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LAVORO: NON RISPONDETE AGLI ANNUNCI DODOTOUR/EVOLUTION TRAVEL, SONO INGANNEVOLI!

29 Novembre 2013

Non è bastata la prima pronuncia dell’ Autorità
per la concorrenza e il mercato
 (Antitrust).

La società Dodotour s.r.l. – Evolution Travel ha continuato a diffondere i propri messaggi ingannevoli per i consumatori e l’Antitrust, di fronte al ripetersi di tali comportamenti, si è vista costretta ad intervenire nuovamente sospendendone temporaneamente l’attività.
La società Evolution Travel pubblicava sul proprio sito, e su siti di offerte di lavoro messaggi, in cui prometteva un lavoro online da casa, anche  part-time, nel settore dei viaggi e del turismo, dietro il pagamento di una quota di affiliazione di 20.000 euro. Il messaggio prospettava tale attività in franchising facendo intendere che costi e rischi fossero contenuti rispetto all’apertura di una vera e propria agenzia di viaggi, e che l’investimento iniziale, seppur elevato, sarebbe stato ammortizzato in breve tempo.
In realtà il messaggio promuoveva solo la cessione in uso di servizi e strumenti software, tacendo o minimizzando invece gli alti costi e l’elevato rischio di perdita del capitale. 
Purtroppo la vicenda della società Evolution Travel non è che un esempio delle centinaia di falsi annunci di lavoro pubblicizzati da truffatori senza scrupoli, che vedono come vittime soprattutto giovani. 
Adiconsum, nell’ambito del progetto “Lavoro
sicuro
”, cofinanziato dal Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali
, ha stilato un Decalogo per riconoscere e difendersi dai falsi annunci di lavoro.
1. Ricordate che le aziende affidabili non nascondono nulla: descrivono subito il lavoro offerto, i requisiti richiesti e il compenso. Fanno leggere e firmare un contratto prima di iniziare qualsiasi sorta di attività. 
2. Ricordate che una società seria che vi offre un’occupazione (in ufficio o da casa), vorrà certamente vedere prima il vostro curriculum vitae e le vostre referenze.
3. Ricordate che quando un’offerta sembra troppo bella per essere vera, probabilmente è falsa.
4. Diffidate delle aziende che non indicano la propria ragione sociale e partita Iva. 
5. Effettuate ricerche online – ad esempio nel Registro Imprese della Camera di Commercio o sul sito dell’Agenzia dell’Entrate – per verificare l’affidabilità dell’azienda proponente.
6. Diffidate delle aziende che vi chiedono contributi economici per poter avviare il rapporto di lavoro.
7. Non acquistate kit o materiali di qualsiasi tipo necessari per l’avvio di un’attività a domicilio.
8. Diffidate di chi vi chiede di fornire dati personali, indirizzi e-mail e recapiti telefonici con la promessa di ricontattarvi: spesso si tratta soltanto di catene di Sant’Antonio.
9. Prendetevi sempre tutto il tempo necessario per riflettere e verificare la validità e l’autenticità dell’offerta. Diffidate di chi ha fretta di farvi concludere.
10. Non iscrivetevi a corsi o training di avviamento al lavoro a vostre spese. Di solito è l’azienda che assume a farsi carico delle spese per la formazione dei dipendenti. Nei rari casi in cui il corso viene addebitato al lavoratore, il corrispettivo non deve essere anticipato, ma verrà detratto dal primo stipendio.

RISCALDAMENTI: DAL 1° DICEMBRE È LA VOLTA DELLE ZONE A E B

28 Novembre 2013

Si conclude il piano di accensione dei riscaldamenti cominciato il 15 ottobre. 
Dal 1° dicembre, infatti, anche i cittadini residenti nelle  zone climatiche contrassegnate con la lettera A e con la lettera B, in cui rientrano cioè i Comuni più caldi, potranno accendere i riscaldamenti.
Ecco periodo e durata di accensione che i consumatori dovranno rispettare:

Zona
climatica

Periodo
di accensione

Durata
accensione

A


dicembre – 15 marzo

6 ore al

B


dicembre – 1 marzo

8 ore al

Ricordiamo che periodo e la durata di accensione dipendono dal sindaco. Scopri a quale zona climatica appartiene il tuo comune cliccando qui

PREZZI: XLII TABELLA DELLA CONVENIENZA E PRODOTTI NATALIZI

28 Novembre 2013

Si avvicina il Natale e il carrello della spesa composto da Adiconsum e Klikkapromo.it comprendente prodotti alimentari e prodotti per l’igiene e la cura della persona e della casa, è in rialzo nelle 6 città campione ad eccezione di Napoli. Questa settimana, secondo la XLII Tabella della Convenienza di Adiconsum e Klikkapromo.it, il motore di ricerca delle offerte nei supermercati, i prezzi vanno dai 24,81 a 27,74 euro.
Ecco nel dettaglio la classifica città per città dei prezzi del carrello della spesa che ricordiamo comprende prodotti alimentari e prodotti per l’igiene e la cura della persona e della casa.
Roma                               24,81 euro
Milano                              25,12 euro
Torino                              25,72 euro
Firenze                            25,95 euro
Napoli                              27,08 euro
Bologna                           27,74 euro
Per quanto riguarda i prodotti natalizi presi in esame dalla XLII
Tabella della Convenienza
, la situazione dei prezzi di pandoro, panettone, salmone affumicato e pasta fresca (ravioli e tortellini) nelle 6 città è la seguente:
Pandoro:                                    a Milano il più economico 2,29 euro
Panettone:                                 a Milano il più economico 2,19 euro
Salmone affumicato 500 g:     a Bologna, Firenze, Milano e Torino a 7,99
Pasta fresca 500 g :                    a Firenze 2,01 euro
Questa settimana,  la percentuale di risparmio rilevata dalla Tabella
prezzi pieni-prezzi scontati
 di Adiconsum e Klikkapromo.it, si attesta fra il 43 e il 57%.
-Napoli                        43%
-Bologna                     48%
-Firenze                      52%
-Torino                        53%
-Milano e Roma         57%
N.B.: le offerte si riferiscono al fine settimana che va da giovedì 28  a domenica 1 dicembre.

PREZZI GIÙ PER IL TERZO MESE CONSECUTIVO

28 Novembre 2013

In calo, almeno così sembra, secondo i dati provvisori rilevati dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, i prezzi al consumo del mese di novembre.
I prezzi sono stati trovati in calo sia rispetto allo scorso mese di ottobre (-0,4%) sia rispetto a novembre 2012 (+0,6 contro +0,8 di ottobre).
Il calo è dovuto:
-per i beni: agli alimentari freschi e agli energetici
-per i servizi: ai servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, ai trasporti
Carrello della spesa
Esso rappresenta i prodotti acquistati con maggiore frequenza e nel mese di novembre risulta in calo:
-0,1% rispetto a ottobre 2013
-stabili rispetto a novembre 2012

In particolare segnaliamo:
-il calo dello 0,9% dei trasporti rispetto allo scorso mese di ottobre 2013
-il calo delle comunicazioni del 9,3% rispetto al mese di novembre 2012
-il calo dei servizi ricettivi/ristorazione dell’1,7% rispetto a ottobre 2013

SEI GIOVANE E VUOI UNA CASA? ORA PUOI GRAZIE AL NUOVO FONDO MUTUI

27 Novembre 2013

Come deciso dal Consiglio dei Ministri dello scorso settembre, è stato rinnovato il Fondo prima casa per le giovani coppie. L’accordo è stato sottoscritto dal Ministro dell’Integrazione e dall’Associazione bancaria italiana (ABI).

Quali le novità?

Le risorse
Innanzitutto la dotazione. 70 milioni di euro contro i 60 milioni che erano stati preannunciati.
Chi può accedere
-Le giovani coppie
-I lavoratori atipici
-I genitori single con figli minori 
Condizioni
-Mutuo non superiore ai 200.000 euro
-ISEE complessivo non superiore a 40.000 euro
-Età inferiore ai 35 anni
Proposta di Adiconsum: per renderlo più efficiente ed aumentarne ulteriormente la dotazione, unificarlo ad altri Fondi, come quello dell’accesso al lavoro post-universitario e quello delle badanti, non del tutto utilizzati.

