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Polizze vita non riscosse: come sapere se hai diritto al rimborso e come presentare la domanda

22 Dicembre 2022

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (anche MIMIT) ha aperto l’VIII Avviso per richiedere il rimborso parziale delle polizze dormienti non riscosse. Ma che cosa sono e come ottenere il rimborso di tali polizze vita?

Che cos’è una polizza “dormiente”

Si tratta di una polizza vita il cui capitale maturato non è stato liquidato per vari motivi: decesso del contraente/assicurato; non conoscenza di essere beneficiari di una polizza; scadenza della polizza, ecc..

La liquidazione della polizza vita, infatti, va richiesta dall’intestatario del contratto alla compagnia di assicurazione. Senza tale richiesta l’impresa non liquida il capitale maturato. Per evitare tutto questo, la legge obbliga la compagnia assicurativa ad inviare all’assicurato un avviso di scadenza. Può capitare però che il titolare (soprattutto se nel frattempo è deceduto) non si attivi. Queste polizze non reclamate “dormono” nelle casse degli intermediari, (banche, compagnie di assicurazione, ecc.) e, se non vengono reclamate, dopo 10 anni, vengono trasferite dall’intermediario al Fondo Rapporti Dormienti, presso la Consap, la concessionaria dei Servizi Assicurativi Pubblici, che lo gestisce. Se trascorsi altri 10 anni, nessuno ne reclama il premio, vengono prescritte e non se ne può più chiedere conto.

Chi può chiedere il rimborso di una polizza dormiente

Può chiedere il rimborso chi è beneficiario della polizza.

Come sapere se si è beneficiari di una polizza vita?

Due sono le vie da seguire:

  1. rivolgersi al Servizio Ricerca Polizze Vita dell’ANIA, l’Associazione nazionale delle imprese di assicurazione. Oltre a fornire il nome della persona che si ritiene possa essere intestataria della polizza, è bene formulare tante richieste per quanti sono gli ipotetici beneficiari. Ad esempio, nel caso del decesso di un familiare padre di due figli, oltre alla moglie è bene presentare una richiesta di ricerca anche a nome di ciascun figlio
  2. rivolgersi all’intermediario assicurativo (banca o impresa di assicurazione) di cui si serviva il familiare chiedendo informazioni sull’esistenza di una polizza a suo nome e i nomi degli eventuali beneficiari. Scarica il Modulo di richiesta

Quali polizze sono rimborsabili

Sono rimborsabili le polizze il cui diritto alla riscossione è maturato dopo il 1° gennaio 2006 e la cui prescrizione è avvenuta entro il 19 ottobre 2012.

A quanto ammonta il rimborso

Il rimborso arriva fino ad un massimo del 50% del valore della polizza.

Quando presentare la domanda di rimborso

Per l’VIII Avviso, le domande devono essere presentate dal 1° dicembre 2022 al 28 febbraio 2023.

Requisiti per la richiesta di rimborso

Per la presentazione della richiesta di rimborso devono essere sodisfatti tutti i seguenti requisiti:

  • decesso o scadenza della polizza avvenute dopo il 1° gennaio 2006
  • prescrizione del diritto alla riscossione entro il 19 ottobre 2012
  • rifiuto della liquidazione da parte dell’intermediario per effetto dell’avvenuta prescrizione e trasferimento del capitale al Fondo rapporti dormienti
  • nessun rimborso, anche parziale, proveniente dai sette Avvisi precedenti.

Dove presentare la domanda di rimborso

Presso il Portale Unico Consap, previa registrazione dei richiedenti.

ATTENZIONE: non saranno prese in carico le domande inviate via mail, pec, posta ordinaria, raccomandata, ecc..

Documenti da allegare alla domanda di rimborso

  • Documento di identità del richiedente
  • Codice fiscale
  • Copia della polizza vita
  • Attestazione rilasciata dall’Intermediario.

