vigilanza delle Assicurazioni Private, ha ribadito alle imprese di assicurazione che
i ciclomotori, eventualmente non regolarizzati entro febbraio 2012, dovranno comunque essere assicurati, con la polizza RC (responsabilità civile), sulla base del telaio.

CATENE DA NEVE

8 Febbraio 2012

Le catene da neve rappresentano uno strumento validissimo in caso di guida su neve o ghiaccio.
Non è sempre semplice per il consumatore scegliere tra la vasta gamma di prodotti disponibili sul mercato le giuste catene per il proprio veicolo. La norma UNI 11313 definisce le catene da neve di “qualità ”.
Le catene da neve a norma UNI devono riportare sull’imballaggio:

il numero della norma (UNI 11313);
il nome del produttore;
la denominazione del tipo di catena;

l’elenco delle misure dei pneumatici cui la catena è destinata.
Si ricorda che il limite di velocità in caso di guida con catene è di 50 KM/h.
Dal 1 aprile 2013 potranno essere commercializzate solamente le catene da neve contrassegnate con marchio UNI

AUTO: COME LIMITARE I DANNI DEL GELO

8 Febbraio 2012

Come noi, anche le auto hanno bisogno di difendersi dal gelo.
Ecco alcuni semplici accorgimenti da adottare per scongiurare problemi alla nostra autovettura:
per eliminare il gelo dai vetri dell’auto utilizzare raschietta e spray deghiacciante;

non gettare acqua calda sul vetro ghiacciato;
non accendere il tergilunotto;
per limitare la formazione del ghiaccio sui vetri ripararli con della carta di giornale o con teli di plastica;
se si prevede di lasciare la propria macchina ferma per svariato tempo, staccare un morsetto della batteria;
lasciare parcheggiata l’auto senza freno a perché il cavo tirante potrebbe gelare e quindi spaccarsi. Lasciare, invece, la prima, marcia ingranata.
Per conoscere con esattezza le zone e le strade con l’obbligo di montare le catene o i pneumatici da neve consultare il sito della Polizia di Stato

Per chi non risp
etta le disposizioni, relative all’obbligo di catene a bordo, le multe vanno da 80 a 318 euro.

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