VUOI ACQUISTARE SU INTERNET IN SICUREZZA? SCOPRI COME FARE

26 Novembre 2013

Quante
volte siete stati tentati di acquistare beni e servizi approfittando
delle convenienti offerte presenti su internet? Eppure nonostante
l’e-commerce, sia tra i pochi
comparti a non aver risentito eccessivamente della crisi, registrando
anzi un deciso incremento in molti Paesi dell’Unione europea (+12%)
nel 2012, in Italia è ancora visto con una certa diffidenza. Eppure
il commercio elettronico dà un’infinità di opportunità al
consumatore (prezzi bassi, risparmio di tempo e carburante, ampia
scelta, ecc.), in più nell’economia generale del Paese può
rappresentare un volano per la
promozione e la tutela del Made in Italy e la difesa dal “sounding”.

La
diffidenza verso il commercio elettronico del consumatore è dovuta
ad una serie di criticità:

  • -scarsa
    trasparenza dei siti

  • -presenza
    di barriere commerciali

  • -insufficiente
    sicurezza delle transazioni finanziarie.

Per
Adiconsum e Centro europeo Consumatori tale diffidenza deve essere
affrontata e superata, c’è bisogno di dar vita ad un mercato con
regole certe, omogenee e trasparenti, valide in tutti gli Stati
Membri, che diano sicurezza al consumatore, con il contributo di
tutti gli stakeholders (Consumatori, imprese del commercio
elettronico, Autorità di regolazioni, Forze dell’Ordine).

Queste
le proposte per un e-commerce uguale per tutti:

  • -superamento
    della frammentazione, attraverso il recepimento della direttiva
    83/2011 in tutti i Paesi dell’Unione

  • -istituzione
    di un organismo di controllo della trasparenza dei siti con la
    partecipazione delle Associazioni Consumatori

  • -pubblicazione
    sui siti multati dalle singole Authority dei vari Paesi (Antitrust)
    delle multe comminate per un determinato periodo di tempo

  • -eliminazione
    del “paradosso” delle barriere commerciali: tutti devono poter
    acquistare da qualsiasi parte dell’Unione europea provenga
    l’ordine

  • -applicazione
    del “principio di sussidiarietà” al di là della
    regolamentazione istituzionale, sottoscrivendo accordi di
    autoregolamentazione tra Associazioni Consumatori e Aziende e/o
    Consorzi a tutela dei consumatori e delle aziende sane, che
    comprendano l’informazione ai consumatori, la formazione degli
    operatori, la gestione dei reclami, l’accesso alle conciliazioni
    paritetiche.

Sei
sicuro di acquistare online in sicurezza? Verificalo con il Vademecum
di Adiconsum:

  • -fai
    in modo di sapere chi è il venditore

  • -verifica
    cosa stai effettivamente comprando

  • -controlla
    il prezzo

  • -informati
    sulle possibili modalità di pagamento

  • -controlla
    date di consegna ed i relativi costi in caso di annullamento
    dell’ordine

  • -verifica
    l’esistenza della garanzia legale e del diritto di recesso

  • -conserva
    ricevute e altri documenti d’acquisto

  • -proteggi
    adeguatamente i tuoi dati personali.

SOSPESI I VOLI DA E PER L‘ALBANIA: ECCO COSA FARE

25 Novembre 2013

Chi è in procinto di volare a Tirana o di rientrare in Italia tramite i voli operati dalla compagnia aerea Belle Air, non lo potrà fare. La notizia è stata comunicata dall’Enac, l’Ente nazionale dell’aviazione civile, e riportata sul sito della Belle
Air
, il vettore di diritto albanese.
La compagnia aerea, che opera in Italia con voli sugli  aeroporti di Ancona, Bari, Bergamo Orio al Serio, Bologna, Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Pisa, Venezia e Verona, sembra essere stata costretta alla sospensione dei voli a causa delle difficili condizioni economiche finanziarie.
Cosa fare?
 -Se sei in possesso di un biglietto aereo della compagnia Belle Air, puoi chiedere il rimborso contattando lo 00 355 42 390 390
 -nel caso in cui avessi acquistato il biglietto con carta di credito, puoi attivare la c.d. “chargeback”, procedura allo scopo di ottenere lo storno della somma versata, contattando l’emittente della Carta (banca  o altro gestore)
 -se vuoi acquistare un biglietto per l’Albania puoi farlo a tariffa agevolata grazie all’accordo siglato da Belle Air con Blue Panorama (i voli saranno operati dalla low-cost del gruppo Blue Express), telefonando ai seguenti numeri: 06 95986666 oppure lo 00355 42 390 111
N.B.: La Sala Crisi dell’Enac è comunque operativa per svolgere attività di monitoraggio e per seguire l’organizzazione relativa alla riprotezione dei passeggeri.

TURISTI: PRESTO UN NUOVO FONDO DI GARANZIA

24 Novembre 2013

Basta a  consumatori che pagano le spese dei fallimenti dei tour operator o delle compagnie aeree!
Adiconsum e altre associazioni consumatori, nel corso dell’incontro con il sottosegretario al turismo Simonetta Giordani, hanno illustrato la proposta per un nuovo Fondo di garanzia.
L’attuale Fondo previsto dal Codice del turismo si è, infatti, dimostrato inefficace e privo delle necessarie risorse economiche e quindi incapace di tutelare i consumatori vittime dei fallimenti di tour operator/agenzie di viaggio/compagnie aeree.
La proposta avanzata dalle Associazioni Consumatori prevede un Fondo le cui risorse siano a carico di tour operator/agenzie di viaggio/compagnie aeree. 
Solo così i consumatori potranno ricevere la necessaria copertura, a prescindere dalla modalità di acquisto del proprio titolo di viaggio. 
La proposta delle Associazioni contempla anche l’istituzione di un Comitato unico di gestione, per superare l’attuale sistema di amministrazione del Fondo complessa e farraginosa.
Al termine dell’incontro, il sottosegretario Giordani, si è impegnata a nome del Governo, ad inserire nell’ambito del provvedimento legislativo sul turismo di fine anno, un articolo specifico sul fondo di garanzia.
Adiconsum segnala, inoltre, che per problemi relativi al turismo ha aperto un gruppo Facebook La ciambella del turista dove segnalare le inadempienze degli operatori del settore, trovare informazioni utili e condividere le proprie esperienze.

QUANDO I SALDI PRECEDONO IL NATALE…

24 Novembre 2013

Le
stagioni non sono più quelle di una volta. Una frase che ormai è
divenuta un must.
Non solo relativamente alle condizioni climatiche, ma anche rispetto
ad altri settori come quello del commercio.

Un
volta, infatti, le famiglie attendevano i c.d. saldi
di fine stagione
per
acquistare a prezzi scontati capi che poi si sarebbero indossati
l’anno successivo.

Ormai,
da una decina d’anni, anche i saldi, come il clima, non seguono
più le stagioni.

Segnalazioni
pervenute in Associazione in questi giorni raccontano di sms arrivati
sui telefonini da parte di negozi di cui si è clienti nei quali si
annuncia l’inizio dei saldi.

Un
annuncio questo in netto contrasto con quanto previsto dalla
normativa sui saldi, la quale precisa che durante il periodo indicato
dalle Regioni, i prodotti in saldo devono riguardare solo i capi
della stagione che si sta concludendo.

Questo
è solo uno degli aspetti di una normativa che è disattesa da anni
dai commercianti disonesti che ad es. non riportano sul cartellino di
vendita il prezzo originale su cui si applica lo sconto, oppure non
indicano la percentuale di sconto.

La
proposta di Adiconsum è quella di liberalizzare il settore, andando
oltre i saldi. In tal modo i benefici che ne trarrebbero i
consumatori, a seguito della maggiore concorrenzialità, durerebbero
tutto l’anno.

Se
anche voi avete ricevuto degli sms che annunciano l’inizio dei
saldi, potete segnalarli, come hanno fatto già altri consumatori,
alle sedi
territoriali Adiconsum, e alla Polizia municipale/locale.

Vi
ricordiamo, inoltre, che Adiconsum ha anche un gruppo Facebook SOS
Saldi
dove poter fare
segnalazioni, raccontare la propria esperienza e condividerla con
quelle altrui.

LO STRANO CASO DELLA GARANZIA LEGALE DEI BENI DI CONSUMO

21 Novembre 2013

Il riconoscimento della garanzia legale di 24 mesi per i beni di consumo acquistati dai consumatori ha rappresentato una delle più importanti vittorie per le associazioni dei consumatori.

Purtroppo la normativa ha trovato molte resistenze ed è stata spesso soggetta ad interpretazioni varie, causando, dalla sua entrata in vigore, molti contenziosi tra consumatori e aziende.