Erogazione dei rimborsi

  • Entro novembre 2023

Per saperne di più, clicca qui

Per ulteriori info:
sito webhttps://www.consap.it/polizze-dormienti/
e-mailpolizzedormienti@consap.it (utilizzabile per chiarimenti sulla procedura di rimborso)
e-mail certificataconsap@pec.consap.it

Gennaio 2023: tutte le date da ricordare

22 Dicembre 2022

Questo mese di gennaio 2023 si apre con poche date da ricordare, perché ancora non sono entrate in vigore le misure provenienti dalla Legge di bilancio 2023 appena approvata. Vediamo quali sono le scadenze da tenere d’occhio in questo mese.

3 gennaio 2023

  • Pagamento delle pensioni
  • Perequazione solo per le pensioni fino a 2.101, 52 euro mensili lordi

Dal 9 al 30 gennaio 2023

  • Al via alle iscrizioni scolastiche alle classi prime della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado

31 gennaio 2023

  • Ultimo giorno per chiedere l’esenzione del pagamento del canone tv per tutto il 2023
  • Ultimo giorno per pagare il bollo auto scaduto a dicembre 2022.

P.S.: Aggiorneremo la pagina nel caso in cui la Legge di Bilancio in via approvazione dovesse contenere scadenze relative al mese di gennaio 2023.

Ministero dell’Istruzione: no ai cellulari in classe

21 Dicembre 2022

L’uso dei cellulari in classe è da tempo materia di dibattito tra i pro e i contro. Ora una circolare del Ministro dell’Istruzione inviata a tutte le scuole fuga i dubbi. Vediamo quali sono le indicazioni date.

La circolare del Ministero dell’Istruzione

La circolare vieta l’uso dei cellulari durante le lezioni per due motivi:

  • perché i cellulari rappresentano un elemento di distrazione sia propria che altrui
  • perché costituiscono una mancanza di rispetto verso il docente.

La decisione del divieto si basa anche su un’indagine conoscitiva commissionata dalla VII Commissione del Senato che ha rilevato come l’uso non corretto di tali dispositivi sia dannoso su concentrazione, memoria, spirito critico.

Per l’indagine, clicca qui

IMPORTANTE: L’uso del cellulare è consentito su autorizzazione dei docenti e per finalità didattiche, inclusive e formative.

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  • Ricetta elettronica in scadenza: Adiconsum chiede al Ministro di renderla strutturale

Ricetta elettronica in scadenza: Adiconsum chiede al Ministro di renderla strutturale

21 Dicembre 2022

È in scadenza la misura che ci ha permesso in questi anni di pandemia di ricevere sul nostro cellulare o pc, via mail o via sms, la ricetta del nostro medico, senza doverla ritirare fisicamente, come invece abbiamo dovuto fare sempre, con dispendio di tempo e di energia, soprattutto per le persone anziane e fragili e che magari vivono da sole. Questa comodità è a rischio. La misura, infatti, scadrà il 31 dicembre 2022. Ecco che cosa abbiamo chiesto al Governo.

Appello di Adiconsum al Governo

Abbiamo chiesto al Governo in un comunicato di rendere strutturale la ricetta elettronica. La sua scomparsa rappresenterebbe un passo indietro inconcepibile che, oltre a recare nocumento alle persone fragili e vulnerabili, vanificherebbe gli sforzi che il Paese sta facendo verso la digitalizzazione e che ci vede di gran lunga indietro rispetto agli altri Paesi europei.

Auspichiamo caldamente che il Governo accolga la nostra istanza.

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Certificati Aletti: Banco BPM restituisce più di 2.000 euro su ricorso di Adiconsum Verona

20 Dicembre 2022

Erano stati consigliati in banca senza che venissero messi a conoscenza dei rischi derivanti dall’acquisto dei certificati Aletti una coppia di coniugi veronesi rivoltisi ad Adiconsum Verona. La storia ha comunque avuto un lieto fine. Ecco com’è andata.

Il fatto

Non tutto quello che viene consigliato in banca è privo di ombre. È il caso dei Certificati Aletti indicati da una filiale del Banco BPM come un investimento sicuro, ma che invece sicuro non lo è affatto. I Certificati Aletti, infatti, rientrano in quella fascia di investimenti considerati molto rischiosi se non si è degli esperti di trading.

Sottoscrivendo tali certificati due coniugi veronesi hanno perso la metà del capitale investito e al “2 di picche” risposto dalla banca al loro reclamo, hanno deciso di rivolgersi ad Adiconsum Verona per veder tutelati i loro diritti.