Non ultimi, alcuni casi di contratti tra consumatori e professionisti in cui sono state inserite clausole riguardanti limitazioni alla durata della garanzia legale che è di 24 mesi o addirittura l’esclusione della garanzia. 

Proprio in merito a questi contratti l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) ha pubblicato sul suo sito un’informativa sulla garanzia legale di conformità, in cui si attesta che tali clausole sono vessatorie. Pertanto l’Autorità precisa che tali contratti saranno oggetto di accertamenti che comporteranno l’adozione di misure atte ad informare i consumatori.

Il consiglio per i consumatori è di non sottoscrivere tali tipi di contratti.

PREZZI: CONSULTA LA XLI TABELLA DELLA CONVENIENZA

21 Novembre 2013

Buone notizie: il costo del carrello della spesa, questa settimana, è in discesa in (quasi) tutte le città campione: fa eccezione solo Napoli, in cui, al contrario, si registra un aumento del costo medio del paniere, con un significativo distacco rispetto alle altre piazze.
Sono i dati che emergono dalla XLI Tabella della Convenienza di Adiconsum e Klikkapromo.it, il motore di ricerca delle offerte nei supermercati, realizzata sulla base di un paniere che comprende prodotti alimentari e prodotti per l’igiene e la cura della persona e per la casa. 
In particolare, questa settimana, entrano a far parte dell’indagine anche le offerte di alcuni dei prodotti tipici del Natale: salmone affumicato, noci, pandoro e panettone. Il prezzo più basso in offerta per il panettone, ad esempio, si registra a Bologna: 1,89 euro per un panettone, con o senza canditi, da 750 gr.
 
Ecco, nel dettaglio, il costo del carrello della spesa nelle 6 città campione: Milano, con un carrello della spesa di 23,18 euro, passa in testa alla classifica come città più economica di questo weekend. Ben 5 euro in più, invece, per fare la spesa nella città “fanalino di coda”, Napoli, dove il costo del paniere sale a 28,30 euro.
Città                                       Costo in euro
Milano                                            23,18
Roma                                             23,59
Bologna                                         24,08
Firenze                                          24,69
Torino                                            25,55
Napoli                                            28,30
Scende il carrello della spesa e sale, corrispondentemente, la percentuale di risparmio medio che emerge dalla Tabella prezzi pieni – prezzi scontati di Adiconsum e Klikkapromo.it, con incrementi, rispetto alla settimana passata, anche significativi, come nel caso di Milano, dove la percentuale di risparmio cresce addirittura dal 52 al 61%. In coda, chiaramente, questa settimana c’è Napoli, con una percentuale che scende al 40%. Ecco i risultati:
Città                            Percentuale di risparmio
Milano                                         61%
Roma                                          59%
Bologna                                      55%
Firenze                                        55%
Torino                                          53%
Napoli                                          40%
n.b. le offerte si riferiscono al fine settimana che va da giovedì 21 a domenica 24 novembre

RISCALDAMENTI, SCEGLI QUELLO GIUSTO PER TE

21 Novembre 2013

Risparmiare sul riscaldamento della propria casa è possibile, ed anzi auspicabile, ma come bisogna procedere, quali i criteri per fare la scelta giusta? 
Primo passo: eliminare gli sprechi
La prima cosa da fare è isolare termicamente l’abitazione, anche in quelle le cui tecnologie di costruzione non tenevano conto del risparmio energetico, e prima ancora di scegliere il tipo di impianto termico da far installare.

ATTENZIONE! Risparmiare non significa minore confort.
perché è più sicuro, spesso più efficiente, e consente di ottimizzare i costi di manutenzione, di gestione e di acquisto del combustibile in un futuro sempre più competitivo tra le società di vendita dell’energia.
Inoltre è possibile la contabilizzazione del reale consumo individuale del singolo condomino. 
Secondo passo: scegliere l’impianto termico
Ecco una serie di soluzioni tra cui scegliere in base alle proprie esigenze e alle proprie tasche.
Riscaldamento centralizzato
È quello più indicato nelle strutture condominiali, perché più sicuro, spesso più efficiente, e consente di ottimizzare i costi di manutenzione, di gestione e di acquisto del combustibile in un futuro sempre più competitivo tra le società di vendita dell’energia. Inoltre permette di contabilizzare il reale consumo del singolo condomino. 
Sistemi radianti a bassa temperatura
È il sistema di distribuzione del calore più utilizzato oggi nelle nuove costruzioni. Gli elementi radianti possono essere installati nel pavimento, nel battiscopa o nel muro.
I pro
-non occupano spazio
-evitano che debba essere surriscaldata l’aria per avere un ambiente confortevole.
-rendono i muri ed il pavimento veri e propri elementi di riscaldamento con temperature più basse di quelli tradizionali.
I contro:
-bisogna forare i muri. L’operazione necessita di particolare attenzione perché si potrebbero danneggiare le tubazioni.
Caldaie a combustibile
Le più efficaci sono quelle a condensazione. Hanno un costo maggiore, ma nel tempo l’esborso viene recuperato in efficienza e risparmio, in quanto sono progettate per recuperare il calore non utilizzato per il principio fisico della condensazione.
Pompe di calore
Sfruttano il principio di scambio di aria caldo/fredda utilizzato dai frigoriferi (che utilizza le variazioni di temperatura dei fluidi attraverso la loro compressione) con risultati eccellenti di caldo/freddo con un basso consumo di energia.
Stufe e i camini centralizzati
Prevedono un impegno personale nell’alimentarle, a meno che non sia possibile avere dei caricatori automatici di cippato (legno spezzettato), che occupano molto spazio, e hanno un costo importante.
Le uniche che potevano essere programmate erano quelle a pellet che però sconsigliamo per il costo troppo alto di questo tipo di combustibile. Quelle di nuova generazione non hanno bisogno di canna fumaria.
Stufe a combustibile liquido
Possono essere integrative, ma non sostituiscono l’impianto principale.
Sono utilizzabili solo in esterno. Per essere utilizzate in ambienti interni per il carico di anidride carbonica che producono, serve un’adeguata areazione. Il combustibile utilizzato è un derivato dal petrolio oppure è bioetanolo.

LE TELEFONATE “MUTE”, LA NUOVA FRONTIERA DEL TELEMARKETING

21 Novembre 2013

Arrivano soprattutto di sera, quando magari si è appena rientrati a casa dopo una giornata di lavoro oppure appena ci si è messi a tavola e si sta condividendo un momento di intimità con la propria famiglia. Sono le telefonate mute, la nuova frontiera del telemarketing, adottato da alcune aziende per promuovere i propri prodotti e servizi.
La telefonata proviene da un call center, e risulta muta, nel senso che dall’altra parte della cornetta non c’è l’operatore, che risponderà solo dopo aver terminato la telefonata precedente. Nel frattempo, i ripetuti “Pronto” del consumatore non ricevono risposte.
Data l’insistenza di tali telefonate, ripetute anche per 10-15 volte di seguito, molti consumatori vengono indotti a ritenere che si tratti di telefonate da parte di stalker. In alcuni casi, tali telefonate hanno causato anche l’insorgere di stati d’ansia.
Data la gravità del fenomeno, il Garante
per la privacy
 ha stilato uno schema di provvedimento, sul quale ha aperto una consultazione pubblica, che verrà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale. A partire da tale data, sarà possibile nei 60 gg. successivi, associazioni di categoria, lavoratori e consumatori potranno inviare il loro contributo all’indirizzo mail: chiamatemute@gpdp.it
Adiconsum, nell’apprezzare l’iniziativa del Garante, ricorda di segnalare gli episodi oltre che all’Authority anche alle sedi territoriali dell’associazione.

QUANTO NE SAI DI RC AUTO? SCOPRILO LEGGENDO LA GUIDA

20 Novembre 2013

Se chiedi ad un automobilista cos’è l’Rc auto, risponderà che è l’assicurazione che ti copre in caso di incidente stradale, ma raramente se ne troverà qualcuno che conosca in maniera un po’ più dettagliata il suo funzionamento. Tanto che proprio per approfondire maggiormente la conoscenza di questo tipo di assicurazione, che ricordiamo in Italia essere obbligatoria, da alcuni anni ormai nei test per la prova teorica per la patente, sono stati inserite diverse domande sull’Rc auto.
La responsabilità Civile Auto (RC auto), nel nostro Paese, è più volte salita alla ribalta anche per l’incidenza dei suoi alti costi nel budget delle famiglie e dei neopatentati in particolare.
L’Rc auto è insomma uno di quegli argomenti che non si può non conoscere un po’ più nello specifico, perché sottoscrivere l’rc auto per il proprio automezzo equivale a sottoscrivere un contratto tra chi assicura (la compagnia assicuratrice) e chi si assicura (l’automobilista), con tanto di diritti e doveri da ambedue le parti. 
Per questo Adiconsum, che fa parte insieme ad altre associazioni consumatori del Forum Ania-Consumatori, la fondazione costituita dall’Ania (Associazione nazionale fra le Imprese assicuratrici) per facilitare il dialogo tra le imprese e i consumatori, ha realizzato la Guida “L’Assicurazione RC AUTO”, una pubblicazione di un centinaio di pagine, a testimonianza dell’articolazione della materia.
La Guida Rc auto è suddivisa in 9 capitoli che trattano tutti gli aspetti della polizza: dalle norme legislative a cosa fare in caso di sinistro, dalle formule tariffarie alle garanzie, dalle regole sul risarcimento danni alla conciliazione in caso di contenzioso tra il consumatore e la compagnia di assicurazione.
In particolare quest’ultimo capitolo sta molto a cuore ad Adiconsum, perché i contenziosi in materia assicurativa sono numerosissimi e la loro risoluzione per le normali vie giudiziarie è lunga e costosa per le famiglie. Attraverso, invece, la via della conciliazione paritetica, la loro risoluzione è semplice, rapida ed economica. 
Per scoprire tutto sull’Rc auto, leggi la Guida
La Guida “L’Assicurazione RC AUTO” fa parte della Collana “L’Assicurazione in chiaro”, una serie di guide per conoscere da vicino il mondo delle assicurazioni. Tra le prossime pubblicazioni: la guida sull’assicurazione vita, l’assicurazione sulla casa e la famiglia, ecc..
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SODDISFATTI PER LE PROPRIE CONDIZIONI DI VITA?GLI ITALIANI DICONO “COSI E COSI”

19 Novembre 2013

Secondo i dati diffusi dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, la soddisfazione degli italiani per le proprie condizioni di vita nel complesso nel 2013 è rimasta stabile. Anzi,  per alcuni aspetti, quali famiglia, amici, salute e tempo libero, gli italiani hanno manifestato la loro non piena soddisfazione.
Ecco in particolare i giudizi relativi a :
-relazioni familiari: 90,2% soddisfatti;in calo i molto soddisfatti 
  (33,4%)
-relazioni amicali: 81,8% soddisfatti; in calo i molto soddisfatti 
  (26,6%)
-stato di salute: 80,3% soddisfatti; in calo i molto soddisfatti 
  (16,5%)
Interessanti anche i risultati degli altri aspetti presi in esame dalle rilevazioni dell’Istat.
Situazione economica
generale: soddisfazione in calo, soprattutto al Nord
personale: soddisfazione in calo, soprattutto al Centro-Nord
Lavoro
In calo anche coloro che si dichiarano molto o abbastanza soddisfatti del proprio lavoro
Fiducia nel prossimo
Aumenta il numero di coloro che hanno un atteggiamento di apertura verso il prossimo

ECCO CHE COSA PREOCCUPA GLI ITALIANI

19 Novembre 2013

Secondo i dati diffusi dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, relativi alle condizioni di vita degli italiani nel 2013, i problemi, elencati in ordine decrescente, che maggiormente gli italiani devono affrontare nella propria zona di residenza o comunque nelle zone frequentate per lavoro o svago sono:
traffico: 38,1% delle persone
parcheggio: 37,2%
aria inquinata: 36, 7%
rumore: 32,4%
mancanza di trasporti pubblici:31,2%
rischio criminalità:31,0%
bere acqua del rubinetto:29,2%
sporcizia delle strade:28,1%

SARDEGNA: RICONOSCIUTO LO STATO DI EMERGENZA, MA NON BASTA

18 Novembre 2013

L’alluvione che ha colpito nella giornata di lunedì 18 novembre la Sardegna ha  avuto, purtroppo, pesanti conseguenze con morti, feriti e interi paesi evacuati. 
Il Governo, nel Consiglio dei Ministri di martedì 19 novembre, ha dichiarato lo stato di emergenza.
Adiconsum nazionale, insieme ad Adiconsum Sardegna, chiede che gli interventi del Governo non si fermino qui, che almeno per un volta, le risorse stanziate arrivino subito alla popolazione sarda duramente colpita e non si perdano, come successo per altre sciagure simili, tra le pieghe della burocrazia.
Adiconsum nazionale e Adiconsum Sardegna chiedono al Governo che l’intervento non si limiti solo alla messa in sicurezza delle persone, che adesso naturalmente rappresenta la priorità, ma che a questo primo intervento ne seguano altri per assicurare l’adeguata assistenza e solidarietà alle famiglie sarde.ta operi da subito in questa direzione. 

BOLLETTA DEL GAS: L’ASSICURAZIONE CONTRO GLI INCIDENTI COSTERÀ MENO

18 Novembre 2013

Entrerà in vigore nel 2014 il nuovo contratto di assicurazione stipulato dal Comitato
Italiano Gas
 (CIG) per la copertura dei danni provocati dagli incidenti dovuti all’uso del gas. Il nuovo contratto è stato approvato dall’ Autorità
per l’energia elettrica e del gas
 (AEEG) con la Delibera 473/2013/R/gas.
Essa prevede costi minori per tutti gli utenti domestici, che quindi troveranno la bolletta più leggera, maggiori garanzie e innalzamento dei massimali.
Ecco come sarà la nuova assicurazione
-Entrata in vigore:         2014
-Durata:                         tre anni
-Costi:                           25 cent/anno in bolletta
-Massimale
      per danni a mobili:180.000 euro
      per danni a  cose:80.000 euro
      infortuni, morte, invalidità:210.000 euro
Inoltre, la polizza prevede una serie di rimborsi quali:
-il rimborso delle spese mediche sostenute in caso di invalidità permanente/invalidità temporanea con un massimale di 8.000 euro ad assicurato/sinistro. In più, in caso di inabilità temporanea, è prevista anche una diaria giornaliera (franchigia di 10 gg.)  di 250 euro al dì per i primi 40 gg, a scalare fino al 90° giorno
-il rimborso dei costi dovuti ad un alloggio sostitutivo. Il massimale previsto è di 250.000 euro al giorno per ogni incidente e per ogni alloggio, per un massimo di 6 mesi.
Per maggiori informazioni chiamare:
Numero verde 800 166 654
Numero verde 800 92 92 86

VITAMINA C: LA DOSE GIORNALIERA DIPENDE DALL’ETÀ, SCOPRI LA TUA!

18 Novembre 2013

Tutti sanno che il frutto dell’arancio, l’arancia, è uno degli alimenti più ricchi di vitamina C. Tra gli altri ricordiamo, oltre agli altri agrumi, il kiwi, l’ananas, le fragole e le ciliegie e, tra gli ortaggi e le verdure, gli spinaci, i broccoletti, la lattuga, i broccoli e i peperoni ed anche le patate.
Non tutti però sanno esattamente quali siano le proprietà della vitamina C.
La vitamina C (acido ascorbico) ha innanzitutto un alto potere antiossidante, contrasta cioè la formazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare, ma è anche un antiemorragico, partecipa ai processi di sviluppo e di riparazione dei tessuti, è un elemento essenziale per la creazione della norepinefrina, un neurotrasmettitore che controlla il flusso del sangue e il rilascio del glucosio, oltre a rendere stabile la vitamina E. La mancanza di vitamina C causa una malattia che si chiama scorbuto.

L’Autorità
europea per la sicurezza alimentare
 (EFSA) ha recentemente diffuso i dati aggiornati sul fabbisogno giornaliero di vitamina C. Esso varia a seconda delle fasce d’età:

-bambini 1-3 anni:              20 mg/dì
– ragazzi 15-17 anni:         100mg/dì (maschi), 80 mg/dì (femmine)
-donne in gravidanza:       10 mg/dì
-donne in allattamento:     60 mg/dì
-uomini:                              90 mg/dì
-donne:                              80 mg/dì
Ricordiamo, a titolo di esempio, che un’arancia di media grandezza contiene circa 90 mg di vitamina C, un kiwi circa 60 mg.
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  • RISCALDAMENTI: L’AMMINISTRATORE NON PUÒ NON ACCENDERLI, ANCHE SE SI È MOROSI

RISCALDAMENTI: L’AMMINISTRATORE NON PUÒ NON ACCENDERLI, ANCHE SE SI È MOROSI

18 Novembre 2013

Il Tribunale di Milano ha ordinato all’amministratore di un condominio il ripristino immediato dell’erogazione del riscaldamento, perché lesivo del diritto sancito dalla costituzione di tutela alla salute.
L’amministratore, infatti, aveva fatto valere quanto disposto dall’art. 63, comma 3, che gli consente, in caso di morosità dei condomini, di estrometterli dall’uso di beni e servizi comuni, ma anche dalla fruizione di servizi che possono essere goduti in maniera separata, come il riscaldamento, nel caso in cui esso sia centralizzato.
Nonostante, quindi, l’art. 63, comma 3, il Tribunale ha decretato che la sospensione di un servizio, come il riscaldamento, non può essere applicato nei confronti di un condomino/condominio moroso.