Il nostro sportello ha fatto ricorso all’Arbitro per le Controversie finanziarie il quale ha dato ragione ai coniugi, obbligando la banca a corrispondere loro, la somma di 2.100 euro a titolo di risarcimento danni per la perdita subita.

Se anche voi avete sottoscritto dei Certificati Aletti, potete chiedere assistenza alle sedi territoriali Adiconsum.

Fotovoltaico: Adiconsum Sardegna segnala all’Antitrust Ichnos Solution S.r.l.

20 Dicembre 2022

Hanno firmato contratti sulla base di informazioni non veritiere alcuni consumatori sardi che, una volta scoperto l’arcano, si sono rivolti ad Adiconsum Sardegna per veder tutelati i loro diritti. Lo rende noto Adiconsum Sardegna in un comunicato in cui fa sapere di aver presentato un esposto all’Antitrust nel quale chiede l’adozione di un provvedimento cautelare d’urgenza per far cessare immediatamente eventuali pratiche scorrette o ingannevoli poste in essere dalla società. Vediamo nel dettaglio.

Il caso

In questi tempi di crisi, tante sono le famiglie che hanno come obiettivo, o meglio come necessità, contrastare il caro bollette e una delle soluzioni più a portata di mano è senz’altro l’installazione di pannelli fotovoltaici, ma… ecco che cosa è successo.

Ai consumatori clienti della società Ichnos Solution S.r.l., infatti, gli agenti di vendita prospettavano, in fase pre-contrattuale, che, sommando gli incentivi fiscali, il ricavo proveniente dallo scambio sul posto-GSE e il risparmio energetico in bolletta, le rate dei prestiti accesi del valore complessivo di 25.000 euro si sarebbero azzerate. Cosa che naturalmente non corrispondeva al vero.

Ecco perché Adiconsum Sardegna ha presentato un esposto nel quale chiede all’Antitrust di verificare la correttezza delle pratiche commerciali poste in essere e di emanare un provvedimento cautelare d’urgenza per far cessare tali pratiche ritenute scorrette o ingannevoli.

I consumatori sardi incappati in tali pratiche possono rivolgersi agli sportelli di Adiconsum Sardegna

Tutti bonus in scadenza a dicembre 2022

19 Dicembre 2022

La fine dell’anno si avvicina e con essa anche la fine di alcuni bonus che hanno aiutato e possono ancora aiutare le famiglie a risparmiare qualcosa. Alcuni di questi si spera vengano riconfermati nella Legge di Bilancio 2023, ma nel frattempo se magari ce ne fosse sfuggito qualcuno e da qui a fine anno si dovessero verificare le condizioni per richiederlo, vediamo quali sono quelli ancora in vigore fino al 31 dicembre 2022.

Bonus Facciate

Il 31 dicembre è in scadenza un bonus che è stato utilizzato da moltissimi condominii e da tantissimi edifici di tutta Italia di qualsiasi categoria catastale, si tratta del c.d. bonus facciate.

  • Il bonus prevede una detrazione fiscale del 90% per le spese sostenute negli anni 2020 e 2021; del 60% per quelle sostenute per tutto il 2022.
  • Non ci sono tetti di spesa né limiti massimi di detrazione.

Bonus trasporti

Il 31 dicembre è in scadenza il bonus trasporti, l’agevolazione pensata per chi utilizza i mezzi pubblici per recarsi al lavoro o a scuola.

  • I requisiti richiesti sono: reddito non superiore a 35.000 euro e credenziali SPID o CIE (Carta d’identità elettronica).
  • Il tetto del bonus è di 60 euro.

N.B.: Una volta ottenuto il bonus, l’abbonamento dovrà essere acquistato entro il mese solare di emissione.

Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa

Conosciuto anche come Fondo Prima Casa, il Fondo di garanzia istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze offre una garanzia pubblica che può essere del 50% o dell’80%. Quest’ultima è stata introdotta col il Decreto Sostegni bis e ne possono usufruire le categorie prioritarie (giovani coppie coniugate o conviventi more uxorio da almeno due anni, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi, conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi di case popolari, giovani di età inferiore a 36 anni) con ISEE non superiore a 40mila euro/anno e richiedenti un mutuo superiore all’80% del prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo di oneri e accessori ed è valida fino al 31 dicembre. A seguito del repentino aumento dei tassi, la garanzia all’80% è riconosciuta anche quando il TEG super il TEGM per le domande di accesso al fondo presentare dal 1° al 31 dicembre 2022.