PREZZI: CONSULTA LA XL TABELLA DELLA CONVENIENZA

14 Novembre 2013

Brutte notizie per questo fine settimana di spesa! I dati sono quelli rilevati dalla XL
Tabella della Convenienza
di Adiconsum
e Klikkapromo.it, il motore di ricerca delle offerte nei supermercati, sulla base di un paniere di prodotti che comprende: prodotti alimentari quali biscotti, acqua minerale, pasta, petto di pollo, olio extra vergine di oliva, prosciutto crudo, mozzarella, yogurt e caffè; prodotti per l’igiene e la cura della persona e della casa quali detersivo piatti, carta igienica e bagnoschiuma.
Questa settimana il costo del carrello della spesa, infatti, oscilla dai 26,84 euro di Roma ai 28,14 euro di Firenze.
La città di Roma, come già in altre occasioni, risulta essere la città più conveniente, mentre Firenze, questa settimana, è quella più cara.
La città di Bologna, è risultata l’unica questa settimana ad aver avuto una diminuzione del costo del carrello.
Ma vediamo nel dettaglio i prezzi nelle varie città-campione:
Roma               26,84 euro
Torino               27,07 euro
Napoli               27,26 euro
Bologna            27,82 euro
Milano              28,10 euro
Firenze             28,14 euro
Questa settimana la Tabella
prezzi pieni-prezzi scontati
 di Adiconsum e Klikkapromo.it,  ha nturalmente rilevato anche un restringimento del range di risparmio tra i prodotti acquistati con o senza offerte. La percentuale di risparmio, infatti, si attesta tra il 43 e il 56%.
Napoli                 42%
Bologna              47%
Firenze               48%
Torino                 51%
Milano                52%
Roma                 53%
N.B.: le offerte si riferiscono al fine settimana che va da giovedì 14 a domenica 17 novembre.

RISCALDAMENTI: NUOVE REGOLE PER IL FUNZIONAMENTO

14 Novembre 2013

Il 12 luglio 2013 è entrato in vigore il DPR 74/2013 sull’esercizio, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici in generale.
Ecco cosa bisogna sapere in merito al funzionamento: 
-zona climatica: il funzionamento degli impianti di riscaldamento è vincolato alla zona climatica in cui rientra il Comune in cui è presente l’impianto stesso. Le zone climatiche in cui è stato suddiviso il territorio nazionale sono 6 (dalla A alla F). Esse indicano periodo e durata di accensione (clicca qui per approfondire)
-Temperatura: + 20°C con una tolleranza di +2°C
Presso ogni impianto termico che serve più unità immobiliari, il proprietario o l’amministratore devono esporre una tabella con l’indicazione del:
-periodo annuale di funzionamento dell’impianto e dell’orario di accensione giornaliera prescelto
-generalità e recapito del responsabile dell’impianto
-il codice dell’impianto così come assegnato dal Catasto territoriale degli impianti termici istituito dalla Regione o dalla Provincia autonoma.
Il DPR 74/2013 dà facoltà ai Sindaci di modificare sia i periodi annuali di funzionamento che la durata giornaliera di accensione. Le modifiche vanno comunicate mediante specifiche ordinanze.
Sanzioni
In caso di mancato esercizio, le sanzioni sono a carico del:
-proprietario dell’immobile o il conduttore (inquilino), l’amministratore del condominio o l’eventuale  terzo responsabile.
Le sanzioni sono di natura amministrativa e sono comprese tra i 500 e i 3.000 euro.

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  • RISCALDAMENTI: DA VENERDÌ 15 NOVEMBRE ACCESI ANCHE QUELLI DELLA ZONA CLIMATICA C

RISCALDAMENTI: DA VENERDÌ 15 NOVEMBRE ACCESI ANCHE QUELLI DELLA ZONA CLIMATICA C

14 Novembre 2013

Dopo le
famiglie che abitano nelle zone climatiche contrassegnate dalle
lettere D, E ed F, è ora la volta degli abitanti che risiedono nei
Comuni siti nella zona climatica C di accendere i riscaldamenti.

Il periodo di
accensione per questa zona climatica si protrarrà fino al 31 marzo
prossimo.

La durata di
accensione non dovrà superare le 10 ore nell’arco dell’intera
giornata, anche suddivisa in più fasce, purché sa compresa tra le
ore 5 e le ore 23.

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  • INDAGINE CISL/UNIVERSITÀ DI FIRENZE: LA SITUAZIONE DELLE FAMIGLIE ATTRAVERSO LE DICHIARAZIONI DEI REDDITI

INDAGINE CISL/UNIVERSITÀ DI FIRENZE: LA SITUAZIONE DELLE FAMIGLIE ATTRAVERSO LE DICHIARAZIONI DEI REDDITI

13 Novembre 2013

Il
Dipartimento di Democrazia
economica, Economia sociale, Fisco, Previdenza e Riforme
Istituzionali della Cisl e il Dipartimento di Scienze per l’economia
e l’impresa dell’Università di Firenze hanno condotto
un’indagine sulle dichiarazioni dei redditi dei lavoratori
dipendenti e dei pensionati assistiti dai Caf-Cisl.

L’indagine
è partita dall’analisi dei 2,7 milioni di dichiarazioni dei
redditi trattate dai Caf-Cisl.

I
dati analizzati hanno riguardato i redditi e le imposte.

Questi
i dati emersi:

  • reddito
    complessivo dei dichiaranti: 21.728 euro

  • imposta
    media lorda: 5.446 euro (aliquota lorda 25,2%)

  • imposta
    media netta: 3.817 euro (aliquota media netta 17,5%)

L’imposta
netta è l’imposta pagata al netto delle detrazioni. Tra queste
ultime, le detrazioni per tipologia del reddito e quelle per i
familiari a carico sono quelle che producono l’impatto più
significativo su quanto bisogna pagare. Essa incide sul reddito sia
in funzione della classe di reddito che della regione di residenza.
Infatti, al Nord, ad es., l’aliquota media applicata è al 17,8%;
al Centro al 18,2% e al Sud al 16,1%.

Andamento
dei redditi

I
redditi sono aumentati nel seguente modo:

  • biennio
    2010-2012: +2,5%

  • 2011-201: +1,6%


Andamento
dell’imposta netta

  • Biennio
    2010-2012: +5%

  • 2011-2012: +2,8%

Andamento
dell’imposta lorda

  • Biennio
    2010-2012: +2,69%

  • 2011-2012: +1,60%


Addizionali
comunali e regionali

  • Biennio
    2010-2012: +31,19

  • 2011-2012: +5,97%


Rapporto
redditi/imposte/detrazioni

L’indagine
Cisl-Università di Firenze ha evidenziato che, a fronte di un
modesto aumento dei redditi, le imposte sono aumentate in maniera
significativa come anche le addizionali comunali e regionali, mentre
le detrazioni sono diminuite.

Ricapitolando
nel biennio 2010-2013, la situazione delle famiglie italiane
(lavoratori dipendenti e pensionati) è stata la seguente:

  • aumento
    dei redditi

  • aumento
    dell’imposta lorda (per aumento addizionali Irpef)

  • aumento
    dell’imposta netta (per riduzione delle detrazioni)

  • riduzione
    delle detrazioni (familiari a carico, tipologia di reddito)

  • aumento
    addizionali comunali e regionali

Imposte
che incidono di più sulle famiglie italiane

  • Irpef: 17,6%

  • Iva: 8,7%


  • Imu: <1%

N.B.: i
dati riguardano esclusivamente i contribuenti assistiti dai Caf-Cisl

Per
il testo integrale dell’indagine Cisl-Università di Firenze clicca
qui

PIL III TRIMESTRE: ANCORA PRECEDUTO DAL SEGNO MENO

13 Novembre 2013

 dati provvisori diffusi dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, sul PIL nel III trimestre 2013 hanno evidenziato ancora un segno negativo, anche se in leggera ripresa. 
Negativo è anche il PIL dell’Eurozona che ha toccato il -0,4%, anch’esso comunque in leggera ripresa.
Il calo provvisorio ad ottobre è stato:
-0,1% rispetto al ii trimestre
-1,9% su base annuale ( rispetto al III trimestre 2012)
Segno più solo per il PIL degli Stati Uniti e del Regno Unito:
+0,7% rispetto II trimestre 2013 e +1,6% rispetto III trim 2013
+0,8% rispetto II trimestre 2013 e +1,5% rispetto a III trim 2013

DISTURBI IMPROVVISI ALLA TV? POTREBBE DIPENDERE DALL’LTE!