Bonus barriere architettoniche

È la detrazione fiscale prevista dalla Legge di Bilancio 2022 per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti. Al posto della detrazione, si può richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito.

  • L’agevolazione è pari al 75% delle spese sostenute nel 2022.
  • Il tetto di spesa varia da 30mila a 50mila euro a seconda dell’edificio su cui sono stati effettuati i lavori.
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  • Comunità energetiche: ecco le osservazioni inviate al Ministero dell’Ambiente

Comunità energetiche: ecco le osservazioni inviate al Ministero dell’Ambiente

13 Dicembre 2022

C’è fermento intorno alle comunità energetiche di cui si sente tanto parlare come valido aiuto sia contro il caro bollette che come strumento di contrasto alla povertà energetica. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha infatti posto in consultazione uno schema di Decreto che individua criteri e modalità per la concessione di incentivi per la realizzazione delle comunità energetiche. Alla Consultazione, anche noi di Adiconsum, abbiamo partecipato e dato il nostro contributo, insieme ad altre organizzazioni e ad altre associazioni come “Next – Nuova Economia per Tutti” di cui siamo associati e membri del Consiglio direttivo e del Comitato tecnico scientifico e “Coordinamento Free”, di cui siamo soci.

Lo schema di Decreto

Per sommi capi, lo schema di Decreto predisposto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, affronta i seguenti temi:

  • caratteristiche delle configurazioni e degli impianti ammessi all’incentivo
  • modalità di accesso agli incentivi
  • caratteristiche dell’incentivo
  • transizione dal vecchio al nuovo meccanismo.

Per lo schema di Decreto, clicca qui

Le Osservazioni di Adiconsum e di altre Associazioni/Organizzazioni

Il documento con le osservazioni allo schema di Decreto predisposto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica a cui Adiconsum ha partecipato e dato il proprio contributo è stato firmato, oltre che da noi, Next-Nuova Economia per Tutti e Coordinamento Free, anche da Legambiente, Kyoto Club, Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale di Napoli est, Comunità Energetica rinnovabile Ricetto, Comune di Tito, Associazione Culturale BLab, Forum Disuguaglianze e Diversità, Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (SDI Italia), Comune di Serrenti, Federazione per l’Economia del Bene comune in Italia, Adesso Trieste, WWF Italia, Sisifo Società Benefit.

Per conoscere il documento con le osservazioni allo schema di Decreto che abbiamo inviato al Ministero dell’Ambiente, clicca qui

Il Tour “La Casa SI Cura” arriva a Frosinone, ultima tappa del 2022

13 Dicembre 2022

Sarà a Frosinone l’ultima tappa del Tour “La Casa SI Cura” del 2022, condotto da Adiconsum in collaborazione con gli sportelli locali dell’Associazione e promossa da Prosiel Sicurezza & Innovazione. Le giornate più buie del periodo invernale che si concentrano nel mese di dicembre insieme alle illuminazioni del periodo natalizio necessitano di un impianto elettrico perfettamente funzionante, onde evitare malfunzionamenti e guasti proprio in un periodo in cui l’elettricità è più che mai necessaria.

Che cos’è “La Casa SI Cura”

È una Campagna di sensibilizzazione il cui obiettivo è quello di promuovere la cultura della sicurezza, rendendo il cittadino-consumatore consapevole dell’importanza di mantenere efficiente l’impianto elettrico e stimolare l’innovazione tecnologica all’interno delle abitazioni.

Il Tour “La Casa SI Cura”

Hai mai pensato che il caro bollette potrebbe dipendere anche dall’impianto elettrico troppo obsoleto o non manutenuto come dovrebbe?

Il Tour, è un’occasione utile per richiedere la VISITA GRATUITA di un tecnico abilitato per controllare l’impianto elettrico. Esso deve essere sempre adeguato alle ultime normative per garantire sicurezza e prevenire guasti. Il risparmio energetico è ora una vera necessità e per ottenerlo occorre aggiungere nelle case nuovi apparati ed elettrodomestici appropriati che non possono però essere collegati alla rete elettrica con il fai da te.

Ecco perché allo stand “La Casa SI Cura” ti forniremo anche informazioni pratiche su come risparmiare energia con le nuove tecnologie (pannelli solari, ricarica auto elettrica, contatori online, ecc.).

Ti aspettiamo!

Sabato 17 Dicembre 2022, ore 10-18
Centro commerciale PANORAMA-Alatri
Loc. Fontana San Pietro
Via Casilina Nord km 81,6
Frosinone

 

Fondo Prima casa: la scadenza del 31 dicembre

12 Dicembre 2022

Il Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa, detto anche Fondo Prima Casa, offre una garanzia pubblica sul mutuo per l’acquisto della prima casa, con lo scopo di agevolare il rapporto banca-cittadino. Ma a chi è rivolto? Quali sono i requisiti richiesti? A quanto ammonta la garanzia? Vediamo nel dettaglio.

Chi può richiedere la garanzia

La garanzia tramite il Fondo può essere richiesta da tutti (a determinate condizioni)* ma ad alcune categorie di persone è riservato un accesso prioritario.

Le categorie prioritarie sono:

  • giovani coppie coniugate o conviventi more uxorio (cioè non sposate) che abbiano costituito un nucleo da almeno due anni
  • nuclei formati da un solo genitore con figli minorenni conviventi
  • inquilini di case popolari
  • giovani di età inferiore a 36 anni.

* “Acquirenti non proprietari di altri immobili ad uso abitativo (anche all’estero), salvo il caso in cui il mutuatario abbia acquisito la proprietà per successione causa morte, anche in comunione con altro successore, e che siano ceduti in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli”.

Quale garanzia

La garanzia offerta dal Fondo è del 50%, ma per le categorie prioritarie con ISEE non superiore a 40 mila euro annui e che richiedono un mutuo superiore all’80% del prezzo di acquisto della casa, compresi oneri e accessori, è possibile richiedere la garanzia dell’80%. Tale possibilità è in vigore fino al 31 dicembre 2022.

La garanzia all’80% è riconosciuta per le domande presentate dal 1° al 31 dicembre 2022, ricorrendone le condizioni, “anche nei casi in cui il TEG (Tasso effettivo globale) sia superiore al TEGM (Tasso effettivo globale medio), nella misura massima del differenziale, se positivo, tra la media del tasso IRS a 10 anni pubblicato ufficialmente, calcolata nel mese precedente al mese di erogazione, e la media del tasso IRS a 10 anni pubblicato ufficialmente del trimestre sulla base del quale è stato calcolato il TEGM in vigore. Nel caso in cui il differenziale risulti negativo, i soggetti finanziatori sono tenuti ad applicare le condizioni economiche di maggior favore rispetto al TEGM in vigore”.

Importo del mutuo

  • L’importo del mutuo richiesto non deve essere superiore a 250.000 euro.

Caratteristiche della casa

La casa da acquistare deve rispettare alcune caratteristiche. Non deve appartenere alle seguenti categorie catastali: A1, A8, A9, e non deve avere dei connotati di lusso (Decreto Ministero Lavori Pubblici n. 1072/1969).

L’acquisto della casa

La casa da acquistare deve essere quella destinata ad abitazione principale. La garanzia può essere richiesta per:

  • il solo acquisto
  • l’acquisto con interventi di ristrutturazione con aumento dell’efficienza energetica
  • l’acquisto con accollo da frazionamento (da costruttore).

A chi presentare la domanda

La domanda per la richiesta della garanzia pubblica del Fondo va presentata alla banca contestualmente alla richiesta del mutuo, allegando anche un documento d’identità.

Clicca qui per il Modulo di domanda.

Alla domanda va allegata la dichiarazione ISEE non superiore a 40.000 euro annui.

Una volta che la banca ha inviato la domanda alla Consap, la Concessionaria dei Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A., quest’ultima invia l’esito istruttorio della garanzia entro 20 giorni.