13 Novembre 2013

Se improvvisamente, il tuo televisore non riesce più a trasmettere alcuni o tutti i canali digitali terrestri, la colpa potrebbe essere delle interferenze LTE, il nuovo standard di trasmissione della banda ultra larga degli smartphone e dei tablet 4G.
L’LTE, infatti, trasmettendo anche su frequenza 800 Mhz, la stessa utilizzata dai canali televisivi terrestri, può disturbarne la visione.
Quali disturbi causano le interferenze?
-Totale mancanza di visione di tutti canali terrestri
-Visione parziale: si vedono solo alcuni canali
-Visione disturbata: squadrettamento, difetti nell’audio, ecc..
Cosa fare?

Primo passo: fai la Segnalazione!
All’insorgere improvviso dei disturbi, bisogna:
-telefonare al Numero Verde 800 126 126  gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni (FUB) per verificare se la propria zona di residenza è tra quelle soggette alle interferenze LTE
-oppure visitare il sito dedicato  www.helpinterferenze.it
-o contattare le sedi territoriali Adiconsum (indirizzi e numeri di telefono sono sul sito www.adiconsum.it)
Secondo passo: chiedi l’installazione gratuita del Filtro!
Se dopo la segnalazione ti comunicano che sei in una zona con le interferenze LTE, hai diritto all’installazione GRATUITA del filtro in grado di risolvere il problema. Lo stesso servizio Help Interferenze ti invierà un tecnico che installerà il filtro sull’antenna.
Terzo passo: installazione GRATUITA del filtro e risoluzione del problema
L’installazione del filtro sarà curata direttamente dal servizio Help Interferenze il quale ti invierà un tecnico, che provvederà ad installare GRATUITAMENTE il filtro alla tua antenna di ricezione terrestre. Tale filtro è in grado di bloccare la ricezione dei segnali LTE che producono le interferenze.
Per saperne di più clicca qui,
troverai tutte le informazioni sull’LTE (miniguida, brochure, video, ecc.)
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  • RISCALDAMENTI: L’ACCENSIONE DIPENDE DALLA ZONA CLIMATICA, SCOPRI QUAL È LA TUA!

RISCALDAMENTI: L’ACCENSIONE DIPENDE DALLA ZONA CLIMATICA, SCOPRI QUAL È LA TUA!

12 Novembre 2013

Il brusco calo delle temperature di questi giorni non lascia adito a dubbi: la stagione fredda è cominciata e ci accompagnerà per molti mesi. Non ancora in tutta Italia, però, è permesso accendere i riscaldamenti. La loro accensione dipende infatti dalla zona climatica assegnata al proprio comune di residenza.
L’Italia è suddivisa in 6 zone climatiche, contrassegnate da lettere dell’alfabeto che vanno dalla A alla F. Nella zona A rientrano i Comuni più caldi, nella F quelli più freddi, come quelli ubicati in Valle D’Aosta.
Ecco la tabella con le zone climatiche e i relativi periodi accensione e la durata

Zona climatica

Periodo di accensione

Durata accensione

A

1° dicembre – 15
marzo

6 ore al dì

B

1° dicembre – 1 marzo

8 ore al sì

C

15 novembre – 31 marzo

10 ore al dì

D

1° novembre – 15
aprile

12 ore al dì

E

15 ottobre – 15 aprile

14 ore al dì

F

Nessuna limitazione

Nessuna limitazione

Durata dell’accensione
Può essere frazionata in due o più sezioni.
L’accensione deve essere compresa tra le ore 5 e le ore 23.
Quando l’accensione dei riscaldamenti dipende dal sindaco
L’accensione degli impianti termici dei Comuni che non rientrano in nessuna delle 6 zone climatiche, è soggetta ad appositi provvedimenti emessi dai sindaci.
I sindaci hanno comunque la facoltà di ampliare o ridurre il periodo e la durata di accensione.
Scopri a quale zona climatica appartiene il tuo comune cliccando qui

SEQUESTRATI OCCHIALI CONTRAFFATTI IN TOSCANA E SCARPE A BRINDISI

11 Novembre 2013

Non conosce tregua né confini sia per quanto riguarda le zone di sequestro sia per quanto riguarda le tipologie di prodotto sequestrate.
Fortunatamente non conosce tregua neanche la lotta alla contraffazione condotta dai funzionari dell’

Agenzia
delle Dogane
 e dai militari della Guardia
di Finanza
.

Stavolta i sequestri hanno riguardato occhiali da lettura e calzature.
Sequestro degli occhiali da lettura
L’Agenzia delle Dogane di Prato e Pistoia ha sequestrato:
tipologia del prodotto:occhiali da lettura
numero:20.000 paia
valore:25.000 euro
motivo:mancanza di etichetta d’origine e mendace uso del marchio
sanzione pecuniaria: da 10.000 a 250.000 euro, più obbligo di regolarizzazione dell’etichettatura ai fini dell’eventuale commercializzazione.
Sequestro di calzature
L’Agenzia delle Dogane di Brindisi, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha sequestrato:
tipologia del prodotto:calzature
numero:11.448 paia (10.944 con marchi contraffatti; 504 prive di marchio)

SCUOLA: IL DECRETO 104/13 È DIVENTATO LEGGE

11 Novembre 2013

Il Senato ha approvato il ddl 150 che ha convertito in legge il decreto n° 104/13 sulla scuola.
Le novità riguardano: borse di studio, trasporto studentesco, libri di testo, connessioni wireless, ecc..
Vediamo nel dettaglio le misure adottate e le risorse stanziate.

Fondo per le borse di studio
-Risorse stanziate:100 milioni di euro
-Quando: dal 2014
-Per chi:studenti universitari

Trasporto studentesco
-Risorse:15 milioni i euro
-Quando:2014
-Per chi:studenti delle scuole secondarie di I e II grado (priorità disabili)

Connessione wireless
-Risorse stanziate:15 milioni di euro
-Quando:da subito
-Per chi:scuole secondarie (priorità a quelle di II grado)

Lotta alla dispersione scolastica
-Risorse:15 milioni di euro
-Quando:2013 e 1014
-Per chi:scuole di ogni ordine e grado
Potenziamento studio della geografia generale ed economica
-Risorse:13,2 milioni di euro
-Quando:2014 e 2015
-Per chi: istituti tecnici e professionali

Libri di testo e ebook
-Risorse stanziate:8 milioni
-Quando: 2013 e 2014
-Per chi:scuole (per l’acquisto dei libri da destinare al comodato d’uso)
I libri di testo vengono dati in comodato d’uso agli studenti in situazioni economiche disagiate.
Orientamento degli studenti
-Risorse:6,6 milioni di euro
-Quando:2013 e 2014
-Per chi:studenti delle scuole secondarie di I e II grado

PREZZI DI OTTOBRE: DIMINUISCONO RISPETTO A SETTEMBRE

11 Novembre 2013

Sono ora definitivi i dati diffusi dall’Istat, l’Istituto nazionale di statica, sui prezzi dei beni di consumo del mese di ottobre. 
Essi sono risultati in diminuzione (-0,2%) su base mensile (rispetto al mese di settembre 2013) e presentano un segno positivo (+0,8%) su base annuale (ottobre 2012), ma comunque in leggero calo rispetto al rapporto settembre 2013/settembre 2012.
La diminuzione registrata su base mensile è dovuta ad un calo dei prezzi dei seguenti comparti:
beni energetici:-1,2%
alimentari non lavorati:-0,8%
servizi relativi alle tlc:-4,4%
Carrello della spesa
Il prezzo del carrello della spesa, termine con cui si indicano i prodotti acquistati con maggiore frequenza:
-su base annuale:è salito dello 0,8% rispetto ad ottobre 2012, ma è comunque in calo rispetto a settembre 2013, in cui invece aveva fatto registrare un +1%;
-su base mensile: è diminuito dello 0,2%
Per la prima volta dall’agosto 2010, l’inflazione del carrello della spesa equivale a quella totale (+0,8% su anno)
Prezzi dei beni
-su base annuale:-0,1%
Prezzi dei servizi
-su base annuale:+1,4% (comunque in diminuzione rispetto al mese di settembre)
Prezzi per città
-Città più cara:Reggio Calabria +2,3%
-Città meno cara:Palermo -0,2%