La banca, a sua volta, comunica il compimento dell’esito del mutuo garantito, o della mancata conclusione, entro 90 giorni.

IMPORTANTE: È sempre facoltà della banca in base a proprie ed esclusive valutazioni decidere sulla concessione del mutuo e sul ricorso alla garanzia.

Dicembre: tutte le date da ricordare

7 Dicembre 2022

L’ultimo mese dell’anno è sempre foriero di pagamenti. Questo mese di dicembre 2022 in particolare oltre al saldo dell’Imu, una costante di tutti gli anni, comprende anche il pagamento delle multe per il mancato rispetto dell’obbligo vaccinale e del pagamento delle rate 2022 della rottamazione-ter. Sono poi in scadenza moltissimi bonus, che si spera vengano riconfermati nella Legge di Bilancio 2023. Di seguito le date di dicembre 2022.

1 dicembre 2022

  • Al via i pagamenti delle multe elevate per mancato rispetto dell’obbligo vaccinale

5 dicembre 2022

  • Ultimo giorno per pagare le rate 2022 della rottamazione-ter

8 dicembre 2022

  • Accensione riscaldamenti centralizzati nei Comuni della zona A e della zona B

16 dicembre

  • Pagamento del saldo IMU

31 dicembre 2022

  • Ultimo giorno per richiedere il bonus facciate
  • Ultimo giorno per richiedere il bonus trasporti
  • Ultimo giorno per richiedere il bonus barriere architettoniche
  • Ultimo giorno per presentare la domanda al Fondo di garanzia Mutui Prima Casa.

#Together4Forests: accordo raggiunto per i prodotti “deforestation free”

6 Dicembre 2022

Grande vittoria per tutti gli aderenti alla Campagna “Together4Forests”, tra cui Adiconsum! È stato infatti raggiunto l’accordo tra Parlamento, Consiglio e Commissione europei, sulla legge che vieta la commercializzazione nei Paesi dell’Unione europea di prodotti che causano deforestazione o degrado forestale. Vediamo nel dettaglio.

Il problema della deforestazione

Purtroppo è un dato di fatto: dal 1990 al 2020, a causa della deforestazione, è stata persa un’area di foreste più grande dell’Unione europea. La loro scomparsa è una delle cause che contribuiscono al cambiamento climatico, alla perdita della biodiversità, al verificarsi di frane e smottamenti. Tutto questo non è più tollerabile.

Il Regolamento proposto dalla Commissione europea

La Commissione europea è arrivata alla proposta di Regolamento, partendo dai seguenti dati:

  • L’Europa è uno dei maggiori motori della deforestazione globale nel mondo, seconda solo alla Cina
  • L’UE è responsabile del 16% della deforestazione tropicale attraverso l’importazione di materie prime come carne bovina, soia, olio di palma, gomma, legname, cacao e caffè e dei loro prodotti derivati
  • L’agricoltura guida quasi il 90% della deforestazione tropicale.

A fronte di questi dati, la Commissione europea ha redatto una proposta di Regolamento per ridurre drasticamente l’importazione dei suddetti prodotti a favore dei prodotti “deforestation free”.

Che cosa sono i prodotti “Deforestation free”
Sono quei prodotti la cui produzione non è legata alla deforestazione o al degrado delle foreste. Si tratta quindi di prodotti che rispettano l’ambiente non contribuendo alle emissioni di gas serra e quindi al cambiamento climatico; inoltre non contribuendo all’abbattimento di alberi proteggono anche la biodiversità. Infine, ma non ultimo, non violano il diritto alla terra delle popolazioni indigene che vi abitano.

La Campagna “Together4Forests”

A supporto del Regolamento per i prodotti “deforestation free” è nata la Campagna “Together4Forests, un’azione internazionale di sensibilizzazione per l’approvazione del Regolamento europeo sui prodotti “Deforestation Free” a cui hanno aderito oltre 100 organizzazioni di paesi europei ed extra-europei, tra cui Adiconsum, unica Associazione Consumatori italiana.

Le tappe del Regolamento

  • 2020: Commissione europea presenta il Regolamento
  • 28 giugno2022: Consiglio europeo incontra i Ministri dell’Ambiente
  • 13 settembre 2022: Parlamento europeo approva una versione più vincolante del regolamento
  • 5-6 dicembre 2022: negoziato e accordo preliminare tra Parlamento, Consiglio e Commissione europei
  • Approvazione formale dell’accordo tra Parlamento e Consiglio europei.

L’accordo tra Parlamento/Consiglio/Commissione europei

Il 6 dicembre 2022 gli eurodeputati hanno raggiunto un accordo PRELIMINARE con i Governi dell’UE su una nuova legge sui prodotti ottenuti senza dover ricorrere alla deforestazione. Hanno anche ottenuto di inserire una definizione più forte di degrado forestale e hanno fatto in modo di salvaguardare i diritti delle popolazioni indigene.

Questo Regolamento è il primo al mondo ad affrontare la deforestazione globale e ridurrà l’impatto negativo della UE in questo ambito.

La Commissione classificherà i Paesi in Paesi a basso o alto rischio.

Che cosa prevede la nuova legge per le aziende

La legge obbliga le aziende che vogliono commercializzare i prodotti nell’Unione europea a produrre una dichiarazione di “due diligence” nella quale si attesti che le merci immesse nel mercato UE non hanno portato alla deforestazione e al degrado forestale, in qualsiasi parte del mondo, dopo il 31 dicembre 2020. Senza questa dichiarazione, le aziende non potranno vendere i loro prodotti nell’Unione europea.

Le aziende, oltre a rispettare gli standard del Paese di produzione, sono tenute a rispettare i diritti umani e i diritti delle popolazioni indigene.

Prodotti e materie prime coperti dalla nuova legge

Oltre ai prodotti bovini, cacao, caffè, olio di palma, soia e legno compresi anche i prodotti che li contengono la nuova legge, durante il negoziato gli europarlamentari hanno anche inserito gomma, carbone, prodotti della carta stampata, una serie di derivati dell’olio di palma.

Sviluppi futuri

  • Entro 1 anno, gli europarlamentari valuteranno se estendere il campo di applicazione ad altri terreni boschivi
  • Entro 2 anni, gli europarlamentari valuteranno se estendere il campo di applicazione anche ad altri ecosistemi e ad altri prodotti e se obbligare gli istituti finanziari dell’UE a fornire servizi finanziari ai clienti solo se il rischio che tali servizi portino alla deforestazione sia trascurabile.

Entrata in vigore

La nuova legge dovrà essere approvata formalmente dal Parlamento e dal Consiglio europei e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale. Entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione, ma alcuni articoli saranno in vigore 18 mesi dopo.

“Io sono Originale” fa tappa ad Ancona

2 Dicembre 2022

Farà tappa ad Ancona il prossimo 3 dicembre,  “Io Sono Originale” l’iniziativa del Ministero dello Sviluppo economico (ora MIMIT) promossa dalla Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (DGTPI – UIBM) in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori, tra cui Adiconsum, per educare e sensibilizzare i consumatori sui rischi legati alla contraffazione e promuovere una cultura della legalità.

L’acquisto di beni contraffatti, infatti, è un atteggiamento di consumo, spesso sottovalutato e poco percepito, che minaccia la proprietà industriale e intellettuale, mette a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini consumatori, compromette l’economia dei Paesi.

Io Sono Originale” prevede, tra le diverse attività in programma, l’organizzazione di “Original Point” all’interno di eventi sul territorio nazionale con la distribuzione di materiale informativo e di gadget targati “Io sono Originale”.

Il prossimo Original Point è organizzato da Adiconsum Marche.

Vi aspettiamo

Sabato 3 Dicembre 2022, ore 9-13
Ancona – Via Martiri della Resistenza, 17
presso lo stand del progetto Io Sono Originale
all
interno del Mercato Dorico
Campagna Amica”

 

IO SONO ORIGINALE 2019-2023 – Linea di azione A – iniziative di sensibilizzazione dei cittadini sulla tutela della proprietà industriale e sulla prevenzione e contrasto del fenomeno contraffattivo – Decreto D.G. 2 settembre 2019″.