EQUITALIA: COME FARE PER PAGARE IN 10 ANNI

10 Novembre 2013

La possibilità di pagare i propri debiti con Equitalia fino a 10 anni è ora realtà! 
È stato infatti pubblicato nella Gazzetta ufficiale il decreto attuativo che ha modificato le modalità della riscossione e della rateizzazione di Equitalia, estendendo quest’ultima da 72 (6 anni) a 120 rate (10 anni).
Naturalmente la rateazione di una qualsiasi cifra richiede la redazione di un piano di rientro dal debito con nuovi importi che la famiglia sia in grado di onorare.
Nel contesto di Equitalia, vigono due rateazioni:
•la rateazione a 72 rate con un piano di rientro ordinario
•la rateazione a 120 rate con un piano di rientro straordinario
Chi può presentare la domanda 
•Sia i consumatori che le aziende
A chi si presenta la domanda
•Direttamente a Equitalia, che è il concessionario pubblico della riscossione nel nostro Paese.

Quali criteri per accedere alla rateazione a 120 rate
Condizio sine qua è che l’indisponibilità a pagare del richiedente sia la diretta conseguenza della drammatica congiuntura economica e non di comportamenti irresponsabili del consumatore.

La regola pratica per che può accedere e chi no è che:
•il rapporto tra l’importo della rata e il reddito (documentato dal certificato ISEE) sia superiore la 20 per cento.
Qual è l’importo delle rate
•La rata minima è, salvo eccezioni, di 100 euro
•Le rate sono di importo costante
Quando decade la rateazione
•Dopo il mancato pagamento di 8 rate anche non consecutive
È possibile prorogare la rateazione?
Sì. Nel caso in cui si chiede una rateazione a 120 rate, bisogna documentare l’effettivo stato di bisogno.
Rateazione e ipoteca

In caso di ottenimento della rateazione, Equitalia non può procedere all’ipoteca.
Rateazione e pignoramento
Pignoramento casa:
•prima casa impignorabile (tranne per le abitazioni di lusso), se è l’unico immobile di proprietà del richiedente.
Pignoramento stipendio:
•ultimo stipendio impignorabile

PREZZI: CONSULTA LA XXXIX TABELLA DELLA CONVENIENZA

7 Novembre 2013

Carrello della spesa in calo, con rialzi solo a Roma e Bologna. Questi i dati rilevati dalla XXXIX
Tabella della Convenienza
di Adiconsum e Klikkapromo.it, il motore di ricerche delle offerte nei supermercati.
Bologna è la città più cara con un carrello della spesa di 30,17 euro, mentre Torino è la più conveniente con un carrello di 25,61 euro.
Il paniere preso in considerazione dalle rilevazioni di Adiconsum e Klikkapromo.it comprende: prodotti alimentari quali biscotti, acqua minerale, pasta, petto di pollo, olio extra vergine di oliva, prosciutto crudo, mozzarella, yogurt e caffè; prodotti per l’igiene e la cura della persona e della casa quali detersivo piatti, carta igienica e bagnoschiuma.
Ecco la classifica delle città con il loro carrello della spesa:

·        
Torino       25,61 euro

·        
Roma        25,43 euro

·        
Napoli       26,28 euro

·        
Firenze      27,07 euro

·        
Milano       27,52 euro

·        
Bologna    30,17 euro

Si riduce la percentuale di risparmio. Secondo la Tabella prezzi pieni-prezzi scontati scontati di Adiconsum e Klikkapromo.it, questo fine settimana il risparmio si attesta fra il 43 e il 56%.
                              

·        
Bologna              43%

·        
Napoli                  44%

·        
Firenze                50%

·        
Milano
e Torino   53%

·        
Roma                   56%

N.B.: le offerte si riferiscono al fine settimana che va da giovedì 7 a domenica 10 novembre.

CALA IL COSTO DEL DENARO: QUALI VANTAGGI PER I CONSUMATORI

6 Novembre 2013

La BCE , la Banca
Centrale europea, a sorpresa, ha tagliato il costo del denaro, che ha così
raggiunto un nuovo minino storico, attestandosi allo 0,25%.

Il taglio
dei tassi è indice di un’economia stagnante e, quindi, indice delle sofferenze
negli Stati dell’Unione. Il taglio del costo del denaro è una misura introdotta
allo scopo di favorire la ripresa economica.

La BCE non ha fatto, neanche, mistero
del fatto che il periodo di bassa inflazione sarà ancora lungo. Il taglio del
costo del denaro comporta inevitabilmente dei vantaggi, ma anche degli
svantaggi.

In generale gli effetti positivi
saranno:

·        
ripresa
delle borse europee

·        
aumento
dell’export (i prodotti dell’Eurozona costeranno di meno per chi acquista con
altre valute)

·        
discesa
dello spread fra BTP (Buoni del Tesoro) e Bund tedesco.

Gli effetti negativi saranno:

·        
rafforzamento
del dollaro.

 

Per i consumatori gli effetti
positivi e negativi saranno i seguenti:

Effetti
positivi:

·        
Mutui: effetti positivi con diminuzione
modesta delle rate e non immediati, in quanto i mutui dipendono dall’Euribor
(taso variabile) e dall’Irs (tasso fisso).

Effetti
negativi
:

·        
Conti
bancari (BTP, BOT, ecc.)calo del rendimento dei

·        
Aumento
dei prezzi dei carburanti

·        
Aumento
del costo dei viaggi oltreoceano.

 

PUÒ UN SEMAFORO COMBATTERE L’OBESITÀ?

6 Novembre 2013

Non si placa il dibattito intorno alla decisione della Gran Bretagna di contrastare l’elevato tasso di obesità dei suoi abitanti, apponendo sugli alimenti dei “semafori” (rosso, verde, giallo), che dovrebbero indicare i prodotti più o meno calorici: 
•semaforo “rosso” per indicare l’alimento più calorico e quindi da evitare
•semaforo “giallo”, per l’alimento a medio contenuto calorico
•semaforo “verde” per l’alimento meno calorico.
Una soluzione, ad avviso di Adiconsum, troppo semplicistica e riduttiva: il problema dell’obesità, infatti, è un po’ più complessa, e merita strategie mirate più efficaci.
Tra l’altro, l’applicazione dei semafori boccia indistintamente prodotti dall’alto valore nutrizionale e junk food (cibo spazzatura), penalizzando in maniera pesante i prodotti del nostro Made in Italy e più in generale tutti i prodotti della dieta mediterranea, la cui validità in termini di corretta alimentazione ci invidia tutto il mondo.
Essa, infatti, attinge la sua validità dalla varietà e dalla stagionalità dei prodotti, abbinata alle giuste quantità, bandendo gli eccessi.
Questo è tanto vero che negli ultimi anni sono aumentati in maniera esponenziale i casi di contraffazione dei prodotti alimentari italiani nel mondo.
L’apposizione del semaforo è indice di scarsa conoscenza della composizione dei prodotti italiani, della loro origine, dei loro disciplinari di produzione e delle loro proprietà nutritive.
Adiconsum ha rivolto un appello alla Commissione europea , perché respinga la proposta di introduzione dei “semafori” avanzata dalla Gran Bretagna. 
L’obesità non si combatte con i “semafori”, ma con campagne informative sulla corretta alimentazione e mettendo in grado il consumatore di scegliere l’alimento meno nocivo alla propria salute con etichette più trasparenti e complete.

MENO INCIDENTI, MORTI E FERITI SULLE STRADE D’ITALIA!