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  • Luce e gas: nuovo rinvio per la fine del mercato tutelato. Nessuna fretta per passare al mercato libero

Luce e gas: nuovo rinvio per la fine del mercato tutelato. Nessuna fretta per passare al mercato libero

1 Dicembre 2022

Stai ricevendo telefonate da tutti i venditori di luce e gas possibili e immaginabili e anche dal tuo fornitore di luce e gas che ti avvisa dell’imminente fine del mercato tutelato e ti sollecita a passare al mercato libero? Non dargli retta! Ecco le novità che devi conoscere per difenderti da informazioni ingannevoli.

A quando la data della fine del mercato tutelato di luce e gas?

Effettivamente la fine del mercato tutelato per le famiglie con contratti ancora di questo tipo era stata prevista per il 2023, ma è stata nuovamente rimandata a gennaio 2024. Ciò significa che le telefonate che ci sono state segnalate dai nostri assistiti e che riferiscono della fine del mercato tutelato nel 2023 sono ingannevoli.

È quello che sta succedendo in questi giorni a molti consumatori e che ci è stato segnalato da Adiconsum Brescia. Le segnalazioni provengono dagli utenti che hanno stipulato un contratto di fornitura di gas con Gas Plus Vendite S.r.l..

La società, che ha sede a Porzano di Leno, ha infatti spedito ai suoi clienti una comunicazione nella quale afferma che dal 1° gennaio 2023 cessa il regime di “tutela del prezzo” per la fornitura del gas, invitando gli stessi a passare da subito al mercato libero.

Questa comunicazione non solo viola il Decreto Legge 176/2022, recanti misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica, ma è smentita dall’Autorità di Regolazione per Energia Rete e Ambiente (ARERA) che per le famiglie, sia per l’elettricità che per il gas, ha previsto il superamento della “tutela di prezzo” entro il 10 gennaio 2024.

Il consumatore ha, quindi, tempo di effettuare la scelta del fornitore del mercato libero entro il 10 gennaio 2024.

Invitiamo quindi i consumatori a non affrettarsi a fare il cambio e di ponderare bene le offerte avvalendosi anche dell’assistenza degli sportelli Adiconsum sparsi sul territorio.

Per trovare lo sportello Adiconsum più vicino a te, clicca qui

 

Carburanti più cari: riaumentano le accise

1 Dicembre 2022

Nonostante la crisi energetica non sia affatto superata e le famiglie si trovino ad affrontare il caro bollette e il carovita, dal 1° dicembre dovranno tornare a fare i conti anche con il ritorno delle accise sui carburanti. Non è stato infatti prorogato lo sconto fiscale previsto sulle accise in vigore da marzo 2022. Il decreto-legge entrato in vigore lo scorso 24 novembre ha, infatti, deciso una riduzione dello sconto sulle accise dei carburanti. Ecco che cosa sta succedendo.

Dal Decreto Energia del 10 novembre 2022 al Decreto legge del 23 novembre 2022

Il provvedimento deliberato nel Consiglio dei Ministri del 10 novembre scorso che riportava nel Decreto Energia anche disposizioni in merito alla proroga, dal 19 novembre al 31 dicembre 2022, dello sconto fiscale sulle accise di benzina e diesel, confermando quindi il taglio di 30,5 centesimi al litro, compresa l’Iva, e di 10 centesimi al litro, compresa l’Iva, per il GPL, è stato superato dal Decreto-legge del 23 novembre 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale nello stesso giorno ed in vigore dal dì seguente.

Questo Decreto-legge stabilisce che le accise di benzina, diesel e GPL costano 12 centesimi in più al litro, in pratica la riduzione del taglio delle accise è di circa 10 centesimi al litro. Questo provvedimento sarà in vigore dal 1° dicembre al 31 dicembre 2022.

Le accise dal 1° dicembre al 31 dicembre 2022

Con la riduzione dello sconto fiscale, l’accisa su benzina e diesel passa 30,5 a 18,5 cent/litro, compresa l’Iva, sul GPL da 8,5 cent/litro a 5,1 cent/litro.

  • Le accise sulla benzina sono passate da 47,84 a 57,84 cent/litro
  • Le accise sul gasolio sono passate da 36,74 a 46,74 cent/litro
  • Le accise sul Gpl sono passate da 18,26 a 26,67 cent/litro.

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