5 Novembre 2013

Finalmente sulle strade italiane nel 2012 ci sono stati meno incidenti, meno feriti che, soprattutto, meno morti, per sinistri stradali. In particolare, rispetto al 2011, gli incidenti sono diminuiti del 9,2%, i morti del 5,4% e i feriti del 9,3%. I dati sono stati diffusi dall’Istat , l’Istituto nazionale di statistica e l’ACI (Automobile Club d’Italia).
Ricapitolando, questi i numeri rilevati sulle strade italiane :
•incidenti:186.726
•morti:3.653
•feriti:264.716
Interessanti i dati che mettono in evidenza l’indice di mortalità con vari fattori discriminanti quali la tipologia della strada percorsa (strada urbana ed extraurbana ed autostrada), l’orario di accadimento del sinistro, il giorno della settimana, l’età del conducente:
•tipologia di strada: si muore di più su strade extraurbane ed autostrade
•orario: si muore di più alle ore 3, 5 e 6 del mattino
•giorno settimanale: si muore di più la domenica
•età: si muore di più tra i 20 e i 24 anni e tra i 40 e i 44 anni. 
Tra le morti, quelle di conducenti di biciclette sono, purtroppo, in rialzo. Questo dato induce a riflettere sia sulla maggiore pericolosità del mezzo di trasporto che, al pari delle moto, offre minore riparo per il conducente, sia che anche perché nel nostro Paese, è scarsa la diffusione di una rete di piste ciclabili, che invece andrebbe incentivato perché non inquinante, economico e di ausilio al decongestionamento del traffico delle grandi città.
Di seguito la classifica dei veicoli coinvolti in incidenti in ordine decrescente.
1.autoveicoli
2.moto
3.autocarri
4.biciclette
5.ciclomotori
Nel 2012, nei 27 Stati membri dell’Unione europea, le morti in incidenti stradali sono diminuite dell’8,8%.

SEQUESTRO DI MERCE CONTRAFFATTA ALL’AEROPORTO DI BARI

4 Novembre 2013

Un altro sequestro di merce contraffatta è stato messo a segno dai funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Bari e dei militari della Guardia di Finanza all’Aeroporto di Bari-Palese (anche detto aeroporto Karol Wojtyla).
Nel  bagaglio personale di un cittadino di nazionalità cinese, proveniente dalla Cina con un volo via Roma –Fiumicino, è stata ritrovata merce contraffatta quali orologi, borse, portafogli, foulard e capi di lingerie, delle più note marche italiane contraffatte. 
La merce è stata posta sotto sequestro e il passeggero denunciato alla competente Autorità Giudiziaria.

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SACCHETTI DI PLASTICA “USA E GETTA”: SCOPRINE GLI EFFETTI INQUINANTI E RIDUCINE L’USO

4 Novembre 2013

98,6 miliardi sono i sacchetti di plastica presenti nell’Unione europea e, anche se può sembrare un paradosso, anche le buste di plastica di materiale leggero, quelle con spessore inferiore ai 50 micron, inadatte ad essere sfruttate per contenere la spazzatura, sono inquinanti per l’ambiente e sono assimilabili a rifiuti veri e propri.
Il loro smaltimento, infatti, dura centinaia di anni ed è altamente nocivo soprattutto per l’ambiente marino. Questo handicap, unito al peso contenuto e allo scarso riutilizzo perché meno resistenti, ne determina non solo la loro vasta diffusione, ma anche il loro accumulo, soprattutto nei mari.
Per questo la Commissione europea è corsa ai ripari presentando una proposta di legge, anche tenendo conto del positivo riscontro ottenuto dai cittadini dell’Unione a seguito della consultazione pubblica lanciata nei mesi scorsi.
La proposta, che tecnicamente modifica la direttiva sugli imballaggi, obbliga gli Stati Membri dell’UE ad adottare misure per ridurre il consumo di tali sacchetti, ma lascia liberi gli Stati  di scegliere la misura più efficace per il raggiungimento di tale obiettivo.
Ecco alcuni dati sulla diffusione pro-capite dei sacchetti di plastica nei vari Stati membri:
    •Danimarca e Finlandia:4 sacchetti a testa
    •Polonia, Portogallo e Slovacchia:466 sacchetti a testa
    •Italia:181 sacchetti a testa

L’ITALIA CHE SARÀ…

4 Novembre 2013

L’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, ha diffuso le prospettive economiche del nostro Paese per gli anni 2013-2014. Le prospettive non sono state del tutto positive e, seppur in lieve misura, più negative per quanto riguarda l’andamento del PIL e dei dati sulla disoccupazione, rispetto alle stime effettuate da Governo (-1,7% per il PIL nel 2013 e +1% nel 2014).  

Le voci analizzate sono state le seguenti: prodotto interno lordo (PIL), disoccupazione, retribuzioni, prezzi al consumo/inflazione. Vediamoli nel dettaglio.

PIL
   • Nel 2013: -1,8%
   •Nel 2014:+0,7%
DISOCCUPAZIONE
   •Nel 2013:+12,01%
   •Nel 2014:+12,4%
RETRIBUZIONI
   •Nel 2013 e nel 2014:+1,4%
PREZZI AL CONSUMO/INFLAZIONE
   •Ci si aspetta un aumento a causa del rialzo dell’IVA, ma dovrebbe essere modesto per il perdurare della crisi dei consumi.
Le prospettive economiche diffuse dall’Istat parlano invece di un export ancora in crescita  e di investimenti in recupero. 

CONTRAFFAZIONE: 1 CONSUMATORE SU 4 ACQUISTA PRODOTTI ILLEGALI

3 Novembre 2013

L’indagine della Confcommercio sul sentimento dei consumatori nei confronti dell’illegalità, della contraffazione e dell’abusivismo rivela che nel 2013 1 consumatore su 4 (e cioè il 25,6% dei consumatori) ha acquistato almeno una volta un prodotto o un servizio illegale. Un fenomeno sempre in crescita, soprattutto tra le donne e i giovani e nel Mezzogiorno d’Italia, e che, attualmente, per oltre il 50% dei consumatori trova la sua ragione principale proprio nella crisi economica. 
Al primo posto tra gli acquisiti illegali del 2013 spiccano i prodotti di abbigliamento (41,2%), seguiti dagli alimentari (28,1%), dalla pelletteria (26,9%) e dagli occhiali (27,6%), senza tralasciare i prodotti parafarmaceutici, elettronici ed elettrodomestici. Fanno il loro ingresso sul mercato anche fenomeni illegali nuovi, come l’acquisto – soprattutto in rete – di biglietti per spettacoli di vario genere (cinema o concerti) o titoli di viaggio contraffatti.
L’acquisto di prodotti e servizi contraffatti, stando ai risultati dell’indagine, corre il rischio di diventare la normalità: ben il 55,3% dei consumatori, infatti, ritiene che sia “normale” acquistare prodotti e servizi illegali, soprattutto in presenza di difficoltà economiche che riducono costantemente il budget familiare. E ciò anche se circa l’80% dei consumatori è consapevole che l’acquisto di prodotti e servizi contraffatti o illegali può comportare rischi per la salute e la sicurezza, a causa della scarsa qualità, oltre che del fatto che l’illegalità altera le regole del mercato e penalizza le imprese regolari.
Adiconsum ricorda che, in collaborazione con altre 7 Associazioni dei Consumatori, e con il finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione UIBM – ha avviato la Campagna di comunicazione sulla lotta alla contraffazione IO NON VOGLIO IL FALSO, per sensibilizzare ed educare i cittadini-consumatori sul fenomeno della contraffazione, sull’illegalità e la pericolosità.

Per informazioni o per segnalare casi di contraffazione è possibile rivolgersi a:
– il n. di tel. 06 47055800
E’
inoltre possibile scaricare gratuitamente il materiale informativo realizzato
nell’ambito della Campagna (guide, brochure e vademecum)

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  • DUBBI SULLA GENUINITÀ DI UN PRODOTTO ALIMENTARE? RIVOLGITI AI NAC DEI CARABINIERI!

DUBBI SULLA GENUINITÀ DI UN PRODOTTO ALIMENTARE? RIVOLGITI AI NAC DEI CARABINIERI!

3 Novembre 2013

I NAC (Nuclei Antifrodi Carabinieri) sono un Reparto Specializzato dell’Arma dei Carabinieri che fa  capo al Ministero delle politiche agricole e forestali. I compiti del Reparto consistono nel combattere le  frodi comunitarie  e l’ “agropirateria”, con particolare riguardo alle contraffazioni dei marchi di qualità e del “Made in Italy” alimentare.
Nel caso nutriste dei dubbi sulla regolarità di un prodotto o voleste chiedere informazioni on esitate a 
contattare i NAC:
telefonando al numero verde 800 020320
inviando una mail a: 
mentre per
informazioni generali è possibile consultare il sito istituzionale del Reparto al
 link http://www.carabinieri.it/Internet/Cittadino/consigli/tematici/

Per casi gravi e urgenti ci si può rivolgere anche ad una delle oltre
4600 Stazioni Carabinieri. 

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